lunedì 31 gennaio 2011

Antidiabetico contro i tumori al seno parte il test su sedicimila italiane

Al via il Progetto Tevere: un team italiano sperimenta un farmaco già usato contro il diabete per "riparare" i difetti metabolici che possono causare il cancro della mammella. Lo studio coinvolge donne sane reclutate tra volontarie e si concluderà tra cinque anni

di ADELE SARNO



ROMA - Prevenire il tumore al seno nelle donne sane grazie all'azione di un antidiabetico. È la sfida del Progetto Tevere, una ricerca scientifica voluta dall'Istituto Regina Elena di Roma e dall'Istituto nazionale dei tumori di Milano, finanziata anche dal ministero della Salute. La sperimentazione, che inizia proprio in questi giorni e si concluderà tra cinque anni, sarà condotta su 16mila donne sane. Ce ne parla la professoressa Paola Muti, direttore scientifico dell'Istituto, in occasione della giornata delle Arance della salute, l'evento che ogni anno l'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) promuove per raccogliere fondi da destinare alla ricerca.

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sabato 29 gennaio 2011

Arance della salute, i testimonial Airc

Un tumore su tre nasce a tavola, a causa della cattiva alimentazione. Ma con il cibo 'buono' il cancro si può anche combattere. Anche quest’anno, sabato 29 gennaio, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) porta in più di 2mila piazze italiane le Arance della salute. I volontari distribuiranno oltre 400mila reticelle di arance rosse di Sicilia, a 9 euro l'una, con l'obiettivo di raccogliere 4 milioni da destinare alla ricerca scientifica contro i tumori. A fare da testimonial all'iniziativa: Antonella Clerici, Enzo Iacchetti, Margherita Granbassi, Teresa Mannino, Miriam Leone, Federica Panicucci, Benedetta Parodi, Pippo Baudo, Mario Biondi, Moreno Cedroni. Trova la piazza 

Fonte 

Ricette della salute

mercoledì 26 gennaio 2011

Cane e gatto mai nel letto il contagio è dietro l'angolo

Infezioni, vermi, parassiti, la tigna e persino la peste. Un team di studiosi americani ha individuato un elenco di malattie che gli animali di casa possono trasmettere all'uomo. Meglio mantenere le distanze e adottare adeguate norme igieniche per evitare rischi e pericoli

di ADELE SARNO


 
ROMA - Anche se è considerato il migliore amico dell'uomo, è meglio tenerlo lontano dalle lenzuola. Chi ha un cane o un gatto in casa spesso lo considera come un figlio o un membro della famiglia. Molti ignorano però che le coccole di un animale domestico, pur facendo bene all'umore, possono essere veicolo di infezioni, dalle più banali a quelle più serie. Lo sostengono esperti dell'università della California. In particolare, Bruno Chomel, docente della scuola di Medicina veterinaria dell'ateneo californiano, sulla rivista del Centers for disease control and prevention 1 (Cdc) statunitense, Emerging Infectious Diseases, ha pubblicato una ricerca in cui ha raccolto i risultati di un vasto elenco di studi sull'argomento. Ciò che emerge è che dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti, dalla Francia all'Olanda, sono molte le zoonosi che l'animale attacca all'uomo.

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venerdì 21 gennaio 2011

Perdi peso senza fatica con la solidago. Una pianta depurativa e diuretica

Numerosi sono i tipi di scorie alimentari che rischiano di aumentare il lavoro di fegato e reni, rallentando il metabolismo e favorendo il sovrappeso. Nella nostra dieta quotidiana, infatti, non mancano le “tentazioni”… Pensiamo ai cibi con grassi e additivi, alle bibite con zucchero e coloranti ecc. In nostro aiuto, per evitare gli accumuli di tossine causa di ritenzione, cellulite e sovrappeso, arriva la solidago (Solidago virga aurea), pianta diuretica, disintossicante e antinfiammatoria. Inoltre, il mix di principi attivi di quest’erba, rigenerando gli organi emuntori (quelli addetti alla pulizia del corpo), permette all’organismo di bruciare più rapidamente calorie e grassi e di ripulire il sistema linfatico dalle scorie. A tutto vantaggio della linea e, naturalmente, della salute. Scopri con noi come fare…

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giovedì 20 gennaio 2011

L'obesità è una questione di testa troppo cibo "restringe" il cervello

Secondo uno studio pubblicato su Brain Research i chili di troppo compromettono le funzioni cognitive e innescano un "malfunzionamento" che porta le persone a mangiare sempre di più nel tempo. Una conferma alla teoria dell'obesità: tanto più aumenta la quantità di cibo ingerito tanto più si indebolisce la risposta dei ricettori del piacere e cresce la voglia di sedersi a tavola

di ADELE SARNO



"Mens sana in corpore sano" dicevano i latini. Una nuova conferma all'antico proverbio arriva dagli Stati Uniti. Una ricerca pubblicata su Brain Research 1 rileva che i chili di troppo incidono negativamente sulle dimensioni del cervello, alterando il funzionamento di quelle zone che "governano" il comportamento alimentare. Secondo gli studiosi della New York University School of Medicine (Usa), l'obesità oltre ad essere legata a un aumento del rischio di diabete di tipo 2, una malattia che già di per sé compromette le funzioni cognitive, determina anche un "malfunzionamento" che potrebbe portare le persone a mangiare sempre di più nel tempo.


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lunedì 17 gennaio 2011

Pro e contro della liquirizia

Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà edulcoranti, di 50 volte superiori allo zucchero, la sua componente più utilizzata è la radice, da cui si ricava un estratto impiegato per farne caramelle, tisane, infusi o liquori ma la liquirizia si può consumare anche grezza, sotto forma di bastoncini, quelli spesso adottati come sostituto della sigaretta.
Il suo successo è dovuto, tra l’altro, alle molteplici e note proprietà curative: digestive e antinfiammatorie gastriche, dissetanti, emollienti, espettoranti e sedative della tosse, solo per fare qualche esempio. L’abuso però, che ha spesso inizio proprio dopo la scoperta dei benefici, si ha quando se ne aumenta progressivamente il consumo, confidando ingenuamente nell’assoluta innocuità. Eccedere con la liquirizia significa invece esporsi ad un innalzamento della pressione, a causa della ritenzione idrica, ad affaticabilità ...


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venerdì 14 gennaio 2011

Stare troppo seduti fa male soprattutto al cuore

Uno studio dello University College London ha calcolato che trascorrere ogni giorno 4 ore davanti al piccolo schermo provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48% e fa salire del 125% il rischio di morire per malattie cardiache. Le perplessità di Camici

di SARA FICOCELLI


 
ROMA - Non importa se andate in palestra tutti i giorni, se non fumate e siete astemi: la vera nemica del vostro cuore è la televisione, se passate quattro ore al giorno davanti al piccolo schermo. In presenza di una simile abitudine, infatti, il rischio di attacchi cardiaci e malattie cardiovascolari aumenta in maniera esponenziale. A dirlo è uno studio dello University College London, secondo cui trascorrere molto tempo davanti al televisore provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48%, mentre fa aumentare del 125% il rischio di morire per patologie cardiache. La tesi, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, è il frutto di uno studio su 4.512 persone seguite per 4 anni, durante i quali 325 sono morte e 215 hanno avuto almeno una malattia cardiovascolare.

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Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa

E’ stato condotto un  nuovo studio negli USA  che conferma che  non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...