Una nuova procedura di
raccolta e tostatura dei chicchi di cacao promette di regalarci una
cioccolata più ricca di polifenoli, antiossidanti naturali che
prevengono malattie cardiache e tumori
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IL CIOCCOLATO è buono. Anzi,
buonissimo. Un'affermazione su cui è difficile trovare qualcuno in
disaccordo. In molti però si trattengono dal gustarlo: fa ingrassare? Fa
male alla salute? Assolutamente no. Il cioccolato (quello fondente almeno) non è solo buono, ma fa anche bene alla salute. Aiuta ad esempio ad abbassare la pressione, riduce il colesterolo, combatte il diabete, previene infarto e ictus.
Se pensate che non si possa fare di meglio, però, dovrete ricredervi:
un team di ricercatori ganesi e belgi ha infatti sviluppato un metodo
per far mantenere alle bacche di cacao
una maggiore quantità di polifenoli, antiossidanti naturali che aiutano
a prevenire malattie cardiovascolari e tumori, nel corso della
lavorazione. Il loro studio è stato presentato durante il recente
meeting annuale della American Chemical Society.
Prima di diventare cioccolato, il cacao passa attraverso diversi
processi di lavorazione. I frutti della pianta vengono raccolti e aperti
per estrarne i semi di colore bianco o violaceo. Questi vengono quindi
disposti tradizionalmente in contenitori foderati di foglie di banano,
lasciati a fermentare per alcuni giorni prima di essere esposti al sole
per l'essiccazione. Completato quest'ultimo passaggio vengono infine
tostati per esaltarne il sapore. Durante la tostatura però alcune delle
sostanze benefiche presenti all'interno dei semi, in particolare i
polifenoli, vengono perse. Interessati a migliorare le proprietà
nutrizionali del cacao, i ricercatori hanno quindi deciso di esplorare
alcune possibili strategie per minimizzare la perdita di sostanze
nutritive dovuta alla tostatura, senza intaccare il sapore del cacao.
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