domenica 29 ottobre 2017

Tumore del colon-retto: il numero di morti (sotto i 55 anni) è aumentato esponenzialmente. I dati sono preoccupanti. Ecco i sintomi più banali che non vanno ignorati per nessun motivo

Uno studio sconcertante, condotto a Marzo dall’American Cancer Society, ha evidenziato come il cancro del colon retto sia aumentato esponenzialmente nei giovani. Un ulteriore studio che ha approfondito il precedente ha mostrato che è aumentato moltissimo il numero di morti per un cancro di questo tipo. Ma la cosa sconcertante è che si parla di persone giovani, sotto i 55 anni. L’ultimo studio sull’argomento è stato pubblicato su Jama e ha analizzato le cause di morte di persone tra i 20 e i 54 anni dal 1970 a oggi. Gli studiosi hanno scoperto che la morte per cancro del colon retto di persone di questa fascia di età è aumentata dell’uno per cento ogni anno dal 2004 al 2014. Un aumento esponenziale che va approfondito. Ma perché sta succedendo? Ha risposto su Self il dottor Anton Bilchij, chirurgo presso il John Wayne Cancer Institute al Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica, California.


Uno studio sconcertante, condotto a Marzo dall’American Cancer Society, ha evidenziato come il cancro del colon retto sia aumentato esponenzialmente nei giovani. Un ulteriore studio che ha approfondito il precedente ha mostrato che è aumentato moltissimo il numero di morti per un cancro di questo tipo. Ma la cosa sconcertante è che si parla di persone giovani, sotto i 55 anni. L’ultimo studio sull’argomento è stato pubblicato su Jama e ha analizzato le cause di morte di persone tra i 20 e i 54 anni dal 1970 a oggi. Gli studiosi hanno scoperto che la morte per cancro del colon retto di persone di questa fascia di età è aumentata dell’uno per cento ogni anno dal 2004 al 2014. Un aumento esponenziale che va approfondito. Ma perché sta succedendo? Ha risposto su Self il dottor Anton Bilchij, chirurgo presso il John Wayne Cancer Institute al Providence Saint John’s Health Center di Santa Monica, California.

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sabato 28 ottobre 2017

Come lavare meglio le mele, secondo la scienza

Una soluzione di acqua e bicarbonato di sodio rimuove buona parte dei pesticidi e dei fungicidi, dice una nuova ricerca (ma niente paura: lavarle sotto il rubinetto resta un'opzione)

 Il bicarbonato di sodio è la soluzione più efficace per rimuovere i pesticidi dalle mele, almeno secondo i ricercatori dell’Università del Massachusetts (Stati Uniti), che hanno provato diversi sistemi per eliminare i residui di prodotti chimici usati come repellenti contro i parassiti nelle coltivazioni. Il risultato del loro studio è stato pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry e sta raccogliendo molto interesse, perché suggerisce di utilizzare un prodotto semplice da reperire ed economico come il bicarbonato di sodio.

La ricerca si è occupata sia dei sistemi industriali sia di quelli casalinghi per rimuovere le tracce di pesticidi. I produttori di mele, per esempio, utilizzano di solito una soluzione a base di acqua e candeggina (ipoclorito di sodio) per lavarle, prima di metterle in commercio. Le mele passano attraverso enormi vasche di lavaggio e sono in seguito risciacquate per rimuovere la soluzione. Gli autori dello studio si sono chiesti quanto sia efficace questo sistema e se ce ne siano di migliori.

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venerdì 27 ottobre 2017

Per i cardiologi il caffè e la cioccolata fanno bene

Il primo e' una concentrazione di antiossidanti

 

"Quattro o cinque tazzine di caffè al giorno, anche decaffeinato, riducono la mortalità cardiovascolare in follow up che vanno da 10 a 18 anni. A lungo termine, bere caffè ha un effetto positivo". Analoghi effetti positivi sulla salute del cuore, seppur di più lieve entità, si riconducono all'assunzione di cioccolato fondente all'85-90%.
    Così Sebastiano Marra, direttore del Dipartimento Cardiovascolare del Maria Pia Hospital di Torino che il 27 e 28 ottobre ospiterà le XXIX Giornate Cardiologiche Torinesi "Advances in Cardiac Arrhythmias and Great innovations in Cardiology". Al Centro Congressi Unione Industriale saranno ospiti oltre 600 partecipanti e 100 relatori, tra i quali i cardiologi della Mayo Clinic di Rochester (Minnesota) e i maggiori esperti europei provenienti da Germania, Francia e Svizzera. Il chicco di caffè - spiega Marra - è la sostanza con più antiossidanti esistente in natura". Quest'anno, il meeting è incentrato sulla prevenzione. "Certamente possiamo affermare che negli ultimi vent'anni abbiamo a disposizione nuovi farmaci, nuove tecniche chirurgiche, che indubbiamente hanno ridotto la mortalità, ma per tre quarti il merito è della prevenzione - spiega Marra - ed è principalmente su questo fattore che noi medici dobbiamo impegnarci". Ma oltre alla coscienza dei fattori di rischio, altro punto determinante è la conoscenza di ciò che fa bene alla salute del nostro cuore e dell'organismo in generale. In questo senso la novità più interessante, e per molti versi inaspettata, è costituita dal caffè.

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giovedì 26 ottobre 2017

Mangiare pasta rende felici, aiuta a dormire e fa dimagrire

I 5 consigli dell'endocrinologa per un piatto in tutta salute

 

"Basta con i falsi miti sulla pasta: non è vero che non si può mangiare la sera, e perché mai privarsi di una bella carbonara? Stimola la tiroide e fa bene anche all'umore". La bella notizia arriva a ridosso della Giornata mondiale della pasta che si svolge il 25 ottobre dall'endocrinologa e nutrizionista Serena Missori e dal provider ECM 2506 Sanità in-Formazione.
    Cinque i consigli dell'esperta per concedersi un piacere gastronomico che in molti guardano come ad un nemico giurato della linea.
    Secondo la dietologa, è opportuno prediligere la pasta di grano duro, meglio se trafilata al bronzo e anche integrale. Meglio ancora gli spaghetti che hanno l'indice glicemico inferiore e sono adatti anche ai diabetici e a chi deve perdere peso.
    Vietata la pasta scotta: deve invece essere assolutamente al dente perché dà più sazietà e ha un indice glicemico più basso.
    Se capita di distrarsi, si può raffreddare sotto un getto d'acqua corrente.
    Sì a una bella spaghettata saltata in padella con olio extravergine d'oliva e spezie, ma ogni tanto concediamoci anche una carbonara con uova e pancetta, per aggiungere un boost di proteine. Fra l'altro questa associazione stimola la tiroide: accompagnarla con della verdura amara riduce la ritenzione idrica.

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domenica 22 ottobre 2017

Barilla: la pasta – dice l’azienda nello spot- é fatta di grano italiano miscelato a quello importato da Francia, Australia e Stati Uniti. Ma sull’etichetta non c’è scritto

“Sull’etichetta non lo scriviamo, ma nello spot lo raccontiamo”. Potrebbe essere questo lo slogan dei fratelli Barilla, che aggirano il contestato decreto del ministro Martina sull’origine del grano con uno spot affidato alla simpatica campionessa di scherma Bebe Vio, Nel video si dice chiaramente per la prima volta che la pasta Barilla è preparata miscelando grano italiano e grano importato da Australia, Francia e Stati Uniti.

Da tre anni aspettavamo questa notizia. Nel gennaio 2013 avevamo chiesto a Barilla, Agnesi, De Cecco, Del Verde, La Molisana, Granoro, Garofalo, Divella e Armando, di riportare sull’etichetta l’origine della materia prima. Li abbiamo invitati anche a spiegare le motivazioni che spingono i pastifici a importare grano duro di alta qualità pagandolo anche il 20-30% in più. Allora l’azienda di Parma  ci ha scritto dicendo che impiegava il più possibile materia prima nazionale, anche per motivi di convenienza economica, e dichiarava di importare il 20% della materia prima (quantità che può arrivare anche al 30% in relazione all’andamento del raccolto italiano). Altri produttori ammettevano l’importazione di grano duro ma non lo dichiaravano in etichetta e sol alcuni fornivano informazioni più precise sul sito. Nel luglio del 2017 abbiamo inviato un’altra lettera ai fratelli ricordando loro che da anni l’indicazione di origine si trova già sulla pasta Voiello che è un marchio di loro proprietà.

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Il grano: la vera storia del grano

 

 

sabato 21 ottobre 2017

Orzo Hordeum Vulgare: il “cereale dei filosofi” energetico e facilmente digeribile

ORZO Hordeum vulgare
È uno dei cereali più antico e più apprezzato per le sue proprietà; le grandi civiltà (cinesi, sumeri, egizi, assiri, romani, tibetani, celti, etc.) conoscevano bene l’orzo ed i metodi per coltivarlo.

Energetico e facilmente digeribile, viene anche detto “cereale dei filosofi”, poiché fin dall’antichità sono riconosciute la sua capacità di migliorare la concentrazione e l’attività psico-fisica in generale (grazie all’acido glutammico, un amminoacido essenziale); ha una composizione molto equilibrata di proteine, acidi grassi essenziali, carboidrati, vitamine, minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese, potassio, rame, silicio, zinco), antiossidanti (SOD) e fibre solubili (ricchi di β-Glucani che hanno funzione energetica, stimolano il sistema di difese immunitarie, regolano il livello di zuccheri nel sangue ed abbassano il colesterolo).

Funge da decongestionante e disintossicante di tutto l’apparato digerente ed è il cereale con il più basso indice glicemico IG, adatto quindi per soggetti diabetici ed in sovrappeso.
La sua farina viene impiegata nella preparazione di torte, biscotti e pane; tuttavia, per poter ottenere risultati ottimali, si consiglia di impiegare questa farina al 20-30% con farina di solina.

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martedì 17 ottobre 2017

L’odore del nostro corpo è connesso con il microbiota intestinale. I rischi dei deodoranti

L’odore delle ascelle comunica lo stato di salute del nostro intestino. I batteri che vivono sotto le nostre braccia possono influenzare il microbiota intestinale e quindi si sta svelando i rischi dei deodoranti commerciali. Ricerche scientifiche mostrano come la flora batterica intestinale può essere modificata negativamente da deodoranti e antitraspiranti.

Con il termine microbiota si intende l’insieme delle colonie batteriche che vivono nell’organismo umano. Questi batteri per la maggior parte vivono nel nostro intestino ma sono presenti anche sulla pelle e in particolare nelle ascelle. I batteri sono in continua simbiosi e comunicazione gli uni e con gli altri, e quelli delle ascelle non sono da meno.

I batteri sono fondamentali per proteggerci da tossine e microrganismi patogeni che possono invadere il nostro organismo, e in generale svolgono moltissime funzioni vitali per la salute. Sono stati fatti infatti degli studi sui ratti che, se cresciuti in modo sterile senza alcun contatto microbico, non sviluppano correttamente gli organi, ghiandole e funzioni biochimiche e quindi hanno una vita molto più breve.

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lunedì 16 ottobre 2017

I Probiotici distruggono le sostanze chimiche tossiche nel nostro intestino

I probiotici nel nostro intestino possono distruggere alcuni tipi di sostanze chimiche tossiche che pervadono ormai la vita moderna. Studi scientifici dimostrano che i batteri simbiotici del microbiota intestinale sono in grado di distruggere alcuni tipi di pesticidi e metalli pesanti che altrimenti possono causare gravi disturbi alla salute.
Recentemente i probiotici hanno ricevuto molta attenzione mediatica per le sempre più numerose ricerche mediche che dimostrano la loro capacità di aiutare il sistema digestivo ad assorbire efficacemente le sostanze nutritive, potenziare il sistema immunitario, combattere la depressione e riparare molti disordini intestinali dovuti ad un’alimentazione a base di prodotti raffinati e trasformati.

Il nostro tratto digerente ospita più di cinquecento varietà di batteri per un totale di 100 trilioni di batteri. Sono tutti parte del microbiota e i probiotici sono i ceppi di batteri particolarmente efficienti per la nostra salute (pro-bios = favoriscono la vita).

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lunedì 2 ottobre 2017

Il magnesio protegge da ictus, malattie cardiache e diabete

del Dr. Mercola

Un nuovo studio dimostra che le persone con alti livelli di magnesio hanno minori probabilità di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2.

Le ricerche svolte in diversi decenni hanno indicato un basso livello di magnesio come causa di aterosclerosi e altre problematiche legate al cuore, ma questo è stato ignorato, gli scienziati si concentravano sui livelli di colesterolo e di grassi saturi. Gli studi dimostrano che quando calcio e magnesio scendono di livello, il rischio di malattie cardiache aumenta.

 Mentre i medici si sono concentrati sul colesterolo come problema e hanno prescritto statine per più di 20 anni, ciò non ha cambiato il fatto che la malattia cardiaca è ancora la principale causa di morte negli Stati Uniti.

Se stai cercando un modo per abbassare il rischio di sviluppare malattie cardiache, ictus e diabete di tipo 2, un nuovo studio ha rivelato risultati molto importanti solamente iniziando una semplice abitudine: assumere quotidianamente 100 mg di magnesio.

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Alimenti che contengono magnesio 

Carenza di magnesio: i sintomi, le cause e l'alimentazione

 

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...