venerdì 28 aprile 2017
giovedì 20 aprile 2017
Fragole possibile arma in più contro il tumore al seno
Test su topi, estratto dei frutti blocca diffusione
ROMA - Le fragole potrebbero essere un'arma in più contro il tumore al
seno. Per il momento sono stati fatti dei test sui topi, non è possibile
applicare in maniera diretta i risultati all'uomo, ma gli esiti sono
interessanti. Uno studio italiano, di ricercatori dell'Università
Politecnica delle Marche, in collaborazione con altri dell'America
Latina e spagnoli, pubblicato su Scientific Reports, ha infatti
evidenziato che con un estratto di questi frutti si può bloccare la
diffusione del tumore. I test sono stati svolti in vitro e in vivo,
sulle cellule e sugli animali.
"Abbiamo mostrato per la prima
volta che l'estratto di fragole, ricco di composti fenolici, inibisce
la proliferazione delle cellule del tumore al seno in modelli in vitro e
in vivo", spiega Maurizio Battino, coautore dell'articolo. Per gli
esperimenti in vitro è stata utilizzata una linea di cellule tumorali
altamente aggressive e invasive, trattate con concentrazioni diverse
(tra 0,5 e 5 mg/ml)di estratto della varietà Alba di fragola, per 24, 48
e 72 ore. Ne è emersa una diminuita vitalità cellulare (dipendente dal
dosaggio e dall'ora), che ha bloccato il ciclo che porta alla divisione
delle cellule e ne ha inibito la migrazione. È stata osservata anche una
ridotta espressione di geni coinvolti nelle metastasi.
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mercoledì 19 aprile 2017
Latte, in vigore da oggi le nuove regole per le etichette
Martina, auspichiamo che sperimentazione diventi europea
Coldiretti, 2 buste su 3 già in regola con etichetta © ANSA/Ansa |
ROMA - L'etichetta d'origine obbligatoria da oggi per latticini e formaggi "è un traguardo storico per il nostro Paese che ci consente di creare un nuovo rapporto tra produttori e consumatori. Siamo da sempre in prima linea nella costruzione di politiche di massima informazione e trasparenza nei confronti di chi acquista prodotti agroalimentari e questa scelta lo dimostra. Una sperimentazione che ora auspichiamo possa trasformarsi in uno standard europeo". E' quanto afferma in una nota il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina sottolineando che "i cittadini devono essere informati per poter scegliere consapevolmente cosa mettere a tavola. Questo vuol dire tutelare il Made in Italy, il lavoro dei nostri allevatori e fa crescere una vera e propria cultura del cibo. La nostra battaglia in Europa quindi non finisce qui. Andiamo avanti collaborando ancora con la Commissione per rafforzare sempre più gli strumenti a disposizione e affermare così un modello distintivo di qualità ed eccellenza".
Le nuove regole per le etichette riguardano l'origine del latte e dei derivati e si applicano quindi al "latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale". Le diciture utilizzate sulle confezioni "in modo chiaro, visibile e facilmente leggibile", spiega il ministero, saranno: "Paese di mungitura", "Paese di condizionamento o trasformazione" del latte, e, se si tratta di un prodotto totalmente italiano, "Origine del latte: Italia". A seconda dei casi, sarà anche indicato se il latte è stato munto, condizionato o trasformato in "Paesi Ue", oppure in "Paese non Ue". Da questi obblighi, ricorda infine il ministero delle Politiche agricole, "sono esclusi solo i prodotti Dop e Igp che hanno già disciplinari relativi all'origine e il latte fresco già tracciato".
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martedì 18 aprile 2017
«Vorrei dare gratis a tutti il mio test anti-cancro»
di Stefano Montefiori
L’oncologa
Patrizia Paterlini-Bréchot ha sviluppato a partire dalle scoperte di un
collega un test che trova le cellule cancerose nel sangue: costa 486
euro ma non è rimborsabile
«Uccidere il cancro», più che sconfiggerlo. È un titolo appassionato. Non c’è il distacco che potremmo supporre in una scienziata che da anni vive in laboratorio tra provette e centrifughe, la questione è — anche — personale. «Uccidere il cancro» (Mondadori) è il libro della grande oncologa italiana trapiantata in Francia Patrizia Paterlini-Bréchot, docente di biologia cellulare e molecolare all’Università Paris-Descartes. La incontriamo nel suo ufficio, vicino alla «fotocopiatrice», come lei chiama scherzando il macchinario messo a punto dalla sua équipe. Una specie di scatolone viola che permette di individuare le primissime cellule tumorali nel sangue, quando ancora non hanno formato una massa riscontrabile dalle radiografie o dalla risonanza magnetica, e quando dunque non ci sono ancora metastasi. Basta, basterebbe un normale prelievo del sangue per battere il cancro sul tempo. Nata a Reggio Emilia, Patrizia Paterlini si laurea a Modena. Segue i corsi dell’«Infallibile Maestro», come lei chiama nel libro il professor Mario Coppo, e un giorno in corsia incontra il suo «paziente zero».
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venerdì 14 aprile 2017
Cibi contaminati più pericolosi: la top ten
Un'alimentazione corretta è la prima regola
per restare sani. Non solo bisogna seguire una dieta equilibrata
evitando grassi e zuccheri in eccesso, ma bisogna portare in tavola cibi
di qualità. Dunque diffidate degli alimenti di cui non conoscete la
provenienza, potrebbero nascondere brutte sorprese. In tal senso, la
black list stilata da Coldiretti sulla base delle analisi dell’Agenzia
europea per la sicurezza alimentare (Efsa) potrebbe essere di aiuto per
evitare quei prodotti che sono altamente a rischio per la presenza di
residui chimici, di micotossine, additivi e coloranti fuori legge
Nella black list stilata da Coldiretti
il prezzemolo del Vietnam si trova al secondo posto con il 78% di
irregolarità trovate a causa della presenza di sostanze come
Chlorpyrifos, Profenofos, Hexaconazole, Phentoate, Flubendiamide. Tutti
pesticidi
Il basilico dell'India è al terzo posto tra
gli alimenti più contaminati. Nel 60% dei casi controllati è stato
rilevato il Carbendazim, fungicida vietato in Italia perché considerato
cancerogeno
Molto pericoloso anche il melograno proveniente dall'Egitto: un prodotto su tre è contaminato da agenti chimici
Nella classifica dei cibi più contaminati le fragole provenienti dall'Egitto si trovano al quinto posto. Contaminato l'11% del prodotto
Nella classifica dei cibi più contaminati le fragole provenienti dall'Egitto si trovano al quinto posto. Contaminato l'11% del prodotto
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mercoledì 12 aprile 2017
Dimagrire, sgonfiarsi e rafforzarsi con la dieta del pompelmo
Il pompelmo è utile per perdere peso e avere un effetto drenante
Dimagrire, sgonfiarsi e aumentare le difese immunitarie. Questi i tre motivi principali per fare la dieta del pompelmo. Frutto delle meraviglie, racchiude in sè numerose qualità. Vediamo quali.
Prima di tutto, contiene molta vitamina C e questo contribuisce a innalzare le difese immunitarie, utile soprattutto nei mesi freddi. Inoltre, è un ottimo drenante e quindi aiuta a combattere la cellulite e rafforza reni e fegato con la sua funzione diuretica e depurativa. E’ ottimo anche per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, grazie alla pectina in esso contenuta e ha benefici effetti antiossidanti grazie alla presenza di licopene, testimoniata dalle tonalità rosa e rosse.
Il pompelmo è indicato nelle diete,
per il suo basso indice glicemico che aiuta a bruciare i grassi e
permette di combattere e curare l’obesità. Infatti svolge un’azione
fondamentale, agendo sui centri di sazietà: una volta terminato un pasto, il pompelmo permette di fermare il senso della fame e
impedisce di continuare a cercare cibo o qualsiasi altro deleterio
spuntino fuori orario. Insomma, più che una vera e propria perdita di
peso, una dieta a base di pompelmo induce una netta riduzione della
circonferenza vita.
Il pompelmo agisce anche contro l’ipertensione e il diabete, grazie a due sottogruppi di flavonoidi, conosciuti con il nome di esperetina e naringenina, efficaci anche per prevenire la formazione di placche arterosclerotiche. E’ inoltre una sua caratteristica quella di regolare il transito intestinale,
svolgendo anche un’azione farmacologica grazie alla fenilalanina, il
principio attivo più importante, poiché agisce anche come un antibiotico naturale.
La dieta del pompelmo può essere effettuata in diversi modi, a seconda che l’obiettivo sia pedere peso o ottenere un’azione drenante. In ogni caso, è consigliabile valutare con il proprio medico l’intenzione di seguire una dieta a base di pompelmo.
Dieta drenante
Assumere, nell’arco della giornata, una spremuta a base di succo di 2/3 pompelmi diluiti in un litro e mezzo di acqua. Stimolerà la diuresi e aiuterà a sgonfiare, con effetti benefici anche sullo smaltimento della cellulite.
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Ecco cosa accade se tirate l’anulare con il pollice per alcuni secondi
Se siete degli amanti dello yoga, sicuramente conoscerete già alcuni
esercizi di questa incredibile disciplina. Anche chi non lo ama
particolarmente, dopo aver letto questo articolo, potrebbe cambiare
idea. Lo yoga, riserva una parte completamente dedicata alle mani, nel
mudra.
Le mani hanno un’enorme quantità di terminazioni nervose presenti nelle dita che se premute, in un certo modo, aiutano a connettersi i canali che permettono il flusso di energia nel corpo. Semplicemente piegando il pollice sull’anulare, come mostrato dall’immagine di copertina, possiamo ridurre il nostro colesterolo e i grassi perché accelera il nostro metabolismo!
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Le mani hanno un’enorme quantità di terminazioni nervose presenti nelle dita che se premute, in un certo modo, aiutano a connettersi i canali che permettono il flusso di energia nel corpo. Semplicemente piegando il pollice sull’anulare, come mostrato dall’immagine di copertina, possiamo ridurre il nostro colesterolo e i grassi perché accelera il nostro metabolismo!
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lunedì 10 aprile 2017
Sintomi e Rimedi per il Sistema Linfatico pigro e intasato
- lavare e pulire le nostre cellule
- eliminare gli scarti cellulari
- trasportare il sistema immunitario dove c’è bisogno
- drena le endotossine e i virus e cellule morte verso gli organi escretori affinché vengano espulsi dal corpo
- provvede anche a tutte le tossine che vengono da fonti esterne (cibo sbagliato, farmaci e inquinamento ambientale)
Se fino a oggi l’attenzione della medicina era stata catturata dal sistema vascolare del sangue, oggi sempre più studi mostrano quanto sia importante un sistema linfatico sano per prevenire le malattie e soprattutto per guarire.
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venerdì 7 aprile 2017
Mega-analisi conferma, con aspirina meno rischi morte per tumore
Mega-analisi conferma, con aspirina meno rischi morte per tumore
Forte conferma dei benefici dell'uso regolare di basse dosi di aspirina per chi ha o ha avuto un tumore: l'assunzione di acido acetilsalicilico quotidiana diminuirebbe in generale i pericoli di morte per tumore dell'11% per gli uomini e del 7% per le donne.
Yin Cao, del Massachusetts General Hospital e dell' Harvard Medical School, ha presentato i risultati della sua analisi alla conferenza dell'American Association for Cancer: lo studio si e' basato sull'analisi dei dati relativi alle 86.000 partecipanti al famoso 'Nurses Health Study' condotto tra 1980 e il 2012 e a quelli riguardanti 43.000 uomini di una ricerca collegata.
Durante i 32 anni esaminati, il rischio generale di morte per cancro e' risultato come detto del 7% in meno per le donne e dell'11% in meno per gli uomini che usavano la mini-aspirina.
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mercoledì 5 aprile 2017
Come scegliere la passata di pomodoro
Come dire di no a un classico piatto di pasta al sugo? Certo, fatto di
pomodori freschi è tutta un'altra storia, ma scegliendo la passata di
pomodoro giusta, non sarai deluso dal risultato. Ecco come scegliere il
prodotto giusto e i risultati del nostro test fatto su 24 passate.
La passata di pomodoro è un prodotto che permette di preparare velocemente la classica pasta al sugo, indiscutibile piatto della nostra tradizione culinaria. Per alcuni è un sacrilegio non usare il pomodoro fresco, ma la passata, soprattutto se comprata con attenzione, può essere una valida alternativa.
Abbiamo portato in laboratorio 24 prodotti, per capire quale fosse la migliore.
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La passata di pomodoro è un prodotto che permette di preparare velocemente la classica pasta al sugo, indiscutibile piatto della nostra tradizione culinaria. Per alcuni è un sacrilegio non usare il pomodoro fresco, ma la passata, soprattutto se comprata con attenzione, può essere una valida alternativa.
Abbiamo portato in laboratorio 24 prodotti, per capire quale fosse la migliore.
Che cos'è
La passata appartiene alla categoria delle conserve vegetali: si tratta cioè di un prodotto confezionato che ha subito un trattamento termico che permette che si mantenga nel tempo stabile a temperatura ambiente.Come si produce?
Secondo quanto indicato dalla normativa vigente, la passata di pomodoro può essere prodotta solo direttamente da pomodoro fresco, sano e maturo che viene spremuto (con o senza separazione delle bucce e dei semi) e da cui viene poi eliminata parte dell’acqua naturalmente presente tramite evaporazione. La legge parla chiaro: per produrre la passata è vietato l'utilizzo di concentrato di pomodoro, diluito con acqua. Al di là del pomodoro, gli unici ingredienti che si possono utilizzare sono: sale, correttore di acidità (acido citrico) e piante aromatiche (estratti, spezie, erbe), ma sempre a discrezione del produttore. Nella maggior parte delle passate in commercio troverai indicato nella lista degli ingredienti presenti in etichetta: pomodoro, sale.Continua qui
domenica 2 aprile 2017
Kiwi: ecco perché dovremmo mangiarne uno al giorno
I benefici dei kiwi sono numerosi: questi piccoli frutti verdi apportano all'organismo vitamine C ed E, magnesio, potassio, serotonina, luteina e fibre
I benefici del kiwi sono molteplici. Questo delizioso frutto è infatti piccolo, ma ricco di vantaggi per la salute dell’uomo. Innanzitutto i kiwi sono una fonte eccezionale di vitamine C ed E. Due kiwi contengono in media il 230% della dose giornaliera raccomandata di vitamina C, ovvero quasi il doppio della quantità che si rinviene in un’arancia. La vitamina C è essenziale per l’organismo in quanto contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, a sconfiggere lo stress, a rallentare il processo di invecchiamento, a guarire le ferite cutanee, ad assorbire il ferro ed a promuovere la salute delle ossa, dei vasi sanguigni e dei denti.
La vitamina E è, invece, una miniera di antiossidanti che aiutano a ridurre il colesterolo e ad aumentare le difese immunitarie. I kiwi contengono poi un ormone chiamato serotonina, collegato con le funzioni digestive e cardiovascolari, che favorisce l’apprendimento, aiuta la memoria, regola l’appetito, giova al mantenimento del corretto ritmo sonno-veglia ed è un alleato del buonumore. Tra gli altri benefici del kiwi si annovera la presenza di magnesio e potassio. Il frutto contiene 30 mg di magnesio, minerale essenziale per la funzionalità dei nervi e dei muscoli e per l’energia.Il kiwi è inoltre uno degli alimenti più ricchi di potassio; si tratta di un minerale che aiuta a gestire la pressione del sangue ed a diminuire il rischio di calcoli renali, osteoporosi ed ictus. Un ulteriore beneficio del kiwi riguarda la respirazione: un adulto medio compie più di 20mila respiri al giorno, un lavoro enorme per il sistema respiratorio. La ricerca indica che i kiwi possono aiutare ad alleggerire il carico sui polmoni, abbassando il rischio di dispnea e tosse notturna. E non è tutto. Questo piccolo frutto verde aiuta, infatti, a prevenire la cecità dovuta all’età.
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sabato 1 aprile 2017
Tapioca. 11 Benefici, Proprietà, Usi e Controindicazioni
La Tapioca è naturalmente priva di glutine e apporta numerosi benefici alla salute specialmente in presenza di intestino infiammato e colon irritabile, colite, sindrome metabolica, prevenendo anche osteoporosi ed Alzheimer. Può essere aggiunta a tutti i nostri piatti dato che ha la capacità di rendere molto più digeribili gli alimenti che accompagna.
La Tapioca, il cui nome scientifico è Manihot esculenta è conosciuta anche come cassava, manioca o yuca. La Tapioca si ricava dal tubero della pianta di Manihot esculentan (in breve chiamata Manioca) e assomigliano a grandi patate che possono arrivare a pesare diversi chili.
La Manioca è un arbusto antichissimo, resistente e può raggiungere allo stato selvatico un’altezza di 4-5 metri. E’ una pianta perenne, solitamente coltivata in climi tropicali, di origine sudamericana (nord-est del Brasile) ed oggi viene coltivata anche in vaste zone dell’Africa, dell’Asia e nelle aree meridionali degli Stati Uniti.
Rispetto a molte altre colture, la manioca richiede una bassa
quantità di energia per la sua coltivazione e produce una quantità
elevata di parte commestibile per pianta, rendendola così una delle coltivazioni più sostenibili e preziose del pianeta.
Il tubero della Tapioca ha una scorza dura ma all’interno racchiude una polpa bianca molto preziosa da cui viene ricavata la farina (fecola) o le perle da usare in cucina per la preparazione di diversi piatti. Viene effettuato un processo di essiccazione e impastamento a più livelli fino ad ottenere una farina grezza composta da granelli di forma irregolare simili a delle piccole perle bianche che è la Tapioca.
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La Manioca è un arbusto antichissimo, resistente e può raggiungere allo stato selvatico un’altezza di 4-5 metri. E’ una pianta perenne, solitamente coltivata in climi tropicali, di origine sudamericana (nord-est del Brasile) ed oggi viene coltivata anche in vaste zone dell’Africa, dell’Asia e nelle aree meridionali degli Stati Uniti.
Il tubero della Tapioca ha una scorza dura ma all’interno racchiude una polpa bianca molto preziosa da cui viene ricavata la farina (fecola) o le perle da usare in cucina per la preparazione di diversi piatti. Viene effettuato un processo di essiccazione e impastamento a più livelli fino ad ottenere una farina grezza composta da granelli di forma irregolare simili a delle piccole perle bianche che è la Tapioca.
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