Il 16 marzo la Protezione civile ha annunciato la nuova organizzazione del Comitato tecnico scientifico (Cts), l’organismo che da inizio epidemia consiglia il governo sulla gestione dell’emergenza coronavirus.
«Saranno coinvolti esperti appartenenti non solo al campo scientifico-sanitario ma anche ad altri settori, come ad esempio al mondo statistico, matematico-previsionale o ad altri campi utili a definire il quadro della situazione epidemiologica e ad effettuare l’analisi dei dati raccolti necessaria ad approntare le misure di contrasto alla pandemia», si legge in un comunicato della Protezione civile.
Tra i 12 membri del nuovo Cts, c’è anche il nome dell’ingegnere Alberto Giovanni Gerli, che da mesi pubblica previsioni e video sul suo canale YouTube Data & Tonic, e rilascia interviste sull’andamento dell’epidemia di coronavirus in Italia (cercando di attirare l’attenzione di personaggi famosi come Fedez e Chiara Ferragni e di politici come il leghista Luca Zaia e l’ex presidente Giuseppe Conte).
Le stime di Gerli – che su LinkedIn si definisce data analyst, fondatore e Ceo della Tourbillon Tech Srl – sono però state quasi tutte smentite dai numeri. Non solo, ma le sue teorie per analizzare l’epidemia spesso si basano su assunti difficili da giustificare in base alla scienza. Ci sono diversi elementi insomma per mettere in discussione le sue competenze e, di conseguenza, l’opportunità del suo nuovo ruolo all’interno del Cts.
Vediamo perché, partendo dalle previsioni più recenti.
Le previsioni più recenti
Il calo in Lombardia non c’è stato
Il 28 gennaio 2021 Gerli ha sostenuto che, in base a un proprio “modello”, in Lombardia i contagi si sarebbero ridotti velocemente nelle settimane seguenti, passando da circa 1.700 al giorno a 350 per metà marzo a “parità di condizioni”, cioè senza varianti.
In realtà sappiamo che non è andata così: a metà marzo i casi sono stati 4.700. La colpa dell’aumento non può essere solo attribuita alle varianti, perché i casi non hanno mai seguito l’andamento previsto da Gerli. Hanno avuto infatti solo una leggera oscillazione a inizio febbraio, ma in generale hanno avuto un trend di crescita.
Il Veneto non è andato in zona bianca, ma rossa
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Aggiornamento 18 marzo, ore 17:30 – Alberto Gerli ha detto al Corriere della Sera che rinuncia al suo incarico nel Cts.