lunedì 24 gennaio 2022

Verso proroga scadenza green pass per chi ha il booster

Contagiati in Italia da inizio pandemia verso quota 10 milioni

Il Governo ragiona su una proroga oltre i sei mesi della scadenza del green pass per chi ha fatto il booster.

E sul tavolo ci sono anche i nodi della minore durata del certificato rispetto rispetto ai 9 mesi di altri Paesi europei e dell'obbligo di tampone per chi arriva in Italia, anche con la terza dose: dalle Regioni è arrivato un grido d'allarme per le ripercussioni sul turismo.

A sbloccare in parte la situazione potrebbe essere una raccomandazione che martedì approderà sul tavolo del Consiglio affari regionali dell'Ue: alle persone con vaccinazione completa, guarite dalla malattia o con un test negativo, non potranno essere imposti nuovi tamponi o quarantene, indipendentemente dalla situazione epidemiologica del loro Paese di origine, si legge in una bozza del documento. E la validità del pass resta di 9 mesi.

Dall'1 febbraio la durata del certificato verde diminuirà da 9 a 6 mesi (dopo che il 15 dicembre 2021 c'era stato un primo taglio da 12 a 9 mesi). Calcolando che la somministrazione del booster è partita a metà settembre, a metà marzo ci saranno i primi italiani col pass scaduto nonostante abbiano fatto tre dosi e non ci sia, al momento, alcuna indicazione riguardo ad un'eventuale quarta dose. La problematica è ben presente ai ministri interessati che stanno "valutando soluzioni".

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domenica 23 gennaio 2022

Coronavirus, bilancio del 23 gennaio 2022: 138.860 casi e 227 morti

Le autorità hanno diffuso il bilancio relativo ai nuovi casi di positività al coronavirus registrati nella giornata di domenica 23 gennaio 2022.

Il Ministero della Salute, in collaborazione con le amministrazioni regionali e l’Istituto Superiore di Sanità, ha diramato il bilancio relativo alla pandemia da coronavirus in Italia, aggiornato alla giornata di domenica 23 gennaio 2022.

fronte dei dati diffusi sabato 22 gennaio, nella giornata di domenica 23 gennaio sono stati individuati 138.860 soggetti positivi al Covid (ieri 171.263), 227 decessi (ieri 333) e 131.303 guarigioni/dimissioni (ieri 148.756).

Nella giornata di domenica 23 gennaio, inoltre, sono stati comunicati 185 ricoveri (ieri -43) e 9 nuovi ingressi in terapia intensiva (ieri -31).

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Vaccino, la terza dose protegge al 66,7% dall’infezione: lo studio dell’ISS

I dati in percentuale dell'ISS sulla protezione che fornisce la terza dose di vaccino anti Covid-19

Buone notizie sul fronte vaccini. L’Istituto Superiore di Sanità (ISS), fa sapere che la terza dose di vaccino anti Covid-19 protegge a percentuali significative dall’infezione anche in forma lieve. Ribadita dunque l’importanza di vaccinarsi anche con dose Booster.

dati del report dell’ISS riportano che la dose Booster di vaccino anti Covid, protegge dall’infezione al 66,7%. Questo non è un dato altissimo, ma comunque superiore al 50% e quindi fa ben sperare. L’ISS ha anche riportato la riduzione dell’efficacia del vaccino nel tempo. Dopo 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, quindi si parla della seconda dose, la protezione scende fino al 34,7%.

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Sos reinfezioni Covid, No vax e medici i più esposti

L’Iss: Omicron può contagiare anche chi è già stato positivo, già 108mila casi. Con la terza dose la protezione dal virus risale al 66,7%

ROMA - Non solo Omicron ha una maggior capacità infettiva, a fronte di una minor gravità del suo quadro clinico, è anche in grado di reinfettare (e non poco) chi pensava di aver chiuso i conti col Covid dopo il primo contagio. È quanto emerge dall’ultimo report targato Iss (Istituto superiore di sanità). Dal 24 agosto scorso al 9 gennaio 2022 sono stati segnalati 108.886 casi di reinfezioni, pari a 2,7% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni (3,2%) sul totale dei casi segnalati risulta stabile rispetto alla settimana precedente (3,4%). 

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Differenze tra il sangue dei vaccinati e non vaccinati? La bufala dei naturopati e omeopati tedeschi

Perché quei video dalla Germania su coaguli e vaccini non dimostrano niente

Tornano a circolare dei filmati dove alcuni «ricercatori indipendenti» vorrebbero dimostrare con delle immagini create al microscopio elettronico, che il sangue dei vaccinati contro il nuovo Coronavirus si coagulerebbe pericolosamente. Nel corso della pandemia sono circolate diverse false narrazioni: si va dalla Croce Rossa che rifiuterebbe le donazioni di sangue dai vaccinati, alle affermazioni di Enrico Montesano. Si è parlato di coagulazione anche nel controverso convegno tenutosi a Bolzano il 10 novembre 2021, basato sul lavoro di un gruppo di patologi tedeschi, la cui conferenza stampa venne trasmessa nel sito Odysee il 22 settembre scorso.

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sabato 22 gennaio 2022

Covid oggi Italia, 171.263 contagi e 333 morti

Numeri del Covid in Italia, regione per regione, nel bollettino di Protezione Civile e ministero della Salute

Sono 171.263 i nuovi contagi da Coronavirus in Italia oggi, 22 gennaio 2022, secondo i dati e i numeri Covid - regione per regione - del bollettino della Protezione Civile e del ministero della Salute. Si registrano inoltre altri 333 morti.

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Covid, il report Iss: «Rischio di morte 33 volte più alto tra i No Vax»

Il tasso di ricoveri è 39 volte più alto tra le persone non vaccinate, spiega l’Istituto superiore di sanità

Il tasso di mortalità a causa del Covid è 33 volte più alto tra i No vax rispetto ai pazienti vaccinati. Il dato emerge dal rapporto esteso dell’Iss pubblicato oggi, 22 gennaio. Nel dettaglio l’Iss parla di 52,9 decessi per 100.000 abitanti tra i non vaccinati over 12 contro l’1,6 per i vaccinati con booster. Quanto al tasso di ricoveri, è di 31,3 casi ogni 100.000 per i non vaccinati, circa 39 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose booster che registrano un tasso di 0,8 ogni 100.000. «Il tasso di ospedalizzazione standardizzato – spiega il report dell’Istituto superiore di sanità – è di 248,5 ricoveri per 100.000 abitanti per i non vaccinati contro il 20,8 ricoveri dei vaccinati», circa 12 volte più alto. Sempre dal report dell’Iss emerge che nell’ultima settimana è cresciuta la percentuale dei casi segnalati nella popolazione di età scolare: si passa dal 20 per cento della scorsa settimana al 24 per cento «verosimilmente per la riapertura delle scuole e la maggiore attività di screening effettuata all’interno delle strutture scolastiche». Dall’inizio della pandemia al 12 gennaio scorso, sono stati segnalati 1.698.273 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 11.573 ospedalizzazioni, 291 ricoveri in terapia intensiva e 38 morti.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...