Sono ubiquitarie, sono considerate ‘perenni’ e distruggono i delicati equilibri ormonali dell’organismo umano. Stiamo parlando delle sostanze per e polifluoro alchiliche (Pfas), utilizzate in innumerevoli materiali come impermeabilizzanti ad acqua e grassi e presenti fino dagli anni Ottanta quasi ovunque, in grado di provocare un altro tipo di danno a carico del fegato. E forse provocano anche la steatosi epatica non alcolica, l’accumulo di grasso nel fegato la cui incidenza, negli ultimi anni, è in crescita vertiginosa in tutto il mondo, senza che si sia ancora capito perché.
La prova dei legami pericolosi tra Pfas e fegato, molto convincente per l’entità dei dati elaborati, è contenuta in una metanalisi effettuata dai ricercatori dell’Università della California di Los Angeles, appena pubblicata su Environmental Health Perspective. In essa sono stati infatti inclusi ben 111 studi, 85 dei quali ricerche su roditori e 24 indagini epidemiologiche effettuate su popolazioni umane, in prevalenza residenti negli Stati Uniti.
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