martedì 7 giugno 2011

"Il batterio non è nei germogli di soia" La Ue annuncia indennizzi ai produttori

Le prime analisi smontano anche l'ultima ipotesi sulla fonte dell'infezione che ha causato 22 vittime e oltre 2mila contagi in Europa. Il vertice europeo dei ministri dell'agricoltura stabilirà le compensazioni per il settore ortofrutticolo. Primo caso registrato in Canada.

 

LUSSEMBURGO - Il mistero dell'epidemia causata dal ceppo cattivo (0104:H4) dell'E.coli ritorna fitto. Le prime analisi di laboratorio, infatti, avrebbero "scagionato" i germogli di soia provenienti da un'azienda biologica della Bassa Sassonia e sospettati di essere all'origine dell'epidemia causata dal batterio killer. Già ieri sera il ministro della Sanità tedesco, Daniel Bahr, aveva messo in guardia contro le conclusioni affrettate: "Abbiamo chiare indicazioni che un'impresa di Uelzen è apparentemente una fonte di infezione, ora dobbiamo aspettare la conferma degli esami di laboratorio".


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lunedì 6 giugno 2011

Escherichia Coli, i morti sono 22 "All'origine i germogli di soia crudi"

Le autorità sanitarie tedesche hanno individuato la causa dell'epidemia e l'azienda che ha distribuito il prodotto contaminato. Oltre 2.200 i contagiati in tutta Europa, martedì riunione straordinaria del direttivo Ue del settore ortofrutticolo. Emergenza ospedaliera in Germania. In Portogallo non confermati i casi sospetti. In Gran Bretagna controlli antiterrorismo.

 

STOCCOLMA - Sale a 21 in Germania, 22 in tutta Europa, il numero delle vittime dell'Escherichia coli. Sono i dati diffusi oggi dal Centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie, che indicano in 2.263 i casi totali di contagio, 435 in più rispetto al precedente bilancio. E le autorità tedesche hanno individuato l'origine della diffusione. 


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mercoledì 1 giugno 2011

Oms, verdetto su cellulari e wireless "Potrebbero causare il cancro"

L'Agenzia internazionale per la ricerca sui tumori mette sotto accusa campi magnetici e radiofrequenze in quanto fattori di rischio per il glioma al cervello. Ma avverte: "E' il risultato degli studi portati avanti finora, servono ancora accertamenti"

martedì 31 maggio 2011

Cetrioli contaminati, l'allarme dell'Ue Sei vittime in Germania, casi in altri sei Paesi

L'epidemia tedesca di E. Coli sarebbe stata causata da prodotti importati da due aziende andaluse, ma in Spagna non si registrano contagi.   L'Istituto superiore di sanità attiva una rete di sorveglianza negli ospedali: "In Italia rischio contenuto, ma lavate bene gli ortaggi"

di ADELE SARNO


 
ROMA - In Germania ha ucciso sei persone e ne ha infettate circa mille, tra casi accertati e sospetti. Il batterio responsabile si chiama Ehec, meglio noto con il nome di Escherichia coli, si diffonde prevalentemente attraverso le feci dei ruminanti (soprattutto bovini) e provoca la Sindrome emolitica uremica (Hus), una patologia che ha come primo sintomo la dissenteria emorragica. La notizia delle sei vittime è arrivata dalla stampa tedesca, anche se l'istituto berlinese Robert Koch per la salute pubblica si limita ancora a confermare solo due decessi.

L'allarme scattato in Germania ha mobilitato l'Ue e la Commissione europea ha comunicato agli Stati membri, attraverso il suo sistema di allerta rapida sugli alimenti, tutte le informazioni sull'epidemia scoppiata in Germania, ma che ha già fatto registrare casi (anche se in maniera minore) in altri sei Paesi europei: Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Austria, Svizzera e Olanda. Anche qui, pare che i contagi riguardino persone che erano state di recente in Germania.


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giovedì 26 maggio 2011

Calorie e gusti, tutti i segreti del gelato

Artigianali o industriali poco importa, ormai hanno sempre un buon profilo nutrizionale. Ma attenzione ai coloranti e alle calorie. Le raccomandazioni degli esperti / L'ARTICOLO 1

 

Interattivo

mercoledì 18 maggio 2011

Occhiali da sole, retina e raggi Uv anche la vista vuole la sua parte

Gli ultravioletti non provocano soltanto congiuntiviti o cheratosi, ma possono danneggiare le fibre nervose. Per questo è importante difendersi, soprattutto d'estate e anche in città. Più a rischio i bambini e anche gli anziani che sono i più esposti alla degenerazione maculare

di ELVIRA NASELLI

ROMA - Se ne parla soltanto d'estate ma gli occhi andrebbero protetti sempre e in qualunque stagione. Al mare e in montagna, e ancor di più in città, dove viviamo gran parte dell'anno. L'esposizione agli ultravioletti, infatti, può danneggiare la retina che, così come il cervello, è costituita da cellule e fibre nervose. Molti oculisti consigliano addirittura - oltre agli occhiali - un cappellino con la falda, per evitare anche i riverberi.

INTERATTIVO: GLI EFFETTI SULL'OCCHIO 1



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domenica 15 maggio 2011

Pedalate gente, pedalate

Una pedalata due o tre volte la settimana perallenare gambe, cuore e arterie senza usurare le articolazioni. Con un vantaggio per la linea: in un’ora si brucia un monte calorie più o meno equivalente a mezza pizza margherita: circa 300-400 kcal, oltre 5 al minuto. Parola di esperti, è la bicicletta il mezzo ideale per la fuga dagli acciacchi e la caccia all’elisir di lunga vita. Si guadagna pure in buonumore grazie alla scarica di endorfine rilasciate dal cervello dopo l’esercizio fisico.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...