mercoledì 15 ottobre 2008

Le vitamine

VITAMINA C (ACIDO ASCORBICO)

Descrizione

La vitamina C, conosciuta anche come acido ascorbico, è un composto idrosolubile simile al glucosio. Benché abbastanza stabile in soluzione acida, è di norma la meno stabile delle vitamine ed è molto sensibile alla luce, al calore e all’aria, che stimolano l’attività degli enzimi ossidativi.
Una sua funzione molto importante è quella di mantenere in attività il collagene, una proteina necessaria per la formazione del tessuto connettivo della pelle, dei legamenti e delle ossa. La vitamina C ha un ruolo rilevante nella rimarginazione delle ferite e delle ustioni perché facilita la formazione del tessuto connettivo della cicatrice. Le cellule della parete arteriosa hanno bisogno del collagene per espandersi e contrarsi con i battiti del cuore; anche i capillari ne hanno bisogno perché sono più fragili. Un altra proprietà importante della vitamina C è quella antiossidante, che tra le altre cose, la rende utile come additivo alimentare. Questa funzione si esplica quando la vitamina C si auto-ossida e poi rigenera le sostanze ossidate come il ferro o il rame riportandole alla loro forma originale. Nel corso di questo processo, l’agente ossidante dannoso viene rimosso.

La vitamina C protegge il ferro nell’intestino dall’ossidazione.
Essa contribuisce anche alla formazione dei globuli rossi e previene le emorragie. Inoltre combatte le infezioni batteriche e riduce gli effetti di alcune sostanze che provocano allergie. Per queste ragioni la vitamina C è spesso usata nella prevenzione e nella cura del raffreddore comune. E’ stato scoperto che la vitamina C agisce come antistaminico e può essere usata per ridurre le dosi della forma medicinale.
La vitamina C ha relazioni significative con altri elementi nutritivi. Contribuisce al metabolismo di alcuni aminoacidi come la fenilalanina e la tirosina che diventano ormoni. La vitamina C trasforma le forme inattive di acido folico in forma attiva di acido folinico e può avere un ruolo significativo nel metabolismo del calcio e del ferro. Inoltre protegge la tiamina, la riboflavina, l’acido folico, l’acido pantotenico, la vitamina A e la E dall’ossidazione. Protegge il cervello e il midollo spinale dalla distruzione da parte di radicali liberi. Gli studi sulla vitamina C come terapia anti-tumorale continuano, ma esistono già delle prove riguardanti l’effetto protettivo della vitamina C, nei confronti di alcuni tipi di tumore, in larghe fasce della popolazione.
Grande concentrazione di vitamina C si trova nelle ghiandole surrenali, che rilasciano epinefrina e norepinefrina nei momenti di stress.

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lunedì 13 ottobre 2008

La Vitamina C ha sempre fatto bene, e continua a farlo.

Forse avete sentito il "fatto" sulla vitamina C, riportato dai quotidiani con grande risalto nel mese di marzo 2000: la vitamina sarebbe causa di rischio cardiovascolare. La Leva di Archimede è riuscita ad ottenere un commento dall'autorevole "Linus Pauling Institute" e dalla Vitamin C Foundation, che abbiamo sintetizzati qui di seguito.

Secondo una ricerca del Prof. James Dwyer della scuola di medicina dell'Universitˆ californiana, San Diego, integratori di Vitamina C provocherebbero un'ispessimento delle arterie, che indicherebbe presenza di aterosclerosi (un progressivo "riempimento" delle arterie che impedisce la circolazione) e di conseguenti problemi cardiaci.

Secondo alcuni bisognerebbe smettere di usarla questa vitamina, come qualche quotidiano in stile allarmistico ha pure suggerito. Solo che, alla luce del sole, la notizia si rivela nientemeno che falsa. Lo stesso Dwyer aveva infatti dubitato del risultato, ed aveva messo in guardia che si trattava di una ricerca assolutamente preliminare che avrebbe necessitato di altri studi più approfonditi prima di dichiarare che la vitamina C fosse dannosa.

Infatti il mistero si risolve così: E' stato sì accertato un ispessimento delle arterie, ma prendendo fischi per fiaschi, gli scienziati hanno sbagliato nell'interpretazione, e si sono rivolti alla stampa senza assicurarsi della correttezza delle loro affermazioni.

E' risaputo tra gli esperti di vitaminologia che questa vitamina, se presa in dosi superiori al fabbisogno fisiologico, agisce sul meccanismo della produzione del collagene. Le arterie sono fatte anche di collagene, cioè di tessuto connettivo, allora è del tutto normale che la vitamina C causi un'ispessimento delle arterie. Per˜ questo è un effetto positivo, anzichè dannoso! Nelle persone anziane e nei fumatori si osserva spesso un indebolirsi dei vasi sanguigni, un assottigliamento delle arterie. Se la vitamina C viene integrata in dosi consistenti, questa debolezza viene meno, cioè la vitamina C rafforza i vasi sanguigni ed è così che lo studio americano ha potuto osservare un loro ispessimento ad opera della produzione collagenica stimolata dalla vitamina C.

Questo viene confermato anche dall'osservazione del fatto che tra le persone che integrano la Vitamina C non c'è alcun aumento di malattie cardiovascolari. Al contrario, numerosi studi nel corso degli ultimi dieci anni hanno confermato l'utilità di una integrazione di vitamina C. Uno studio epidemiologico del 1992 ha dimostrato addirittura una riduzione del rischio cardiaco del 45% negli uomini e del 25% nelle donne. Il Dr. Robert Cathcart, uno dei massimi esperti del trattamento con un'integrazione vitaminica, dice che per trent'anni ha osservato nella sua attività di medico più di 25.000 persone che hanno integrato la loro alimentazione con vitamina C, oltre ad altri nutrienti, e che nessuna di queste persone ha mai sviluppato problemi cardiaci. In conclusione, il Linus Pauling Institute consiglia alle persone che consumano integratori di vitamina C di continuare a farlo. Non c'è affatto nessuna prova scientifica che la vitamina C sia causa di malattie cardiovascolari, anzi le evidenze scientifiche indicano il contrario: una chiara riduzione dei rischi!


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giovedì 9 ottobre 2008

Dieta mediterranea, aiuto contro i tumori al seno

Grazie alla dieta mediterranea si possono diminuire i livelli totali di estrogeni coinvolti nello sviluppo e nella crescita del tumore della mammella. Questo è quanto è emerso nell'ambito del progetto Mediet (Mediterranean Diet) che interessa diversi ambiti come ad esempio quello di inserire elementi della dieta mediterranea a bordo della ISS (Stazione Spaziale Internazionale).

Gli studi del progetto Mediet relativi alla prevenzione primaria del tumore della mammella, sono stati ideati e condotto dall'Unità operativa di Oncologia sperimentale e dal Registro tumori del Dipartimento oncologico dell'Azienda Civica di Palermo.

La ricerca, che ha avuto la durata di circa un anno e coinvolto 400 donne sane, ha mostrato che esiste un rapporto fortissimo tra alimentazione e tumori. Secondo gli esperti, se si abbandona la nostra alimentazione tradizionale come sta avvenendo sempre più spesso, aumenterà l'incidenza della malattia.

Se si vogliono diminuire le possibilità di contrarre il tumore al seno, il consiglio dei ricercatori è quindi quello di seguire una dieta mediterranea a base di verdure, legumi, cereali, pesce, ecc.

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mercoledì 8 ottobre 2008

Le vitamine

VITAMINA A

Descrizione

La vitamina A è un elemento nutritivo liposolubile che si presenta in natura in due specie: vitamina A preformata e provitamina A, o precursore della vitamina A. Retinolo è il termine usato per indicare la quantità di vitamina A utilizzabile che è stata scomposta ed è al suo posto nel sangue, pronta per fare il suo lavoro. Circa la metà della vitamina A consumata negli Stati Uniti è del tipo preformato.
La vitamina A preformata è concentrata nei tessuti animali, dove è stata già metabolizzata dal carotene contenuto nel cibo che l’animale ha mangiato. Una delle più ricche fonti naturali di vitamina A preformata è l’olio di fegato di pesce, che viene classificato come integratore alimentare. Altri cibi che contengono vitamina A preformata sono il latte, il formaggio, il burro, le uova e tutte le carni. Alcuni prodotti, come la panna, il burro ecc., possono contenere sia la vitamina A preformata che il beta-carotene. Il latte scremato, al quale viene tolto il grasso non contiene più vitamina A. La margarina generalmente viene integrata in modo che abbia lo stesso contenuto di vitamina A del burro.
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venerdì 3 ottobre 2008

Le Sostanze Nutritive

La conoscenza delle sostanze nutritive e delle loro funzioni nel corpo è necessaria per capire l’importanza di una buona alimentazione; i sei gruppi di sostanze nutritive - carboidrati, grassi, proteine, vitamine, minerali e acqua - sono presenti nei cibi che noi mangiamo e contengono le sostanze chimiche che funzionano in uno o più modi nel nostro organismo: forniscono al corpo energia e calore, oltre alle sostanze per la crescita e la riparazione dei tessuti ed aiutano a regolarne i processi.
Ogni sostanza nutritiva possiede funzioni specifiche proprie per l’organismo, ma nessuna agisce indipendentemente dalle altre. Alcune vitamine e minerali hanno legami particolari, ma tutti sono collegati in modo diretto o indiretto. Tutte le sostanze nutritive sono vitali e non ne esiste una più importante di un’altra. Tutte devono essere presenti nella dieta in diversa quantità affinché il corpo possa svolgere il suo metabolismo di base. Quando non vengono assunte le quantità necessarie, si crea una carenza che porta a uno squilibrio. Il corpo diventa quindi vulnerabile a diverse malattie e disturbi. Benché tutti necessitino delle stesse sostanze nutritive, ogni individuo è diverso per conformazione genetica e fisiologica. Per questo motivo vi sono differenze nel fabbisogno nutrizionale di ogni persona.
L’individuo tipico mostra un fabbisogno medio di molte delle sostanze nutritive essenziali; tuttavia ci sono delle persone che possono avere inusuali necessità nutrizionali per cause genetiche o problemi di assorbimento. Altri fattori che alterano i dosaggi sono l’età, la conformazione fisica, il livello di attività, lo stile di vita, il sesso e il tipo di dieta.

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venerdì 19 settembre 2008

L'aglio (Allium sativum)

L'aglio (Allium sativum) è una pianta coltivata bulbosa della famiglia delle Liliaceae o meglio, secondo schemi tassonomici più attuali, Alliaceae. Il suo utilizzo primo è quello di condimento, ma è ugualmente usato a scopo terapeutico per le proprietà congiuntamente attribuitegli dalla scienza e dalle tradizioni popolari.

A causa della sua coltivazione molto diffusa le sue origini sono incerte, sono state rintracciate sia nella Siberia sud-occidentale che in Sicilia ed in Calabria, dove cresce spontaneamente. È imparentato con le cipolle ed il giglio.

L'odore caratteristico dell'aglio è dovuto a numerosi composti organici di zolfo tra cui l'alliina ed i suoi derivati, come l'allicina ed il disolfuro di diallile.

Esistono varie qualità di aglio: Piacentino bianco, rosso di Sulmona, Serena, Rosso di Nubia. L'aglio rosso di Nubia, una contrada del trapanese, è presidio Slowfood. Il bulbo è costituito tipicamente da dodici bulbilli o spicchi, con le tuniche esterne bianche e le tuniche interne di colore rosso vivo. Tradizionalmente viene confezionato in "trecce" da circa cento bulbi.

Fonte AGLIO (Allium sativum L.) Bulbo di sapore piccante penetrante; si deve utilizzare solo ed esclusivamente quello stagionato /secco; sveglia l’appetito; risveglia e riattiva i villi intestinali, rinforzandoli ed è un ottimo anti parassita, ma non deve essere utilizzato in grandi quantita' (oltre 500 gr) per molto tempo in quanto contiene una sostanza che puo' essere velenosa per il cervello. Contiene: acqua 61%, idrocarbonati 30,5%, proteine 6,5%, grassi 0,3%, ceneri 1,2% con magnesio, potassio, sodio, calcio, fosforo, nitrati, zolfo, ferro, iodio, rame, manganese, zinco, bromo, arsenico, silicio, ecc.), vitamine B1, B6, B12, C, D, H; principi antibiotici. Purifica il sangue, antisettico, antiparassita, antielmintico, anti ulcera gastrica, anti cancerogeno, ipotensivo, balsamico, anti nicotinico, ipoglicemizzante, antireumatico, riduttore dei trigliceridi, toglie stanchezza, utile nei dolori, nelle arteriosclerosi, normalizza il battito cardiaco ed accresce l’ampiezza del battito stesso. L’abbinamento con carbone vegetale, funge da anti spasmodico intestinale. In piccole dosi è ben tollerato ed è un aroma nella cucina mediterranea. Aglio ed acciughe pestati in pastetta da mangiare con pane e sidro di mele, possono essere afrodisiaci per molti soggetti. Coloro che usano l’aglio non saranno punti facilmente dalle zanzare. In vitro invece, l'effetto battericida è stato riferito da parecchi autori. Lo si trova anche sotto forma di succo, estratto idro alcolico, in compresse, in capsule od ovuli per impedire il solito “alito da aglio”); come succo od estratto, 15 gocce 2 o 3 volte al dì; in pillole od ovuli da 2 a 12 pillole od ovuli oppure 2 o 4 spicchi di aglio al giorno sono uno dei più antichi rimedi contro: infiammazioni in genere, intestinali, sia dei villi che della parete viscerale, anche se queste sono croniche; parassiti (ossiuri ecc), funghi (candida ecc. – vedi anche aceto di mele, mirra, estratto di semi di pompelmo e stevia), vermi e verme solitario; previene la dissenteria; preventivo per l’arteriosclerosi. I "principi attivi" conosciuti dell’aglio sono: olio essenziale contenente principalmente bisolfuro di allilpropile, bisolfuro di allile, trisolfuro di allile, solfuro di divinile, allilvinilsolfossido ed altri polisolfuri allilici; tali sostanze volatili posseggono proprietà battericide in vitro. Altro componente con stesse caratteristiche è l'allicina (estere allilico dell'acido alliltiosolfinico) che da anche il tipico odore. Tra gli altri componenti trovati in letteratura (non sempre in seguito confermati): la allisatina I e II, acido solfocianico, isosolfocianato di allile, un glicoside (scoldinina A e B). Le "proprietà" derivano anche e non solo dagli effetti di questi composti solforati: azione vasodilatatrice, ben osservata quella cutanea, l'aglio è un revulsivo secondo una vecchia dizione farmacologica, ossia contuso e spalmato sulla cute genera un alone iperemico abbastanza esteso, fino ad avere effetto "vescicatorio" con formazione di vescicole e flittene. I principi dell'olio essenziale vengono eliminati dall'apparato respiratorio in maniera predominante questo potrebbe spiegare il blando effetto fluidificante mucolitico riferito. Utile in: parassitosi intestinale, asma, enfisema, pertosse, tubercolosi, influenza, raffreddori, malattie infettive, litiasi urinaria, stabilizza la pressione sanguigna, vasodilatatore; abbassa il colesterolo; contro l’arteriosclerosi, all’università di Berlino in Germania, si è visto che l’aglio scioglie nelle arterie le minuscole placche di grasso e calcio che si depositano sulle pareti. Uno studio effettuato in 400 centri medici europei ha dimostrato su 2000 pazienti, che un principio attivo, la lacidipina, rallenta la progressione dell’arteriosclerosi, molto di più dei farmaci usati in quella patologia. Per uso esterno: piaghe, ulcere, calli, verruche, punture di insetti, scabbia, tigna, sordità, dolori alle orecchie. Anche le proprietà antisettiche potrebbero derivare da queste sostanze (noto storicamente l'uso dell'aglio per proteggersi dalle pestilenze, mettendo teste d'aglio nei lunghi “becchi” dei cappucci dei medici cinquecenteschi e sopra tutto il fatto di legare sulle porte delle case le teste di aglio da utilizzare ogni giorno come prevenzione delle malattie/vampiri), ma certamente la quantità necessaria avrebbe fortissime controindicazioni (oltre che per l’alito che sa di aglio) per l'azione irritante sulla mucosa gastrica. Supposta anche una sua azione sulla tiroide, probabilmente inibendo la “cattura” dello iodio. Ipotensivo di valore. Azione balsamica a livello polmonare. Azione coadiuvante del diabete. Prevenzione dell’arteriosclerosi; infiammazioni catarrali, intestinali e contro la dissenteria infettiva. Attiva l’eliminazione dei metalli pesanti. Rafforza il sistema immunitario, riduce il rischio delle malattie cardiache. Forte azione antielmintica. Spiccata azione batteriostatica, battericida, nelle affezioni dell’apparato respiratorio e del tubo gastro enterico. Favorisce il metabolismo dei grassi in quanto disinfiamma la mucosa intestinale. Ovviamente con un intestino funzionante a dovere, il sangue prodotto sarà più puro e i valori delle sostanze da esso trasportate adatti ad una buona salute. Per esempio è noto da sempre in Medicina Biologica, che l’aglio e la cipolla crudi, assunti giornalmente e per tempi prolungati, mantengono una buona circolazione ed allontanano le possibilità di infestazione da parassiti, dell’infarto e dei cancri, questo sempre per il precedente postulato. Per eliminare gli effetti dell’alito cattivo, si può ricorrere al succo di biancospino ottenuto da foglie, fiori, e frutti, che aiuta a regolarizzare il battito cardiaco; oppure assumerlo in capsule gastroresistenti od ovuletti. Per uso esterno: piaghe, ulcere, calli, verruche, punture di insetti, scabbia, tigna, sordità, dolori alle orecchie. 

Sudore notturno, un campanello d'allarme da non sottovalutare

Svegliarsi fradici la mattina talvolta è sintomo di qualcosa che non va. Ecco quando consultare il medico A tutti è capitato almeno una volt...