martedì 1 dicembre 2015

Benefici di prendere ogni giorno un cucchiaio di cannella e miele

La cannella e il miele sono due grandi risorse per la nostra salute. Scoprite di seguito tutti i benefici che un solo cucchiaio di questo composto può apportare al vostro organismo.



La cannella e il miele sono due alimenti nutritivi con moltissime proprietà per la salute e, inoltre, hanno un sapore delizioso. Se li unite, potenzierete i loro benefici; la cosa fantastica è che potrete consumarle ogni giorno.
Perdere peso, alzare le difese, migliorare la digestione, prendersi cura delle articolazioni, prevenire malattie cardiovascolari, trattare l’insonnia e la stanchezza o aumentare la libido: queste sono alcune delle proprietà di questo meraviglioso mix.

Benefici

Cannella e miele mischiati e consumati ogni giorno, come vi spiegheremo a seguire, hanno molti  vantaggi per la vostra salute:
  • Perdere peso: aiutano ad attivare il metabolismo e a ridurre la fame ansiosa e la voglia di consumare zuccheri. Inoltre, la cannella regola i livelli di glucosio nel sangue e aiuta ad eliminare l’eccesso di liquidi e di grassi nell’organismo. Prendeteli con acqua calda tra i pasti.
  • Aumentare le difese: questa combinazione è altamente energetica e funziona come un antibiotico naturale. Vale a dire che fa sì che il nostro corpo senta meno la sensazione di freddo e aiuta a prevenire le malattie causate da virus e batteri.
  • Combattere e calmare il mal di gola: le sue proprietà antibiotiche ed antinfiammatorie aiutano a trattare la faringite, l’amigdalite, l’afonia, la disfonia, ecc. Mischiateli con una cucchiaiata di acqua tiepida e bevete a piccoli sorsi facendo dei gargarismi.
  • Migliora la salute delle articolazioni: grazie alle sue proprietà antiossidanti, questo mix è l’ideale per malattie come l’artrosi, l’osteoartrite, ecc.
  • Riduce il rischio di malattie cardiovascolari: visto che migliora la circolazione, riduce anche il colesterolo, rinforza il cuore e ne regolarizza il ritmo.
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lunedì 30 novembre 2015

Deboli correnti in testa, così si combatte la depressione

La terapia si chiama 'Stimolazione Galvanica a correnti dirette' 

VERONA - Nuove frontiere di cura per depressione e autismo: risultati incoraggianti arrivano dall'applicazione di deboli correnti sul cuoio capelluto. Il nuovo scenario è stato realizzato da psichiatri e psicolgi di tutto il mondo nel corso del convegno di aggiornamento a villa Santa Chiara di Quinto di Valpantena (Verona).
La terapia si chiama 'Stimolazione Galvanica a correnti dirette' (Tdcs) e, secondo in dati presentati al convegno veronese, favorirebbe una riduzione dei sintomi del 25% nella depressione maggiore, mentre nell'autismo si arriva ad un miglioramento dei sintomi del 40%. La metodica in particolare viene applicata soprattutto ai pazienti con gravi depressioni che non rispondono alle terapie farmacologiche. La Tdcs non è una scossa, la corrente è più bassa di quella utilizzata per una normale elettrostimolazione nei centri di fisioterapia, e durante il trattamento, i pazienti sono coscienti e vigili, per cui possono leggere, telefonare, fare movimento. Nessuna controindicazione per i cardiopatici o per altre patologie. "Questa corrente - spiega il prof. Carlo Miniussi, Neurofisiologo dell'università di Brescia - va a modificare la capacità di riposta dei neuroni. I circuiti neuronali che stanno alla base dei nostri comportamenti, se sono pigri possono essere riattivati e portare miglioramenti dello stato di umore. I pazienti possono sottoporsi a una o due sedute al giorno, di 20 minuti ciascuna, per una, due o tre settimane".

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giovedì 26 novembre 2015

Trovata una nuova sostanza in grado di bloccare i tumori

Ricercatori Ibcn-Cnr hanno "riattivato" la proteina p53

E' stata trovata una nuova sostanza in grado di bloccare i tumori. Un gruppo di ricercatrici dell'Istituto di biologia cellulare e neurobiologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibcn-Cnr) ha identificato un nuovo possibile approccio terapeutico per la cura del cancro, attraverso la riattivazione della proteina p53, soppressore tumorale considerato uno dei più importanti fattori per il controllo dello sviluppo e della progressione della malattia che infatti risulta inattivo in quasi tutti i tumori umani. Il lavoro è stato pubblicato su Cancer Research.

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mercoledì 25 novembre 2015

Oncologia. Proseguono studi sugli effetti dell’estratto di Prunus Spinosa. Ma Ricciardi (Iss) avverte: “Attività antitumorale ancora da dimostrare sull’uomo”

La ricerca di base condotta su linee cellulari ha dimostrato l’attività antiproliferativa e antitumorale dell’estratto idroalcolico del Prunus spinosa, una pianta titpica del molisano. I primi risultati domani all’Expo di Milano, al Congresso Artoi. Se fossero confermati anche in vivo, verrà messo a punto un prodotto con una formulazione chimica originale per il trattamento di alcune patologie neoplastiche.

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Prunus spinosa

 

 

lunedì 23 novembre 2015

Il freddo accelera la crescita delle cellule tumorali?

Vivere in ambienti freddi favorirebbe una diffusione più rapida dei tumori all'interno dell'organismo.

 

Esseri costretti improvvisamente a vivere in ambienti freddi non aiuterebbe i malati di cancro a combattere le cellule tumorali, anzi ne favorirebbe una diffusione più rapida all'interno dell'organismo. L'esposizione al freddo dunque peggiorerebbe tutti i tipi di neoplasie.

A darne notizia è un team di ricercatori del Roswell Park Cancer, che avrebbe dimostrato come topi malati, portati a temperature prossime o inferiori ai 20°C, peggiorassero sensibilmente a causa di una diffusione più rapida del tumore.

I topi invece lasciati tranquillamente a temperature vicine a 30°C riuscirebbero a sopravvivere più a lungo. In pratica i topi esposti ad uno sbalzo termico di 8-10°C erano sottoposti ad uno stress da freddo, prodotto magari dalla cellula tumorale stessa, per aiutare la propria sopravvivenza. In questo modo peggioravano molto rapidamente.

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sabato 21 novembre 2015

Diabete: ecco i campanelli d’allarme da non trascurare

Come riconoscere i segnali di un'alterata glicemia che devono metterci in allerta
Il diabete, una volta definito un “killer silenzioso”, se viene diagnosticato subito può essere tenuto sotto controllo.

Come riconoscerlo? Non è sempre facile: specie il diabete di tipo 2, la forma più comune, all’esordio non dà sintomi ben definiti e spesso sfugge alla diagnosi.

In genere, però, i segnali che qualcosa non va ci sono: alcuni, se isolati, non devono necessariamente allarmare, ma se compaiono in contemporanea è meglio non ignorarli.

Sintomi precoci del diabete
Frequente necessità di urinare
. L’urgenza di andare spesso in bagno, soprattutto nelle ore notturne, potrebbe essere dovuta all’eccesso di glucosio circolante che il rene elimina attraverso le urine.
 
Sete eccessiva. L’ingente perdita di liquidi con le urine può comportare uno stato di disidratazione che induce una sensazione di sete inappagabile.

Stanchezza e irritabilità ingiustificate. L’incapacità di trasportare il glucosio nelle cellule le priva del nutrimento essenziale dal quale traggono energia, con comparsa di stanchezza fisica e mentale.

Aumento della fame. Quando alle cellule non arriva sufficiente glucosio, esse non hanno l’energia per funzionare normalmente. Questo porta l’organismo a pensare di non aver assunto abbastanza cibo.

Perdita di peso improvvisa e immotivata. Compare in modo accentuato nel diabete di tipo 1, mentre nel diabete di tipo 2 può essere meno evidente poiché, all’esordio della malattia, la maggior parte delle persone colpite è in sovrappeso. Anche in questo caso la colpa è della carenza di glucosio cellulare: l’organismo è indotto a ricavare energia in modo alternativo, dal tessuto muscolare e dal grasso.

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venerdì 20 novembre 2015

Dolori del corpo che sono collegati al tuo stato emotivo di quel momento. Ecco spiegati i 22 dolori più diffusi


I dolori del corpo sono collegati allo stato emotivo che si vive. Quando si è particolarmente stressati, impauriti o si hanno gravose responsabilità è possibile che si accusino fastidi e problemi a carico di varie parti del corpo, come per esempio la schiena, il collo o le braccia.


I dolori, principalmente muscolari e alle articolazioni, elencati di seguito sono, come ogni altro sintomo fisico, connessi ad una situazione dolorosa mentale ed emotiva. Questo non deve sorprendere più di tanto sia perché è da sempre risaputo fin dagli albori della medicina sia perché il corpo e la mente sono davvero un’unica entità che esprime e modella se stessa in rapporto con l’ambiente che la circonda.

Le spiegazioni fornite sono un invito ad indagare dentro di sé e scoprire che effettivamente quel dolore è sorto dopo un determinato fatto e che è il risultato di una cronicizzazione del pensiero/emozioni, che anziché fluire sono stati trattenuti più del dovuto creando delle contrazioni fisiche.

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Come correggere la postura rinforzando la muscolatura della schiena

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...