martedì 18 gennaio 2022

Crescono i numeri dei reparti Covid in ben 14 Regioni: il dato di Agenas

Agenas ha fornito il dato inerente all'occupazione dei reparti Covid: a livello nazionale rimane invariato, ma cresce individualmente per 14 Regioni

Agenas ha fornito nuovamente il dato inerente all’occupazione dei reparti Covid: a livello nazionale rimane invariato, ma cresce individualmente per 14 Regioni.

14 Regioni aumentano l’occupazione dei reparti Covid

L’ente governativo Agenas – Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali – ha fornito ancora una volta il dato aggiornato relativo all’occupazione dei posti letto Covid.

Il dato nelle ultime 24 ore è rimasto al 29% di occupazione media, ma con un incremento in 14 Regioni. Stabile anche l’occupazione dei posti letto per i pazienti gravi in terapia intensiva al 18%.

Le Regioni interessate sono: Abruzzo (30%), Calabria (42%), Friuli (31%), Lazio (28%), Liguria (40%), Lombardia (35%), Marche (28%), Molise (14%), Bolzano (19%), Trento (26%), Puglia (22%), Sicilia (36%), Toscana (26%) e Veneto (26%).

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Covid, ancora senza vaccino più di mezzo milione di piemontesi: zero dosi e zero prenotazioni

Nella sola fascia di età degli over 50 i non vaccinati sono 230 mila


Parola d’ordine: accelerare sulle terze dosi, recuperando tutto il possibile sul fronte delle prime e delle seconde. Perché, mentre decine di migliaia di piemontesi si sottopongono ogni giorno alla dose “booster”, ne restano ancora 710 mila senza copertura: 570 mila, considerato che 140 mila hanno già prenotato l’appuntamento.

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lunedì 17 gennaio 2022

Coronavirus, bilancio del 17 gennaio 2022: 83.403 nuovi casi e 287 morti in più

Le autorità del ministero della Salute hanno comunicato il bilancio dell'emergenza coronavirus al 17 gennaio, che sale di 83.403 casi e 287 morti.

Come di consueto il ministero della Salute, di concerto con l’Istituto Superiore di Sanità e le amministrazioni delle singole regioni, ha diramato il bilancio dell’emergenza coronavirus aggiornato a lunedì 17 gennaio. Rispetto alla giornata precedente, in cui si erano verificati 149.512 contagi, sono stati registrati 83.403 casi positivi, 287 decessi e 76.679 guarigioni/dimissioni.

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Gli errori di Luc Montagnier nel discorso a Milano su antibiotici Covid e significato di paria

Ci vengono segnalate svariate leggerezze di Luc Montagnier, in occasione del suo discorso a Milano davanti alla platea NoVax e no green pass, al punto da guadagnarsi l’appellativo di “paria” da parte del Corriere della Sera. Termine che sta facendo molto discutere, al punto che in tanti vorrebbero comprenderne il significato. Proviamo ad approfondire quanto avvenuto nelle ultime ore, ma soprattutto andiamo più in profondità rispetto alle dichiarazioni del premio Nobel, punto di riferimento per coloro che sono contrari al vaccino Covid.

A distanza di qualche settimana dalla querela a Bassetti, che noi per primi vi abbiamo confermato tramite specifico articolo dopo aver interpellato il suo avvocato, Luc Montagnier ha parlato in modo “alternativo” non solo dei vaccini, ma anche di come debba essere affrontato il Covid. Durante il discorso fatto a Milano, il medico da anni messo da parte dalla comunità scientifica per le sue teorie sulla correlazione tra autismo e vaccini, ha citato un recente studio italiano, che a conti fatti risulta ad oggi estremamente astratto.

Il lavoro in questione, in linea puramente teorica, dimostrerebbe un particolare cruciale sul Covid, in relazione al legame tra i virus e dei batteri intestinali. Partendo da questo assunto, Luc Montagnier ritiene che la strada migliore per sconfiggere la malattia ci porti dritti agli antibiotici. Per farvela breve, il premio Nobel si rifà ad uno studio secondo cui il virus potrebbe essere batteriofago, ma a conti fatti non è mai stato in grado di dimostrarlo.

Basti pensare a quanto dichiarato da Rémy Burcelin, responsabile dell’Inserm presso l’Istituto di Malattie Metaboliche e Cardiovascolari di Tolosa, come si nota tramite un’intervista di aprile 2020.Non sorprende che già nel 2020 la comunità scientifica abbia smentito uno scenario del genere. Dettagli che, ancora oggi, sfuggono a Luc Montagnier. Non contento, nel discorso fatto a Milano ha anche inserito un presunto collegamento tra i vaccini e le malattie neurodegenerative. Anche qui parliamo di teorie astratte e mai dimostrate.

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Covid, gli esperti sono dubbiosi sui tamponi rapidi fai-da-te: “Prelievo impreciso”

Mentre diverse Regioni si schierano a favore dell’utilizzo dei tamponi rapidi nasali, con l’Emilia Romagna che vara l’autotest, alcuni esperti ammoniscono sui possibili falsi negativi che possono emergere da questi test. L’immunologa Antonella Viola: “Il salivare è più adatto a Omicron”

Nella fase attuale della lotta al Covid, diverse Regioni italiane stanno valutando l’utilizzo dei tamponi rapidi nasali su larga scala. Da mercoledì l’Emilia Romagna fa da apripista e lancia la campagna di autotesting. Anche Veneto, Liguria e Lazio sembrano interessate. Ma diversi esperti rimangono scettici sull’affidabilità di questi test

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Germania, su oltre 155 milioni di vaccinazioni presentate 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali: solo 18 quelle ammesse

È quanto merge da una ricerca eseguita fino al 13 gennaio 2022 nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ) e ripresa dalla ZdF. Genericamente il diritto ad un indennizzo di assistenza è previsto dalla legge tedesca di tutela dai vaccini solo quando si patiscono danni di salute o economici in misura sensibilmente superiore a quelli derivanti dalla normale reazione all’immunizzazione e in provata connessione

Su 155,4 milioni di vaccinazioni contro il Covid fatte in Germania sono state presentate 1.219 richieste di risarcimento per effetti collaterali: una domanda ogni 127.500 vaccinazioni. Sono 54 quelle che hanno avuto risposta: 30 rigettate, 18 ammesse, 3 trasferite per competenza ed 1 risolta. I media citati non riportano lo stato delle altre domande, né le entità concrete ed i motivi dei risarcimenti. È quanto merge da una ricerca eseguita fino al 13 gennaio 2022 nei 16 Bundesländer della Neue Osnabrücker Zeitung (NOZ) e ripresa dalla ZdF. Genericamente il diritto ad un indennizzo di assistenza (Versorgungsleistungen) è previsto dalla legge tedesca di tutela dai vaccini (Impfschutzgesetz) solo quando si patiscono danni di salute o economici in misura sensibilmente superiore a quelli derivanti dalla normale reazione desiderata all’immunizzazione (ovvero mal di testa, dolori muscolari al braccio, febbre o simili) e in provata connessione con quest’ultima. I risarcimenti vengono riconosciuti solo quando il danno perdura per almeno sei mesi e le conseguenze superano almeno il trentesimo grado della scala GdS (Grad der Schädigungsfolgen) che elenca le malattie e disfunzioni risarcibili. Non ci sono dati statistici, ma si valutano episodi di alterazioni di tipo internistico, come trombosi e miocarditi, o neurologico, quali paresi o la sindrome di Guillain-Barré, ed alcune dermatiti. La valutazione per riconoscere se c’è il diritto ad un risarcimento è poi vincolata alla approfondita verifica – che richiede tempi lunghi – di collegamenti diretti tra i danni lamentati e la vaccinazione.

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domenica 16 gennaio 2022

Il Covid-19 continua a pesare sull’ospedale di Aosta: i ricoverati in terapia intensiva sono saliti a 8 (+2 rispetto a ieri)

Ricoveri in aumento anche negli altri reparti Covid, dove si è passati da 63 a 67. Con questa occupazione di posti letto i parametri sono quasi da zona rossa.

La diffusione del virus in Valle d’Aosta (zona arancione da domani) continua a infierire sull’ospedale con numeri preoccupanti e un altro cittadino è morto di Covid-19 nelle ultime 24 ore. In rianimazione i ricoverati sono saliti a otto (due in più di ieri), mentre negli altri reparti si è passati da 63 a 67. Con questa occupazione di posti letto i parametri sono quasi da zona rossa.

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Quasi il 5% della popolazione valdostana è ufficialmente contagiato


Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...