Lo studio pubblicato su eBioMedicine del gruppo The Lancet. Un prelievo al momento dell'infezione potrebbe indicare chi è più a rischio
Grazie ad un esame del sangue eseguito al momento dell'infezione da Sars-CoV-2, sarebbe possibile prevedere la sindrome da Long Covid. È quanto emerge da uno studio pubblicato su eBioMedicine del gruppo The Lancet.
"L'infezione non grave da SARS-CoV-2 perturba il proteoma plasmatico per almeno 6 settimane dopo il primo test PCR positivo. Le firme della proteomica plasmatica tengono traccia della gravità dei sintomi e della risposta anticorpale e hanno il potenziale per identificare gli individui che hanno maggiori probabilità di soffrire di sintomi persistenti", si legge nello studio.
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