Prendo la cardioaspirina, influisce sui battiti cardiaci quando mi alleno?
La domanda è
interessante per diversi aspetti e per uno soltanto è invece poco
chiara. Anzitutto la cardioaspirina è un farmaco che, inibendo l’enzima
ciclo ossigenasi, riduce la produzione di trombossano a livello
piastrinico causando quindi un’azione antiaggregante piastrinica (vale a
dire rendendo il sangue “più fluido”. Senza dilungarsi sul farmaco
occorre però indicarne almeno i principali effetti collaterali: la
gastrolesività (inibisce anche la produzione di sostanze che proteggono
la mucosa gastrica) e la maggior tendenza al sanguinamento (ulcere,
varici, traumi, mestruazioni ecc) dovuta appunto alla sua azione
“fluidificante”.
In ambito
sportivo può venire utilizzata, specialmente prima delle attività di
endurance, come ergogeno metabolico ed il più delle volte sinergicamente
alla caffeina in quanto aumenta il metabolismo corporeo (mobilizzando
una maggior quantità di substrati energetici utilizzabili per l’attività
fisica). Dal punto di vista terapeutico è utilizzata in tutti quei casi
(numerosissimi e tra i più vari) in cui è necessaria una maggior
fluidità ematica (sia in modo preventivo che curativo).
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