sabato 18 novembre 2017

Lenticchie: proprietà, valori nutrizionali, calorie

Proprietà delle lenticchie

Le lenticchie sono note per il loro elevato potere nutritivo. Sono una buona fonte di proteine e di carboidrati complessi; sono inoltre molto ricche di ferro, fosforo e vitamine del gruppo B.
Grazie all’elevata quota di fibre e alla scarsa quota di grassi (di tipo insaturo) sono valide alleate nella lotta e nella prevenzione dell’ateriosclerosi. Sono, inoltre, utili in caso di stitichezza.
Hanno buone proprietà antiossidanti; contegono infatti flavonoidi e niacina. Grazie al contenuto di tiamina, aiutano la concentrazione e la memoria.

Le lenticchie non contengono glutine e sono quindi adatte nella celiachia.

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Curiosità sulle lenticchie

L’usanza di mangiare lenticchie la notte di Capodanno per augurarsi prosperità deriva da una tradizione dell’antica Roma, quella di regalare, all’inizio dell’anno, una scarsella piena di lenticchie, con l’augurio che queste si trasformassero in denaro.
La scarsella era infatti una piccola borsa di cuoio che si allacciava alla cintura e si usava per portare il denaro.

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Le lenticchie tra i cibi brucia grassi: scopri gli altri

venerdì 17 novembre 2017

Datteri: le mille proprieta' e i benefici per la salute



I datteri sono un frutto ricco di benefici per la salute. Si tratta di un alimento tipico dell'Africa mediterranea e dei paesi dell'Asia occidentale. La sua produzione avviene grazie alla coltivazione della palma da dattero, un albero molto longevo, che può vivere fino a 300 anni e produrre anche 50 chili di datteri all'anno.
Sono ricchi di ferro, vitamine e sali minerali. Contengono zuccheri naturali che li rendono adatti per dolcificare alimenti e bevande. Il consumo regolare di datteri può contribuire ad abbassare il colesterolo. Sono inoltre un vero e proprio antinfiammatorio naturale adatto in caso di raffreddore e irritazioni alle vie respiratorie.

I datteri non contengono colesterolo e presentano una scarsa quantità di grassi. Rappresentano una buona fonte di fibre vegetali e di vitamine del gruppo B, come la vitamina B1, B2, B3 e B5. Contengono inoltre vitamina C. Contribuiscono al buon funzionamento del sistema digestivo, per via della presenza di fibre sia solubili che insolubili e di differenti tipologie di amminoacidi.
Sono una fonte di energia immediatamente a disposizione dell'organismo, per via del loro contenuto di zuccheri naturali, come il fruttosio. Per questo motivo potrete utilizzarli per preparare una colazione energetica, nei frullati di frutta o spezzettati in abbinamento con frutta e cereali per creare un muesli casalingo.

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giovedì 16 novembre 2017

Pesticidi negli alimenti? Ci sono davvero

Una famiglia come tutte le altre, che mangia con attenzione: due genitori e due bambini di 9 e 7 anni. Nei loro piatti, come in quelli di tutti e nonostante i limiti sui pesticidi negli alimenti, c’è un bel po’ di chimica. A fornirne le prove, la campagna #ipesticididentrodinoi


Silvia Toscano
Una famiglia come tutte le altre, che mangia con attenzione: due genitori e due bambini di 9 e 7 anni, che vivono a Roma in un quartiere semicentrale. Nei loro piatti, come in quelli di tutti e nonostante i limiti sui pesticidi negli alimenti, c’è un bel po’ di chimica. A fornirne le prove, la campagna #ipesticididentrodinoi, voluta da Federbio, assieme a WWF, Legambiente, LIPU e ISDE-Associazione Medici per l’Ambiente, che ha raccolto le urine della famiglia, le ha spedite ad analizzare in un laboratorio di Brema e oggi le rende note attraverso un video.

I valori sono alti per quasi tutte le sostanze cercate, a cominciare dal glifosato che raggiunge nel padre concentrazioni più del doppio (116%) superiori alla media della popolazione di riferimento, quella su cui si sono fatte nel passato analisi e medie statistiche, e che è presente nei bambini in valori alti (rispettivamente per il più piccolo 0,19 microgrammi e per la più grande 0,16 per litro rispetto alla media di 0,12 microgrammi/litro). Poi c’è il clorpirifos, un insetticida utilizzato nei campi, i cui livelli destano preoccupazione soprattutto nel più piccolo, Giacomo: nelle sue analisi ci sono oltre 5 microgrammi di clorpirifos per grammo di creatinina, un valore altissimo rispetto alla media della popolazione che è 1,5 microgrammi/grammo. Questa sostanza provoca – tra i tanti altri danni – particolari effetti sulla capacità di apprendimento e di attenzione, e i bambini sono in assoluto i più esposti. Infine, le analisi della famiglia puntano su due prodotti della contaminazione da piretroidi, i metaboliti Cl2CA e m-PBA, che sono consistentemente presenti nella famiglia.

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lunedì 13 novembre 2017

Dati shock sull’inquinamento: ogni anno 9 milioni di morti


Quasi 9 milioni di morti l’anno. Sono questi i numeri (relativi al 2015) riferibili all’inquinamento che ci avvelena e che emergono dai risultati di un progetto di ricerca durato due anni, pubblicati dalla rivista Lancet. A fare la parte del leone è l’inquinamento atmosferico (smog, particolato nell’aria, ma anche inquinamento da uso domestico di combustibili fossili), responsabile di 6,5 milioni di morti l’anno (in gran parte per malattie cardiovascolari e respiratorie).

Le forme di inquinamento associate allo sviluppo industriale quali l’inquinamento atmosferico ambientale, l’inquinamento chimico, occupazionale e del suolo, fanno oggi più vittime che in passato: si è passati da 4,3 milioni nel 1990 a 5,5 milioni nel 2015.

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venerdì 10 novembre 2017

Dall'Italia la 'patata d'oro', ha 3 geni di un batterio

E' ricca di vitamina A ed E, può aiutare a prevenire molte malattie 

Ottenuta in Italia la 'patata d'oro': ha un colore giallo vivo, grazie a 3 geni di un batterio, è ricchissima di vitamine A ed E ed è capace di conservarle inalterate anche nella cottura, come hanno dimostrato i test condotti su un simulatore dell'apparato digestivo umano, completo di bocca, stomaco e intestino.

Descritta sulla rivista Plos One, la patata d'oro promette di essere preziosa per combattere le malattie legate alla carenza di vitamine, soprattutto nei Paesi più poveri. La ricerca, durata dieci anni, è stata condotte nei laboratori dell'Enea alla Casaccia, vicino Roma, sotto la guida di Giovanni Giuliano e finanziata da ministero delle Politiche agricole e Commissione Europea. Hanno collaborato il Consiglio per le ricerche agricole ed economiche (Crea) di Bologna e l'università americana dell'Ohio. 

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giovedì 9 novembre 2017

Nuova pelle con le staminali a un 'bimbo farfalla': medici di Modena gli salvano la vita. E lui torna a scuola

A 7 anni era in fin di vita in Germania, malato di epidermolisi bollosa, una grave malattia genetica. Il team di Michele De Luca e Graziella Pellegrini ha usato le sue staminali, ha corretto un gene difettoso e fatto crescere nuovi lembi di epidermide. Che hanno attecchito


ROMA - Hassan, bimbo farfalla, aveva 7 anni. Oggi corre e gioca a pallone, ma nel 2015 era in un letto d'ospedale a Bochum con il corpo fasciato come una mummia. Era stato dato per spacciato. Nel 2015, due anni dopo essere scappato dalla Siria con i genitori e approdato in Germania, la sua malattia si era aggravata. L'epidermolisi bolllosa è causata dal difetto di un gene. L'epidermide, in mancanza di una proteina, non si lega al derma sottostante e la pelle si sfarina, cade. Proprio come le ali di una farfalla. "Quando Hassan aveva una settimana, i medici in Siria ci avevano comunicato la diagnosi. Avevano aggiunto che non esistevano cure" racconta il padre.

FOTO Così Hassan è tornato a giocare a calcio


A ottobre del 2015, mentre Hassan è in fin di vita con l'80% del corpo privo di pelle, piagato da febbre e infezioni, sedato per lenire il dolore, ridotto a 17 chili, nutrito solo con la flebo, a Modena Michele De Luca e Graziella Pellegrini si affrettano per salire su un jet affittato per l'emergenza, destinazione Bochum. In mano, i due ricercatori del Centro di Medicina Rigenerativa dell'università di Modena e Reggio Emilia hanno un contenitore per il trasporto degli organi.

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mercoledì 8 novembre 2017

Test del disturbo ossessivo compulsivo


Test del disturbo ossessivo compulsivo. Ti senti costretto a controllare ripetutamente se hai chiuso il gas prima di uscire di casa? Devi compiere più volte la stessa azione prima di andare a dormire? Quando sali una scala o entri in una stanza, senti di doverlo fare avanzando per primo sempre un piede specifico, per esempio il destro? Dedichi molto tempo alla pulizia e sei ossessionato dall’igiene e dalla paura delle malattie?  Potrebbe trattarsi di un problema. Verifica di che cosa si tratta con questo semplice test del disturbo ossessivo compulsivo.

 est del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Circa il 2% della popolazione, tra adolescenti e adulti, è affetto da Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), talvolta  associato ad un disturbo fobicoA causa della natura molto particolare di questo disordine, e anche per paura del giudizio, molte persone nascondono agli altri, e talvolta anche a se stesse, l’esistenza del disturbo.  La percentuale reale potrebbe quindi essere superiore alla percentuale rilevata. Negli Stati Uniti sembra che il problema riguardi circa 5 milioni di persone.

Inizia qui il Test del Disturbo Ossessivo compulsivo. Alla fine delle 10 domande potrai leggere il tuo profilo e scoprire se il disturbo ossessivo è un tuo problema.

1/10. Ti lavi spesso le mani e dedichi una grande quantità di tempo alla cura e alla pulizia minuziosa e ripetuta del corpo?


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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...