giovedì 18 luglio 2019

I 10 segreti del vero gelato artigianale. Additivi, ingredienti, conservazione… Cosa controllare per scegliere il migliore

Il gelato è forse il dolce più amato dagli italiani, come dimostrano le quasi 20 mila gelaterie sul territorio. Il problema è imparare a distinguere le vere gelaterie artigianali da quelle che non lo sono perché impiegano prevalentemente preparati e semilavorati industriali. La questione è complicata anche per la mancanza di una regolamentazione sulle caratteristiche del “gelato artigianale”.
1) Il primo segreto per gustare appieno un gelato artigianale è di mangiarlo subito dopo la mantecatura, quando la pasta è ancora morbida. In questa fase la metà della miscela deve ancora ghiacciare e la temperatura oscilla tra -8 /-10°C e si può cogliere un effetto vellutato che però si perde dopo 7-8 ore perché il banco frigorifero con le vaschette segna 6-7 gradi in meno e a queste temperatura la formazione dei piccoli cristalli di ghiaccio si completa. La regola è valida ma non sempre, perché alcuni gusti danno il meglio sotto il profilo aromatico dopo alcune ore o addirittura il giorno dopo, vedi il cioccolato e la frutta secca, cioè dopo una certa maturazione in vaschetta. La regola generale è che il gelato artigianale dovrebbe essere mangiato entro tre giorni.
2) La seconda cosa riguarda gli additivi. Le gelaterie che preparano e dosano all’interno del proprio laboratorio tutti gli ingredienti, compresi gli emulsionanti e gli addensanti, come si faceva una volta, sono pochissime. Si tratta di una scelta che richiede una conoscenza approfondita delle materie prime e della tecnica e molto tempo a disposizione, per cui pochi sono in grado di portare avanti questo metodo di lavorazione. Le rare gelaterie che fanno tutto in casa e non aggiungono additivi ottengono un gelato con una struttura debole, da consumare a distanza di poche ore dalla produzione.
2) Il neutro. Gran parte degli artigiani utilizza un preparato chiamato “neutro” (a base di additivi che comprende addensanti naturali come farina di semi di carrube, di guar, di tara e pectine talvolta miscelati a emulsionanti) per dare la giusta struttura al gelato. Il neutro rappresenta una quantità minima (3-5 g per kg) e viene aggiunta agli altri ingredienti durante la preparazione.
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martedì 2 luglio 2019

Melone: proprietà, benefici e come gustarlo al meglio

Il melone, insieme all’anguria, è uno dei frutti simbolo dell’estate. Si tratta di un frutto dolce e gustoso. La polpa del melone è succosa e molto profumata nel momento in cui il frutto giunge a completa maturazione.
Il colore della polpa può variare dal bianco, al giallo, all’arancio, a seconda della varietà del frutto. La cavità centrale del melone appare fibrosa e ricca di semi.

Proprietà del melone

Il melone contiene una percentuale elevata d’acqua, pari a circa il 95%. Si tratta di un frutto ricco di vitamine e minerali benefici per la nostra salute. Per via del suo contenuto d’acqua, il melone regala una sensazione di freschezza e di sollievo dalla calura estiva. È considerato utile per depurare i reni e contro il bruciore di stomaco.
Non contiene grassi saturi e assicura uno scarso apporto calorico, pari a circa 60 calorie per una porzione media. Per quanto riguarda i sali minerali, nel melone troviamo ferro, calcio e fosforo. Le vitamine presenti nel melone sono vitamina C, vitamina A e vitamina B. Il melone contiene inoltre un agente anticoagulante, che permette di prevenire la formazione di grumi nel sangue, che possono causare infarto o ictus.
I meloni appartengono alla stessa famiglia dei cetrioli e delle zucche gialle, con la differenza che essi vengono consumati come frutti, al massimo della maturazione, per via della loro dolcezza. Una particolare varietà di melone amaro è stata oggetto di recente di studi scientifici. Il succo di melone amaro si sarebbe rivelato utile nel trattamento del cancro al pancreas.

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martedì 25 giugno 2019

Il caldo, nemico della salute e rischioso per bambini e anziani: i rimedi

Dall’alimentazione all’attività quotidiana, i consigli per sopportare le estati bollenti


Dopo un maggio piovoso e più freddo del solito, l’estate è esplosa. Puntuali allora arrivano i nostri consigli per affrontare al meglio il caldo, l’afa e l’umidità che possono mettere a dura prova corpo, umore e cervello. Con le temperature più alte aumenta infatti la sudorazione corporea, che ci fa perdere liquidi e sali minerali preziosi per il nostro organismo. Parola d’ordine allora è idratarsi per reintegrare frequentemente questi elementi indispensabili.
Bere acqua è fondamentale
Una corretta idratazione è fondamentale per prevenire alcuni spiacevoli rischi tipici delle temperature elevate e, accompagnata da una alimentazione sana ed equilibrata ricca di frutta e verdura di stagione, assicura la giusta energia all’organismo. Il nostro corpo ha bisogno di essere adeguatamente idratato per funzionare a dovere, perché tutti gli organi e i tessuti contengono acqua: dal cuore ai polmoni, dal sangue alle ossa, dai muscoli ai denti.
Ecco alcuni rimedi semplici per contrastare il caldo estivo
- bere spesso, anche se non si ha sete, almeno 1,5 litri di acqua al giorno, evitando le bevande zuccherate e l’alcol
- indossare vestiti leggeri, ampi e preferibilmente di fibre naturali come il cotone
- uscire di casa nelle ore meno calde della giornata
- fare pasti leggeri a base di frutta, verdure e cibi freschi evitando di usare il forno e altri elettrodomestici che producono calore come phon e ferro da stiro.
- è consigliabile fare docce con acqua tiepida per evitare bruschi sbalzi di temperatura
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venerdì 21 giugno 2019

Arresto cuore uccide 60.000 italiani l'anno, 8 proposte per diffusione defibrillatori

Aschieri (Anmco), Piacenza la città piu' cardioprotetta


Ogni giorno, in Europa, 1000 persone al giorno muoiono per arresto cardiaco, 400.000 in un anno, di cui 60.000 in Italia. "E' il killer numero uno nel modo occidentale, uccide una persona ogni 8 minuti, ma la sopravvivenza triplica se a intervenire, il prima possibile, sono i 'laici', ovvero personale non sanitario in attesa dell'arrivo dell'ambulanza". A spiegarlo, durante l'audizione in Commissione Affari Sociali della Camera, Daniela Aschieri, direttore dell'Unità operativa di cardiologia e riabilitazione presso l'Ospedale Unico della Valtidone (Piacenza).
    Nel corso dell'audizione, nell'ambito dell'esame delle otto proposte di legge presentate alla Camera recanti "Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero", Aschieri ha illustrato i risultati ottenuti dal Progetto Vita, grazie al quale Piacenza è diventata la città più cardioprotetta d'Europa. "L'esperienza, pilota in Europa, - ha spiegato Aschieri, esperta dell'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri (Anmco) - esiste da 21 anni e ha consentito di istallare ben 877 defibrillatori in città, tutti integrati con la centrale operativa attraverso una app regionale". Per chi è colpito da arresto cardiaco ogni minuto che passa diminuisce de 10% la possibilità di sopravvivere, per questo intervenire prima fa la differenza. "I nostri dati - sottolinea - mostrano il 41% di sopravvivenza tra i defibrillati da personale laico a fronte del 5% di quelli defibrillati da personale a bordo dell'ambulanza. 

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lunedì 17 giugno 2019

Caldo cambia il menu, +20% frutta a giugno

Coldiretti, boom per smoothies e centrifugati a casa, al bar e in spiaggia

(ANSA) - ROMA - Per difendersi dall'improvvisa ondata di caldo gli italiani hanno aumentato del 20% gli acquisti di frutta nella prima metà di giugno allo stesso periodo del mese precedente. E' quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Una decisa svolta nei consumi con l'aumento delle temperature che, sottolinea la Coldiretti, ha cambiato il menu e spinto a portare in tavola o in spiaggia cibi freschi genuini e dietetici che dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore e riforniscono di vitamine.

"La frutta peraltro - precisa la Coldiretti - aiuta a "catturare" i raggi del sole ed è anche in grado di difendere l'organismo dalle elevate temperature e dalle scottature. Sul podio del "cibo che abbronza" salgono carote, radicchi e albicocche, ma sono d'aiuto anche insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole o ciliegie". 

''L'andamento positivo dei consumi è spinto anche - sostiene l'organizzazione agricola - dagli stili di vita più salutistici, favoriti anche dalla disponibilità in casa di tecnologie low cost, dalle centrifughe agli essiccatori che aiutano a far apprezzare cibi salutari anche ai più piccoli. Un vero boom - precisa la Coldiretti - per smoothies, frullati e centrifugati a casa, al bar e in spiaggia.

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venerdì 14 giugno 2019

CORSA O CAMMINATA: QUALE DELLE DUE FA BRUCIARE PIÙ CALORIE?

La corsa è una delle attività che fa bruciare il più alto quantitativo di calorie. E la camminata? Sì può dimagrire anche camminando? Vediamo le due attività messe a confronto!
Una corsa di 15 minuti fa bruciare più calorie rispetto ad una camminata della stessa durata. Ma se invece di focalizzarci sulla durata ci basassimo sulla distanza?
In altre parole…
In termini di calorie bruciate, che differenza c’è tra 1 km di corsa e 1 km di camminata?

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martedì 11 giugno 2019

Il 35% del prosciutto crudo di Parma e San Daniele è falso. Una truffa gigantesca. Consorzi ed enti di certificazione nella bufera

Ogni settimana 80.000 cosce di maiale inadatte a diventare prosciutti crudi di Parma e di San Daniele Dop entrano in modo truffaldino nel circuito e vengono poi vendute a prezzi stratosferici nelle salumerie e nei migliori supermercati. Nessuno però lo dice. Non dicono nulla i direttori dei Consorzi coinvolti fino al collo in questa vicenda. Anche l’associazione di allevatori Unapros e i macellatori e i prosciuttifici di Assica non rilasciano dichiarazioni, pur essendo molti dei loro associati protagonisti delle frodi. Anche le rappresentanze di Coldiretti e Confagricoltura preferiscono non commentare. Tutti sperano che lo scandalo di Prosciuttopoli finisca nel dimenticatoio, anche se un mese fa sono arrivate le prime condanne decise dal tribunale di Torino che hanno riacceso i fari sulla vicenda. In realtà Prosciuttopoli va avanti, perché nei prosciuttifici continuano a essere stoccate centinaia di migliaia di cosce illegali, destinate ad essere stagionate e vendute come veri prosciutti di Parma e San Daniele Dop.
Prosciuttopoli è l’inchiesta realizzata da Il Fatto Alimentare un anno fa. Nell’aprile del 2018 scriviamo che almeno 1,2 milioni di falsi prosciutti di Parma e San Daniele (ottenuti da maiali troppo pesanti, non adatti alla stagionatura, da cui si ottengono cosce più grandi, salumi più magri e prosciutti che pesano 1 kg di più), sono finiti sul mercato. I due istituti di certificazione accusati di non avere controllato in modo inadeguato la filiera, vengono commissariati per 6 mesi. Tutto sembra finito con l’arrivo delle prime condanne a maggio 2019. Ma non è così.
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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...