sabato 22 maggio 2021

Rifiutano vaccino covid, Rsa sospende 18 operatori no vax: restano senza stipendio

La struttura ha agito in base alla nuova normativa in materia introdotta dal Decreto legge di aprile che prevede l’obbligo vaccinale per medici, infermieri e operatori socio sanitari sia in ospedale che nelle Rsa. “Chi ha deciso di non vaccinarsi costituisce una possibile fonte di rischio per la struttura in cui lavora”, ha spiegato la direttrice della Rsa.

Stop ai no vax in corsia e nelle Rsa, 18 operatori socio-sanitari sono stati sospesi dal loro lavoro senza stipendio perché si sono rifiutati di sottoporsi a vaccino anti covid nonostante le sollecitazioni a vaccinarsi. È accaduto in Veneto dove la direzione di una grande struttura locale che raccoglie diverse case di cura per anziani ha deciso una azione drastica per evitare qualsiasi rischio di contagio interno. È stata una decisione “grave e di difficilissima adozione” ma necessaria perché avrebbero rappresentato una “possibile fonte di rischio” contagio, così la direzione della “Pia Opera Ciccarelli”, fondazione di San Giovanni Lupatoto, ha spiegato la scelta di sospensione il proprio gruppo di lavoratori.

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Bollettino Coronavirus Italia, oggi 4.717 contagi su 286.603 tamponi e 125 morti per Covid: i dati di sabato 22 maggio

Nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati 4.717 contagi di Coronavirus in tutta Italia, in leggera diminuzione rispetto ai 5.218 di ieri. È quanto emerge dal bollettino di oggi, sabato 22 maggio, del Ministero della Salute. Il tasso di positività si attesta al 1,6% (-0,3%). In calo il numero dei morti: 125 vittime Covid nelle ultime 24 ore.

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Attacchi di fame, cosa mangiare per non ingrassare? Risponde la nutrizionista

I consigli della dottoressa Leda Roncoroni per placare gli attacchi di fame, spesso nervosa, senza intaccare la linea

Attacchi di fame quando si è a dieta, di corsa o semplicemente un po’ sotto stress: che cosa mangiare per non ingrassare? E come fare in modo da limitare questi episodi? “Prima di tutto ricordiamoci di fare tre pasti e due spuntini ogni giorno, uno al mattino e uno al pomeriggio, altrimenti sarà normale che ci prendano degli attacchi di fame“, premette a Gazzetta Active la dottoressa Leda Roncoroni, biologa nutrizionista, responsabile dell’ambulatorio di nutrizione presso il Centro per la Prevenzione e Diagnosi della Malattia Celiaca della Fondazione IRCCS Ca’ Granda – Ospedale Maggiore Policlinico di Milano.

TRE PASTI E DUE SPUNTINI AL GIORNO —

La regola dei cinque pasti e spuntini quotidiani, mantra di molti nutrizionisti, potrebbe spaventare qualcuno, facendogli pensare di assumere alla fine più calorie, ma così non è, assicura la dottoressa Roncoroni: “Il bilancio energetico deve essere corretto e ben distribuito: se non si fanno tre pasti completi e due spuntini, uno spezzafame può fare ben poco. Inoltre fare cinque pasti al giorno permette di tenere sotto controllo non solo la fame, ma anche la glicemia, l’insulina e le conseguenti richieste ormonali regolate dal nostro sistema endocrino”, chiarisce la nutrizionista. “Come noto, la prima colazione e il pranzo dovrebbero essere i pasti più ricchi. Ma se si saltano, o anche se si saltano gli spuntini, si finisce per arrivare a cena affamati, proprio quando sarebbe meglio mangiare meno perché poi non si consuma, ci si corica e si accumulano grassi”.

ATTACCHI DI FAME: COSA MANGIARE PER NON INGRASSARE? —

Fatte queste premesse, quali sono degli spuntini salutari che possono placare gli attacchi di fame senza intaccare la linea, soprattutto se siamo a dieta? “Un ottimo spezzafame è il pinzimonio: carote, sedano, rapanelli, finocchi con olio extravergine di oliva e un pizzico di sale sono ottimi in qualunque momento della giornata, sono sani e permettono di placare quegli attacchi di fame, talvolta nervosa, che possono capitare a tutti. Il pinzimonio riempie ma non ci appesantisce caloricamente”, suggerisce la dottoressa Roncoroni.

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venerdì 21 maggio 2021

Covid, due no-vax ricoverati con forma grave al San Martino di Genova

Bassetti: "Hanno rifiutato il vaccino e ora uno di loro sta lottando fra la vita e la morte"

Due anziani no-vax sono stati ricoverati nella clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova nell'ultima settimana perché positivi al covid in forma grave: uno di loro lotta tra la vita e la morte. Lo ha riferito Matteo Bassetti nel punto stampa sulla pandemia. L'età dei pazienti è 77 e 74 anni: "Entrambi dichiaratamente no vax - ha detto Bassetti - avrebbero potuto avere l'appuntamento per il vaccino un mese fa, ma l'hanno rifiutato. Non vaccinarsi oggi per chi era nelle categorie a rischio, mette la propria vita a un rischio di fronte al quale abbiamo delle armi. Non è accettabile".

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Cancro, una nuova tecnica induce i tumori ad "autoeliminarsi". Ottimismo fra gli scienziati

Si chiama SHREAD, o SHielded, REtargetted ADenovirus, è una nuova metodologia di approccio contro le cellule tumorali che potrebbe rivoluzionare la battaglia contro il cancro.

Cancro, una nuova tecnica induce i tumori ad "autoeliminarsi":  si chiama SHREAD, o SHielded, REtargetted ADenovirus, è una nuova metodologia di approccio contro le cellule tumorali che potrebbe rivoluzionare la battaglia contro il cancro. Descritta sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, questa tecnologia è stata sviluppata dagli scienziati dell’Università di Zurigo, che hanno modificato un adenovirus per agire direttamente sulle cellule tumorali. SHREAD potrebbe ridurre gli effetti collaterali legati alle radio e chemioterapie e potenzialmente consentire un migliore approccio contro Covid-19, perchè non danneggia le cellule sane. Gli esperti spiegano che una volta all’interno delle cellule tumorali, l’adenovirus modificato rilascia dei geni che fungono da modello per anticorpi terapeutici, citochine e altre sostanze di segnalazione. «In questo modo induciamo il tumore a eliminarsi da solo - afferma Sheena Smith dell’Università di Zurigo - attraverso la produzione di agenti che derivano dalle sue stesse cellule».

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Coronavirus, oggi in Italia 5.218 contagi Covid e 218 morti. Ordinanza Speranza, tutta Italia zona gialla: ultime notizie e bollettino

Le ultime notizie in tempo reale sul Covid-19 in Italia e nel mondo, gli aggiornamenti e i dati di oggi, venerdì 21 maggio 2021. Nel bollettino di oggi in Italia 5.218 contagi Covid e 218 morti. Rt a 0,78, tutta Italia in zona gialla da lunedì con l’ordinanza del ministro Speranza, zona bianca dal 1 giugno. Sono 9,5 milioni gli italiani completamente vaccinati, 29,5 milioni hanno ricevuto la prima dose di vaccino Covid. Via libera al Green Pass, il certificato digitale europeo per la libertà di movimento nei Paesi Ue. Draghi: “Si vede la fine della tragedia”. Le stime della Fondazione Kessler”: 


Un italiano su due è immune al Covid, vita normale a settembre”. Big Pharma: 3,5 miliardi dosi a Paesi poveri nel 2021-2022. Nel mondo oltre 165 milioni di casi e 3,4 milioni di morti. La variante indiana del coronavirus è aumentata di oltre il 160% nel Regno Unito. In Argentina lockdown totale di 9 giorni. Per l’Oms i morti covid potrebbero essere il triplo di quelli ufficiali.

Il virologo Menichetti: “Trend buono, ma per i morti è come se ogni giorno cadesse un aereo”

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Quali Regioni cambiano colore: tutta Italia in zona gialla, ecco quando arriverà la zona bianca

Con la pubblicazione del consueto monitoraggio settimanale e la conseguente ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, tutta l’Italia dovrebbe entrare in zona gialla a partire da lunedì 24 maggio, con il passaggio dall’arancione alla fascia con meno restrizioni anche della Valle d’Aosta. Ma tanti territori iniziano a guardare alla zona bianca, sempre più vicina: vediamo quando ogni singola Regione potrebbe raggiungere il bianco.


Da lunedì 24 maggio tutta l’Italia dovrebbe essere in zona gialla. Il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità porterà alla firma della nuova ordinanza da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, che determinerà il passaggio in zona gialla anche per la Valle d’Aosta, unica Regione ancora in arancione. Da lunedì, quindi, tutta l’Italia sarà in giallo. Il nuovo monitoraggio e la nuova ordinanza seguiranno, per la prima volta, i nuovi criteri stabiliti dall’ultimo decreto Covid per il cambio di colore delle Regioni: assumono più importanza l’incidenza dei contagi e i ricoveri, mentre perdono peso l’indice Rt e la classificazione complessiva di rischio. Fino a metà giugno circa, comunque, i due criteri coesisteranno, ma in caso di discordanza prevarrà sempre quello in cui una Regione ha uno scenario migliore (se un indicatore è da zona gialla e l’altro da arancione prevarrà comunque la zona gialla).

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Le ultime notizie sul Coronavirus Covid-19 di oggi, venerdì 21 maggio



Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...