L'allarme lanciato dalla Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso): "Rincari tra il 70% e il 98%, sarà un problema da affrontare". Ma i servizi e le prestazioni erogate ai cittadini non sarebbero a rischio
Il caro-energia si è abbattuto come un flagello sugli italiani, colpendo famiglie, imprese e non solo. Lo tsunami ha travolto anche Asl e ospedali italiani che devono fare i conti con l'aumento dei costi delle bollette: un rincaro che potrebbe tradursi in una stangata da circa un miliardo di euro per le strutture sanitarie. A lanciare l'allarme è la Fiaso, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere: "L'aumento dei costi che abbiamo documentato può arrivare dal 70% al 98% con un gradiente geografico che cresce andando dal Nord verso il Sud".
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