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domenica 29 aprile 2018
sabato 28 aprile 2018
Endometriosi, i componenti della plastica tra le cause scatenanti
Patologia motivo separazione dal partner per una pazienre su 5
Gli ftalati, prodotti chimici che vengono aggiunti alla materie plastiche per migliorarne la modellabilità, sono tra le cause scatenanti dell'endometriosi, malattia caratterizzata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parte interna dell'utero e anche di altri organi. L'argomento è tra quelli all'ordine del giorno al convegno mondiale della Società di endometriosi e disturbi ginecologici (Seud) in corso a Firenze.
"L'endometriosi è legata agli ormoni della donna, e i
contaminanti ambientali, come appunto gli ftalati, sono sostanze che
hanno effetti ormonali" spiega Felice Petraglia, presidente del
convegno, ordinario di ginecologia e ostetricia presso l'Università di
Firenze e direttore del dipartimento materno infantile dell'Azienda
ospedaliera di Careggi. "E' stato verificato - spiega sempre Petraglia -
che nelle cisti ovariche dovute all'endometriosi c'è una concentrazione
elevata di ftalati", che pertanto possono essere considerati "fattori
scatenanti in persone predisposte alla malattia".
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venerdì 27 aprile 2018
Come seguire il programma green&detox in dieci giorni
Il programma green&detox in dieci giorni è un esperienza che trasformerà radicalmente il vostro stato di salute. Il programma in versione integrale prevede tre smoothie, spuntini vari, acqua e tisana depurativa per l’intera durata di dieci giorni. Questo regime garantirà il massimo dei risultati in termini di dimagrimento e di miglioramento dello stato di salute; il numero di chili che potete aspettarvi di perdere varia tra 4,5 e 7. Il programma in versione modificata prevede due smooothie al giorno (uno a colazione e uno a pranzo) più un pasto leggero per cena, spuntini vari, acqua e tisana depurativa. Il leggero pasto giornaliero può consistere in un’insalata mista, verdure saltate in padella con un filo d’olio…
Per tutti i dieci giorni sono vietati: zucchero bianco, carni, latte, formaggi, alcolici di qualsiasi tipo, caffè, bibite normali e “light”, cibi confezionati, fritti e carboidrati raffinati (pane bianco, pasta, dolciumi eccetera).
Il programma in versione integrale
Bevete gli smoothies verdi. Ogni giorno, bevete tre smoothie verdi: uno a colazione, uno a pranzo e uno a cena. In alternativa potete sorseggiarli nel corso della giornata via via che vi viene fame. E’ importante bere uno smoothie o sgranocchiare uno spuntino ogni tre-quattro ore, in modo da tenere il metabolismo sempre “su di giri”. Ciascuno smoothie dovrebbe contenere fra i 350 e i 450 ml di liquido.Continua qui
giovedì 26 aprile 2018
Fino a 17 pesticidi nello stesso tè. Neanche Lipton e Twinings si salvano
Fino a 17 pesticidi nella stessa bustina di tè. A scoprirlo è il magazine francese 60 millions de consommateurs che ha confrontato 26 marche vendute in Francia accertando che tutte, anche quelle bio, contengono pesticidi.
I peggiori e i migliori
Se per nove prodotti le tracce di pesticidi risultano “appena misurabili”, per quattro il risultato complessivo è stato “molto insufficiente”, contenendo residui molto importanti di pesticidi, anche sopra i limiti di legge. Nel té nero Dammann Frères sono stati trovate fino a 17 diverse tracce di pesticidi, ma tra i té neri, considerando tutti i tipi di materiali contaminanti, i peggiori sono stati ritenuti: l’Original earl grey della Twinings, il Rich earl grey Lipton e il Thè noir earl grey di Bio Village Repère (E.Leclerc). Nella categoria tè verde alla menta, invece, i giudizi complessivi si sono mantenuti tutti entro la soglia dell’”accettabile”. Qui Lipton si riscatta con uno dei migliori risultati con il prodotto thé verde alla menta, mentre tra i neri, il té bio Auchan noir Earl grey aromatisé ottiene un “molto buono” complessivo.Continua qui
lunedì 23 aprile 2018
Perchè viene la nausea: le cause scatenanti e le soluzioni più immediate
La nausea è una sensazione sgradevole che si avverte a livello di stomaco, gola e bocca spesso con aumento della salivazione e può accompagnarsi talvolta al vomito. Può comparire insieme con altri sintomi come sudorazione fredda, rallentamento del battito cardiaco, giramenti di testa e vertigine.
LE MOLTE POSSIBILI CAUSE DELLA NAUSEA
La nausea è un sintomo piuttosto comune, riferibile a diverse condizioni patologiche, di solito di natura gastrointestinale, ma non solo. Nausea e vomito, infatti, sono fra gli effetti collaterali della maggior parte dei farmaci, possono insorgere come conseguenza della labirintite, di artrosi, possono essere segni premonitori di infarto e ischemia, di un’intossicazione alimentare, di botulismo o anche conseguire a un forte mal di testa, a un intenso sforzo fisico o dipendere dal mal da movimento (mal d’auto, d’aereo e così via).
«La più frequente causa di nausea rimane la reazione vagale che consiste in un meccanismo riflesso conseguente frequentemente al dolore di qualsiasi origine, ma è una reazione che può conseguire anche a forti e improvvise emozioni. In questo caso si associa a sudorazione, brusco abbassamento della pressione sanguigna e conseguente possibile perdita di coscienza» approfondisce Andrea Galli, Ordinario di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva all’Università di Firenze.
QUALI SOLUZIONI
Se la nausea è un effetto collaterale di un farmaco, il metodo migliore per non avvertirla più è sospendere il trattamento farmacologico laddove possibile.
La nausea, purtroppo, è uno degli effetti indesiderati più comuni in caso di radio e chemioterapia e in questo caso il trattamento non si può interrompere, quindi necessariamente bisogna adoperarsi per attenuare la sgradevole sensazione. In questo senso numerosi accorgimenti alimentari possono renderla più sopportabile.
I CIBI CHE ALLEVIANO LA NAUSEA
Vi sono cibi che possono aggravare la nausea, in genere tutti quelli molto ricchi di grassi, i formaggi fermentati, i cibi integrali, i prodotti raffinati, frutta e verdura non matura, i legumi secchi, i prodotti di pasticceria, l’alcol, il caffè, le cipolle e i cibi piccanti.
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sabato 21 aprile 2018
Addio chemioterapia, arriva il vaccino per sconfiggere il tumore
Un vaccino contro il cancro potrebbe salvare la vita a
moltissime persone. Gli esperimenti condotti sui topi hanno dimostrato
che il 97% dei tumori del sangue è regredito grazie a questo mix di
farmaci e probabilmente entro fine anno partiranno le
sperimentazioni sugli esseri umani con linfoma di basso grado.
Con questo vaccino si potrà
evitare la chemioterapia e gli effetti collaterali che potrebbe avere
dovrebbero essere solo febbre e dolore locale nel punto in cui viene
iniettato il liquido. Il medicinale agisce sul sistema immunitario e
combatterebbe le cellule tumorali fino ad ucciderle. La speranza è che
gli esiti delle sperimentazioni possano essere positivi, in questo caso
potrebbe entrare in commercio già entro un anno o due.
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venerdì 20 aprile 2018
6 benefici dei broccoli
I broccoli sono tra le verdure più ricche di vitamina C, ma sono anche
un'importante fonte di calcio e di vitamina K, quindi ideali per chi
presenta intolleranza al lattosio.
I broccoli appartengono alla famiglia delle verdure crucifere le cui proprietà nutrizionali apportano numerosi benefici per la salute del corpo.
Anche se fino a qualche tempo fa i broccoli non erano molto apprezzati, al giorno d’oggi molti li includono nella loro dieta proprio per le proprietà benefiche che offrono all’organismo.
Senza esagerare, 100 grammi di broccoli possono fornire circa il 150% della quantità giornaliera di vitamina C. I broccoli sono anche ricchi di vitamina K, vitamine del gruppo B, ferro e zinco, tra i tanti nutrienti essenziali.
Dato l’alto contenuto di composti antiossidanti e di minerali essenziali, il consumo regolare di broccoli potrebbe avere un importante effetto di protezione contro lo sviluppo di malattie come il cancro.
Per questo motivo, da alcuni anni a questa parte, i ricercatori si sono impegnati a condurre studi e ricerche su questo ortaggio per determinarne le proprietà e la frequenza con cui andrebbe assunto.
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I broccoli appartengono alla famiglia delle verdure crucifere le cui proprietà nutrizionali apportano numerosi benefici per la salute del corpo.
Anche se fino a qualche tempo fa i broccoli non erano molto apprezzati, al giorno d’oggi molti li includono nella loro dieta proprio per le proprietà benefiche che offrono all’organismo.
Dato l’alto contenuto di composti antiossidanti e di minerali essenziali, il consumo regolare di broccoli potrebbe avere un importante effetto di protezione contro lo sviluppo di malattie come il cancro.
Per questo motivo, da alcuni anni a questa parte, i ricercatori si sono impegnati a condurre studi e ricerche su questo ortaggio per determinarne le proprietà e la frequenza con cui andrebbe assunto.
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giovedì 19 aprile 2018
Longevità: non dipende solo dai geni. Fate movimento e bilanciate l’alimentazione
Il 19 aprile a Roma una giornata dedicata. «Longevity Run»presso lo
Stadio Nando Martellini delle Terme di Caracalla e check-up gratuiti con
i medici del Gemelli
Stefano Massarelli
La lunghezza della vita è influenzata dai geni in una percentuale
non superiore al 20-25%. Per il resto, a decidere quanto vivremo sono i
nostri comportamenti, i vizi quotidiani, lo stile alimentare e, non da
ultimo, il movimento fisico.
«Abbiamo dimostrato che non ci sono geni legati al declino fisico funzionale di una persona. La longevità non è un dono di natura ma si conquista passo dopo passo con uno stile di vita corretto e con una adeguata prevenzione», sottolinea Francesco Landi, primario di Riabilitazione Geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma, tra i promotori della «Longevity Run», l’iniziativa in programma il prossimo 19 aprile a Roma presso lo Stadio «Nando Martellini» delle Terme di Caracalla, finalizzata a sensibilizzare la popolazione italiana sull’importanza di uno stile di vita sano e sul valore della prevenzione per garantirsi una vita longeva e attiva.
Esercizi aerobici due-tre volte alla settimana
Tra gli elementi vincenti per conservare un buono stato di salute nel tempo, secondo il geriatra, è importante innanzitutto astenersi dal fumo ed evitare l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. In secondo luogo, tenere sotto controllo girovita e indice di massa corporea, due elementi strettamente correlati al peso corporeo.
Giusto apporto di proteine con la dieta
L’attività fisica da sola, tuttavia, non basta a mantenere un buono stato di salute. A dimostrarlo è anche un recente studio pubblicato sul Journal Nutrition, Health and Aging, secondo cui per ottenere le prestazioni migliori è necessario adottare una dieta equilibrata, con un adeguato apporto proteico.
«Tra gli elementi vincenti per conservare un buono stato di salute e contrastare la perdita di massa muscolare (sarcopenia), una delle prime implicazioni della terza età è una dieta equilibrata, con 3-5 porzioni al giorno tra frutta e verdura e il giusto apporto di proteine, anche da alimenti di origine animale di alta qualità», sottolinea Landi.
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Stefano Massarelli
«Abbiamo dimostrato che non ci sono geni legati al declino fisico funzionale di una persona. La longevità non è un dono di natura ma si conquista passo dopo passo con uno stile di vita corretto e con una adeguata prevenzione», sottolinea Francesco Landi, primario di Riabilitazione Geriatrica al Policlinico Gemelli di Roma, tra i promotori della «Longevity Run», l’iniziativa in programma il prossimo 19 aprile a Roma presso lo Stadio «Nando Martellini» delle Terme di Caracalla, finalizzata a sensibilizzare la popolazione italiana sull’importanza di uno stile di vita sano e sul valore della prevenzione per garantirsi una vita longeva e attiva.
Esercizi aerobici due-tre volte alla settimana
Tra gli elementi vincenti per conservare un buono stato di salute nel tempo, secondo il geriatra, è importante innanzitutto astenersi dal fumo ed evitare l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti. In secondo luogo, tenere sotto controllo girovita e indice di massa corporea, due elementi strettamente correlati al peso corporeo.
Giusto apporto di proteine con la dieta
L’attività fisica da sola, tuttavia, non basta a mantenere un buono stato di salute. A dimostrarlo è anche un recente studio pubblicato sul Journal Nutrition, Health and Aging, secondo cui per ottenere le prestazioni migliori è necessario adottare una dieta equilibrata, con un adeguato apporto proteico.
«Tra gli elementi vincenti per conservare un buono stato di salute e contrastare la perdita di massa muscolare (sarcopenia), una delle prime implicazioni della terza età è una dieta equilibrata, con 3-5 porzioni al giorno tra frutta e verdura e il giusto apporto di proteine, anche da alimenti di origine animale di alta qualità», sottolinea Landi.
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mercoledì 18 aprile 2018
Prendersi cura della vista, soprattutto per chi usa il digitale. A Milano un progetto per le scuole
«Ci vediamo a scuola», organizzato dall’ICS Maugeri Clefi insieme
all’Ufficio scolastico per monitorare 700 giovani studenti. Gli esperti:
«Anche gli occhi possono fare ginnastica»
In alcune scuole di Milano, fino a maggio, all’attività fisica si affiancherà la ginnastica oculare, grazie al progetto di medicina preventiva «Ci vediamo a scuola», organizzato dall’ICS Maugeri Clefi insieme all’Ufficio scolastico ambito territoriale di Milano e città metropolitana. Una collaborazione, la prima di questo tipo in Italia, che consentirà di eseguire screening per la valutazione dell’efficienza e del benessere visivo su oltre 700 ragazzi di dieci istituti di ogni ordine e grado aderenti a “Rete salute”.
«Forniremo loro consigli di corretta igiene visiva, come la distanza da mantenere dal dispositivo digitale, la giusta postura da assumere, l’importanza di una corretta illuminazione e di quella che potremmo chiamate fisioterapia oculare» spiega il responsabile del progetto Idor De Simone, ottico e optometrista del dipartimento di oculistica degli Istituti Clinici Maugeri, un dottorato in scienze della visione all’Università della California. I sei muscoli che controllano i movimenti di ciascun occhio, infatti, sono allenabili, esattamente come quadricipiti e bicipiti. Con opportuni movimenti degli occhi, inoltre, è possibile rilasciare e contrarre anche i muscoli involontari che governano pupilla e cristallino e ci permettono di mettere a fuoco.
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Nicla Panciera
In alcune scuole di Milano, fino a maggio, all’attività fisica si affiancherà la ginnastica oculare, grazie al progetto di medicina preventiva «Ci vediamo a scuola», organizzato dall’ICS Maugeri Clefi insieme all’Ufficio scolastico ambito territoriale di Milano e città metropolitana. Una collaborazione, la prima di questo tipo in Italia, che consentirà di eseguire screening per la valutazione dell’efficienza e del benessere visivo su oltre 700 ragazzi di dieci istituti di ogni ordine e grado aderenti a “Rete salute”.
«Forniremo loro consigli di corretta igiene visiva, come la distanza da mantenere dal dispositivo digitale, la giusta postura da assumere, l’importanza di una corretta illuminazione e di quella che potremmo chiamate fisioterapia oculare» spiega il responsabile del progetto Idor De Simone, ottico e optometrista del dipartimento di oculistica degli Istituti Clinici Maugeri, un dottorato in scienze della visione all’Università della California. I sei muscoli che controllano i movimenti di ciascun occhio, infatti, sono allenabili, esattamente come quadricipiti e bicipiti. Con opportuni movimenti degli occhi, inoltre, è possibile rilasciare e contrarre anche i muscoli involontari che governano pupilla e cristallino e ci permettono di mettere a fuoco.
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martedì 17 aprile 2018
Anche l’acqua minerale contaminata dalle microplastiche. Nuovo studio di Orb Media su 11 marche famose
Lo spettro delle microplastiche torna ad aleggiare andando a colpire un prodotto che oltre un terzo dei consumatori assume quotidianamente: l’acqua minerale in bottiglia. Uno studio condotto da Orb Media – un’organizzazione non profit di Washington – ha evidenziato come le microplastiche siano presenti nel 93% dell’acqua imbottigliata, sollevando il dubbio se sia effettivamente migliore rispetto a quella del rubinetto, che sembrerebbe contenerne quasi la metà.
I test sono stati condotti su un campione di 259 bottiglie, acquistate in diversi Paesi del mondo (Usa, Cina, Brasile, India, Indonesia, Messico, Libano, Kenya e Thailandia, Francia, Germania, Italia). In tutto sono state prese in esame 11 marche ed è stata rilevata una diffusa contaminazione da detriti di plastica, tra cui polipropilene (materiale usato per realizzare i tappi delle bottiglie), nylon e polietilentereftalato (PET).
Per testare l’acqua in bottiglia, i ricercatori hanno infuso in ognuna di esse una tinta, chiamata Nile Red, che si lega alla plastica. L’acqua è stata quindi filtrata a fino a 1,5 micron, ovvero 0,0015 millimetri (meno di un globulo rosso umano). Osservandole al microscopio nel bagliore blu di una luce simile a quella usata dagli investigatori sulle scene del crimine usando occhiali arancioni, su ciascun filtro le particelle di plastica colorate brillavano come piccole braci.
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lunedì 16 aprile 2018
Assumere la pillola contraccettiva non fa aumentare i rischi di sviluppare cancro al seno
Fabio Di Todaro
I contraccettivi ormonali combinati, cioè quelli che contengono sia un estrogeno sia un progestinico, rappresentano la soluzione contraccettiva farmacologica più impiegata nel mondo.
Attorno a loro, però, un’aura di sospetto: legata alla possibilità di insorgenza di un tumore al seno tra le donne che li assumono. Ipotesi anticipata da alcune pubblicazioni, ma poi smentita da uno studio pubblicato sulla rivista «Clinical Breast Cancer», condotto da un team di ricercatori italiani dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
La ricerca ha riguardato una campione di 2527 donne a rischio familiare di tumore al seno, anche portatrici della mutazione Brca: quella che ha portato l’attrice Angelina Jolie a rimuovere a scopo preventivo sia i seni sia le ovaie. L’analisi retrospettiva ha rilevato che l’uso di contraccettivi ormonali combinati non ha aumentato le probabilità di ammalarsi di tumore al seno, anche in caso di gruppi a rischio alto e intermedio.
Pesa di più l’età tardiva della prima gravidanza
I ginecologi e gli oncologi del centro per lo studio dei tumori eredo-familiari dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena hanno eseguito una revisione delle cartelle cliniche di 2527 donne che avevano partecipato allo screening di valutazione oncologica. Il dieci per cento di loro aveva avuto un tumore al seno prima dei cinquant’anni.
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Attorno a loro, però, un’aura di sospetto: legata alla possibilità di insorgenza di un tumore al seno tra le donne che li assumono. Ipotesi anticipata da alcune pubblicazioni, ma poi smentita da uno studio pubblicato sulla rivista «Clinical Breast Cancer», condotto da un team di ricercatori italiani dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
La ricerca ha riguardato una campione di 2527 donne a rischio familiare di tumore al seno, anche portatrici della mutazione Brca: quella che ha portato l’attrice Angelina Jolie a rimuovere a scopo preventivo sia i seni sia le ovaie. L’analisi retrospettiva ha rilevato che l’uso di contraccettivi ormonali combinati non ha aumentato le probabilità di ammalarsi di tumore al seno, anche in caso di gruppi a rischio alto e intermedio.
Pesa di più l’età tardiva della prima gravidanza
I ginecologi e gli oncologi del centro per lo studio dei tumori eredo-familiari dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Modena hanno eseguito una revisione delle cartelle cliniche di 2527 donne che avevano partecipato allo screening di valutazione oncologica. Il dieci per cento di loro aveva avuto un tumore al seno prima dei cinquant’anni.
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domenica 15 aprile 2018
Gli antenati del Viagra. Storia millenaria degli afrodisiaci, dagli antichi romani alle parole in chat
Evelyn De Morgan (1855 - 1919). La Pozione d’Amore |
«Oggi, ad avvalersi di questo medicinale vasodilatatore a base di Sildenafil – spiega l’urologo Alberto Pansadoro - sono soprattutto uomini sopra i 50, spesso diabetici, o magari con 30 anni di fumo alle spalle. Il tabagismo è, infatti, tra le principali cause di impotenza: rovina le arterie e siccome quelle del pene sono molto piccole e delicate, sono fra le prime ad essere danneggiate. Tuttavia, il medicinale è prescritto anche per quei giovani che hanno problemi di natura psicologica. A volte, capita che di fronte a qualche primo “insuccesso”, essi entrino in un circolo vizioso di inibizione. Il Viagra costituisce allora un appiglio per la propria sicurezza».
L’ENERGIA PSICHICA DI AFRODITE
Per quanto la pillola blu agisca dal punto di vista puramente organico è interessante notare come l’erezione maschile sia l’unica manifestazione del corpo umano che, da sola, non dipende dalla volontarietà e, al tempo stesso, non è una funzione spontanea come, ad esempio, la digestione o la respirazione. Essa è legata alla più vitale fra le pulsioni umane, la libido, un’energia psichica, una spinta vitale che esula dalla sfera sessuale e può esser sublimata e investita in interessi come l’arte, la politica, lo studio, la ricerca, insomma, in tutto ciò che è alla base della civiltà umana.
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sabato 14 aprile 2018
La ricerca dimostra che il fluoro calcifica la ghiandola pineale
La ghiandola pineale è nota come la “sede dell’anima” da centinaia di anni.
Il fluoro, un vettore di tossicità onnipresente nel mondo moderno,
potrebbe effettivamente calcificare questa ghiandola e trasformarla in
pietra?
“C’era una correlazione positiva tra la concentrazione pineale di F [fluoro ] e di Ca [ calcio] (r = 0.73, p <0.02) ma nessuna correlazione tra la concentrazione pineale di F e quella dell’osso. Nella vecchiaia la ghiandola pineale ha accumulato F e la sua Il rapporto F / Ca è più alto dell’osso. ”
Questa non è la prima ricerca che incolpa il fluoro dicontribuire alla cosiddetta calcificazione ectopica o alla calcificazione dei tessuti molli.
La ghiandola pineale è meglio conosciuta per il suo ruolo nel produrre l’ormone melatonina dalla serotonina (innescata dall’assenza di luce) e influenza i ritmi di veglia / sonno e i ritmi stagionali / circadiani. E’ grande come una piccola pigna a forma di pisello, si trova vicino al centro del cervello, tra i due emisferi ed è una struttura cerebrale unica poiché non è protetta dalla barriera emato-encefalica. Questo potrebbe anche spiegare perché è univocamente sensibile alla calcificazione tramite esposizione al fluoro.
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La scoperta
Una ricerca pubblicata nel 2001 ha mostrato che i depositi di fluoro (F) nella ghiandola pineale avvenuti con l’età sono associati alla sua calcificazione. Furono sezionate le ghiandole di undici cadaveri di soggetti anziani e le conclusioni furono:“C’era una correlazione positiva tra la concentrazione pineale di F [fluoro ] e di Ca [ calcio] (r = 0.73, p <0.02) ma nessuna correlazione tra la concentrazione pineale di F e quella dell’osso. Nella vecchiaia la ghiandola pineale ha accumulato F e la sua Il rapporto F / Ca è più alto dell’osso. ”
Questa non è la prima ricerca che incolpa il fluoro dicontribuire alla cosiddetta calcificazione ectopica o alla calcificazione dei tessuti molli.
Cos’è la ghiandola pineale?
E’ una piccola ghiandola endocrina nel cervello dei vertebrati, ed è talvolta chiamata il “terzo occhio” in quanto è un organo sensibile alla luce, situato in posizione centrale con caratteristiche cellulari che assomigliano alla retina umana.La ghiandola pineale è meglio conosciuta per il suo ruolo nel produrre l’ormone melatonina dalla serotonina (innescata dall’assenza di luce) e influenza i ritmi di veglia / sonno e i ritmi stagionali / circadiani. E’ grande come una piccola pigna a forma di pisello, si trova vicino al centro del cervello, tra i due emisferi ed è una struttura cerebrale unica poiché non è protetta dalla barriera emato-encefalica. Questo potrebbe anche spiegare perché è univocamente sensibile alla calcificazione tramite esposizione al fluoro.
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