L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha stimato che, in tutto il mondo, la pandemia da coronavirus abbia provocato la morte di quasi 15 milioni di persone: circa il 13 per cento in più di quelle che mediamente muoiono in due anni, cioè il periodo oggetto del calcolo, fatto sul periodo di tempo che va dall’inizio del 2020 alla fine del 2021. La stima dell’OMS era piuttosto attesa ed è importante per comprendere l’impatto della pandemia: per farlo sono stati coinvolti ricercatori e scienziate in tutto il mondo.
L’OMS ha calcolato i morti in eccesso rispetto a quelli previsti basandosi sui dati di mortalità precedenti alla pandemia: il numero finale tiene conto sia delle morti direttamente causate dall’infezione sia di quelle dovute al mancato accesso a ospedali e cure necessarie.
La stima indipendente fatta dall’OMS è molto superiore a quella risultante dalle stime ufficiali dei vari governi, pari a 5,4 milioni di morti (quasi un terzo di quelli reali). È anche per questo che l’OMS si è dovuta scontrare con l’opposizione del governo indiano, che per mesi aveva contestato i dati chiedendo che non fossero resi pubblici.
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