lunedì 8 febbraio 2021

Focolaio Covid in una scuola a Perugia, lo schema di due bimbe di terza elementare: così hanno tracciato il contagio tra i compagni

Emma e Matilde hanno disegnato su un foglio a quadretti la disposizione in classe e sottolineato con la matita rossa gli alunni risultati positivi, scoprendo che sono quelli seduti agli ultimi banchi. La tesi è che abbia influito la circolazione d’aria. Antonio Magi, presidente dell’ordine dei medici di Roma: "Una sola classe non può determinare scientificamente una tesi, ma la questione posta è corretta: bisogna ridurre l’umidità"

Due bimbe di terza elementare portano avanti un’indagine epidemiologica nella loro classe, scoprendo che i compagni seduti agli ultimi banchi sono quelli che hanno contratto il Covid. Le due ‘geniette’ si chiamano Emma e Matilde, vivono a Perugia, e con i loro schemi disegnati su un foglio a quadretti hanno lasciato a bocca aperta i genitori e gli insegnati della loro scuola elementare del quartiere Borgo XX Giugno, nel capoluogo umbro. Il plesso è stato chiuso a causa di un focolaio Covid. In attesa dei risultati dello screening operato dalle autorità sanitarie, Emma e Matilde hanno riprodotto su un foglio, con delle caselline, la disposizione in classe degli alunni e sottolineato con la matita rossa i loro compagni che via via sono risultati positivi, in 10 sui 23 che abitano giornalmente l’aula.

Al termine dell’esercizio statistico – che, assicurano i genitori, non è stato “imbeccato” dagli adulti – le bambine hanno potuto constatare che a infettarsi sono stati otto dei dieci alunni seduti in quarta e quinta fila. Al contrario, fra i 13 bambini seduti fra la prima e la terza fila, se ne sono contagiati solo due. La tesi che sta animando il dibattito nella scuola e su cui si fonda la mini-indagine epidemiologica, è che la circolazione d’aria fra la porta e la finestra – poste una di fronte all’altra a ridosso delle prime file – abbia evitato che i ragazzi si contagiassero, cosa che non è accaduta in fondo all’aula, nonostante la presenza di un’altra finestra, sempre sul lato opposto della porta ma più lontana. Ovviamente, l’altra ipotesi è che, come spesso accade a scuola, chi è seduto in fondo sfugge più facilmente al controllo degli insegnanti e magari si procura qualche occasione di contatto in più.

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Covid: 7.970 i positivi, 307 vittime nelle ultime 24 ore

Sono 144.270 i test, il tasso di positività resta stabile al 5,5%

Nelle ultime 24 ore sono stati 7.970 i test positivi al coronavirus registrati in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 11.641 Le vittime sono 307, a fronte delle 270 di ieri. 
   

Sono 144.270 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri erano stati 206.789, c'è quindi l'usuale forte calo della domenica), con un tasso di positività del 5,5% (ieri era stato del 5,6%).

Le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia per il Covid-19 sono 2.143, in aumento di 36 unità rispetto a ieri, nel saldo tra entrate ed uscite.

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Covid: 'Di questo passo' l'immunità di gregge arriverà ad agosto 2023

Rapporto settimanale della Fondazione Hume per ANSA

Considerato l'attuale andamento delle vaccinazioni anti Covid in Italia, il raggiungimento dell'immunità di gregge non si otterrà prima del mese di agosto del 2023.

E' il risultato di un'analisi della Fondazioe Hume per ANSA che calcola l'indice DQP (acronimo di: Di Questo Passo), che stima il numero di settimane ancora necessarie se le vaccinazioni dovessero procedere "di questo passo".

"All’inizio della sesta settimana del 2021 - si legge nel rapporto - il valore di DQP è pari a 130 settimane, il che corrisponde al raggiungimento dell’immunità di gregge non prima del mese di agosto del 2023".

Per immunità di gregge si intende una situazione nella quale ci sono abbastanza persone vaccinate, almeno il 70% degli italiani con almeno 1 vaccinazione, (e non in grado di trasmettere il virus) da portare la velocità di trasmissione del virus (Rt) al di sotto di 1, con conseguente progressiva estinzione dell’epidemia.

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Covid: a Manaus torna virus nonostante immunità gregge



Covid, nuova terapia cellulare sperimentata al San Matteo di Pavia

Agisce in particolare contro le complicanze polmonari acute e a lungo termine causate dal virus. I due pazienti trattati "sono già stati dimessi in buone condizioni di salute"

Un nuova terapia contro il Covid-19 e in particolare contro le complicanze polmonari acute e a lungo termine dell'infezione generata dal coronavirus, è in via di sperimentazione al Policlinico San Matteo di Pavia, lo stesso istituto che negli scorsi mesi aveva sperimentato e lanciato la cura con il plasma iperimmune per i malati di coronavirus ottenuto dai pazienti convalescenti.
La nuova terapia, che si basa su un particolare tipo di cellule multipotenti (le MSC) in grado di spegnere le reazioni infiammatorie, finora ha dato risultati positivi su pazienti Covid

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Covid, farmaci e telemedicina: ecco come curarsi a casa secondo gli esperti

Tutte le zone rosse in Italia per le varianti del Covid-19: l’elenco regione per regione

Dall’Abruzzo alla Toscana passando per l’Umbria, aumenta il numero delle zone rosse locali adottate per contenere la diffusione delle varianti del Covid-19, caratterizzate da maggiore trasmissibilità. Ecco, dunque, l’elenco dei comuni che sono “stati chiusi” o che lo saranno nei prossimi giorni regione per regione.

Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, lo ha appena annunciato: anche se quasi tutta Italia è in zona gialla e la curva dei contagi si mantiene stabile, le singole Regioni possono all'interno del proprio territorio stabilire delle zone rosse laddove sia verificata la presenza di varianti, in particolari di quella inglese, "raccomandandolo caldamente". E in effetti sia in Toscana che in Abruzzo che in Umbria sono state già annunciate zone rosse dopo la scoperta di cluster collegati alle mutazioni del Covid-19, a loro volta caratterizzate da una maggiore contagiosità. "Quindi – ha aggiunto l'esperto – dobbiamo fare presto a vaccinare. È una corsa contro il tempo cercando di coprire la popolazione rispetto sia al virus che circolando accumula mutazioni e può ridurre efficacia del vaccino". Ma dove si trovano le zone rosse al momento? Ecco il dettaglio Regione per Regione.

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Il vaccino COVID di AstraZeneca poco efficace contro i casi lievi e moderati di variante sudafricana




Il disastro della sanità è nei numeri del Piano straordinario: 23 anni di sprechi

La Corte dei Conti certifica la cattiva gestione dei progetti in campo sanitario. Con una serie di mancanze che si trascinano da oltre 20 anni. E costate oltre un miliardo di euro gestito nella maniera peggiore possibile. Da Nord a Sud. Il prossimo governo è chiamato ad affrontare anche questa sfida.

L’assistenza sanitaria prima di tutto. L’emergenza Covid-19 ha messo tutti d’accordo, maggioranza e opposizione, sull’esigenza di lavorare su un nuovo modello di sanità che sia più vicina ai territori e alle persone. L’aveva detto il governo Conte 2, l’ha lasciato intendere anche Mario Draghi, l’ex presidente della Bce e oggi premier incaricato da Sergio Mattarella di formare un nuovo esecutivo. Determinante, dunque, sarà indirizzare il Recovery Plan per creare un sistema di assistenza territoriale più incisiva di quanto lo sia oggi. Specie nei grandi centri. Peccato però che in realtà fondi finalizzati proprio alla «riorganizzazione e riqualificazione dell’assistenza sanitaria nei grandi centri urbani» c’erano già, ma sono stati spesi negli anni poco e male, con interventi in alcuni casi mai ultimati o addirittura mai partiti. È questo ciò che emerge da una dettagliata relazione della Corte dei conti, che Fanpage.it ha potuto visionare, relativa a un Piano straordinario ad hoc, nato addirittura nel 1998. Parliamo, dunque, di 23 anni nel corso dei quali sono stati stanziati in totale 1.176.386.762,60 euro. Non proprio bruscolini.

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domenica 7 febbraio 2021

Covid: i morti nelle ultime 24 ore sono 270, in calo positivi e vittime ma oltre 75 mila test in meno

Stabili i malati, in aumento le persone isolate in casa

Nelle ultime 24 ore sono stati 11.641 i test positivi al coronavirus registrati in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 13.442.

Le vittime sono 270, a fronte delle 385 di ieri.
    Sono stati 206.789 i test (tamponi molecolari e antigenici) effettuati (ieri erano stati 282.407, oltre 75 mila in più, come di consueto nel weekend), con un tasso di positività del 5,6% (ieri era stato del 4,7%, quindi +0,9% oggi), secondo i dati del ministero della Salute.


    Le persone ricoverate in terapia intensiva sono 2.107, in calo di 3 unità rispetto a ieri, nel saldo tra entrate ed uscite. Gli ingressi giornalieri sono stati 105. I ricoverati con sintomi sono invece 19.266, in calo di 142 rispetto a ieri.

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Speranza: massima prudenza, la zona gialla non è scampato pericolo. Nuovo picco di ricoverati Covid in Umbria

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...