La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli,
in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire
tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni
addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per
questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli,
in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire
tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni
addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per
questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.
La salvia si presenta come un arbusto sempre verde dal fusto eretto, che può raggiungere al massimo 70 cm e con foglie lunghe, abbastanza affusolate a forma di lancia che si presentano piuttosto spesse e dure.
I fiori della salvia, di un colore che va dal blu al viola, compaiono generalmente in primavera, prediligendo il sole, nonostante sia possibile trovarla anche in climi piuttosto rigidi. Essa si trova generalmente nelle zone mediterranee e negli orti coltivati mentre è molto difficile riconoscerla allo stato selvatico. Il suo “ciclo” dura circa 5 anni, trascorsi i quali va piantata di nuovo.E’ una pianta caratteristica dell’Europa meridionale, in Italia cresce spontanea nelle zone centro-meridionali e nelle isole.
Salvia: cenni storici
La salvia è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome proveniente da salvo che significa appunto “salvare”. I Galli, in particolare, riteneva no che la salvia avesse la capacità di guarire tutte le malattie e che guarisse la febbre e la tosse. Alcuni addirittura credevano che avesse il potere di resuscitare i morti e per questo veniva anche utilizzata nella preparazione di riti magici.Continua qui