«Una dieta troppo ferrea, anche per periodi medio-lunghi, può mettere a rischio la salute delle ossa» avverte il professor Andrea Giustina, endocrinologo dell’Università degli Studi di Brescia e Presidente del Gioseg, il gruppo di lavoro di Specialisti Endocrinologi che si dedicano allo studio dello scheletro, che spiega come basti «un calo ponderale del 10% per osservare una riduzione del 2% nella massa ossea. Se una donna alta 160 cm da 60 chili raggiunge i 54, già notiamo una alterazione in senso negativo sul metabolismo scheletrico. Stessa cosa per un uomo di 90 chili che raggiunga un peso di 81».
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