sabato 10 aprile 2021

Covid Italia, oggi 17.567 contagi e 344 morti: bollettino 10 aprile

I dati e la tabella del ministero della Salute relativi all'Italia che, da lunedì, sarà in prevalenza zona arancione. Sono 320.892 i tamponi, tasso positività al 5,4%. Quasi 3.000 casi in Lombardia, oltre 2.000 in Campania e più di 1.000 in Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana e Lazio. Poco più di 1.800 nuovi positivi in Puglia

Sono 17.567 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 10 aprile, secondo i dati Regione per Regione nel bollettino fornito dal ministero della Salute, e 344 i morti. Sono 320.892 i tamponi processati, tra molecolari e antigenici, in 24 ore che hanno fatto registrare un tasso di positività pari al 5,4%. Dall'inizio dell'emergenza sono state contagiate dal covid-19 3.754.077 persone mentre ne sono morte 113.923.

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Da zona bianca a rossa in poco più di un mese, il 'caso Sardegna'



Astrazeneca, lo studio sulle trombosi dei ricercatori tedeschi. L’ipotesi che il Dna libero nel vaccino scateni anticorpi insoliti e reattivi

In una conferenza stampa internazionale, a cui il Fattoquotidiano ha partecipato, il professore Andreas Greinacher, ordinario di Immunologia dell'ateneo tedesco, ha spiegato che i campioni esaminati hanno mostrato "anticorpi insoliti" che attivano le piastrine del sangue, provocando la formazione di coaguli, che si sta valutando la presenza di "cofattori". Al vaglio anche il vettore virale

Trombocitopenia trombotica immunitaria indotta da vaccino (VITT). Gli scienziati tedeschi dell’Università di Greifswald, con uno studio pubblicato ieri su quella che è considerata una delle più prestigiose riviste scientifiche The New England journal of medicine, hanno concluso che la somministrazione del vaccino a vettore virale Astrazeneca innesca la reazione che ha portato al ricovero e in alcuni casi alla morte di persone a cui era stato somministrato il composto sviluppato dall’Università di Oxford. “La vaccinazione con ChAdOx1 nCov-19 può provocare il raro sviluppo di trombocitopenia trombotica immunitaria mediata da anticorpi attivatori delle piastrine contro PF4, che imita clinicamente la trombocitopenia autoimmune indotta da eparina” le conclusioni.

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Quante sono le varianti Covid e qual è l’efficacia dei vaccini

Crescono le segnalazioni di casi legati a nuove varianti del coronavirus, sollevando non pochi timori per la possibilità che alcune mutazioni possano ridurre l’efficacia dei vaccini finora approvati. Le principali preoccupazioni ruotano attorno alle varianti sudafricana e brasiliana, mentre quella inglese ha mostrato di non compromettere la protezione.

Crescono anche in Italia le segnalazioni di casi di Covid-19 legati a nuove varianti del coronavirus Sars-Cov-2. L’ultima, in ordine di tempo, è quella di alcuni tamponi analizzati in Sardegna e risultati positivi alla variante A.27, una mutazione accertata per la prima volta in Italia e già presente in diversi altri Paesi, tra cui Francia, Slovenia, Regno Unito, Svizzera e Mayotte. L’aumentato riscontro di nuove versioni del patogeno sta sollevando non pochi timori nella comunità scientifica per la possibilità che alcune possano indurre una maggiore infettività, una più elevata virulenza ma soprattutto per la potenziale capacità di sfuggire all’azione degli anticorpi neutralizzanti sviluppati in seguito all’infezione naturale o attraverso la vaccinazione.

Quante sono le nuove varianti?
Ad oggi, sono diverse migliaia le varianti del coronavirus Sars-Cov-2 isolate, anche se le preoccupazioni si concentrano specificatamente su quelle che, al momento, sono tra le più diffuse, ovvero la inglese (B.1.1.7), la sudafricana (B.1.351) e la brasiliana (P.1). Rispetto alla maggior parte delle mutazioni che non hanno avuto impatto significativo, alcuni cambiamenti del genoma hanno conferito a queste varianti un vantaggio selettivo per cui, da minoritarie, sono diventate quelle dominanti nelle aree in cui si sono inizialmente emerse, fino a diffondersi anche in altri Paesi.

È questo il caso della variante B.1.1.7, isolata per la prima volta a metà settembre in Inghilterra, a Londra e nel Kent, e che a causa della sua maggiore trasmissibilità, si è rapidamente diffusa in tutto Regno Unito, dove è diventata la prevalente e si è diffusa in almeno 70 Paesi. Anche in Italia, secondo gli ultimi dati del monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità, è diventata la dominante, con un prevalenza media dell’86,7% nelle diverse regioni. Per la variante brasiliana, temuta invece per la sua possibile capacità di fuga immunitaria, la prevalenza media a livello nazionale è del 4%, mentre per la variante sudafricana, per la quale è stata già in parte dimostrata una parziale resistenza agli anticorpi neutralizzanti, la prevalenza media è dello 0,1%.

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Il vaccino Covid di Moderna genera più effetti collaterali dello Pfizer: quali sono


Un guarito su dieci da forme lievi di Covid-19 continua ad avere sintomi 8 mesi dopo l’infezione





venerdì 9 aprile 2021

Coronavirus, oggi 18.938 casi e 718 morti Covid, 6 regioni passano in zona arancione da lunedì, Sardegna in zona rossa: ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie sul Coronavirus Covid-19 in Italia e nel mondo e i dati di oggi, venerdì 9 aprile 2021. Nel bollettino odierno 18.938 nuovi casi e 718 morti, ma pesa un recupero dati della Sicilia. Nel monitoraggio Iss indice Rt a 0,92. Speranza sta per firmare ordinanza: dal 12 aprile passano in arancione le Regioni Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana. Passa in zona rossa la Sardegna. Campania resta rossa. De Rossi ricoverato dopo il focolaio in Nazionale. Draghi in conferenza stampa contro i furbetti del vaccino: “No a chi salta la fila, obiettivo di proteggere entro aprile tutti gli ottantenni e gran parte degli over-75. Possibili riaperture dal 30 aprile dove i contagi lo permettono, ma non c’è una data”. Gelmini: “Maggio mese ritorno alla vita attività economiche”. Ad oggi somministrate in Italia 12.288.808 dosi, in 3.761.215 hanno ricevuto il richiamo. Nel mondo 134.228.450 casi e 2.906.785 decessi. Accelera la campagna vaccinale in Francia, Spagna e Germania. Nuovo record di morti in Brasile: 4.249 vittime in 24 ore.

(...)

Come mai il dato sui morti da Coronavirus di oggi è così alto

La Sicilia ricalcola i dati e spuntano altri 258 decessi “dei mesi precedenti”. Per questo motivo il numero giornaliero sui decessi da Coronavirus in Italia si è impennato (+718) rispetto ai giorni scorsi. La Regione è stata recentemente al centro di uno scandalo sui dati Covid “alterati per evitare la zona rossa”.

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giovedì 8 aprile 2021

Le proprietà salutari del dente di leone: un alleato naturale da scoprire meglio

Una pianta officinale tipica del clima temperato

Nota anche come soffionetarassaco o cicoria selvatica, il dente di leone è una pianta che cresce spontaneamente ed è rinomata per le sue virtù benefiche.

Vero nome: tarassaco

Il dente di leone è una pianta erbacea nota anche come tarassaco, cicoria selvatica o soffione. Molto diffusa nei nostri prati, possiede numerose proprietà benefiche sia per la salute che per la bellezza.

Rappresenta, infatti, un valido rimedio naturale per alleviare diversi disturbi, soprattutto di tipo digestivo. Viene inoltre utilizzata come ingrediente in cucina per insaporire antipasti, contorni e risotti.

Facilmente riconoscibile per i suoi fiori gialli, il soffione è molto amato dai bambini e porta con sé una profonda simbologia.

Dente di leone origine nome

Il particolare nome di questa pianta a causa della forma dentata delle sue foglie. Il nome soffione, invece, proviene dalla palla lanuginosa contenente i suoi semi.

Dente di leone significato

Il soffione è dotato di un particolare significato simbolico, tale da renderlo molto utilizzato anche nella realizzazione di tatuaggi. Tende a rappresentare la speranza e la fiducia nella realizzazione dei propri sogni. È anche simbolo di leggerezza e richiama il periodo di innocenza tipico dell’infanzia.

Dente di leone caratteristiche

Il tarassaco (nome scientifico Taraxacum officinale) è una pianta officinale tipica del clima temperato. Cresce in modo spontaneo negli ambienti pianeggianti e fino ai 2000 metri di altitudine.

Può assumere carattere infestante e per questo la troviamo con facilità nei nostri prati, lungo i bordi delle strade oppure lungo i sentieri. Risulta facilmente riconoscibile per via dei suoi fiori gialli.

Dente di leone benefici

Questa pianta rappresenta un valido rimedio naturale da adoperare per prevenire e alleviare vari disturbi. La pianta fresca, infatti, è ricca di numerose sostanze bioattive.

Quest’erba spontanea è particolarmente indicata per il trattamento di problemi digestivi e per favorire il benessere del fegato.

Consigliata in caso di colesterolo alto, è utile anche per combattere la ritenzione idrica e la cellulite stimolando la diuresi. L’efficacia diuretica di questa pianta hanno portato a definirla ‘piscialetto’ nella tradizione contadina.

Le sue proprietà benefiche sono anche valide alleate per la bellezza della pelle.

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Quali sono le Regioni che potrebbero cambiare colore: verso Italia quasi tutta arancione

È atteso per venerdì il consueto monitoraggio settimanale dell’Iss, seguito dalle ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza. Molte Regioni italiane (forse ben 7 su 9) sperano nel passaggio dalla zona rossa a quella arancione: in questo caso quasi tutta l’Italia, da martedì 13 aprile, potrebbe essere in zona arancione. Vediamo chi può sperare di uscire dalla zona rossa.

Da martedì 13 aprile gran parte dell’Italia potrà tornare in zona arancione. Molte delle Regioni attualmente in zona rossa, infatti, dopo il consueto monitoraggio settimanale del venerdì, potrebbero tornare nella fascia di restrizioni meno stringenti. Non ci saranno, però, zone gialle, al momento escluse per decreto fino al 30 aprile. In attesa delle nuove ordinanze del ministro della Salute, Roberto Speranza, sono attualmente in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Umbria, Veneto e le province autonome di Bolzano e Trento. Nessuna di queste sembra rischiare la zona rossa. In cui, invece, al momento si trovano: Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta. Le Regioni che potrebbero passare dal rosso all’arancione sono probabilmente ben sette su nove: chi torna in arancione vede riaprire i negozi (anche i parrucchieri), può far visita a parenti e amici e circolare nel proprio comune liberamente e vede riaprire anche le scuole fino alla terza media con almeno il 50% di presenza per le superiori.

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Dieta ipocalorica, per dimagrire basta tagliare le calorie? Risponde la dietista

Dal ruolo degli ormoni a quello dell'indice (e del carico) glicemico dei cibi, i fattori che incidono sulla riuscita della dieta

Tra diete iperproteiche e low carb, diete che guardano all’indice glicemico e mima digiuno, la dieta ipocalorica è ancora la migliore per dimagrire? O bisogna considerare di più altri parametri oltre alle calorie? “Al di là della celebrità di alcune diete come la chetogenica in realtà la conclusione è che tutte queste diete che puntano più alla selezione dei macronutrienti che alla riduzione delle calorie portano poi ad un abbassamento effettivo dell’introito calorico”, chiarisce a Gazzetta Active la dottoressa Emanuela Russo, dietista presso l’INCO dell’IRCCS Policlinico San Donato e dell’Istituto Clinico S. Ambrogio di Milano e presso il Marathon Center di Palazzo della Salute – Wellness Clinic.

DIETA CHETOGENICA E DIETA IPOCALORICA —

A livello concreto, quindi, anche la dieta chetogenica si rivelerebbe nei fatti una dieta ipocalorica, spiega la dottoressa Russo: “La dieta chetogenica prevede di mangiare proteine e grassi, riducendo carboidrati e indice glicemico, per arrivare ad una perdita di peso. Ma a livello concreto si ha una riduzione dell’introito calorico, arrivando alla perdita di peso non tanto perché si eliminano i carboidrati, ma perché le calorie che vengono assunte sono meno di quelle consumate. Del resto ci sono anche diete chetogeniche, per lo più per gli atleti, che prevedono un aumento dell’apporto calorico, senza conseguente dimagrimento. La dieta chetogenica funziona a livello dimagrante se si assumono meno calorie di quelle prodotte”, ribadisce la dietista.

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Indice glicemico e carico glicemico: il diabetologo ci spiega significato e differenze



Cibi senza colesterolo: quali sono, perché sono importanti e come inserirli nella dieta

Il dottor Sacha Sorrentino spiega quali alimenti ne sono naturalmente privi e i loro benefici per la salute Il  colesterolo  è l’incubo di o...