Capire a che punto siamo rispetto alla data di arrivo del picco non è facile, anche perché potremmo avere una risalita dovuta a nuovi focolai sfuggiti alla mappatura o a un meno stringente rispetto delle misure, ma in ogni caso ci sarà un giorno in cui la crescita si fermerà. Al momento il dato positivo è che siamo di fronte ad alcuni giorni in successione di numeri (tutto sommato) contenuti. Si può quindi azzardare una previsione: «Quello che abbiamo fatto con le restrizioni è “flettere la curva”, cioè abbiamo fatto diventare la montagna una collina. Nei prossimi giorni ci dobbiamo aspettare un plateau, un “altopiano” — spiega Pregliasco—. Attenzione, però, i nuovi casi per un po’ potrebbero anche non abbassarsi. Sarà dovuto al campionamento: quando i soggetti infetti sono meno, li si riesce a tracciare tutti».
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