Vivono soprattutto in zone collinose e montane, in genere al di sotto dei 1000 metri di altitudine e prediligono il sottobosco umido e ombreggiato con vegetazione bassa ed un letto di foglie secche, ma si possono trovare anche in aree urbane e periurbane.
Le specie di zecche attualmente conosciute in Italia sono circa 40, di cui 7 appartenenti alla famiglia Argasidae (zecche molli) e 33 alla famiglia Ixodidae (zecche dure) (Fig 2).
La loro attività è massima, nei Paesi a clima temperato come il nostro, nel periodo tardo primaverile-estivo.
PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA PUNTURA DA ZECCHE
Le infestazioni da zecche rappresentano da sempre un importante problema sanitario per gli animali e per l’uomo.
Possono trasmettere malattie batteriche, quali la Malattia di Lyme, la Rickettsiosi, la Tularemia, la Febbre Q, Anaplasmosi, o malattie virali, quali la TBE.
Dal momento che le zecche infette possono trasmettere l’agente patogeno dopo 24-48 ore dal morso, è importante rimuovere la zecca il più presto possibile per diminuire le probabilità di un eventuale contagio.
LA PREVENZIONE
Quando si frequentano luoghi “a rischio”, soprattutto durante escursioni in zone umide e ricche di vegetazione, risulta fondamentale:
- ridurre la possibilità di venire a contatto con le zecche:
- con un abbigliamento idoneo : maglie a maniche lunghe e pantaloni lunghi, scarpe chiuse
- usando sostanze repellenti su abiti e parti scoperte del corpo.
- individuare rapidamente le zecche eventualmente presenti sul corpo o sugli indumenti:
- usando abiti di colore chiaro che permettono di visualizzare più facilmente le zecche
- ispezionando accuratamente tutto il corpo, al termine dell’ escursione
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