venerdì 10 novembre 2017
Dall'Italia la 'patata d'oro', ha 3 geni di un batterio
Ottenuta in Italia la 'patata d'oro': ha un colore giallo vivo, grazie a 3 geni di un batterio, è ricchissima di vitamine A ed E ed è capace di conservarle inalterate anche nella cottura, come hanno dimostrato i test condotti su un simulatore dell'apparato digestivo umano, completo di bocca, stomaco e intestino.
giovedì 9 novembre 2017
Nuova pelle con le staminali a un 'bimbo farfalla': medici di Modena gli salvano la vita. E lui torna a scuola
A 7 anni era in fin di vita in
Germania, malato di epidermolisi bollosa, una grave malattia genetica.
Il team di Michele De Luca e Graziella Pellegrini ha usato le sue
staminali, ha corretto un gene difettoso e fatto crescere nuovi lembi di
epidermide. Che hanno attecchito
di ELENA DUSIROMA - Hassan, bimbo farfalla, aveva 7 anni. Oggi corre e gioca a pallone, ma nel 2015 era in un letto d'ospedale a Bochum con il corpo fasciato come una mummia. Era stato dato per spacciato. Nel 2015, due anni dopo essere scappato dalla Siria con i genitori e approdato in Germania, la sua malattia si era aggravata. L'epidermolisi bolllosa è causata dal difetto di un gene. L'epidermide, in mancanza di una proteina, non si lega al derma sottostante e la pelle si sfarina, cade. Proprio come le ali di una farfalla. "Quando Hassan aveva una settimana, i medici in Siria ci avevano comunicato la diagnosi. Avevano aggiunto che non esistevano cure" racconta il padre.
FOTO Così Hassan è tornato a giocare a calcio
A ottobre del 2015, mentre Hassan è in fin di vita con l'80% del corpo privo di pelle, piagato da febbre e infezioni, sedato per lenire il dolore, ridotto a 17 chili, nutrito solo con la flebo, a Modena Michele De Luca e Graziella Pellegrini si affrettano per salire su un jet affittato per l'emergenza, destinazione Bochum. In mano, i due ricercatori del Centro di Medicina Rigenerativa dell'università di Modena e Reggio Emilia hanno un contenitore per il trasporto degli organi.
Continua qui
mercoledì 8 novembre 2017
Test del disturbo ossessivo compulsivo
Test del disturbo ossessivo compulsivo. Ti senti costretto a controllare ripetutamente se hai chiuso il gas prima di uscire di casa? Devi compiere più volte la stessa azione prima di andare a dormire? Quando sali una scala o entri in una stanza, senti di doverlo fare avanzando per primo sempre un piede specifico, per esempio il destro? Dedichi molto tempo alla pulizia e sei ossessionato dall’igiene e dalla paura delle malattie? Potrebbe trattarsi di un problema. Verifica di che cosa si tratta con questo semplice test del disturbo ossessivo compulsivo.
est del Disturbo Ossessivo Compulsivo. Circa il 2% della popolazione, tra adolescenti e adulti, è affetto da Disturbo Ossessivo Compulsivo (DOC), talvolta associato ad un disturbo fobico. A causa della natura molto particolare di questo disordine, e anche per paura del giudizio, molte persone nascondono agli altri, e talvolta anche a se stesse, l’esistenza del disturbo. La percentuale reale potrebbe quindi essere superiore alla percentuale rilevata. Negli Stati Uniti sembra che il problema riguardi circa 5 milioni di persone.
Inizia qui il Test del Disturbo Ossessivo compulsivo. Alla fine delle 10 domande potrai leggere il tuo profilo e scoprire se il disturbo ossessivo è un tuo problema.
1/10. Ti lavi spesso le mani e dedichi una grande quantità di tempo alla cura e alla pulizia minuziosa e ripetuta del corpo?
Continua qui
lunedì 6 novembre 2017
Lo zucchero alimenta il cancro. Lo studio che spiega come e perché
Sul fatto che tra zucchero e cancro
vi sia un'importante correlazione si discute da tempo, ma ora una nuova
ricerca è riuscita a dare una svolta alla questione spiegando i
meccanismi che sono alla base del rapporto tra eccessive assunzioni di
zuccheri e la crescita di cellule tumorali.
Sappiamo che le cellule del corpo umano
richiedono energia e questa viene ricavata dagli zuccheri presenti nel
cibo che assumiamo. Non fanno eccezione neppure le cellule tumorali,
anche queste infatti necessitano di zuccheri per poter crescere. Quello
che le distingue però dalle cellule sane è il fatto che la loro
assunzione di glucosio è di molto superiore a quella delle cellule non
degenerate così come il tasso di fermentazione del glucosio in acido lattico.
Questo è conosciuto come effetto Warburg
(dal nome del medico premio Nobel tedesco che l’ha scoperto ad inizio
‘900) e si ipotizza abbia a che fare con il rapido tasso di crescita del
cancro anche se non è ancora chiaro se si tratta di un sintomo o di una
causa della comparsa di questa malattia.
Un team di ricerca belga-olandese della Katholieke Universiteit Leuven e del VIB-VUB Center for Structural Biology
di Bruxelles, ha studiato l’argomento per nove anni individuando il
meccanismo grazie al quale le cellule tumorali metabolizzano lo
zucchero. Per arrivare a questo risultato sono state utilizzate delle
cellule di lievito che hanno un gene "Ras" che “programma” la sintesi
delle omonime proteine che si trovano comunemente anche nelle cellule
tumorali.
Si è visto così che nelle cellule di
lievito con grande afflusso di glucosio, le proteine Ras si attivano
troppo e di conseguenza le cellule poi crescono a ritmo accelerato. In
sostanza quello che avviene al cancro se vi è grande presenza di
zucchero è che, in questo modo, può diventare più aggressivo e difficile
da trattare.
sabato 4 novembre 2017
Scarseggiano le uova: scaffali mezzi vuoti in molti supermercati. Una situazione destinata a perdurare, ecco perché
“Galline in fuga 2” non è il nuovo film a cartoni
dei registi Peter Lord e Nick Park, ma quanto sta succedendo in Europa
dove centinaia di allevamenti sono vuoti, in attesa delle operazioni
necessarie per decontaminare i capannoni dal fipronil. Questa sostanza,
pur essendo vietata, era fraudolentemente presente in alcuni pesticidi
impiegati per combattere l’acaro rosso, un parassita diffuso negli
allevamenti. Purtroppo il lavoro di pulizia richiede 1-2 mesi perché il
composto, nonostante un livello tossicità molto basso, ha una
persistenza elevata, per cui alla fine del trattamento di
decontaminazione c’è anche il rischio di non risolvere il problema. La
questione non riguarda solo l’Italia, secondo il sistema di allerta
rapido alimentare europeo (Rasff) dal 21 luglio ad oggi gli interventi e
le notifiche collegate al fipronil rilevate da Bruxelles sono state 694
e hanno coinvolto 58 nazioni!
Un così elevato numero di galline a riposo forzato (circa 4 milioni solo nel nostro Paese) sta provocando una carenza di uova nei supermercati. Basta fare un giro in alcuni punti vendita per rendersene conto (leggi articolo). Venerdì 27 ottobre a Milano nell’Esselunga di via Feltre l’assortimento è dimezzato. Alla Coop di via Palmanova gli scaffali sono pieni, ma lo staff conferma i problemi di approvvigionamento. Da Pam in Via Padova oltre la metà degli spazi sono vuoti e, secondo l’addetto al rifornimento a fine giornata non ci saranno più uova. Da Simply in via Andrea Doria la situazione è peggiore. Alle 9:30 del mattino ci sono solo due dozzine di uova e un signore alla cassa si lamenta perché la situazione va avanti da alcune settimane. Stessi problemi da Lidl dove alle sei di sera troviamo solo un cartone con una decina di confezioni.
Continua qui
Un così elevato numero di galline a riposo forzato (circa 4 milioni solo nel nostro Paese) sta provocando una carenza di uova nei supermercati. Basta fare un giro in alcuni punti vendita per rendersene conto (leggi articolo). Venerdì 27 ottobre a Milano nell’Esselunga di via Feltre l’assortimento è dimezzato. Alla Coop di via Palmanova gli scaffali sono pieni, ma lo staff conferma i problemi di approvvigionamento. Da Pam in Via Padova oltre la metà degli spazi sono vuoti e, secondo l’addetto al rifornimento a fine giornata non ci saranno più uova. Da Simply in via Andrea Doria la situazione è peggiore. Alle 9:30 del mattino ci sono solo due dozzine di uova e un signore alla cassa si lamenta perché la situazione va avanti da alcune settimane. Stessi problemi da Lidl dove alle sei di sera troviamo solo un cartone con una decina di confezioni.
Continua qui
domenica 29 ottobre 2017
Tumore del colon-retto: il numero di morti (sotto i 55 anni) è aumentato esponenzialmente. I dati sono preoccupanti. Ecco i sintomi più banali che non vanno ignorati per nessun motivo
Uno studio sconcertante, condotto a Marzo dall’American Cancer Society,
ha evidenziato come il cancro del colon retto sia aumentato
esponenzialmente nei giovani. Un ulteriore studio che ha approfondito il
precedente ha mostrato che è aumentato moltissimo il numero di morti
per un cancro di questo tipo. Ma la cosa sconcertante è che si parla di
persone giovani, sotto i 55 anni. L’ultimo studio sull’argomento è stato
pubblicato su Jama e ha analizzato le cause di morte di persone tra i
20 e i 54 anni dal 1970 a oggi. Gli studiosi hanno scoperto che la morte
per cancro del colon retto di persone di questa fascia di età è
aumentata dell’uno per cento ogni anno dal 2004 al 2014. Un aumento
esponenziale che va approfondito. Ma perché sta succedendo? Ha risposto
su Self il dottor Anton Bilchij, chirurgo presso il John Wayne Cancer
Institute al Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica,
California.
Uno studio sconcertante, condotto a Marzo dall’American Cancer Society, ha evidenziato come il cancro del colon retto sia aumentato esponenzialmente nei giovani. Un ulteriore studio che ha approfondito il precedente ha mostrato che è aumentato moltissimo il numero di morti per un cancro di questo tipo. Ma la cosa sconcertante è che si parla di persone giovani, sotto i 55 anni. L’ultimo studio sull’argomento è stato pubblicato su Jama e ha analizzato le cause di morte di persone tra i 20 e i 54 anni dal 1970 a oggi. Gli studiosi hanno scoperto che la morte per cancro del colon retto di persone di questa fascia di età è aumentata dell’uno per cento ogni anno dal 2004 al 2014. Un aumento esponenziale che va approfondito. Ma perché sta succedendo? Ha risposto su Self il dottor Anton Bilchij, chirurgo presso il John Wayne Cancer Institute al Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica, California.
Continua qui
Uno studio sconcertante, condotto a Marzo dall’American Cancer Society, ha evidenziato come il cancro del colon retto sia aumentato esponenzialmente nei giovani. Un ulteriore studio che ha approfondito il precedente ha mostrato che è aumentato moltissimo il numero di morti per un cancro di questo tipo. Ma la cosa sconcertante è che si parla di persone giovani, sotto i 55 anni. L’ultimo studio sull’argomento è stato pubblicato su Jama e ha analizzato le cause di morte di persone tra i 20 e i 54 anni dal 1970 a oggi. Gli studiosi hanno scoperto che la morte per cancro del colon retto di persone di questa fascia di età è aumentata dell’uno per cento ogni anno dal 2004 al 2014. Un aumento esponenziale che va approfondito. Ma perché sta succedendo? Ha risposto su Self il dottor Anton Bilchij, chirurgo presso il John Wayne Cancer Institute al Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica, California.
Continua qui
sabato 28 ottobre 2017
Come lavare meglio le mele, secondo la scienza
Una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio rimuove buona parte dei pesticidi e dei fungicidi, dice una nuova ricerca (ma niente paura: lavarle sotto il rubinetto resta un'opzione)
Il
bicarbonato di sodio è la soluzione più efficace per rimuovere i
pesticidi dalle mele, almeno secondo i ricercatori dell’Università del
Massachusetts (Stati Uniti), che hanno provato diversi sistemi per
eliminare i residui di prodotti chimici usati come repellenti contro i
parassiti nelle coltivazioni. Il risultato del loro studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry
e sta raccogliendo molto interesse, perché suggerisce di utilizzare un
prodotto semplice da reperire ed economico come il bicarbonato di sodio.
La ricerca si è occupata sia dei sistemi industriali sia di quelli
casalinghi per rimuovere le tracce di pesticidi. I produttori di mele,
per esempio, utilizzano di solito una soluzione a base di acqua e
candeggina (ipoclorito di sodio) per lavarle, prima di metterle in
commercio. Le mele passano attraverso enormi vasche di lavaggio e sono
in seguito risciacquate per rimuovere la soluzione. Gli autori dello
studio si sono chiesti quanto sia efficace questo sistema e se ce ne
siano di migliori.
Continua qui
venerdì 27 ottobre 2017
Per i cardiologi il caffè e la cioccolata fanno bene
Il primo e' una concentrazione di antiossidanti
"Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno, anche decaffeinato,
riducono la mortalità cardiovascolare in follow up che vanno da 10 a 18
anni. A lungo termine, bere caffè ha un effetto positivo". Analoghi
effetti positivi sulla salute del cuore, seppur di più lieve entità, si
riconducono all'assunzione di cioccolato fondente all'85-90%.
Così Sebastiano Marra, direttore del Dipartimento Cardiovascolare del
Maria Pia Hospital di Torino che il 27 e 28 ottobre ospiterà le XXIX
Giornate Cardiologiche Torinesi "Advances in Cardiac Arrhythmias and
Great innovations in Cardiology". Al Centro Congressi Unione Industriale
saranno ospiti oltre 600 partecipanti e 100 relatori, tra i quali i
cardiologi della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota) e i maggiori
esperti europei provenienti da Germania, Francia e Svizzera. Il chicco
di caffè - spiega Marra - è la sostanza con più antiossidanti esistente
in natura". Quest'anno, il meeting è incentrato sulla prevenzione.
"Certamente possiamo affermare che negli ultimi vent'anni abbiamo a
disposizione nuovi farmaci, nuove tecniche chirurgiche, che
indubbiamente hanno ridotto la mortalità, ma per tre quarti il merito è
della prevenzione - spiega Marra - ed è principalmente su questo fattore
che noi medici dobbiamo impegnarci". Ma oltre alla coscienza dei
fattori di rischio, altro punto determinante è la conoscenza di ciò che
fa bene alla salute del nostro cuore e dell'organismo in generale. In
questo senso la novità più interessante, e per molti versi inaspettata, è
costituita dal caffè.
Continua qui
giovedì 26 ottobre 2017
Mangiare pasta rende felici, aiuta a dormire e fa dimagrire
I 5 consigli dell'endocrinologa per un piatto in tutta salute
"Basta con i falsi miti sulla pasta: non è vero che non si può mangiare
la sera, e perché mai privarsi di una bella carbonara? Stimola la
tiroide e fa bene anche all'umore". La bella notizia arriva a ridosso
della Giornata mondiale della pasta che si svolge il 25 ottobre
dall'endocrinologa e nutrizionista Serena Missori e dal provider ECM
2506 Sanità in-Formazione.
Cinque i consigli dell'esperta per
concedersi un piacere gastronomico che in molti guardano come ad un
nemico giurato della linea.
Secondo la dietologa, è opportuno
prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo e
anche integrale. Meglio ancora gli spaghetti che hanno l'indice
glicemico inferiore e sono adatti anche ai diabetici e a chi deve
perdere peso.
Vietata la pasta scotta: deve invece essere assolutamente al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso.
Se capita di distrarsi, si può raffreddare sotto un getto d'acqua corrente.
Sì a una bella spaghettata saltata in padella con olio extravergine
d'oliva e spezie, ma ogni tanto concediamoci anche una carbonara con
uova e pancetta, per aggiungere un boost di proteine. Fra l'altro questa
associazione stimola la tiroide: accompagnarla con della verdura amara
riduce la ritenzione idrica.
Continua qui
domenica 22 ottobre 2017
Barilla: la pasta – dice l’azienda nello spot- é fatta di grano italiano miscelato a quello importato da Francia, Australia e Stati Uniti. Ma sull’etichetta non c’è scritto
“Sull’etichetta non lo scriviamo, ma nello spot lo raccontiamo”. Potrebbe essere questo lo slogan dei fratelli Barilla, che aggirano il contestato decreto del ministro Martina
sull’origine del grano con uno spot affidato alla simpatica campionessa
di scherma Bebe Vio, Nel video si dice chiaramente per la prima volta
che la pasta Barilla è preparata miscelando grano italiano e grano
importato da Australia, Francia e Stati Uniti.
Da tre anni aspettavamo questa notizia. Nel gennaio 2013 avevamo chiesto a Barilla, Agnesi, De Cecco, Del Verde, La Molisana, Granoro, Garofalo, Divella e Armando, di riportare sull’etichetta l’origine della materia prima. Li abbiamo invitati anche a spiegare le motivazioni che spingono i pastifici a importare grano duro di alta qualità pagandolo anche il 20-30% in più. Allora l’azienda di Parma ci ha scritto dicendo che impiegava il più possibile materia prima nazionale, anche per motivi di convenienza economica, e dichiarava di importare il 20% della materia prima (quantità che può arrivare anche al 30% in relazione all’andamento del raccolto italiano). Altri produttori ammettevano l’importazione di grano duro ma non lo dichiaravano in etichetta e sol alcuni fornivano informazioni più precise sul sito. Nel luglio del 2017 abbiamo inviato un’altra lettera ai fratelli ricordando loro che da anni l’indicazione di origine si trova già sulla pasta Voiello che è un marchio di loro proprietà.
Continua qui
Da tre anni aspettavamo questa notizia. Nel gennaio 2013 avevamo chiesto a Barilla, Agnesi, De Cecco, Del Verde, La Molisana, Granoro, Garofalo, Divella e Armando, di riportare sull’etichetta l’origine della materia prima. Li abbiamo invitati anche a spiegare le motivazioni che spingono i pastifici a importare grano duro di alta qualità pagandolo anche il 20-30% in più. Allora l’azienda di Parma ci ha scritto dicendo che impiegava il più possibile materia prima nazionale, anche per motivi di convenienza economica, e dichiarava di importare il 20% della materia prima (quantità che può arrivare anche al 30% in relazione all’andamento del raccolto italiano). Altri produttori ammettevano l’importazione di grano duro ma non lo dichiaravano in etichetta e sol alcuni fornivano informazioni più precise sul sito. Nel luglio del 2017 abbiamo inviato un’altra lettera ai fratelli ricordando loro che da anni l’indicazione di origine si trova già sulla pasta Voiello che è un marchio di loro proprietà.
Continua qui
Il grano: la vera storia del grano
sabato 21 ottobre 2017
Orzo Hordeum Vulgare: il “cereale dei filosofi” energetico e facilmente digeribile
ORZO “Hordeum vulgare“
È uno dei cereali più antico e più apprezzato per le sue proprietà; le grandi civiltà (cinesi, sumeri, egizi, assiri, romani, tibetani, celti, etc.) conoscevano bene l’orzo ed i metodi per coltivarlo.
Energetico e facilmente digeribile, viene anche detto “cereale dei filosofi”, poiché fin dall’antichità sono riconosciute la sua capacità di migliorare la concentrazione e l’attività psico-fisica in generale (grazie all’acido glutammico, un amminoacido essenziale); ha una composizione molto equilibrata di proteine, acidi grassi essenziali, carboidrati, vitamine, minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, silicio, zinco), antiossidanti (SOD) e fibre solubili (ricchi di β-Glucani che hanno funzione energetica, stimolano il sistema di difese immunitarie, regolano il livello di zuccheri nel sangue ed abbassano il colesterolo).
Funge da decongestionante e disintossicante di tutto l’apparato digerente ed è il cereale con il più basso indice glicemico IG, adatto quindi per soggetti diabetici ed in sovrappeso.
La sua farina viene impiegata nella preparazione di torte, biscotti e pane; tuttavia, per poter ottenere risultati ottimali, si consiglia di impiegare questa farina al 20-30% con farina di solina.
Continua qui
È uno dei cereali più antico e più apprezzato per le sue proprietà; le grandi civiltà (cinesi, sumeri, egizi, assiri, romani, tibetani, celti, etc.) conoscevano bene l’orzo ed i metodi per coltivarlo.
Energetico e facilmente digeribile, viene anche detto “cereale dei filosofi”, poiché fin dall’antichità sono riconosciute la sua capacità di migliorare la concentrazione e l’attività psico-fisica in generale (grazie all’acido glutammico, un amminoacido essenziale); ha una composizione molto equilibrata di proteine, acidi grassi essenziali, carboidrati, vitamine, minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, silicio, zinco), antiossidanti (SOD) e fibre solubili (ricchi di β-Glucani che hanno funzione energetica, stimolano il sistema di difese immunitarie, regolano il livello di zuccheri nel sangue ed abbassano il colesterolo).
Funge da decongestionante e disintossicante di tutto l’apparato digerente ed è il cereale con il più basso indice glicemico IG, adatto quindi per soggetti diabetici ed in sovrappeso.
La sua farina viene impiegata nella preparazione di torte, biscotti e pane; tuttavia, per poter ottenere risultati ottimali, si consiglia di impiegare questa farina al 20-30% con farina di solina.
Continua qui
martedì 17 ottobre 2017
L’odore del nostro corpo è connesso con il microbiota intestinale. I rischi dei deodoranti
L’odore delle ascelle comunica lo stato di salute del nostro
intestino. I batteri che vivono sotto le nostre braccia possono
influenzare il microbiota intestinale e quindi si sta svelando i rischi
dei deodoranti commerciali. Ricerche scientifiche mostrano come la flora
batterica intestinale può essere modificata negativamente da deodoranti
e antitraspiranti.
Con il termine microbiota si intende l’insieme delle colonie batteriche che vivono nell’organismo umano. Questi batteri per la maggior parte vivono nel nostro intestino ma sono presenti anche sulla pelle e in particolare nelle ascelle. I batteri sono in continua simbiosi e comunicazione gli uni e con gli altri, e quelli delle ascelle non sono da meno.
I batteri sono fondamentali per proteggerci da tossine e microrganismi patogeni che possono invadere il nostro organismo, e in generale svolgono moltissime funzioni vitali per la salute. Sono stati fatti infatti degli studi sui ratti che, se cresciuti in modo sterile senza alcun contatto microbico, non sviluppano correttamente gli organi, ghiandole e funzioni biochimiche e quindi hanno una vita molto più breve.
Continua qui
Con il termine microbiota si intende l’insieme delle colonie batteriche che vivono nell’organismo umano. Questi batteri per la maggior parte vivono nel nostro intestino ma sono presenti anche sulla pelle e in particolare nelle ascelle. I batteri sono in continua simbiosi e comunicazione gli uni e con gli altri, e quelli delle ascelle non sono da meno.
I batteri sono fondamentali per proteggerci da tossine e microrganismi patogeni che possono invadere il nostro organismo, e in generale svolgono moltissime funzioni vitali per la salute. Sono stati fatti infatti degli studi sui ratti che, se cresciuti in modo sterile senza alcun contatto microbico, non sviluppano correttamente gli organi, ghiandole e funzioni biochimiche e quindi hanno una vita molto più breve.
Continua qui
lunedì 16 ottobre 2017
I Probiotici distruggono le sostanze chimiche tossiche nel nostro intestino
I probiotici nel nostro intestino possono distruggere alcuni tipi di sostanze chimiche tossiche che pervadono ormai la vita moderna. Studi scientifici dimostrano che i batteri simbiotici del microbiota intestinale sono in grado di distruggere alcuni tipi di pesticidi e metalli pesanti che altrimenti possono causare gravi disturbi alla salute.
Recentemente i probiotici hanno ricevuto molta attenzione mediatica per le sempre più numerose ricerche mediche che dimostrano la loro capacità di aiutare il sistema digestivo ad assorbire efficacemente le sostanze nutritive, potenziare il sistema immunitario, combattere la depressione e riparare molti disordini intestinali dovuti ad un’alimentazione a base di prodotti raffinati e trasformati.
Il nostro tratto digerente ospita più di cinquecento varietà di batteri per un totale di 100 trilioni di batteri. Sono tutti parte del microbiota e i probiotici sono i ceppi di batteri particolarmente efficienti per la nostra salute (pro-bios = favoriscono la vita).
Continua qui
Recentemente i probiotici hanno ricevuto molta attenzione mediatica per le sempre più numerose ricerche mediche che dimostrano la loro capacità di aiutare il sistema digestivo ad assorbire efficacemente le sostanze nutritive, potenziare il sistema immunitario, combattere la depressione e riparare molti disordini intestinali dovuti ad un’alimentazione a base di prodotti raffinati e trasformati.
Il nostro tratto digerente ospita più di cinquecento varietà di batteri per un totale di 100 trilioni di batteri. Sono tutti parte del microbiota e i probiotici sono i ceppi di batteri particolarmente efficienti per la nostra salute (pro-bios = favoriscono la vita).
Continua qui
lunedì 2 ottobre 2017
Il magnesio protegge da ictus, malattie cardiache e diabete
del Dr. Mercola
Un nuovo studio dimostra che le persone con alti livelli di magnesio hanno minori probabilità di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.
Le ricerche svolte in diversi decenni hanno indicato un basso livello di magnesio come causa di aterosclerosi e altre problematiche legate al cuore, ma questo è stato ignorato, gli scienziati si concentravano sui livelli di colesterolo e di grassi saturi. Gli studi dimostrano che quando calcio e magnesio scendono di livello, il rischio di malattie cardiache aumenta.
Mentre i medici si sono concentrati sul colesterolo come problema e hanno prescritto statine per più di 20 anni, ciò non ha cambiato il fatto che la malattia cardiaca è ancora la principale causa di morte negli Stati Uniti.
Se stai cercando un modo per abbassare il rischio di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2, un nuovo studio ha rivelato risultati molto importanti solamente iniziando una semplice abitudine: assumere quotidianamente 100 mg di magnesio.
Continua qui
Alimenti che contengono magnesio
Un nuovo studio dimostra che le persone con alti livelli di magnesio hanno minori probabilità di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.
Le ricerche svolte in diversi decenni hanno indicato un basso livello di magnesio come causa di aterosclerosi e altre problematiche legate al cuore, ma questo è stato ignorato, gli scienziati si concentravano sui livelli di colesterolo e di grassi saturi. Gli studi dimostrano che quando calcio e magnesio scendono di livello, il rischio di malattie cardiache aumenta.
Mentre i medici si sono concentrati sul colesterolo come problema e hanno prescritto statine per più di 20 anni, ciò non ha cambiato il fatto che la malattia cardiaca è ancora la principale causa di morte negli Stati Uniti.
Se stai cercando un modo per abbassare il rischio di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2, un nuovo studio ha rivelato risultati molto importanti solamente iniziando una semplice abitudine: assumere quotidianamente 100 mg di magnesio.
Continua qui
Alimenti che contengono magnesio
Carenza di magnesio: i sintomi, le cause e l'alimentazione
venerdì 29 settembre 2017
13 Benefici dello Yoga per corpo e mente dimostrati scientificamente
Lo Yoga è un’antica pratica orientale oggi molto diffusa in Occidente che mette in unione mente e corpo attraverso esercizi di respirazione, meditazione e posture che nel tempo inducono notevoli cambiamenti positivi a livello psichico e fisico.
Non è uno sport e non è una religione. È piuttosto considerato uno stile di vita. Per ottenere i migliori risultati è opportuno avere un abbigliamento comodo, un tappeto ed eventuali altri materiali necessari in certe pratiche. Per l’acquisto di ottimi materiali di supporto alla pratica della disciplina un rivenditore ben fornito è Reyoga mentre per l’acquisto di capi d’abbigliamento adatti suggeriamo lo shop online Zalando, eCommerce che offre una vasta scelta di prodotti oltre a consigli su abbigliamento, video esercizi e interviste ad esperti di fama internazionale.
Dedichiamoci ora a capire perché lo yoga fa così bene.
La parola Yoga, deriva dal sanscrito “yuji”, che significa giogo o unione, ed è stata tramandata come una disciplina con lo scopo di riunire l’umano con il divino. Sempre più persone lo stanno praticando perché testimoniano un grande benessere a tutti i livelli. La scienza ci dimostra che lo Yoga offre profondi vantaggi per la salute sia mentale che fisica, che non tutti conoscono e che possono davvero rivoluzionare la nostra vita. Di seguito presentiamo quindi i 13 vantaggi dello yoga, dimostrati da una serie di studi condotti dalNational Center for Biotechnology Information.
1. Lo Yoga diminuisce lo stress: abbassando i livelli di cortisolo (conosciuto come l’ormone dello stress) che è responsabile di problemi di salute come diabete e glicemia alta. Uno studio del National Center for Biotechnology Information, condotto su 24 donne che si sono dichiarate emotivamente disturbate, ha dimostrato il potente effetto dello yoga sullo stress. Dopo un programma di yoga di tre mesi, le donne avevano livelli significativamente inferiori di cortisolo. Riportavano inoltre bassi livelli di stress, ansia, stanchezza e depressione.
Continua qui
martedì 26 settembre 2017
Cibi per la pancia piatta: 30 alimenti preziosi
Quali sono i cibi più indicati per avere una pancia piatta? Esistono degli alimenti più indicati per sgonfiare lo stomaco e mantenere una pancia tonica?
Una cosa importante è assumere cibi con molte fibre, come quelle contenute nei cereali, nella frutta e verdura, in alcuni frutti secchi e nei semi.
Scopri in questa gallery i 30 alimenti più indicati per avere e conservare una pancia piatta!
Continua qui
Una cosa importante è assumere cibi con molte fibre, come quelle contenute nei cereali, nella frutta e verdura, in alcuni frutti secchi e nei semi.
Scopri in questa gallery i 30 alimenti più indicati per avere e conservare una pancia piatta!
Continua qui
venerdì 22 settembre 2017
Giornata mondiale dell'Alzheimer, realtà e speranze in 4 punti
Neurologi, un milione di malati in Italia ma la cura e' lontana
La Malattia di Alzheimer, la più comune forma di demenza, rappresenta
una delle sfide sanitarie più grandi del nostro secolo e viene definita
dal G8 come una priorità, con l'ambizione di trovare una cura entro il
2025. La Giornata Mondiale della Malattia di Alzheimer si celebra
oggi. Questa la situazione in 4 punti descritta per l'occasione dalla
Societa' Italiana di Neurologia.
1) I NUMERI -
Nel mondo colpisce circa 40 milioni di persone e solo in Italia vi sono
circa un milione di casi, per la maggior parte oltre i 60 anni. Oltre
gli 80 anni ne è affetto un anziano su 4. Questi numeri sono destinati a
crescere progressivamente per il progressivo aumento della durata della
vita, soprattutto nei paesi in via di sviluppo: si stima un raddoppio
dei casi ogni 20 anni.
2) GLI EFFETTI - Nei
pazienti affetti da Alzheimer le cellule cerebrali subiscono un processo
degenerativo che le colpisce in maniera progressiva e che porta
inizialmente a sintomi quali deficit di memoria, soprattutto per fatti
recenti, e successivamente a disturbi del linguaggio, perdita di
orientamento spaziale e temporale e progressiva perdita di autonomia che
definiamo come "demenza". A tali deficit spesso si associano problemi
psicologici e comportamentali, come depressione, incontinenza emotiva,
agitazione, vagabondaggio, che rendono necessario un costante
accudimento del paziente, con un grosso peso per i familiari.
Continua qui
martedì 19 settembre 2017
Curcuma. Studi Scientifici dimostrano che è benefica per demenza e Alzheimer
Se si soffre del morbo di Alzheimer o di altre forme di demenza, un integratore naturale utile è da ricercarsi nella curcuma. Studi scientifici dimostrano che la curcumina,
il principio attivo principale della curcuma, svolge numerosi benefici a
livello cerebrale che migliorano i sintomi di queste patologie.
L’India ha una bassa incidenza di Alzheimer, che può essere legata alla genetica o ad una particolare assunzione di alimenti specifici. Dai risultati di recenti studi emerge che una delle motivazioni principali sia da attribuire all’elevata assunzione di curcuma in Asia. Mentre la curcuma contiene una media di 5-7% di curcumina, l’apporto giornaliero medio di curcumina in India si pensa sia di circa 125 mg.
Continua qui
L’India ha una bassa incidenza di Alzheimer, che può essere legata alla genetica o ad una particolare assunzione di alimenti specifici. Dai risultati di recenti studi emerge che una delle motivazioni principali sia da attribuire all’elevata assunzione di curcuma in Asia. Mentre la curcuma contiene una media di 5-7% di curcumina, l’apporto giornaliero medio di curcumina in India si pensa sia di circa 125 mg.
Continua qui
domenica 17 settembre 2017
Tatuaggi, scatta l’allarme: le nanoparticelle d’inchiostro arrivano ai linfonodi
Quando si sceglie di fare un tatuaggio, si ha la consapevolezza che sarà
per sempre. Ma in quanti sanno che l’inchiostro, iniettato sotto la
pelle, si scompone in nanoparticelle che viaggiano all’interno del
nostro corpo, fino a raggiungere i linfonodi? Ecco la ricerca che porta
alla luce alcuni dei possibili rischi per la nostra salute.
Stiamo parlando di minuscoli frammenti di inchiostro, delle dimensioni inferiori a un milionesimo di millimetro. Una volta staccatesi dalla pelle, entrano in circolo nel sangue e arrivano ovunque, fino ai linfonodi. Questi sono delle ghiandole distribuite in tutto il corpo, che svolgono una importante funzione immunitaria.
Continua qui
Le nanoparticelle di inchiostro dei tatuaggi viaggiano nel corpo
Un team di scienziati dell’Esrf, il Sincrotrone europeo di Grenoble in Francia, dell’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, della Ludwig-Maximilians University e del Physikalisch-Technische Bundesanstalt è riuscito ad analizzare con attenzione il viaggio che le particelle di inchiostro dei tatuaggi compiono all’interno del nostro corpo. I risultati sono stati pubblicati su Scientific Reports, nella rivista Nature.Stiamo parlando di minuscoli frammenti di inchiostro, delle dimensioni inferiori a un milionesimo di millimetro. Una volta staccatesi dalla pelle, entrano in circolo nel sangue e arrivano ovunque, fino ai linfonodi. Questi sono delle ghiandole distribuite in tutto il corpo, che svolgono una importante funzione immunitaria.
Continua qui
Nanoparticelle negli alimenti: la sicurezza è ancora da valutare, mancano strumenti e conoscenze
Il biossido di titanio è usato per rendere più bianca la farcitura dei croissant Bauli
sabato 9 settembre 2017
L’hamburger senza carne che sembra vero: uguali il gusto e l’aspetto. Prodotto da Impossible Foods, ma la FDA ha dubbi sulla sicurezza
La statunitense Food an Drug Administration (FDA) ha
dubbi sulla sicurezza dell’hamburger senza carne, ma con il sapore e
l’aspetto della carne, prodotto da Impossible Foods. La FDA teme che
una sostanza presente nel burger high-tech possa essere un potenziale
allergene.
Impossible Foods è stata fondata nel 2011 dall’ex professore di biochimica dell’Università di Stanford, Pat Brown, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della carne senza fare cambiare abitudini alimentari ai consumatori.
L’ultima raccolta di denaro ha portato nelle casse della società 75 milioni di dollari, grazie alla partecipazione del fondo sovrano di Singapore Temasek e della Open Philantrophy Project guidato dal co-fondatore di Facebook, Dustin Moskovitz, e da sua moglie, Cari Tuna. Tra i finanziatori della start-up della Silicon Valley ci sono già Bill Gates, Khosla Ventures e Horizons Ventures, società di investimenti di proprietà del magnate cinese Li Ka-shing. Sinora, Impossible Foods ha raccolto complessivamente più di 250 milioni di dollari.
Il New York Times ha dedicato un lungo articolo alla questione della sicurezza dell’hamburger di Impossible Foods, riferendo sul contenuto di alcuni documenti della FDA, ottenuti dall’organizzazione canadese ETC Group e dai Friends of the Earth Usa, in base alla legge sull’accesso agli atti della pubblica amministrazione, il Freedom of Information Act. La FDA contesta a Impossible Foods di non aver fornito prove sufficienti sulla sicurezza di un ingrediente geneticamente modificato che è alla base dell’Impossible Burger, dandogli il gusto e il colore della carne. Si tratta della leghemoglobina di soia, una proteina che in natura è presente nelle radici della soia e che Impossible Foods ha riprodotto in laboratorio attraverso un processo di ingegneria genetica, chiedendo alla FDA di confermarne la sicurezza alimentare. Secondo l’agenzia statunitense, però, gli argomenti presentati dalla compagnia “non stabiliscono la sicurezza della leghemoglobina di soia per il consumo” e, in particolare, si sottolinea come la sostanza, che contiene 46 proteine e che sinora non è stata consumata dagli esseri umani, potrebbe essere un potenziale allergene.
Continua qui
Impossible Foods è stata fondata nel 2011 dall’ex professore di biochimica dell’Università di Stanford, Pat Brown, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale della carne senza fare cambiare abitudini alimentari ai consumatori.
L’ultima raccolta di denaro ha portato nelle casse della società 75 milioni di dollari, grazie alla partecipazione del fondo sovrano di Singapore Temasek e della Open Philantrophy Project guidato dal co-fondatore di Facebook, Dustin Moskovitz, e da sua moglie, Cari Tuna. Tra i finanziatori della start-up della Silicon Valley ci sono già Bill Gates, Khosla Ventures e Horizons Ventures, società di investimenti di proprietà del magnate cinese Li Ka-shing. Sinora, Impossible Foods ha raccolto complessivamente più di 250 milioni di dollari.
Il New York Times ha dedicato un lungo articolo alla questione della sicurezza dell’hamburger di Impossible Foods, riferendo sul contenuto di alcuni documenti della FDA, ottenuti dall’organizzazione canadese ETC Group e dai Friends of the Earth Usa, in base alla legge sull’accesso agli atti della pubblica amministrazione, il Freedom of Information Act. La FDA contesta a Impossible Foods di non aver fornito prove sufficienti sulla sicurezza di un ingrediente geneticamente modificato che è alla base dell’Impossible Burger, dandogli il gusto e il colore della carne. Si tratta della leghemoglobina di soia, una proteina che in natura è presente nelle radici della soia e che Impossible Foods ha riprodotto in laboratorio attraverso un processo di ingegneria genetica, chiedendo alla FDA di confermarne la sicurezza alimentare. Secondo l’agenzia statunitense, però, gli argomenti presentati dalla compagnia “non stabiliscono la sicurezza della leghemoglobina di soia per il consumo” e, in particolare, si sottolinea come la sostanza, che contiene 46 proteine e che sinora non è stata consumata dagli esseri umani, potrebbe essere un potenziale allergene.
Continua qui
Iscriviti a:
Post (Atom)
Vaccino Covid e morti improvvise: vediamo cosa è emerso da uno studio Usa
E’ stato condotto un nuovo studio negli USA che conferma che non esiste alcun legame tra vaccino covid e morti improvvise . L’indagine, c...
-
Eh si ! Noi Il cibo lo buttiamo...e in Africa ci sono i bambini che muoiono....di fame...e' assurdo questo...cmq quando leggete la scrit...
-
L'aglio ( Allium sativum ) è una pianta coltivata bulbosa della famiglia delle Liliaceae o meglio, secondo schemi tassonomici più attua...