Prodotte da Grafica Veneta a Trebaseleghe, nel Padovano. Sono mascherine chirurgiche con il livello più alto di protezione
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Prodotte da Grafica Veneta a Trebaseleghe, nel Padovano. Sono mascherine chirurgiche con il livello più alto di protezione
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Negli ultimi anni sempre più spesso si sente parlare di succhi di frutta e verdura e il loro utilizzo è diventato un fenomeno quasi di moda ormai ma la loro diffusione non è un'invenzione recente ma risale a diversi anni fa. Pionieri nell'utilizzo di estratti di frutta e verdura sono stati due noti medici: il dott. Max Gerson ( di cui spesso si sente parlare per la tua innovativa terapia naturale anticancro) e Norman Walker.
Il tasso di positività al 4,3%, in calo rispetto a ieri
Sono 12.715 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia. Le vittime sono, invece, 421.
Lo rivela il nuovo bollettino del ministero della Salute. I dimessi o guariti registrano un aumento di 16.764.
Sono stati in totale 298.010 i tamponi effettuati (molecolari e antigenici) nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività rispetto ai nuovi positivi (12.715) pari al 4,3%, -0,8% rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono ora 463.352, 4.472 in meno rispetto a ieri.
Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia sono 2.218, 52 in meno rispetto a ieri, nonostante i 132 nuovi ingressi giornalieri.
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Esattamente un anno il Coronavirus è arrivato per la prima volta in Italia. Era il 30 gennaio 2020, infatti, quando una coppia di turisti cinesi, 67 anni lui 66 lei, sono stati ricoverati all'ospedale Spallanzani di Roma con i sintomi dell'infezione mentre erano in vacanza nel nostro Paese. Il loro calvario è durato per settimane: bisognerà aspettare il 19 marzo per le dimissioni dall'ospedale, seguite da altre lunghe settimane di riabilitazione. Mentre il loro incubo finiva, cominciava quello dell'Italia che stava entrando in lockdown per fermare il contagio.
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Nel mondo oltre 2,2 milioni di morti nel mondo: 200mila vittime negli ultimi 15 giorni
Da lunedì quasi tutta Italia è in zona gialla, ma resta lo stop agli spostamenti tra Regioni
Iss: indice Rt in diminuzione a 0,84, calcolato sui casi sintomatici. Solo una regione è a rischio alto, 10 lo hanno moderato, 10 basso
Sono 13.574 i test positivi al coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono 477. Giovedì i positivi erano stati 14.372 e i morti 492.
Sono 268.750 i test per il coronavirus (molecolari e antigenici) effettuati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Giovedì erano stati 275.179. Il tasso di positività è del 5,05% (era del 5,2%).
I ricoveri in terapia intensiva per il Covid-19 sono in calo di 18 unità nel saldo tra entrate e uscite rispetto a giovedì, secondo i dati del ministero della Salute. Gli ingressi giornalieri sono 148. In totale in rianimazione ci sono 2.270 persone. Nei reparti ordinari sono invece ricoverati 20.397 pazienti, in calo di 381 unità rispetto a giovedì.
Iss: bozza, indice Rt in diminuzione a 0,84 - Nel periodo 06 gennaio - 19 gennaio 2021, l'indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,84 (range 0,75- 0,98), "in diminuzione e con il limite superiore del range sotto l'uno". E' quanto evidenzia la bozza del monitoraggio settimanale della cabina di regia, con dati relativi alla settimana 18/1/2021-24/1/2021 (aggiornati al 27/1/2021).
Questa settimana si continua a osservare un "miglioramento del livello generale del rischio, con un aumento significativo di Regioni a rischio basso".
Così la bozza del monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità-ministero della Salute.
Complessivamente, una sola Regione ha una classificazione di rischio alto (contro quattro la settimana precedente), 10 con rischio moderato (di cui una ad alto rischio di progressione a rischio alto) e 10 con rischio basso.
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Come finì la pandemia di influenza spagnola e quali lezioni traiamo da un secolo fa?
La lattoferrina sarà oggi studiata in uno studio clinico all'ospedale di Biella, che ha coinvolto il primo paziente. Se ne è parlato spesso per le sue proprietà antivirali e antinfiammatorie, ma per ora non ci sono prove sufficienti per dire che abbia effetti contro Sars-Cov-2
Più di una volta si è parlato dell’uso della lattoferrina e di integratori a base di questa molecola per prevenire e contrastare il Covid-19. Si tratta di una proteina contenuta in tutte le secrezioni umane, presenta proprietà antimicrobiche e antivirali che secondo alcuni scienziati potrebbero renderla un buon candidato da studiare contro il Covid.19. Uno studio preliminare, su un piccolo campione di persone, condotto dall’università di Tor Vergata, mostrava dei primi dati favorevoli rispetto all’azione della lattoferrina nel coronavirus. Tuttavia altri esperti avevano sollevato alcuni dubbi. Sulla base delle prime prove positive, oggi l’ospedale di Biella ha dato il via a uno studio clinico sull’impiego della lattoferrina in persone affette da Covid-19 e ha da poco arruolato il primo paziente. Ecco cosa sappiamo.
Durante la pandemia in più occasioni scienziati e media hanno parlato di alcune molecole e integratori in relazione alla possibilità, ancora da dimostrare, che abbiano effetto anche contro il coronavirus. Ricordiamo ad esempio la vitamina D, la melatonina e la quercetina. Oggi è di nuovo il turno della lattoferrina, di cui si discute da qualche tempo.
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Non esiste un limite di età per avere cura della propria pelle, perché un corpo sano si rispecchia in una pelle morbida e luminosa. Prendersi a cuore la salute dell’epidermide significa irrobustire l’ultima barriera tra noi e il mondo esterno: smog, polveri, vento, salsedine e raggi solari ogni giorno mettono a dura prova la resistenza della pelle del viso. Ecco perché non è mai troppo tardi per regalarle qualche attenzione in più.
Anni di ricerca hanno permesso ai laboratori Vichy di sperimentare e trovare le formule più adatte al trattamento della pelle matura. Sul sito online troverete tutti i consigli utili e tanti prodotti per mantenere la pelle elastica e morbida anche dopo gli “anta”. Ecco allora qualche suggerimento utile.
La cura della pelle passa innanzitutto da una routine di bellezza adeguata. La pelle col tempo perde la sua capacità di trattenere acqua e quindi di rimanere idratata ed elastica perché il nostro organismo smette di produrre acido ialuronico e collagene. La maniera migliore per ridarle tonicità perciò, è proprio quella di restituirle una sostanza presente in natura nel nostro tessuto epidermico: l’acido ialuronico. Serve poi una routine di bellezza strutturata sulle esigenze specifiche del proprio tipo di pelle.
Questi i passaggi più importanti di una beauty routine over 60.
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Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...