domenica 13 dicembre 2020

Frutta secca contro l’obesità: i benefici di pistacchi, noci e mandorle

Noci, mandorle e pistacchi fanno bene alla salute: lo afferma uno studio che ha individuato una correlazione fra la riduzione del rischio di obesità ed il consumo di frutta secca

Un’alimentazione corretta e ben bilanciata è la chiave per prendersi cura del nostro corpo e del suo benessere. Ci sono, in particolare, alcuni alimenti da evitare perché particolarmente grassi e di conseguenza calorici, nemici della linea e dello stato di salute generale dell’organismo.

Ci sono, invece, degli alimenti che bisognerebbe consumare con regolarità perché aiutano il nostro corpo in tutte le sue funzionalità. In particolare, un recente studio ha portato alla luce qualcosa che tanti nutrizionisti sostenevano da molto tempo. Nello specifico, questo studio si è concentrato sulle proprietà ed i benefici della frutta secca per contrastare l’obesità.

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Benefici delle noci: mangiatene tre al giorno. Contengono Omega-3 e fanno bene alla pelle

mercoledì 9 dicembre 2020

Endometriosi la malattia cronica invisibile - Intervista a Whoopi Goldberg


Sono tre milioni le donne affette in Italia da endometriosi, una malattia cronica dolorosa e con effetti spesso debilitanti. E nonostante sia così diffusa, da noi se ne discute pochissimo. Con la pandemia poi l'accesso alle cure per chi ne ha bisogno è calato ancora più. Roberta Rei ce ne parla incontrando alcune donne che ne sono affette, tra cui le famose attrici Whoopi Goldberg e Nancy Brilli

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martedì 8 dicembre 2020

Coronavirus, umidità e ventilazione fattori chiave per ridurre il rischio di trasmissione in ambienti chiusi

Ormai lo sappiamo bene: Sars-Cov-2 si può trasmettere tramite le famigerate droplet, le goccioline respiratorie che tutti noi emettiamo starnutendo, tossendo, ma anche parlando. Sappiamo anche che il coronavirus si trasmette meglio in ambienti chiusi e mal ventilati. Ma mantenere la giusta percentuale di umidità e un adeguato ricambio d’aria aiuta a ridurre il rischio di contagio al chiuso.

La conferma arriva da uno studio internazionale a cui ha partecipato l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr, insieme al tedesco Leibniz Institute for Tropospheric Research, allo CSIR-National Physical Laboratory indiano e allo statunitense 2B Technologies. I risultati sono stati pubblicati sull’International Journal of Environmental Research and Public Health.

Una persona infetta – spiega Francesca Costabile, ricercatrice del Cnr-Isac e autrice dello studio – attraverso la respirazione, la vocalizzazione, la tosse, gli starnuti, può emettere un aerosol contenente potenzialmente il Sars-CoV-2. Le particelle di tali aerosol variano notevolmente in dimensioni, da meno di mille nanometri, il diametro delle polveri sottili, a valori superiori ai 5 mila nanometri, dimensione delle tipiche droplets respiratorie. La relazione fra dose inalata e infettività per il Sars-CoV-2 dipende fortemente dalle dimensioni”.

Le evidenze scientifiche che si sono accumulate nel corso dei mesi passati dalla comparsa del coronavirus hanno già messo in luce l’esistenza di un rischio di trasmissione aerea in particolari ambienti chiusi. A partire da queste conoscenze, i ricercatori hanno sviluppato delle semplici linee guida pensate per ospedali e case di cura, ma che possono essere applicate anche ad altri ambienti chiusi con caratteristiche simili.

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Flavonoidi a colazione: tè verde e caffè per la pressione e la prevenzione delle patologie cardiovascolari

Una dieta che preveda frutta (soprattutto alcuni tipi) e tè verde può realmente incidere sull’ipertensione e quindi sulle malattie cardiovascolari, e in generale aiutare a tenere la pressione sanguigna sotto controllo. La notizia non è nuova, ma esce ora confermata da un ramo della famiglia EPIC (il grande studio europeo, suddiviso in diversi segmenti, che da anni sta analizzando i rapporti tra alimentazione e salute) i cui risultati sono appena stati pubblicati su una rivista molto autorevole, Scientific Reports.


Nello studio
 EPIC Norfolk, condotto dai ricercatori della Reading University nell’omonima cittadina inglese, per la prima volta il controllo di ciò che i partecipanti – più di 25.000 persone di tutte le età e condizioni – avevano effettivamente mangiato e bevuto non è avvenuto tramite questionari o prove di acquisto, come è accaduto nella stragrande maggioranza delle rilevazioni analoghe degli ultimi anni, ma attraverso il dosaggio regolare dei metaboliti di alcune sostanze nell’organismo. Uno sforzo immane. I dati ottenuti sono stati poi messi in relazione con lo stato di salute. Il risultato è stato che chi aveva nel proprio organismo le quantità più elevate di flavanoli, una classe di sostanze chimiche naturali antiossidanti molto rappresentate nei frutti di bosco, nelle mele, nel tè verde e anche nel cacao amaro, aveva in media valori di pressione più bassi di 2-4 millimetri di mercurio rispetto a che aveva le concentrazioni più basse delle stesse sostanze. Può sembrare un effetto molto piccolo, ma è in linea con quello che si vede in popolazioni che seguono una dieta mediterranea, o in persone che ne seguono una a basso tenore di sodio proprio per tenere sotto controllo la pressione, quando i loro valori sono messi a confronto con quelli di coetanei che ne seguono una più continentale. In più, l’effetto è risultato più marcato tra coloro che avevano la pressione alta.

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domenica 6 dicembre 2020

Ilaria Capua e la risposta a Matteo Bassetti

 

Una veterinaria può parlare di vaccini e coronavirus? Ilaria Capua, direttrice dell'UF One Health Center, risponde indirettamente al professor Matteo Bassetti, che recentemente si è espresso su un intervento della scienziata. "Ho partecipato a una trasmissione, c'era una veterinaria che parlava di vaccini. Bisogna rimettere ordine nella competenza. Ho grandissimo rispetto per la dottoressa Capua, ma io non parlo di animali perché non parlo di vaccini", le parole di Bassetti la scorsa settimana a L'aria che tira. "Il team che va in Cina per cercare di capire come sia nato il virus è composto quasi esclusivamente da veterinari e il responsabile dello staff è una veterinaria che coordina un centro di sanità pubblica in Olanda. Il veterinario studia il virus prima che diventi pandemico, lavora per prevenire il salto di specie", spiega Capua intervenendo a L'aria di domenica.

Fonte

lunedì 30 novembre 2020

Ema, rischio suicidio collegato a uso idrossiclorochina

Revisione dati, disturbi psichiatrici tra gli effetti collaterali

L'utilizzo di clorochina o idrossiclorochina, farmaci utilizzati contro il Covid-19 soprattutto nella prima fase dell'emergenza, può provocare disturbi psichiatrici e comportamenti associati al suicidio. A mettere in guardia è l'Agenzia Europea dei medicinali (Ema) a seguito di una revisione di tutti i dati disponibili, che conferma un effetto collaterale in parte noto. La revisione, si legge sul portale dell'ente regolatorio, è stata avviata a maggio 2020 dopo che l'Ema "era stata informata dall'agenzia spagnola dei medicinali (Aemps) di 6 casi di disturbi psichiatrici in pazienti Covid a cui erano state somministrate dosi di idrossiclorochina superiori a quelle autorizzate".

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domenica 29 novembre 2020

Negativi al tampone ma positivi al Covid: le Molinette scoprono che l’ecografia smaschera il virus più efficacemente

Studio scientifico su 228 pazienti. Il 20% dei positivi era in realtà dato negativo dal test

Torino - Smascherare il virus al netto dei tamponi, non sempre attendibili: uno studio dell'ospedale Molinette di Torino ha stabilito che anche una semplice ecografia del polmone può diagnosticare il Covid 19 già in pronto soccorso. L’aggiunta dell’ecografia polmonare, eseguita insieme alla visita medica, ha permesso di identificare correttamente casi di polmonite da coronavirus, quasi il 20%, tra quanti erano stati erroneamente catalogati come negativi

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...