domenica 25 maggio 2014
sabato 24 maggio 2014
Come dimagrire le gambe in modo naturale
Ognuno di noi ha i suoi punti dove
accumula facilmente grasso. Per le donne tale punto coincide spesso con
le cosce e, poiché esse sono simbolo di bellezza e seduzione, in questo
articolo vi daremo alcuni consigli utili per come dimagrire le gambe in modo naturale.
Purtroppo, non esistendo un modo per dimagrire
una parte specifica del corpo, i piccoli suggerimenti nutrizionali, che
state per leggere in questo articolo, uniti a qualche esercizio fisico
vi permetteranno di avere una riduzione generale del peso corporeo e
quindi anche un dimagrimento delle gambe.
Per quanto riguarda il piano alimentare è opportuno che sia vario e soprattutto a base di frutta e ortaggi che sono alimenti ricchi d’acqua, vitamine e minerali. Inoltre, per drenare il corpo dai liquidi in eccesso è importante bere tè verde, succhi di frutta (ancora meglio se fatti artigianalmente da frutta fresca), tisane di tarassaco o ficus e i due litri d’acqua giornalieri.
Alimenti utili come dimagrire le gambe
sono i cereali integrali, frutta secca o
qualsiasi alimento contenente fibre di calcio, indispensabili per
diminuire l’assorbimento di grassi nell’intestino favorendone
l’eliminazione cutanea.
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Pancia piatta? Trucchi e consigli per dimagrire in maniera mirata
venerdì 23 maggio 2014
Ingredienti principali per creare i cosmetici naturali
Abbiamo visto gli strumenti base per lo spignatto, adesso vediamo quali sono gli ingredienti principali per creare i cosmetici naturali.
Ecco quali sono :
- Oli e burri: si suddividono in tre categorie a seconda della loro densità (per comodità vi scriverò quelli più facilmente reperibili):
o Leggerissimi e leggeri: jojoba, argan, mandorle dolci, oliva, cocco, burro di cacao, burro di karitè.
o Medi: di riso, canapa, girasole, neem, soia, vinaccioli, burro di cocco
o Pesanti: lino, tocoferolo, ricino.
Ingredienti principali per creare i cosmetici naturali
In generale consiglio un olio per ogni
gruppo (per es. mandorle dolci, girasole, tocoferolo) e il burro di
cacao e karitè che sono quelli più utilizzati.
- Conservante: è fondamentale per poter mantenere i nostri prodotti in buono stato, senza la proliferazione di muffe e batteri. Non confondere con l’antiossidante che serve a evitare l’irrancidimento degli oli ma non efficace in prodotti a base acquosa! Fra i migliori conservanti c’è il Cosgard che si trova online, Antiranz è invece un tipo di antiossidante.
- Acqua distillata: quella normalmente utilizzata per il ferro da stiro, si trova in qualsiasi supermercato e costa davvero pochissimo! Quando nelle ricette leggete che serve l’acqua è sottinteso che è l’acqua demineralizzata o al massimo l’acqua del rubinetto portata ad ebollizione.
- Addensante: fondamentale per addensare le nostre creme che altrimenti risulterebbero liquide! La gomma xatana e il carbomer sono due tipi di addensanti.
giovedì 22 maggio 2014
Ragazzi a scuola di consumi corretti
“Un giro al mercato” per conoscere gli alimenti e le loro proprietà nutrizionali
Bologna
In Italia un bambino su tre è sovrappeso o obeso (fonte Okkio alla
Salute, Ministero della Salute) con punte più allarmanti nelle regioni
del centro e del sud.Nella provincia di Bologna le percentuali scendono a un bambino su quattro, un dato appena più rassicurante della media nazionale, ma che non permette di abbassare la guardia.
La conoscenza degli alimenti, delle loro caratteristiche e proprietà della loro salubrità e delle esigenze nutrizionali dell’organismo di un adolescente in crescita sono il tema del percorso ludico-sensoriale “Vegetabilia 2014 fatti un giro al mercato”, organizzata da Azienda USL di Bologna, Caab e Fedagromercati Bologna, in cui si cimenteranno 800 studenti delle scuole medie di Bologna e provincia al Caab (il Centro Agroalimentare bolognese) guidati da professionisti dell’Azienda Usl di Bologna, i ragazzi impareranno inoltre quanto gli alimenti che consumiamo incidono sul consumo di acqua, di suolo, di petrolio, e in termini di emissioni di CO2.
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mercoledì 21 maggio 2014
Settimana mondiale della tiroide
Più di 300 milioni di persone nel mondo soffrono di disturbi della
tiroide. In Italia ne soffre una persona su 5. I disturbi della tiroide
sono otto volte più frequenti nelle donne che negli uomini e si
manifestano in un’età più precoce concentrandosi in alcuni momenti della
vita come la pubertà, la gravidanza e la menopausa. Ecco perché, per le
donne, è ancora più importante riconoscere i segnali e i sintomi tipici
di una tiroide mal funzionante in modo da poter evitare una serie di
conseguenze potenzialmente gravi o addirittura pericolose, come per
esempio le malattie cardiache. In occasione della Settimana mondiale
della tiroide, che si celebra dal 19 al 25 maggio, facciamo il punto con
gli esperti delle società scientifiche che ci spiegano come funziona la
tiroide e quali sono le fasi della vita di una donna più a rischio.
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martedì 20 maggio 2014
Perdonare è bene… e fa bene
Uno studio della Università di St. Andrews in Scozia mostra che
perdonare e dimenticare ha effetti significativi sia su chi perdona che
su chi è perdonato. Per comprendere il valore del perdono, martedì 20
maggio 2014, ore 20,30 a Nichelino (To) ci sarà l’occasione di
incontrare Lama Khemsar Rinpoche, che ritorna a Torino dopo il grande
successo riscosso a “Torino Spiritualità” e “Nichelino Spiritualità” del
settembre scorso.
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lunedì 19 maggio 2014
Cibus: frutta e verdura contro i tumori del tratto digerente
Olio d'oliva combatte neoplasie a mammella, intestino e colon
(ANSA) - ROMA, 6 MAG - Dal 20 al 40% dei tumori del tratto digerente in Italia sono attribuibili al basso consumo di frutta e verdura. Considerazioni che arrivano dal Cibus, il Salone Internazionale dell'alimentazione in corso a Parma, da Carlo La Vecchia, Capo del Dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto di Ricerche Farmacologiche 'Mario Negri' di Milano, in base a ricerche condotte tra il 1992 e il 2012. "Contro la maggior parte delle neoplasie sarebbe opportuno aumentare anche di una sola porzione al giorno la frutta e la verdura, diminuirebbe il rischio della metà, portando la percentuale al 10-20%". La frutta, sottolinea La Vecchia, è utile a combattere i tumori a stomaco, esofago e laringe: in particolare gli agrumi sono ottimi per proteggere il cavo orale, le mele per esofago, colon retto e laringe. I pomodori, secondo alimento per commercio globale dopo il grano, contribuiscono a ridurre il rischio di cancro del tratto digerente.
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sabato 17 maggio 2014
Consigli e rimedi per le occhiaie
Che svegliandoci al mattino, e rivolgendoci allo specchio, il nostro sguardo non sia proprio al top, ci può anche stare. Occhi gonfi e stanchi sono certamente una condizione normale per un corpo che si riprende da ore e ore di sonno e di torpore.
Che le occhiaie ci accompagnino per il resto della giornata, invece, può essere una cosa davvero fastidiosa e, se se ne soffre spesso, non fa di certo piacere.
A tal proposito, approfondiremo in questo articolo la summenzionata questione, sveleremo alcune dritte e rimedi per le occhiaie e vi diremo come perfezionare il sorriso liberandovi finalmente di un ospite sgradito e senz’altro inatteso.
Detto ciò, continuate a leggere quanto segue e cominciate sin da ora a prendere appunti: il vostro sguardo non sarà più quello di un tempo!
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venerdì 16 maggio 2014
Il riso fa buon sangue, ma anche “buona mente”
Una risata come scelta di vita per un pieno di benessere
L’invito di Assomensana a ridere per rivitalizzare la mente. Sorridere, ridere, soprattutto di se stessi e della vita fa bene. Migliora non solo l’umore ma riduce anche lo stress, e in più sveglia la mente. I suggerimenti degli esperti per godersi la vita
Ne abbiamo parlato recentemente in un articolo:
ridere fa bene alla memoria. E sull’onda di questa bella notizia si
sono mobilitati anche gli esperti di Assomensana che, riprendendo lo
studio, hanno preparato 10 suggerimenti per sfruttare al meglio il potere tutto positivo del sorridere e ridere.
Se come ritiene la tradizione popolare ridere fa buon sangue, e dunque anche vero che ridere fa “buona mente”. Non solo: ridere riduce in modo significativo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E meno stress, uguale più serenità e benessere.
«Gli autori della ricerca sono partiti dal presupposto che il cortisolo, l’ormone dello stress, a una certa età può danneggiare l’apprendimento e la memoria», spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, l’Associazione non profit che si occupa di anti-aging dell’intelletto.
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L’invito di Assomensana a ridere per rivitalizzare la mente. Sorridere, ridere, soprattutto di se stessi e della vita fa bene. Migliora non solo l’umore ma riduce anche lo stress, e in più sveglia la mente. I suggerimenti degli esperti per godersi la vita
lm&sdp
Se come ritiene la tradizione popolare ridere fa buon sangue, e dunque anche vero che ridere fa “buona mente”. Non solo: ridere riduce in modo significativo i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. E meno stress, uguale più serenità e benessere.
«Gli autori della ricerca sono partiti dal presupposto che il cortisolo, l’ormone dello stress, a una certa età può danneggiare l’apprendimento e la memoria», spiega il professor Giuseppe Alfredo Iannoccari, presidente di Assomensana, l’Associazione non profit che si occupa di anti-aging dell’intelletto.
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giovedì 15 maggio 2014
La menopausa precoce aumenta il rischio di insufficienza cardiaca
Le donne che vanno in menopausa tra i 40 e i 45 anni hanno un tasso più
elevato di scompenso cardiaco, specie se fumatrici o ex fumatrici. Lo
studio
Un nuovo studio pubblicato su Menopause,
la rivista della North American Menopause Society (NAMS), le donne che
vanno in menopausa precoce – tra i 40 e i 45 anni – hanno un tasso più elevato di casi di scompenso cardiaco, o insufficienza cardiaca. Se poi la donna, in passato o allo stato attuale fuma, il tasso d’incidenza sale ancora di più.
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mercoledì 14 maggio 2014
Tumore al cervello: uno studio pone nuovi dubbi sulla sicurezza dei cellulari
Le microonde e il rischio tumori al cervello
Scienziati francesi pubblicano i risultati di un nuovo studio sulla sicurezza dei telefonini, evidenziando che con il loro uso si è da due a tre volte a rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori al cervello.
Un nuovo studio suggerisce che l'uso frequente del cellulare aumenta il
rischio di tumore al cervello. Foto: ©photoxpress.com/Olga Ekaterincheva
I telefoni cellulari sono pericolosi sì o no? La domanda, da molti
anni ormai è in pratica senza risposta, dato che gli studi condotti sino a oggi hanno ottenuto risultati controversi.
Alcuni suggeriscono che l’utilizzo, specie se assiduo, può esporre al
rischio di cancro; altri gettano acqua sul fuoco affermando che il
rischio non sussiste.
Ma, permetteteci un dubbio: trattandosi di microonde, con un elevato grado di penetrazione, mettendole direttamente a contatto (o nelle vicinanze) della testa è possibile che queste non possano andare a modificare qualcosa? E l’elettromagnetismo? Il corpo umano, si sa, è una sorta di circuito elettrico (specie il cervello) per cui un apparecchio che sfrutta questa tecnologia non ha un impatto sull’organismo?
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Scienziati francesi pubblicano i risultati di un nuovo studio sulla sicurezza dei telefonini, evidenziando che con il loro uso si è da due a tre volte a rischio di sviluppare alcuni tipi di tumori al cervello.
lm&sdp
Ma, permetteteci un dubbio: trattandosi di microonde, con un elevato grado di penetrazione, mettendole direttamente a contatto (o nelle vicinanze) della testa è possibile che queste non possano andare a modificare qualcosa? E l’elettromagnetismo? Il corpo umano, si sa, è una sorta di circuito elettrico (specie il cervello) per cui un apparecchio che sfrutta questa tecnologia non ha un impatto sull’organismo?
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martedì 13 maggio 2014
Tumori: il fumo è il primo fattore di rischio per il cancro alla vescica
Il fumo e’ il primo fattore di rischio per il cancro alla vescica, aumenta di ben il 66% le possibilita’ di incorrere in questa neoplasia nell’uomo e del 33% nella donna ” fino a moltiplicare di 4-5 volte la possibilita’ di sviluppare la malattia rispetto a un non-fumatore”, spiega Vincenzo Mirone, ordinario di urologia dell’Universita’ Federico II di Napoli tra i relatori oggi a Roma della conferenza stampa della Societa’ italiana di urologia per fare il punto sulla patologia. “A questo fattore di rischio – prosegue Mirone – si aggiungono l’esposizione ad alcuni agenti tossici: anilina e ammine aromatiche (benzidina, 2-naftilammina) presenti nei coloranti e nelle vernici, l’assunzione di analgesici in particolare la fenacetina che aumenta il rischio di tossicita’ (meglio usare il paracetamolo) e l’eccesso di caffe’, quest’ultimo considerato pero’ come fattore di rischio potenziale”. “Oggi e’ possibile migliore il trattamento in fase iniziale del tumore della vescica – continua Mirone – grazie anche a strumenti diagnostici sempre piu’ precisi.
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lunedì 12 maggio 2014
Una molecola contenuta nella salsa di soia può curare l’HIV (Aids)
Virologi statunitensi trovano nella salsa di soia giapponese una
molecola capace di bloccare la diffusione del virus HIV, che causa
l’AIDS. Questa sostanza è risultata 70 volte più potente nel combattere
il virus che non il più noto farmaco utilizzato a oggi per il
trattamento, e a cui il virus diviene resistente.
Il virus dell’HIV – che è anche causa dell’AIDS – si può comportare come alcuni batteri, divenendo resistente ai farmaci che dovrebbero debellarlo. Questo, secondo gli scienziati, è il prezzo del successo quando si tratta di curare l’HIV.
La resistenza è una grande, serio problema. Come per i batteri che resistono agli antibiotici, i virus che divengono resistenti ai farmaci rendono impossibile curare la malattia, portando, nella gran parte dei casi, i pazienti alla morte.
E’ il caso dei trattamenti con il Tenofovir, uno dei farmaci più utilizzati contro l’HIV. Il virus che causa l’AIDS diviene in molti casi resistente al farmaco, per cui la cura fallisce. Conscio di questo problema, il virologo Stefan Sarafianos del Bond Life Sciences Center dell’Università del Missouri ha condotto uno studio in cui si è scoperto che una molecola contenuta nella salsa di soia giapponese è 70 volte più potente del Tenofovir nel bloccare la diffusione del virus HIV. Questa molecola è chiamata “EFDA”.
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Un componente la salsa di soia è stato trovato essere 70 volte più potente che un noto farmaco contro il virus dell'HIV. Photo Credit: MOs810, Wikimedia Commons |
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La resistenza è una grande, serio problema. Come per i batteri che resistono agli antibiotici, i virus che divengono resistenti ai farmaci rendono impossibile curare la malattia, portando, nella gran parte dei casi, i pazienti alla morte.
E’ il caso dei trattamenti con il Tenofovir, uno dei farmaci più utilizzati contro l’HIV. Il virus che causa l’AIDS diviene in molti casi resistente al farmaco, per cui la cura fallisce. Conscio di questo problema, il virologo Stefan Sarafianos del Bond Life Sciences Center dell’Università del Missouri ha condotto uno studio in cui si è scoperto che una molecola contenuta nella salsa di soia giapponese è 70 volte più potente del Tenofovir nel bloccare la diffusione del virus HIV. Questa molecola è chiamata “EFDA”.
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