Il video |
martedì 17 marzo 2020
Coronavirus, il tutorial del farmacista per crearsi una mascherina
Il farmacista Luca Somà, di Villanova Mondovì, ha postato un video su Facebook per crearsi a casa una mascherina protettiva.
domenica 15 marzo 2020
Coronavirus, scoperto primo farmaco per neutralizzarlo
Ma ci vorranno mesi per sperimentarlo sugli esseri umani
E' stato messo a punto il primo farmaco specializzato per aggredire il coronavirus Sars-CoV2. E' un anticorpo monoclonale, specializzato nel riconoscere la proteina che il virus utilizza per aggredire le cellule respiratorie umane.
La ricerca è pubblicata sul sito BioRxiv dal gruppo dell'Università olandese di Utrecht guidato da Chunyan Wang. I ricercatori hanno detto alla Bbc che saranno necessari mesi prima che il farmaco sia disponibile perché dovrà essere sperimentato per avere le risposte su sicurezza ed efficacia.
Legandosi alla proteina Spike, che si trova sulla superficie del coronavirus, l'anticorpo monoclonale le impedisce di agganciare le cellule e in questo modo rende impossibile al virus di penetrare al loro interno per replicarsi. Per questo motivo i ricercatori sono convinti che l'anticorpo ha delle potenzialità importanti "per il trattamento e la prevenzione della Covid 19".
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Forse ne usciremo completamente per Pasqua...
...se si rispettano le regole...
Nell’ultimo decreto del governo è presente un grafico che mostra la curva dei contagi e la previsione di aumento nei prossimi giorni. Pare che il picco possa essere raggiunto dopo il 18 Marzo, mentre se seguiremo le disposizioni del governo, potremmo uscirne intorno a Pasqua.
Fonte
Monitoraggio della situazione
.
sabato 14 marzo 2020
mercoledì 11 marzo 2020
Coronavirus, il farmaco antiartrite sembra funzionare. L’oncologo Ascierto: “Efficace su polmonite”
Sembrerebbe funzionare il farmaco contro l’artrite. Una speranza importante da Napoli, ovvero il tocilizumab per battere il Coronavirus. Nei pazienti contagiati e in condizioni critiche è stato rilevato un miglioramento.
A parlarne è l’oncologo del Pascale di Napoli, il dottor Paolo Ascierto: “Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19. Sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei 2 pazienti perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri, iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due.
Un team di esperti composto dal virologo Franco Buonaguro e medici cinesi, tra cui Wei Haiming Ming del First Affiliated Hospital of University of Science and Technology of China e il personale del Cotugno; Roberto Parrella, direttore della Uoc Malattie infettive ad indirizzo respiratorio; Fiorentino Fragranza, direttore della Uoc Anestesia rianimazione e terapia intensiva; Vincenzo Sangiovanni, direttore della Uoc Infezioni sistemiche e dell’immunodepresso; Nicola Maturo, responsabile del Pronto Soccorso infettivologico del Cotugno e Luigi Atripaldi, direttore del laboratorio di Microbiologie e virologia.
Questi hanno confermato: “Nell’esperienza cinese sono stati 21 i pazienti trattati che hanno mostrato un miglioramento importante già nelle prime 24-48 ore dal trattamento, che si effettua con un’unica somministrazione e che agisce senza interferire con il protocollo terapeutico a base di farmaci antivirali utilizzati”.
domenica 8 marzo 2020
venerdì 6 marzo 2020
Mal di testa, lo smartphone potrebbe peggiorarlo
Più analgesici e meno sollievo per chi lo ha
Lo smartphone potrebbe rendere più ostico il mal di testa, infatti chi soffre di cefalea e usa lo smartphone prende una maggiore quantità di analgesici e ottiene minor sollievo da questi farmaci rispetto a chi non lo usa.
È quanto emerge da un lavoro pubblicato sulla rivista Neurology Clinical Practice che ha coinvolto 400 pazienti con difversi tipi di cefalea, emicrania, cefalea tensiva etc.
"Sebbene siano da confermare in studi più ampi, questi risultati sono preoccupanti in quanto l'uso dello smartphone è sempre più invalso ed è stato collegato a una varietà di sintomi tra cui il più comune è proprio il mal di testa" - ha dichiarato l'autore del lavoor Deepti Vibha, dell'Institute of Medical Sciences a New Delhi e membro della American Academy of Neurology. Nello studio oltre la metà dei partecipanti faceva uso regolare di uno smartphone, gli altri non lo avevano.
È quanto emerge da un lavoro pubblicato sulla rivista Neurology Clinical Practice che ha coinvolto 400 pazienti con difversi tipi di cefalea, emicrania, cefalea tensiva etc.
"Sebbene siano da confermare in studi più ampi, questi risultati sono preoccupanti in quanto l'uso dello smartphone è sempre più invalso ed è stato collegato a una varietà di sintomi tra cui il più comune è proprio il mal di testa" - ha dichiarato l'autore del lavoor Deepti Vibha, dell'Institute of Medical Sciences a New Delhi e membro della American Academy of Neurology. Nello studio oltre la metà dei partecipanti faceva uso regolare di uno smartphone, gli altri non lo avevano.
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