lunedì 19 novembre 2012
Disposta a strappare alghe per essere bella?
Mentre le star pur di diventare sempre più belle sono disposte a iniettarsi veleno di vipera o a impiastricciarsi il viso con escrementi di usignolo, le comuni mortali - che i prodotti di bellezza li comprano al supermercato - si trovano sommerse da quintali di proposte di alghe e minerali marini, piante di costa, fanghi salati, conchiglie, gusci, pesci e uova di pesce. Ma qual è il prezzo per gli ecosistemi marini?
Il nuovo vaccino antinfluenzale? La meditazione
Un nuovo studio promuove la meditazione mindfulness (o Consapevolezza)
come rimedio efficace nel prevenire le malattie respiratorie acute
invernali come raffreddore e influenza.
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sabato 17 novembre 2012
Acqua, la qualità città per città. Ecco le tabelle
Questi numeri sono la carta d’identità dell’acqua: l’insieme delle sue caratteristiche chimico-fisiche. Per alcune voci è bene avere valori bassi se non nulli. È il caso di nitrati e nitriti (composti dell’azoto, che spesso sono dovuti alla presenza di fertilizzanti) o dell’ammonio (presente per cause geologiche o di inquinamento). Per quanto riguarda cloruri e fluoruri, la loro presenza è naturale purché mantenuta all’intero di alcuni limiti. Stesso discorso per il sodio, il cui eccesso è sconsigliato agli ipertesi. La concentrazione di ioni idrogeno indica invece il grado di acidità, che per legge deve essere compreso tra pH 6,5 e 9,5. Il residuo secco a 180° e la durezza non hanno limiti imposti dalla legge, ma i diversi valori incidono sul sapore (dovuto alla presenza di sali).
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venerdì 16 novembre 2012
Sopravvivere alle feste natalizie con i consigli dei nutrizionisti
Feste comandate in arrivo: come mangiare per non aumentare il proprio
peso. Da una ricerca dell’Osservatorio Nutrizionale G. P. sugli eccessi
calorici degli italiani nel periodo natalizio, ecco i consigli degli
esperti per limitare i danni senza rinunciare al piacere della tavola
Ma, all’indulgere a tavola, si accompagna il dubbio che per evitare di ritrovarsi come regalo due o tre chili in più si debba per forza rinunciare alla tradizione e limitarsi a uno sciapo brodino di verdure. Che fare dunque per salvare le feste e la linea – quand’anche la salute?
Basta seguire i consigli degli esperti, dietologi e medici dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, i quali ricordano che è possibile salvaguardare linea e tradizione, purché si seguano due direttrici: da un lato, cercare di rendere più leggeri i piatti in cucina; dall’altro, tenere sotto controllo l’indice calorico degli alimenti.
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giovedì 15 novembre 2012
Cresce tumore al polmone, colpa 8 volte su 10 del fumo
In tutto il mondo mese per sensibilizzare su rischi
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lunedì 12 novembre 2012
Il dilemma delle bibite con più frutta "Attenzione, potrebbero non piacere"
Le aziende contro il decreto Balduzzi, che prevede che la percentuale di frutta nelle aranciate e in altri prodotti (come la Sprite e la Schweppes) debba arrivare almeno al 20%: "Snaturato il prodotto", alcuni potrebbero scomparire. Ma Coldiretti: conta la salute di MICHELE BOCCI
DALLA Fanta alla San Pellegrino, nessuna aranciata venduta in Italia avrà più il sapore che conosciamo oggi. Nel decreto sanità del ministro Balduzzi ci sono due articoletti di legge destinati a cambiare il gusto di alcune delle bevande più gettonate. Per altre potrebbe perfino andare peggio: rischiano addirittura di sparire. La rivoluzione la farà la frutta.
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sabato 10 novembre 2012
Attenti a quei 6: i cibi che fanno aumentare la pressione
L’American Heart Association rilascia l’elenco dei “famigerati 6”, i
cibi che possono contenere alte percentuali di sale che mettono a
rischio la salute di cuore e arterie
Questi cibi che possono causare problemi come per esempio l’ipertensione sono molti, ma l’American Heart Association (AHA) ne ha individuati 6 che sono i più diffusi e consumati.
Secondo gli esperti cardiologi, vi sono dunque alcuni alimenti che sono da considerare come le fonti principali di sodio nella nostra dieta. E, il sodio, è ritenuto una delle prime cause dell’indurimento delle arterie, e in genere delle malattie cardiocircolatorie con un aumentato rischio di attacchi cardiaci e ictus.
«L’eccesso di sodio nella nostra dieta ha meno a che fare con quello che aggiungiamo al nostro cibo e più a che fare con quello che è già nel cibo – spiega a CBS News la dottoressa Linda Van Horn, nutrizionista di ricerca presso la North-western University – L’apporto medio individuale è sempre più del doppio della quantità di sodio di cui abbiamo bisogno, ma ci sono modi per migliorare l’apporto di sodio tenendo [i cibi] sotto controllo».
L’apporto di sodio è stato fissato, secondo le linee guida, in non più di 2.300 milligrammi al giorno. Tuttavia secondo l’AHA non si dovrebbero superare i 1.500 mg. Tra i due valori s’inserisce invece la realtà che vede un apporto medio negli Usa di 3.400 mg al giorno – molto oltre le dosi raccomandate quindi.
Per mettere sull’avviso i cittadini, gli esperti dell’American Heart Association hanno stilato una lista dei 6 alimenti che possono contenere alte percentuali di sodio occulte.
Ecco dunque i malfamati 6:
- Pane: il pane può sembrare non essere salato, ma proprio un pezzo di pane può contenere fino a 230 mg di sodio che ammonta a circa il 15% dell’apporto giornaliero raccomandato.
- Carne lavorata: i prodotti a base di carne lavorata come i salumi contengono alte quantità di sodio che funge da conservante e per prevenire le contaminazioni. Tra i vari prodotti, la carne bianca preconfezionata può contenere fino a 1.050 mg di sodio, una percentuale molto alta.
- Pollame surgelato: prodotti a base di pollame surgelato possono contenere diverse quantità di sodio, in base alla preparazione stessa. Per esempio, i secondi come le polpettine, i chicken nuggets impanati, possono contenere circa 600 mg di sodio.
- Sandwich: i panini da hamburger, per esempio, sono il peggiore dei portatori di sodio in quanto sono già salati di per sé e in più, in genere, sono farciti con carne lavorata che come detto è anch’essa ricca di sodio. Un panino del genere può contenere oltre 1.500 milligrammi di sodio.
- Pizza: la classica, apparentemente innocente fetta di pizza, smangiucchiata durante le pause, può invero contenere fino a 760 mg di sodio, accompagnato da un possibile alto contenuto di grassi e calorie (a seconda del tipo).
- Zuppe: le insospettabili zuppe, che in genere si preferiscono perché contengono verdura, possono invece essere assai ricche di sodio. Una porzione di zuppa, secondo l’AHA, può contenere fino a 940 mg di sodio.
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giovedì 8 novembre 2012
5 Esercizi Top per Perdere Peso!
Ti sei mai chiesta quale esercizio o attività che puoi fare in palestra, è la più efficace per bruciare calorie?
Bene, adesso vediamo quali sono gli esercizi cardio al top per te che vuoi perdere peso e eliminare il grasso dal tuo corpo, per poter migliorare la tua forma fisica e ristabilire una giusta proporzione tra massa magra e massa grassa.
1. 5 Esercizi Top per Perdere Peso - Camminando Veloce sul Tapis Roulant
Consumo calorico 320 calorie all’ora
La camminata veloce è un ottimo allenamento cardio per aiutare le tue gambe ad acquistare tono muscolare e perdere grasso.
Camminare in salita inoltre, aumenta le calorie bruciate, per cui aumenta la pendenza nel tapis roulant appena ti senti pronta! Ma inizia pure camminando ad un ritmo sostenuto in pianura, non affaticarti già la prima volta, una bella camminata in pianura a passo svelto va benissimo per iniziare.
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Bene, adesso vediamo quali sono gli esercizi cardio al top per te che vuoi perdere peso e eliminare il grasso dal tuo corpo, per poter migliorare la tua forma fisica e ristabilire una giusta proporzione tra massa magra e massa grassa.
1. 5 Esercizi Top per Perdere Peso - Camminando Veloce sul Tapis Roulant
Consumo calorico 320 calorie all’ora
La camminata veloce è un ottimo allenamento cardio per aiutare le tue gambe ad acquistare tono muscolare e perdere grasso.
Camminare in salita inoltre, aumenta le calorie bruciate, per cui aumenta la pendenza nel tapis roulant appena ti senti pronta! Ma inizia pure camminando ad un ritmo sostenuto in pianura, non affaticarti già la prima volta, una bella camminata in pianura a passo svelto va benissimo per iniziare.
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mercoledì 7 novembre 2012
Il colesterolo cattivo si riduce con i probiotici
I probiotici contenuti in certi alimenti sono benefici per
l'intestino e l'organismo in genere. Alcuni tipi poi possono ridurre il
colesterolo cattivo
Una nuova generazione di probiotici intestinali è capace di ridurre
significativamente i livelli del colesterolo LDL, quello cattivo.
Un’alternativa ai farmaci statine, non da tutti tollerati
I probiotici sono quei microrganismi vivi e attivi che promuovono
lo sviluppo della sana flora intestinale. Una flora intestinale attiva
ed equilibrata è alla base della salute di tutto l’organismo, oltre che
nella prevenzione di numerose malattie. Da non ultimo, con l’aiuto di un
particolare tipo di probiotici è possibile ridurre in modo efficace e
significativo i livelli del tanto temuto colesterolo LDL, quello
“cattivo” – ritenuto a sua volta responsabile di diversi disturbi, anche
seri, come le malattie cardiocircolatorie.
I probiotici, detti anche popolarmente “fermenti”, sono di natura contenuti in alimenti come lo yogurt e simili – ma li troviamo in commercio anche sotto forma di integratori.
Oggetto di uno nuovo studio e della sua azione nei confronti del colesterolo LDL è stato un tipo di baterio noto con il nome di Lactobacillus reuteri NCIMB 30242. L’idea degli scienziati era quella di combinare batteri e probiotici in modo da ottenere un effetto benefico sulla salute e nel trattamento di malattie croniche e dell’apparato cardiovascolare.
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I probiotici, detti anche popolarmente “fermenti”, sono di natura contenuti in alimenti come lo yogurt e simili – ma li troviamo in commercio anche sotto forma di integratori.
Oggetto di uno nuovo studio e della sua azione nei confronti del colesterolo LDL è stato un tipo di baterio noto con il nome di Lactobacillus reuteri NCIMB 30242. L’idea degli scienziati era quella di combinare batteri e probiotici in modo da ottenere un effetto benefico sulla salute e nel trattamento di malattie croniche e dell’apparato cardiovascolare.
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giovedì 1 novembre 2012
Noci: benefici per la salute
SAPEVATE CHE......
Già a partire dal medioevo le noci vennero considerate una medicina: le foglie erano usate per attenuare i dolori e se ne conosceva il potere digestivo.
A partire dal XVI secolo, la forma del frutto intero sgusciato, simile a quella del cervello, spinse i dottori del tempo ad usarle nella cura dei problemi neurologici: ancora oggi è uso nelle università asiatiche che gli studenti mangino molte noci allo scopo di migliorare le loro performance negli esami.. Recenti ricerche hanno evidenziato che le noci contengono melatonina, un potente antiossidante a cui sono attribuite proprietà benefiche per la salute celebrale.
Se si rompe una noce a metà, si può notare la sua forma a cuore, e le noci sono viste oggi proprio come “amiche del cuore”.
La frutta secca non ha colesterolo ed é ricca di importanti sostanze nutrienti, incluso proteine e fibre alimentari. E' anche un ottima fonte di acido folico, niacina e vitamina E e B6, oltre che di minerali come magnesio, rame, zinco, selenio, fosforo e potassio.
E' vero che la frutta secca contiene grassi in quantitativi relativamente elevati, ma si tratta di grassi insaturi. E' importante non solo osservare il quantitativo di grassi che si assumono, ma considerare il tipo di grassi. I grassi saturi possono aumentare il tasso di colesterolo nel sangue, che a sua volta aumenta il rischio di un attacco cardiaco o di infarto. I grassi non saturi, come quelli polinsaturi e monoinsaturi, possono in realtà diminuire il tasso di lipoproteina (LDL, lipoproteine a bassa densità, o colesterolo "cattivo").
I grassi monoinsaturi sono spesso liquidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti vegetali come avocado, olio di oliva e frutta secca, incluso anacardio, nocciole, noci macadamia, noci pecan e pistacchio.
I grassi polinsaturi sono spesso liquidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti vegetali come noci, zafferano, granturco e olio di girasole.
I grassi saturi sono spesso solidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti animali come lardo, burro, e il grasso di carne o quello della pelle del pollo.
L’ultima ricerca, pubblicata in Ottobre 2006 sul Journal of the American College of Cardiology, suggerisce che le noci, ricche di grassi poli-insaturi, possono proteggere le arterie dai danni provocati dall’assunzione di cibi contenenti molti grassi saturi che provocano uno stato infiammatorio nelle arterie impedendo la corretta circolazione e favorendo la formazione di placche: mangiare contemporaneamente noci, contrasta questo processo.
Le noci infatti sono ricche di steroli vegetali, importanti per ridurre il colesterolo (LDL).
MANGIARE FRUTTA SECCA PUO' RIDURRE IL RISCHIO DI MALATTIE CARDIACHE.
Un recente studio comparativo pubblicato sugli Annali of Internal Medicine nel Luglio 2006 condotto in Spagna tra la Dieta Mediterranea e la Dieta low- fat (a ridotto contenuto di grassi), evidenzia che coloro che hanno mangiato verdure, legumi, olio d’oliva e noci presentano valori pressori più bassi, un migliore profilo lipidico del sangue, hanno diminuito la resistenza all’insulina e hanno una minore concentrazione di molecole infiammatorie.
In uno di tali studi, i ricercatori hanno scoperto che, benché i benefici fossero superiori per i consumatori abitudinari di frutta secca, anche le persone che hanno mangiato della frutta secca una volta alla settimana hanno riscontrato il 25% in meno di malattie cardiache rispetto a coloro che hanno escluso la frutta secca completamente dalla loro alimentazione. In un altro studio, le partecipanti che hanno consumato 140 o più grammi di frutta secca alla settimana hanno avuto un terzo in meno di infarti rispetto a coloro che hanno mangiato frutta secca di rado o non ne facevano uso.
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Già a partire dal medioevo le noci vennero considerate una medicina: le foglie erano usate per attenuare i dolori e se ne conosceva il potere digestivo.
A partire dal XVI secolo, la forma del frutto intero sgusciato, simile a quella del cervello, spinse i dottori del tempo ad usarle nella cura dei problemi neurologici: ancora oggi è uso nelle università asiatiche che gli studenti mangino molte noci allo scopo di migliorare le loro performance negli esami.. Recenti ricerche hanno evidenziato che le noci contengono melatonina, un potente antiossidante a cui sono attribuite proprietà benefiche per la salute celebrale.
Se si rompe una noce a metà, si può notare la sua forma a cuore, e le noci sono viste oggi proprio come “amiche del cuore”.
La frutta secca non ha colesterolo ed é ricca di importanti sostanze nutrienti, incluso proteine e fibre alimentari. E' anche un ottima fonte di acido folico, niacina e vitamina E e B6, oltre che di minerali come magnesio, rame, zinco, selenio, fosforo e potassio.
E' vero che la frutta secca contiene grassi in quantitativi relativamente elevati, ma si tratta di grassi insaturi. E' importante non solo osservare il quantitativo di grassi che si assumono, ma considerare il tipo di grassi. I grassi saturi possono aumentare il tasso di colesterolo nel sangue, che a sua volta aumenta il rischio di un attacco cardiaco o di infarto. I grassi non saturi, come quelli polinsaturi e monoinsaturi, possono in realtà diminuire il tasso di lipoproteina (LDL, lipoproteine a bassa densità, o colesterolo "cattivo").
I grassi monoinsaturi sono spesso liquidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti vegetali come avocado, olio di oliva e frutta secca, incluso anacardio, nocciole, noci macadamia, noci pecan e pistacchio.
I grassi polinsaturi sono spesso liquidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti vegetali come noci, zafferano, granturco e olio di girasole.
I grassi saturi sono spesso solidi a temperatura ambiente e provengono principalmente da alimenti animali come lardo, burro, e il grasso di carne o quello della pelle del pollo.
L’ultima ricerca, pubblicata in Ottobre 2006 sul Journal of the American College of Cardiology, suggerisce che le noci, ricche di grassi poli-insaturi, possono proteggere le arterie dai danni provocati dall’assunzione di cibi contenenti molti grassi saturi che provocano uno stato infiammatorio nelle arterie impedendo la corretta circolazione e favorendo la formazione di placche: mangiare contemporaneamente noci, contrasta questo processo.
Le noci infatti sono ricche di steroli vegetali, importanti per ridurre il colesterolo (LDL).
MANGIARE FRUTTA SECCA PUO' RIDURRE IL RISCHIO DI MALATTIE CARDIACHE.
Un recente studio comparativo pubblicato sugli Annali of Internal Medicine nel Luglio 2006 condotto in Spagna tra la Dieta Mediterranea e la Dieta low- fat (a ridotto contenuto di grassi), evidenzia che coloro che hanno mangiato verdure, legumi, olio d’oliva e noci presentano valori pressori più bassi, un migliore profilo lipidico del sangue, hanno diminuito la resistenza all’insulina e hanno una minore concentrazione di molecole infiammatorie.
In uno di tali studi, i ricercatori hanno scoperto che, benché i benefici fossero superiori per i consumatori abitudinari di frutta secca, anche le persone che hanno mangiato della frutta secca una volta alla settimana hanno riscontrato il 25% in meno di malattie cardiache rispetto a coloro che hanno escluso la frutta secca completamente dalla loro alimentazione. In un altro studio, le partecipanti che hanno consumato 140 o più grammi di frutta secca alla settimana hanno avuto un terzo in meno di infarti rispetto a coloro che hanno mangiato frutta secca di rado o non ne facevano uso.
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mercoledì 31 ottobre 2012
Boom dei cosmetici biologici ma non tutti fanno bene alla pelle
Shampoo, creme e saponi di derivazione naturale non conoscono crisi: gli italiani sono disposti a spendere qualcosa di più per i prodotti "eco-friendly". Non tutti però sono uguali. Un esperto aiuta a capire come scegliere
di MONICA RUBINOROMA - Gli italiani amano sempre di più il biologico e il consumo di questi prodotti non subisce battute di arresto, visto che - secondo l'Ismea - nel primo semestre del 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 la spesa è aumentata di oltre il 6 per cento nel settore alimentare. Ma anche il ramo dei cosmetici "verdi" è in crescita. Nonostante la crisi, infatti, gli italiani sono disposti a sborsare di più per comprare prodotti per corpo e capelli, purché siano "eco-bio", derivati cioè da erbe e piante, privi di sostanze sintetiche e rispettosi dell'ambiente. Chiunque rimarrebbe colpito scoprendo, ad esempio, che il propilen glicole è presente tanto nei detergenti per il viso quanto nell’antigelo delle automobili. E allora via alla moltiplicazione di shampoo e bagnoschiuma biologici, tinture per capelli ecologiche, saponi a zero impatto ambientale.
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Vim Liquido pericolosi, scatta il ritiro: ma che c'è dentro?
domenica 28 ottobre 2012
Erezione, disfunzioni causate da: bici, cocaina, obesità e diabete
ROMA – Bicicletta, cocaina, fumo, diabete, obesità, ipertensione: se
volete “tenere duro” evitateli. Sono questi i nemici dell’erezione. Non
sono dicerie, ma hanno tutti i crismi della scienza: i medici
dell’Ordine di Roma hanno infatti stilato la classifica dei nemici del
sesso, esposti al Congresso sulla sessuologia clinica.
Il dotto Francesco Sasso, urologo dell’Università Cattolica di Roma,
ha spiegato: ”E’ molto importante la prevenzione, ad esempio per il tumore alla prostata,
in forte aumento tra i giovani, a causa del quale un paziente può
subire un abbassamento del desiderio sessuale del 50%, fino ad arrivare a
soffrire di anorgasmia. Anche la tiroide può provocare
disturbi di erezione ma curandola in modo adeguato, viene ripristinata
una normale attività erettile” .
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Erezioni e sport
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Anche se giovane non sta più eretto: il 17% fatica a far sesso
Erezioni e sport
sabato 27 ottobre 2012
Abbiamo un cervello più grande grazie alle abitudini in cucina
Un nuovo studio svela che la grandezza della massa cerebrale è direttamente legata al numero di neuroni, e questo è direttamente collegato alla quantità di energia necessaria per alimentare il cervello. I nostri antenati riuscirono a ottenere abbastanza energia dal cibo da far crescere la massa grigia tre volte in più rispetto alle scimmie.
WASHINGTON (Stati Uniti) - Cucinare il cibo avrebbe
aiutato i nostri antenati a espandere il volume del loro cervello. Un
nuovo studio pubblicato sulla rivista "Proceedings of the National
Academy of Sciences" ha calcolato i costi energetici necessari alla
crescita di un cervello più grande e dell'organismo di un primate. A
quanto si è scoperto, i nostri antenati riuscirono a ottenere abbastanza
energia dal cibo in modo da ampliare il numero dei neuroni del proprio
cervello di tre volte rispetto a gorilla, scimpanzè e oranghi,
semplicemente cucinando il cibo.
Perchè abbiamo più neuroni.
"Il motivo per cui abbiamo più neuroni rispetto a qualsiasi altro
animale è che la cucina ci ha permesso un cambiamento qualitativo, un
aumento delle dimensioni del cervello. In cucina siamo riusciti ad
aggirare la limitazione di quanta energia si può trarre in un giorno dal
cibo" spiega Suzana Herculano-Houzel, neuroscienziata dell'Università
Federale di Rio de Janeiro, che aggiunge: "se l'Homo erectus non avesse
un giorno giocato col fuoco, il nostro cervello sarebbe ancora delle
dimensioni di quello di una scimmia".
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venerdì 26 ottobre 2012
Bere una bibita al giorno aumenterebbe dell’83% il rischio di ictus
Secondo un nuovo studio, bere una bibita zuccherata e gassata al giorno
farebbe aumentare di oltre l’80% il rischio di essere vittime di un
ictus, in particolare per le donne.
In inglese si chiamano “soft drink”, ed equivalgono alle bibite analcoliche e, in genere, zuccherate e/o gassate.
Se la maggiore preoccupazione di chi assume questo genere di bevanda è la possibilità di mettere su qualche chilo di troppo, dopo aver letto quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal Giappone e l’Egitto, probabilmente il peso passa in secondo piano – per quanto sia anch’esso importante.
Secondo i ricercatori, bere un bicchiere al giorno di una bibita zuccherata può far aumentare di ben l’83% il rischio di essere vittime di un ictus, con una maggiore probabilità nelle donne piuttosto che negli uomini.
Per arrivare alle loro conclusioni, gli scienziati della Osaka University (Giappone) e la Menia University (Egitto), hanno coinvolto 39.786 uomini e donne giapponesi di età compresa tra i 40 e i 59 anni al basale. Tutti partecipanti sono stati seguiti per 18 anni, dal 1990 al 2008, e i ricercatori erano informati sulla dieta seguita dai partecipanti e, in particolare, su quale tipo di bevande fossero soliti bere e la frequenza dell’assunzione di bibite analcoliche.
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In inglese si chiamano “soft drink”, ed equivalgono alle bibite analcoliche e, in genere, zuccherate e/o gassate.
Se la maggiore preoccupazione di chi assume questo genere di bevanda è la possibilità di mettere su qualche chilo di troppo, dopo aver letto quanto suggerisce un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, e condotto da un team internazionale di ricercatori provenienti dal Giappone e l’Egitto, probabilmente il peso passa in secondo piano – per quanto sia anch’esso importante.
Secondo i ricercatori, bere un bicchiere al giorno di una bibita zuccherata può far aumentare di ben l’83% il rischio di essere vittime di un ictus, con una maggiore probabilità nelle donne piuttosto che negli uomini.
Per arrivare alle loro conclusioni, gli scienziati della Osaka University (Giappone) e la Menia University (Egitto), hanno coinvolto 39.786 uomini e donne giapponesi di età compresa tra i 40 e i 59 anni al basale. Tutti partecipanti sono stati seguiti per 18 anni, dal 1990 al 2008, e i ricercatori erano informati sulla dieta seguita dai partecipanti e, in particolare, su quale tipo di bevande fossero soliti bere e la frequenza dell’assunzione di bibite analcoliche.
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lunedì 22 ottobre 2012
Maschio italiano in crisi di virilità
Tre milioni le persone colpite da disfunzione erettile. Il 15 per cento ha meno di quarant'anni
Era il 1986 quando Madonna nel videoclip di Papa don't preach indossava una maglia nera con la scritta: "Italians do it better" (Gli italiani lo fanno meglio) decantando le virtù amatorie degli abitanti del Belpaese. Adesso nel 2012, il ritratto dell'uomo italico sotto le lenzuola appare meno confortante: sono in tre milioni a soffrire di disfunzione erettile. Un problema che non riguarda solo gli anziani perché il 15 per cento di chi ne soffre ha meno di 40 anni. Un uomo alle prese con una crisi d'identità e alla ricerca di un ruolo sociale nelle parole di Ferdinando Fusco, urologo dell'Università di Napoli, durante il suo intervento al congresso nazionale della Società italiana di urologia (Siu) a Venezia fino al 24 ottobre.
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mercoledì 17 ottobre 2012
Per dimagrire, ritrovare il buonumore e la salute, alzati presto la mattina
Alzandosi presto al mattino non solo si può godere di un bello
spettacolo, ma pare faccia bene anche all'umore, al peso e alla salute
Le persone che si alzano presto al mattino sono in generale più magre,
felici e sane di chi si alza più tardi. Lo conferma uno studio. Il segreto per essere felici, sani e anche magri è nell’ora in cui ci si alza al mattino.
Un
nuovo studio britannico a cura dei ricercatori della Università
Roehampton ha infatti evidenziato come chi si sveglia presto (e si alza,
perché non basta svegliarsi) gode di tutta una serie di vantaggi che
sono preclusi ai dormiglioni.. Se poi il sonno al mattino è dovuto
alla “vita notturna”, peggio che mai perché i nottambuli sono più
soggetti al sovrappeso, lo stress e la depressione.
Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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Come sono arrivati i ricercatori a determinare che i grilli mattutini stanno meglio dei ghiri?
Ci sono arrivati con un’indagine che ha coinvolto 1.068 adulti e indagato sullo stile di vita e le abitudini riguardo al sonno. Il primo dato acquisito ha mostrato che i mattinieri si alzavano dal letto in media alle ore 6.58, mentre i nottambuli alle 8.54. Le cose tuttavia cambiano un po’ durante il fine settimana dove ognuno dei due tipi di persona si concede un’ora in più di sonno: le 7.47 in media per i mattinieri e le 10.09 in media per i nottambuli, o seraioli.
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lunedì 15 ottobre 2012
Cucina d'autunno, a tutta salute
Dai carciofi alla zucca, tutti gli alleati di stagione
foto Getty
La tavola d'autunno ha dalla sua parte moltissimi ingredienti
preziosi per combattere l'affaticamento e lo stress caratteristico della
mezza stagione. Ad esempio, il cuore dei carciofi aiuta il fegato e
allevia i sintomi di colite e gastrite; broccoli e cavolfiori rafforzano
le difese immunitarie, proteggendoci dai primi raffreddori; la zucca è
una riserva di carotenoidi antiossidanti, validi alleati contro i
radicali liberi che invecchiano le cellule. Insomma la natura si
comporta da medico intelligente perché ci mette a disposizione il cibo
giusto proprio nel momento in cui ne abbiamo particolarmente bisogno.
Seguendo
i consigli della nutrizionista Sara Farnetti, specialista in medicina
interna ed esperta in malattie del metabolismo, possiamo trasformare un
menù appetitoso in una vera e propria cura a base di ortaggi. Il primo
alimento amico di questi mesi è il carciofo, il miglior assistente
"verde" del fegato. "In questo periodo di passaggio - dice Farnetti - a
essere sotto pressione è soprattutto l'apparato gastrointestinale, con
difficoltà particolari per il fegato. E' proprio dopo la ripresa del
lavoro post-ferie estive che si riacutizzano coliti, gastriti e
stitichezza". Il carciofo ci aiuta grazie alla cinarina, una sostanza
dotata di effetto detossicante proprio a livello epatico. "Favorisce
infatti l'espulsione della bile nell'intestino, e insieme alla bile
vengono eliminati anche il colesterolo e tutte le sostanze tossiche sia
assunte con la dieta, sia prodotte dall'organismo", spiega l'esperta. Il
carciofo, inoltre, "contiene fibre utili all'ecosistema intestinale, in
grado di funzionare come cibo per i batteri buoni dell'intestino". Per
sfruttare al meglio le proprietà di questo ortaggio, è importante non
farlo bollire, altrimenti la cinarina si disperde nell'acqua, mentre è
opportuno usarne i fondi, ossia la parte più tenera. Nelle foglie
infatti si trova una sostanza chiamata lignina, che può complicare il
lavoro di un apparato gastrointestinale, magari già provato da coliti e
gastriti. "Il piatto che propongo è una bella pasta condita con i fondi
del carciofo".
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domenica 14 ottobre 2012
Benessere interno lordo
Il benessere interiore è costruito su parametri di ordine psicologico ed emotivo, non è un indicatore classico basato su dimensioni economiche. Benessere, in questo caso, è appartenenza, vicinanza, condivisione, pensiero positivo, sentirsi riconosciuti, apprezzati. Una serie di risorse emotive che contribuiscono al vero ben-essere interiore. Dieci domande per inquadrare la vostra situazione.
Test della psicologa BRUNELLA GASPERINI 1
Fai il test
giovedì 11 ottobre 2012
Cinque porzioni di frutta e verdura al giorno rendono sani: sette fanno felici
La ricerca su 80 mila britannici. Ma i nutrizionisti sono cauti: «Mangiare troppo di qualunque cosa non fa mai bene»
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