giovedì 25 febbraio 2021

Focolaio covid al pranzo di San Valentino al ristorante: decine di contagiati a Cupra Marittima

Il pranzo al ristorante per festeggiare il giorno San Valentino purtroppo si è rivelato un focolaio di contagio da coronavirus a Cupra Marittima. “Stiamo avendo un incremento dei casi di positività al covid-19, purtroppo, ma stiamo lavorando in collaborazione con l’Asur e le forze dell’ordine per mantenere la situazione sotto controllo” ha spiegato il sindaco della cittadina in provincia di Ascoli Piceno.

Un pranzo al ristorante per festeggiare il giorno San Valentino purtroppo si è rivelato un focolaio di contagio da coronavirus con decine di clienti contagiati a Cupra Marittima, cittadina costiera marchigiana in provincia di Ascoli Piceno. Quel giorno nel locale vi erano circa novanta persone tra clienti e personale e ora oltre una ventina sono risultati contagiati dal virus e gli latri son stati sottoposti a quarantena. I casi sono distribuiti in diversi Comuni del Piceno dove sono residenti i clienti e i dipendenti del ristorante mala maggior parte riguardano proprio Cupra Marittima.  Non si sa da chi sia partito il contagio ma quando uno dei clienti ha scoperto di essere stato contagiato con i primi sintomi covid ha avvertito il locale ed è partito il tracciamento dei contatti e degli altri clienti che ha scoperto altre decine di positività.

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Gimbe dice che per evitare il lockdown bisogna chiudere Comuni e Province



A 86 anni perde il pullman e fa 4 chilometri a piedi per il vaccino: la disavventura (con lieto fine) di Livia. “Non potevo mancare”

È successo a Calitri, piccolo comune dell'Irpinia. Livia De Lucia è tra le prime over ottanta ad aver avuto accesso al siero, ma il giorno dell'appuntamento ha perso la coincidenza della "postale" e si è incamminata per Bisaccia, a 15 chilometri di distanza, dove c'è il centro di vaccinazione. "Il vaccino va fatto", racconta al Fatto.it "Due passi non hanno mai ammazzato nessuno". Nel tragitto per fortuna ha incontrato due giovani che le hanno dato un passaggio. Increduli i medici

Non voleva proprio mancare all’appuntamento per la somministrazione del vaccino anti-Covid la signora Livia De Lucia, 86 anni e una grinta encomiabile. E così, dopo aver perso il pullman, ha percorso quattro chilometri a piedi per raggiungere il centro allestito per le vaccinazioni nel paese vicino. Se non fosse stato per due ragazze che le hanno offerto un passaggio lungo la strada, i chilometri sarebbero stati quindici. È successo a Calitri, piccolo comune Irpino noto alla cronache per il sisma del 23 novembre 1980. La signora Livia è tra le prime over ottanta ad aver avuto accesso al siero, solo che qualcosa sabato 20 febbraio è andato storto. Di buon mattino l’anziana armata di scialle è scesa in strada, muovendosi dalla sua abitazione del centro storico calitrano per raggiungere a passo cadenzato la fermata dell’autobus, che qui, a Calitri viene ancora chiamato “postale” perché un tempo aveva il compito di consegnare anche lettere e pacchi. Passati dieci minuti Livia si è resa conto di aver perso la coincidenza con il pullman di linea e, dopo aver chiesto a qualche passante informazioni sugli orari, si è incamminata verso l’uscita del paese.

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Covid, la 'variante inglese' rimane di più nel corpo

Studio sui giocatori dell'Nba, forse è necessario allungare la quarantena

La 'variante inglese' del virus Sars-CoV-2 potrebbe avere una maggiore trasmissibilità rispetto alle altre perché questa 'versione' del virus rimane per più tempo nell'organismo, facendo sì che un paziente sia infettivo più a lungo. Lo suggerisce uno studio preliminare, ancora non pubblicato, dell'università di Harvard, condotto sui giocatori Nba, secondo cui l'attuale quarantena di 10 giorni non sarebbe quindi più sufficiente per limitare il virus.

L'analisi è stata condotta su 65 giocatori Nba positivi al virus che venivano testati ogni giorno durante il periodo di 'bolla' della scorsa estate in occasione dei playoff.

Tra questi sono stati individuati 7 casi di 'variante inglese'. "Per gli individui affetti dalla variante la durata media della fase di proliferazione del virus era di 5,3 giorni, quella della fase di eliminazione 8,0 giorni e la durata totale media dell'infezione era di 13 giorni - si legge -. Per confronto chi non era infettato dalla variante aveva una fase di proliferazione di 2 giorni, di clearance di 6,2 e una durata media di 8,2 giorni".

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mercoledì 24 febbraio 2021

Covid: nuovo balzo positivi, sono 16.424, vittime sono 318. Boom di contagi a Brescia

Oltre 340 mila test, tasso positività al 4,8%

Sono 16.424 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Martedì i positivi erano stati 13.314.

Le vittime sono invece 318, mentre martedì erano state 356.
I casi totali da inizio epidemia sono 2.848.564, i morti 96.666. Gli attualmente positivi sono 389.433 (+1.485 rispetto a martedì), i dimessi o guariti 2.362.465 (+14.599), in isolamento domiciliare ci sono ora 369.059 persone (+1.552).

Sono 340.247 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, martedì erano stati 303.850, oltre 36 mila in meno. Il tasso di positività è del 4,8%, rispetto al 4,4% di martedì (+0,4%).

Sono 2.157 i pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia, con un aumento di 11 unità in più nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 178. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.217 persone, in calo di 78 unità rispetto a martedì.

Continuano a salire i contagiati a Brescia che sono passati dai 506 casi di ieri ai 901 di oggi facendola diventare la provincia più colpita della Lombardia con quasi un terzo dei casi della regione.

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martedì 23 febbraio 2021

Covid: 13.314 nuovi casi, 356 morti. Tasso di positività in calo


Sono 303.850 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore

Sono 13.314 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Sono 356, invece, le vittime.

Sono 303.850 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia con il tasso di positività sui nuovi casi (13.314) che scende al 4,4% rispetto al 5,6% di ieri.

I pazienti ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 2.146, 28 in più rispetto a ieri.

I ricoverati con sintomi sono, invece, 18.295 (+140). Gli attualmente positivi in Italia tornano a salire raggiungendo quota 387.948 (+45 rispetto a ieri). 

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Covid, scatta la zona arancione “rafforzata” in provincia di Brescia e in altri comuni della Lombardia: “Chiuderanno anche le scuole”

 Il provvedimento prevede, oltre alle normali misure di zona arancione, anche la chiusura di scuole elementari, infanzia, nidi e università, divieto di recarsi presso le seconde case, utilizzo obbligatorio di smart working ove possibile, l’utilizzo delle mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto. L'ordinanza sarà valida anche per Soncino (Cremona) e 7 comuni della Bergamasca. Moratti: "Varianti fino al 39%". Bertolaso: "È partita la terza ondata"

L’allarme per la ripresa del contagio in provincia di Brescia spinge la Regione Lombardia a una stretta importante: scatta la zona arancione “rafforzata”, con la chiusura anche delle scuole. “È partita la terza ondata”, ha annunciato Guido Bertolaso davanti al Consiglio regionale. Il provvedimento, annunciato dall’assessora al Welfare Letizia Moratti, riguarderà anche alcuni comuni della Bergamasca e del Cremonese: “È stata decisa una strategia di mitigazione e contenimento”, ha spiegato anticipando l’ordinanza del presidente Attilio Fontana, in vigore dalle 18, concordata con il ministero della Salute. Moratti ha parlato di “un’accelerazione” del contagio con “l’aggravante del pericolo delle varianti” che mostrano “una percentuale che arriva fino al 39% dei nuovi contagiati”.

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La dieta sostenibile per l’ambiente che fa bene alla salute

Una dieta che non è vegana o vegetariana ma che vede negli alimenti vegetali come verdura, frutta e legumi la base di una alimentazione salutare per noi e per il pianeta

Una dieta che fa bene alla salute e al pianeta. In realtà le due realtà sono molto più legate di quanto si pensi. “E’ proprio così: per mantenere un buono stato di salute è necessario avere una alimentazione equilibrata, varia e ricca di alimenti di origine sia vegetale sia animale, ma basata soprattutto sui primi. E il consumo di frutta e verdura è anche quello più sostenibile a livello ambientale”, spiega a Gazzetta Active la dottoressa Carola Dubini, nutrizionista presso il Servizio di Nutrizione Clinica e Prevenzione Cardiovascolare dell’ l’IRCCS Policlinico San Donato.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...