mercoledì 12 luglio 2017

Le potenzialità curative dell’Aloe: studi scientifici a confronto

L’Aloe vera è una pianta succulenta, perenne, autosterile, della famiglia delle Liliaceae che predilige i climi caldi e secchi. Le foglie dell’aloe contengono sostanze essenziali alla sopravvivenza della pianta nelle condizioni pedo-climatiche estreme dove cresce spontanea. La moltiplicazione dell’aloe avviene per seme o per divisione dei polloni che si formano alla base della pianta.

Proprietà:
La linfa è’ un alimento altamente nutritivo, stimola il metabolismo e la crescita cellulare ed è al massimo grado alcalinizzante.
Stimola il sistema immunitario, è emostatica, antipiretica naturale, dissolve e assorbe enzimaticamente le cellule morte o danneggiate, ostacola la crescita dei funghi, dei virus, dei batteri e stimola il processo rigenerativo.
Secondo uno dei più affermati nutrizionisti americani, il dottor Bruce Hedendal, dell’Hedendal Chiropratic and Nutrition Center, le potenzialità curative dell’Aloe vera derivano dalla ricchezza di mucopolisaccaridi fondamentali per l’organismo umano che si trovano in ogni cellula del nostro corpo, e siamo in grado di sintetizzarli nei primi dieci anni. In seguito dobbiamo assumerli con gli alimenti tra i quali l’Aloe vera è fonte più ricca.
Le foglie, che abbiano 3 anni di età o più, possono essere incise longitudinalmente per ricavare una densa linfa, ricchissima di sostanze nutritive, che sulle bruciature, sulle punture di insetto e sulle ferite ha un effetto calmante e rinfrescante, facilita la cicatrizzazione dei tessuti, aumenta la sintesi del collagene e la riproduzione cellulare.
Secondo il Dr. George W. Crile, di Cleveland, la clorofilla dell’Aloe vera è fortemente alcalina, al pari del miele, dell’erba di grano, della frutta e degli ortaggi crudi, tale da impedire la degenerazione delle cellule in una persona che libera il corpo dagli acidi con una dieta equilibrata tendenzialmente alcalina, che aumenta il consumo di acqua pura e che eviti i cibi che producono acido. Egli afferma che: “In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita. Ciò che si eredita sono le abitudini alimentari, ambientali e lo stile di vita. Questo può produrre il cancro”.

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