Con il ritorno dell’ora solare e lo spostamento delle lancette un’ora
indietro la depressione stagionale è in agguato. Specie per i “gufi”,
che amano andare a letto tardi, ma anche e soprattutto per le
“allodole”, che preferiscono svegliarsi presto. Lo psichiatra Michele
Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano,
rivela come superare i principali effetti negativi del ritorno dell’ora
solare
Un semplice giro all’indietro delle lancette dell’orologio, basterà per portare oltre 12 milioni di italiani a soffrire notevoli disagi dal punto di vista del benessere fisico ed emotivo. Insonnia,
inappetenza, spossatezza, fatica nella concentrazione e flessione del
tono dell’umore, sono solo alcuni dei disturbi cui si può andare
incontro.
Contrariamente all’apparenza, lo spostamento delle lancette un’ora
indietro alle 3.00 del mattino, invece di permettere un maggior riposo i
sessanta minuti di sonno in più saranno deleteri per la salute degli
italiani e gli effetti negativi colpiranno sia i cosiddetti i “gufi”,
ossia le persone che prediligono coricarsi alle ore piccole, ma
soprattutto le “allodole”, che amano godersi le prime ore di luce del
giorno.
La cronobiologia, una branca della biologia che studia i fenomeni
ciclici negli organismi viventi e il loro adattamento ai relativi ritmi
solare e lunare, è stata al centro dei più recenti studi in materia di
benessere psico-fisico. Questi mostrano che già di per sé l’autunno è
una stagione che per molte persone rappresenta un momento difficile da
affrontare.
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