lunedì 1 ottobre 2018

Disturbi psichiatrici, 12 milioni di prestazioni a 800.000 italiani

Società psicanalitica italiana, a 40 anni da Basaglia più risorse

(ANSA) - Sono oltre 800mila gli italiani in cura ogni anno per disturbi psichiatrici, per un totale di circa 12 milioni di prestazioni sanitarie erogate. Dei pazienti ospedalizzati, circa 109mila vengono reinseriti nella società.
Tra i disturbi più frequenti, la depressione (37,5 casi ogni 10mila abitanti, per una spesa di 338 milioni di euro per gli antidepressivi) e la schizofrenia e altre psicosi (31,5 casi ogni 10mila abitanti). La fascia d'età più colpita è tra i 45 e i 54 anni, con 38,5 casi registrati ogni 10mila abitanti; più bassi i tassi per i giovani da 18 a 24 anni: 8,7 per 10mila abitanti. Sono alcuni dei dati del rapporto sulla Salute Mentale 2016 del ministero della Salute, di cui si discuterà il 6 ottobre a Roma nel convegno promossi dalla Società Psicanalitica italiana su '180: Psicoanalisi e Psichiatria a 40 anni dalla Legge Basaglia'. La Spi associa ad oggi 900 specialisti tra medici chirurghi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e psicoterapeuti, svolgendo attività di formazione e supervisione.
Secondo il rapporto, sono le donne maggiormente affette da disturbi depressivi (28,7 casi ogni 10mila abitanti contro i 20,8 degli uomini), mentre nei pazienti maschi si riscontrano più spesso problemi collegati a disturbi psicotici di vario tipo (36,9 casi per 10mila abitanti contro i 32,8 delle donne) e all'alcolismo (3,4 contro 2,2)

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sabato 29 settembre 2018

Il dramma e la rinascita di un ragazza nel reportage“Il nuovo volto di Katie”

In un mondo sempre più ossessionato dall’immagine, National Geographic racconta una storia unica quella di Katie Stubblefield, la più giovane paziente ad essersi mai sottoposta a un trapianto totale di volto. 

Il video

venerdì 28 settembre 2018

Finocchio: proprietà, valori nutrizionali, calorie

Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta della famiglia delle Ombrellifere dalle importanti proprietà digestive. Ricco di minerali e vitamine, è noto anche per le sue qualità depurative. Scopriamolo meglio.

Descrizione del finocchio

Croccante e piacevolmente profumato, il finocchio è forse uno degli ortaggi più presenti sulle tavole dell’area del Mediterraneo.
Il clima migliore per la sua coltivazione è temperato, ma più tendente al caldo che al freddo. In Italia si coltiva più o meno ovunque, soprattutto al Centro e al Sud, dove viene molto usato a fine pasto, per favorire la digestione.
Esiste anche una varietà di finocchio selvatico.

Proprietà e benefici del finocchio

Il finocchio è noto soprattutto per le sue proprietà digestive; ma è amico di tutto l’apparato gastrointestinale. Ha infatti la capacità di evitare la formazione di gas intestinali e contiene anetolo, una sostanza in grado di agire sulle dolorose contrazioni addominali.
Il finocchio ha, inoltre, proprietà depurative, in particolare a carico del fegato e del sangue. Ha, inoltre, potere antinfiammatorio.
È composto principalmente d’acqua; tra i minerali il più presente è il potassio; contiene vitamina A, vitamina C e alcune vitamine del gruppo B. È discretamente ricco di flavonoidi. Apporta pochissime calorie.

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giovedì 27 settembre 2018

Altri due morti per morbillo, in totale 6 nel 2018

Bollettino Iss, sono entrambi adulti non vaccinati


Ancora due morti per morbillo in Italia, due persone adulte e non vaccinate segnalate dalla Regione Sicilia. Lo segnala l'ultimo bollettino sulla malattia dell'Istituto Superiore di Sanità, secondo cui sale così a 6 il numero di decessi in Italia nel 2018. 
I due decessi ulteriori segnalati, si legge nel documento, si sono verificati in una persona di 51 anni e in una di 29. "In tutti i casi, la causa del decesso è stata una grave insufficienza respiratoria e/o arresto cardio circolatorio - scrivono gli esperti dell'Iss -. Tutti i casi erano non vaccinati al momento del contagio". Dal 1 gennaio al 31 agosto 2018 sono stati segnalati in Italia 2.248 casi di morbillo (di cui 126 nel mese di luglio e 66 nel mese di agosto 2018). L'88,5% dei casi si è verificato in 7 Regioni, con in testa la Sicilia (1.116 casi). La Regione Sicilia ha riportato l'incidenza più elevata (333 casi per milione di abitanti). L'età mediana dei casi è stata pari a 25 anni. Sono stati segnalati 429 casi in bambini di età inferiore a 5 anni, di cui 138 avevano meno di 1 anno. Il 91,1% dei casi era non vaccinato al momento del contagio, il 5,5% aveva effettuato una sola dose. Il 48,9% dei casi ha sviluppato almeno una complicanza, prosegue il documento, e il 59,4% dei casi totali è stato ricoverato. Sono stati segnalati 98 casi tra operatori sanitari, di cui 52 con complicanze (53,1%).
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Se usi la melatonina per addormentarti, ti conviene leggere questo

Il popolare integratore del sonno è del tutto non regolato


Questo articolo è stato pubblicato su HuffPostUsa ed è stato tradotto Francesco Teodori.
La melatonina è un popolare aiuto per dormire. Viene prodotta naturalmente dal corpo. Non necessita di prescrizione medica e la si può assumere sotto forma di gomma da masticare o scioglierla nel succo di frutta. Ma è realmente così sicura come crediamo?
Tecnicamente la melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale del cervello, atta ad indurre il sonno. La sua versione sintetica è stata utilizzata come aiuto ad addormentarsi per decenni. Ma gli effetti collaterali della versione sintetica non sono stati finora oggetto di studi approfonditi, e il suo acquisto non è quindi stato regolato da alcuna disposizione legislativa.
"Le persone pensano che la melatonina sia innocua, ma in realtà le persone ne abusano e non dovrebbe essere assolutamente usata come trattamento per l'insonnia" ha detto all' HuffPost Michael Grandner studioso del sonno dell'università dell'Arizona.
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mercoledì 26 settembre 2018

Dieta chetogenica: ottima per dimagrire, ma per la performance?

Nonostante sia una delle "mode" alimentari del momento per gli atleti, il suo rendimento effettivo deve essere ben analizzato per evitare fraintendimenti


Le diete a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi inducono nell’organismo uno stato di chetosi, dovuto alla formazione dei corpi chetonici (Acetone, Acetoacetato e Betaidrossibutirrato) che diventano la fonte di energia primaria sfruttata, in sostituzione dei carboidrati.
Le Diete chetogeniche sono sempre più utilizzate dagli atleti per migliorare la composizione corporea; in particolare si pongono come obiettivo la diminuzione della massa grassa, con mantenimento o aumento della massa magra, mentre per quanto riguarda la performance non esistono ancora dati univoci in letteratura sulle efficacia di un approccio chetogenico nel miglioramento della prestazione. Ciò vale sia per gli sport di controresistenza, sia per quanto riguarda gli sport di velocità, di endurance o gli sport di squadra, come calcio, volley e basket, dove casomai vale al momento la sua applicazione in atleti singoli in eccesso di massa grassa .
Un altro aspetto da tenere presente (e che spesso viene trascurato dagli studi) è l’impatto psicosociale di queste strategie nutrizionali sulla vita degli atleti, che vivono in un ambiente dove da sempre i carboidrati hanno rappresentato e rappresentano il carburante somministrato dai nutrizionisti e preferito (anche per questioni di gusto) dai ragazzi. Un regime del genere ad esempio in Italia può impattare negativamente sulla vita relazionale, in quanto ristoranti e locali non sempre favoriscono nelle scelte chi segue un regime “Keto-Adapted”.

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sabato 22 settembre 2018

Demenza, un nuovo caso ogni 3 secondi, 47 milioni di malati nel mondo

I numeri del Rapporto Mondiale 2018, urge più ricerca su malattia

Ogni 3 secondi una persona si ammala di demenza, che nel mondo colpisce 47 milioni di persone, 1.241.000 i casi stimati in Italia. La demenza è diventata una malattia da mille miliardi di dollari l'anno, cifra destinata a raddoppiare entro il 2030, ed è la settima causa di morte al mondo.
    Sono solo alcuni dei dati del Rapporto Mondiale Alzheimer 2018: "Lo stato dell'arte della ricerca sulla demenza", presentato oggi, in occasione della XXV Giornata Mondiale dell'Alzheimer, dalla Federazione Alzheimer Italia, rappresentante per l'Italia di ADI - Alzheimer's Disease International.
    La ricerca su questa malattia è in sofferenza nel mondo, basti pensare che il rapporto tra il numero di pubblicazioni scientifiche su demenza e cancro è ben di 1 a 12 e che non ci sono abbastanza persone coinvolte nella ricerca sulla demenza, spiega Paola Barbarino, CEO di ADI. Inoltre, molti paesi ancora non dispongono di strumenti diagnostici adeguati, di facile accesso agli studi clinici, di medici e ricercatori specializzati. E ancora, la maggior parte delle persone con demenza nel mondo deve ancora ricevere una diagnosi, oltre a un'assistenza sanitaria completa e continua.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...