lunedì 18 agosto 2014

Trappola per zanzare: eccone una che funziona!


Lo dico subito: questa trappola mette k.o. le zanzare, nel senso che le elimina dalla circolazione. A chi dispiace ammazzarle consiglio quindi di non continuare a leggere il post… per non cadere in “tentazione” quando insistono nel ronzare vicino l’orecchio!!!

trappola zanzare

Occorre una comune bottiglia di plastica da tagliare in due parti, quella superiore va capovolta all’interno dell’altra metà della bottiglia, facendo attenzione che l’imbuto non tocchi il fondo (deve esserci una distanza di circa 5/10 cm) e poi si fissa il tutto con del nastro isolante.

Nel recipiente creato va versata una soluzione di mezzo litro di acqua a temperatura ambiente, 200 grammi di zucchero e un grammo di panetto di lievito di birra (si acquista nei supermercati, di solito è nel banco frigo dello yogurt).

Infine, la bottiglia-trappola va rivestita con della plastica o del tessuto di colore scuro, e messa in un posto strategico sul balcone. Le zanzare saranno attratte dall’anidride carbonica sprigionata dalla soluzione e cadranno all’interno dell’imbuto.
Il preparato va svuotato e cambiato ogni due settimane, avendo l’accortezza di controllare il livello dell’acqua.

Anna Simone

Oltre un milione e mezzo di morti l’anno a causa del sale

Una nuova stima pubblicata sul New England Journal of Medicine rivela che, ogni anno, muoiono 1,65 milioni di persone per eventi cardiovascolari legati al consumo di sodio nella propria dieta


14/08/2014
Sale il consumo di sale. Il gioco di parole è voluto; gli oltre 1 milione e mezzo di morti l’anno dovuti a eventi cardiovascolari legati al consumo di sale, non lo sarebbero. Ma così è.
Ecco quanto rivela una nuova analisi appena pubblicata sul New England Journal of Medicine in cui si scopre che il consumo globale di cloruro di sodio è superiore alla raccomandazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di 2,0 g (2.000 mg) al giorno.
L’indagine è stata condotta analizzando le abitudini alimentari di 187 Paesi.

Continua qui

venerdì 15 agosto 2014

La dieta dell’anguria, ti sgonfi e perdi peso in una settimana

dieta dell'anguria

Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima
Durante l’estate, complici anche le ferie, si ha voglia di sfoggiare un fisico tonico ed asciutto. Quando si desidera sgonfiarsi e perdere qualche chilo di troppo, si può provare la dieta dell’anguria; questo è un regime alimentare da seguire per una settimana che non è adatto a chi soffre di malattie o intolleranze. Inoltre, prima di intraprendere qualsiasi dieta è necessario rivolgersi ad uno medico specializzato che stabilisca quanti siano i chili da smaltire.
La dieta dell’anguria è incentrata sulle proprietà di questo frutto che, oltre ad essere molto goloso, è saziante, diuretico e dissetante. L’anguria vanta percentuali altissime di acqua mentre ha pochissime calorie; infatti, ogni 100 grammi sviluppa circa 13 calorie. E’ dolce, per via di particolari sostanze, ricca di antiossidanti e di vitamine quelle del gruppo B, la vitamina A e la C. L’anguria è molto saziante ed è quindi utile per controllare la fame e, se consumata prima dei pasti aiuta a mangiare meno.
Questo regime, oltre a far dimagrire, è un valido aiuto contro la cellulite, i gonfiori e la ritenzione idrica.

Continua qui

giovedì 14 agosto 2014

Navigare su Internet migliora la memoria e previene il declino cognitivo

Le persone adulte e anziane che navigano su Internet pare siano più avvantaggiate nell’utilizzare in modo efficace la memoria, che ne beneficia di un miglioramento. L’attività digitale sarebbe utile anche per prevenire la demenza

Tra i diversi modi per migliorare la memoria pare ci sia anche il semplice navigare su Internet. E a beneficiarne maggiormente sarebbero le persone di mezza età e anziane che, spesso, sono poco alfabetizzate per quel che riguarda la cultura digitale.
Il vantaggio per la memoria, secondo un nuovo studio, deriva dalla promozione della capacità di impegnarsi, pianificare ed eseguire azioni digitali che questa attività richiede.

Lo studio, pubblicato sul The Journals of Gerontology, ha mostrato che l’alfabetizzazione digitale ha aumentato la provvista cognitiva del cervello o favorisce l’impiego di reti cognitive più efficaci atte a ritardare il declino cognitivo.
Gli autori hanno affermato che i Paesi in cui sono stati attuati interventi di politica in materia di miglioramento della DL (Digital Literacy) possono aspettarsi nei prossimi decenni tassi di incidenza più bassi per la demenza.
Continua qui 

martedì 12 agosto 2014

Braccialetti con elastici: possono essere cancerogeni

I braccialetti chiamati "loom bands" fatti con gli elastici intrecciati, e che vanno tanto di moda quest’anno, pare siano oggetto di preoccupazione a causa delle sostanze che li compongono, i ftalati, che sarebbero potenzialmente cancerogeni


I cosiddetti “loom bands”, ossia i braccialetti con gli elastici che vengono intrecciati con una specie di uncinetto sono i must have dell’estate 2014, ma non sarebbero amici della salute. Secondo infatti una nuova ricerca, l’alto contenuto di ftalati ne farebbero un rischio per il cancro.

Ad aver sollevatole preoccupazioni per la salute di chi indossa questo tipo di braccialetti è stato il The Assay Office Birmingham, un laboratorio britannico che si occupa di eseguire test sulla sicurezza di gioielli e bigiotteria. Nell’appunto analizzate gli elastici utilizzati per creare questi braccialetti intrecciati, si è scoperto che in alcuni kit in commercio questi elastici sono ricchi di ftalati, che possono essere assorbiti dal corpo attraverso la pelle – specie durante la stagione calda, quando si suda di più.
Gli ftalati sono un composto chimico già sospettato di essere un agente cancerogeno, e sono noti per disturbare il sistema endocrino, come mostrato da diversi studi sia su animali che nell’uomo.

Continua qui

domenica 10 agosto 2014

Viagra per donne, in vendita dal 2015 la pillola blu per "lei" che aiuta anche a dimagrire

Donne, è in arrivo il Viagra rosa. La versione femminile della pillola dell'amore potrebbe arrivare sul mercato entro il 2015, per poter aiutare tutte le donne a perdere i chili in eccesso e per dimagrire.

 

Non è ancora pronto, ma entro il 2015 dovrebbe arrivare sul mercato. Sto parlando del Viagra rosa, la versione tutta al femminile della celebre pillola blu dell'amore destinata all'universo maschile. Entro la fine dell'anno prossimo, dunque, potrebbe arrivare quello che è già stato ribattezzato il Viagra rosa che, oltre a funzionare come equivalente femminile di quello blu, darà una mano alle donne a dimagrire e di perdere peso.

 

Continua qui

venerdì 8 agosto 2014

E’ confermato: una carenza di vitamina D aumenta più del doppio il rischio di demenza

La carenza di vitamina D è stata definitivamente associata a un sostanziale aumento del rischio di demenza e malattia di Alzheimer nelle persone anziane. I risultato del più grande studio di questo genere.


E’ tempo di vacanze e possibilità di stare all’aperto e al Sole. Approfittiamone dunque, perché è proprio esponendosi alla luce solare che possiamo sintetizzare una preziosa vitamina quale è la vitamina D.Preziosa per molte funzioni dell’organismo, se carente, questa vitamina oggi è stata definitivamente associata a un sostanziale aumento del rischio di sviluppare la demenza o la temuta malattia di Alzheimer.

Continua qui

mercoledì 6 agosto 2014

Ebola, cresce la paura. Oggi riunione dell'Oms

Nessun caso accertato fuori dall'Africa, ma l'allarme è alto in tutto il mondo. Risultati incoraggianti dal siero utilizzato sui due cittadini statunitensi contagiati dal virus in Liberia. Appello dei tre maggiori esperti: sia messo a disposizione delle popolazioni colpite. L'epidemia ha provocato quasi 900 vittime. Il governo della Sierra Leone schiera i militari per far rispettare la quarantena

ROMA - Contagi confermati al di fuori dell'Africa non ce ne sono, ma la paura per l'epidemia di ebola cresce in tutto il mondo, con ricoveri per sospetti casi negli Stati Uniti e in Arabia Saudita e un numero sempre maggiore di compagnie aeree che si rifiutano di volare nelle zone colpite. Dopo la decisione della Banca Mondiale di stanziare 200 milioni di dollari per aiutare i Paesi che stanno fronteggiando l'epidemia, la 'parola' torna all'Organizzazione mondiale per la sanità (Oms): il Comitato di Emergenza che si riunisce a Ginevra deve stabilire in primo luogo se inserire la malattia nella lista delle "emergenza di salute pubblica di livello internazionale". Lo status finora è stato adottato solo per la pandemia del 2009 dell'influenza A, la cosiddetta 'suina', e poche settimane fa per la polio. "Se il comitato riterrà necessario dichiararlo - spiega il comunicato - saranno raccomandate misure aggiuntive per ridurre i rischi".

Continua qui 

domenica 3 agosto 2014

Meteo bambini: come evitare i malanni estivi

Qualche dritta per evitare fastidiosi malanni stagionali ai vostri bambini

 

 
Le condizioni ambientali possono rovinare una vacanza al mare con i vostri bambini?
Certamente si. Ad esempio molti non sanno che una giornata molto ventosa fatta trascorrere ai bambini in barca in mare aperto, può costar loro una fastidiosa otite, oppure che in condizioni di gran caldo, in cui i ragazzi arrivano dalla spiaggia molto accaldati e sudati, oltre che praticamente nudi, entrare in un supermercato con loro, specie nel reparto surgelati, può sicuramente favorire l'insorgenza di una bronchite nei soggetti predisposti.

La permanenza per diverso tempo in ambienti condizionati super affollati come le sale giochi può portare alla diffusione di virus e batteri, così come fare il bagno in mare nei pressi degli scarichi fognari, specie nei giorni di mare calmo, può provocare gastroenteriti oltre che dermatiti.

Continua qui

 

sabato 2 agosto 2014

Cioccolato fondente migliora la circolazione, bastano 40 gr

Riduce stress vasi sanguigni, inefficace invece quello al latte

20th Salon du Chocolat in Brussels  
20th Salon du Chocolat in Brussels
 
Il cioccolato fondente protegge la salute dai rischi associati all'irrigidimento delle arterie grazie ai polifenoli che contiene ed e' capace di ridurre i sintomi dell'aterosclerosi dei vasi periferici. Lo dimostrano i dati pubblicati sul Journal of the American Heart Associaton in una nuova ricerca condotta da esperti della Società Italiana di Medicina Interna (SIMI).

Continua qui

 

giovedì 31 luglio 2014

Menopausa: il cuore si protegge con la soia

Nuovo studio condotto per la North American Menopause Society: la soia se usata con costanza aiuterebbe a proteggere l’apparato cardiovascolare delle donne in menopausa

La soia pare faccia bene alle arterie delle donne, specie se in menopausa. Foto: ©photoxpress.com/Gary
Si sa: la dieta occidentale è molto diversa da quella orientale. Quest’ultima – tra le altre cose – prevede il consumo di soia per un’intera vita. Il risultato, secondo alcuni studiosi, è la netta riduzione dell’aterosclerosi, ossia il pericoloso indurimento delle arterie.Le donne asiatiche che sono migrate in Occidente rendono vani tutti i benefici acquisti dalla precedente dieta, quando cominciano a mangiare come noi. Di contro, le donne che cominciano a mangiare soia quando sono vicine alla menopausa possono ridurre il rischio di aterosclerosi, se questa non era già a uno stadio avanzato.

Continua qui

martedì 29 luglio 2014

La salute nel cono, il gelato ideale

Alla soia, al riso, senza zucchero, a basso indice glicemico: anche il gelato diventa salutare e trova nuove ricette per soddisfare le richieste di chi ha specifiche esigenze nutrizionali o intolleranze alimentari. Si stima che, tra giugno e settembre, saranno 25 milioni gli italiani che, mangeranno il gelato 2 o 3 volte alla settimana: come dessert, a merenda e in alcuni casi anche in sostituzione dei pasti. Inoltre, secondo uno studio olandese, il gelato sarebbe un alleato del buonumore: i ricercatori, infatti, hanno rilevato che quando si mangia un  gelato il volto raggiunge l'86% di felicità. Con gli esperti, cerchiamo di capire qual è il valore nutrizionale del gelato, quali sono le differenze tra quello industriale e quello artigianale e quali le caratteristiche di un gelato sano.

1- Il valore nutrizionale del gelato

“Il gelato è un alimento abbastanza equilibrato perché contiene carboidrati semplici, proteine dell’uovo o della soia e grassi che servono a dare aromi” spiega Andrea Ghiselli, nutrizionista del Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura-Centro di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione (CRA-NUT). Se si sceglie quello con il cono o il biscotto, ci sono anche i carboidrati complessi. Nel gelato sono presenti, anche in funzione del gusto che si sceglie, vitamine A e B2, calcio e fosforo dal latte e dalla panna, potassio, vitamina C dalla frutta acquosa, vitamina E ed acidi grassi polinsaturi dalla frutta oleosa, elementi antiossidanti dal cacao e dal caffè. Meglio quello industriale o quello artigianale? “Non c’è una risposta: è anche una questione di gusti ed esigenze. Per esempio, il gelato artigianale è sempre diverso perché non è standardizzato, mentre con quello industriale non ci sono sorprese” dice Ghiselli. E poi ci sono anche considerazioni pratiche: “Poiché il gelato industriale è porzionato ed ha l’etichetta nutrizionale, è più facile controllare le calorie e sapere cosa si sta mangiando esattamente”.


Continua qui

lunedì 28 luglio 2014

Metà della popolazione porta con sé un virus intestinale sconosciuto

Scienziati scoprono che ben la metà della popolazione mondiale ospita nel proprio intestino un virus che era fino a oggi sconosciuto e che è stato collegato a obesità, diabete e altre malattie dell’apparato gastro-intestinale
 
Ricercatori scoprono un nuovo (vecchio) virus che avrebbe già infettato l'intestino di metà della popolazione mondiale. Foto: ©photoxpress.com/Valentin Mosichev
E’ un virus che nessuno conosceva. Ma pare sia decisamente diffuso, dato che ha già infettato la metà della popolazione mondiale. Si chiama “crAssphage” ed è noto per infettare una delle specie batteriche intestinali più comuni, i batteroidi. Questi batteri si ritiene siano collegati a obesità, diabete e altre malattie dell’apparato intestinale.

Continua qui

sabato 26 luglio 2014

Vuoi vivere più a lungo? Mangia noci

L’elisir di lunga vita non è un qualcosa di effimero o roba da maghi, ma si può nascondere in un comune frutto: la noce

Le noci, secondo uno studio, sono una sorta di elisir di lunga vita. Foto: ©photoxpress.com/Ivonne Wierink
L’elisir di lunga vita, da sempre ricercato da scienziati e “maghi”, forse non è qualcosa di misterioso o chissà come complicato, ma un qualcosa che tutti abbiamo a portata di mano: un frutto che si chiama noce.

Sono stati i ricercatori spagnoli della Universitat Rovira i Virgili di Tarragona ad aver sottolineato a seguito di uno studio come l’assunzione di una manciata di noci, anche solo tre volte a settimana, possa essere la chiave di lunga vita.

Continua qui

Prevenire l’osteoporosi con soli 20 minuti di Sole

Gli esperti della Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro invitano a prevenire l’osteoporosi, una condizione che colpisce una larga fetta della popolazione, aumentando la sintesi della vitamina D con l’esposizione ai raggi solari per almeno 20 minuti al giorno per cinque giorni a settimana
 
La vitamina D, per essere sitetizzata, necessita di un'esposizione al Sole. Foto: ©photoxpress.com/Sergey Kolesnikov
La carenza di vitamina D è legata a tutta una serie di disturbi, tra cui perfino il rischio di sviluppare una forma di schizofrenia. Questa carenza è tuttavia associata in particolare ai problemi di natura osseo-scheletrica. E’ un tipo di vitamina che si può assumere tramite l’alimentazione, ma che per essere sintetizzata ha bisogno della luce naturale, ossia quella del Sole.

Continua qui

venerdì 25 luglio 2014

Il girovita può dirci come sta il cuore


Sono il “ritratto della salute”. Giovani, sani, senza fattori di rischio cardiovascolare di alcun genere: non hanno la pressione alta o il colesterolo in eccesso, non soffrono di diabete, non fumano. Eppure, molti hanno già i primi segni di aterosclerosi e quindi sono a maggior rischio di infarti e ictus: colpa del grasso “che non si vede”, quello che si accumula attorno agli organi interni ed è molto pericoloso per la salute di cuore e vasi. Lo dimostra una ricerca presentata al Canadian Cardiovascular Congress 2011 , secondo cui per capire se siamo “grassi dentro” basta misurare il girovita.
STUDIO – A questa conclusione i ricercatori dell'Istituto di Cardiologia dell'università del Quebec sono arrivati analizzando a fondo poco meno di duecento giovani dai 18 ai 35 anni, per metà uomini e metà donne, che non avevano alcun fattore di rischio classico né una storia familiare di malattie cardiovascolari. I volontari sono stati misurati per stabilire l'indice di massa corporea e il girovita, ma soprattutto sono stati sottoposti a un'accurata risonanza magnetica per verificare la presenza di aterosclerosi a livello delle carotidi, le arterie che portano il sangue verso il cervello; attraverso la risonanza, inoltre, i ricercatori hanno quantificato con precisione il grasso sottocutaneo e quello viscerale che “copre” gli organi del torace e dell'addome. «Abbiamo visto che molti giovani senza apparenti fattori di rischio avevano già i primi segni di aterosclerosi: erano coloro con una maggior quantità di grasso viscerale – racconta Eric Larose, il cardiologo che ha coordinato la ricerca –. Non si tratta di persone obese, né con un indice di massa corporea preoccupante: i nostri risultati dimostrano che bisogna guardare al di là di questi semplici parametri e valutare piuttosto il “grasso nascosto”, perché chi ne ha in maggior quantità ha inevitabilmente più segni di aterosclerosi e quindi un rischio più elevato di infarti e ictus». Tra l'altro, segnala il cardiologo, questi dati confermano ricerche precedenti condotte sulle autopsie di ragazzi americani morti in guerra o in incidenti stradali, secondo cui addirittura l'80 per cento dei giovani adulti apparentemente sani ha segni di aterosclerosi nelle arterie.

Continua qui

giovedì 24 luglio 2014

L’agri-trainer sotto l’ombrellone per imparare a mangiare la frutta estiva

L’orto “sbarca” in spiaggia con l’agri-trainer della frutta che svela i trucchi su cosa, come e quando acquistare la frutta nel modo più conveniente possibile, ma anche come conservare per non sprecare e come utilizzare i prodotti in avanzato stato di maturazione per conserve fai da te o usi estetici, nonché le proprietà salutari, nutritive e abbronzanti delle diverse varietà. Accade domani nelle piazze e nelle spiagge in tutta Italia grazie all’iniziativa di Coldiretti “Sos Frutta”, un’azione educativa che si svolge nei luoghi di vacanza con la distribuzione gratuita di duecentomila pesche, susine e cocomeri. Anche perché  i consumi di frutta e verdura degli italiani sono crollati di oltre il 30 per cento rispetto agli ultimi 15 anni. Ecco in quanti modi la frutta dell’estate può farci bene, non solo a tavola ma in momenti diversi delle nostre giornate.

Continua qui

mercoledì 23 luglio 2014

Troppi grassi nella dieta e non si sentono più gli odori

Scienziati scoprono che una dieta ricca di grassi può inibire il senso dell’olfatto, facendo perdere la capacità di sentire gli odori. E il danno può restare anche se si cambia dieta e si perde peso
 
Ricercatori ritengono che mangiare cibi ricchi di grassi possa danneggiare il senso dell'olfatto. Foto: ©photoxpress.com/Yvonne Bogdanski
Mangiare male, ma soprattutto cibi ricchi di grassi, pare sia collegata alla perdita dell’olfatto, ossia la capacità di percepire gli odori.
Non sentire più gli odori è una condizione che molte persone, quando affette da un forte raffreddore, possono aver provato. E’ una situazione fastidiosa perché, oltre a influire sul senso dell’olfatto, influisce anche sul senso del gusto. Ma, non sentire gli odori è non solo una condizione di disagio, ma può avere anche ripercussioni sulla propria salute: per esempio, non percepire un cattivo odore emesso da un cibo può far rischiare un’intossicazione.

Continua qui

domenica 20 luglio 2014

Come leggere dallo schermo senza fatica

Ti capita di avvertire fastidio agli occhi, affaticamento o mal di testa quando leggi da uno schermo? In questo articolo cerchiamo di capire il perché, ma soprattutto come risolvere o almeno ridurre il problema.
Innanzitutto devi sapere che leggere per molto tempo dallo schermo di un computer (o di qualsiasi altro strumento elettronico) provoca affaticamento agli occhi in quanto i movimenti che gli occhi devono compiere per questa attività non sono naturali. Infatti, l’occhio ha bisogno di movimento, di varietà, di un’alternanza vicino-lontano, mentre quando si sta davanti al computer tutto questo non avviene, anzi la lettura prolungata da uno schermo comporta:
  • movimento limitato degli occhi: gli occhi si spostano dalla tastiera, allo schermo e ad eventuali documenti cartacei; questo comporta una diminuzione degli ammiccamenti (battito di palpebre) con conseguente minor idratazione (il cosiddetto “occhio secco”)
  • luce artificiale ed errata illuminazione
  • postura spesso scorretta
Al giorno d’oggi, però, capita sempre più spesso di leggere da uno schermo, allora come si può farlo riducendo la fatica e lo stress a carico degli occhi?

Continua qui

venerdì 18 luglio 2014

Fumo di terza mano: si rischia davvero il cancro

Ancora conferme sul rischio di cancro provocato dal cosiddetto fumo di terza mano, ossia quelle sostanze che si depositano sui muri, sugli oggetti e arredamenti nei locali dove qualcuno ha fumato. A essere in pericolo sono soprattutto i bambini, ma anche gli adulti rischiano grosso. Lo studio
 
Il cosiddetto fumo di terza mano può essere anche più pericoloso di quello di prima e seconda mano. Foto: ©photoxpress.com/Teodor Ostojic
Un tempo solo i fumatori venivano considerati esposti a grave rischio di cancro, soprattutto ai polmoni. Con il passare degli anni le ricerche furono intensificate e si è posto l’accento anche sul fumatore passivo, su quello, cioè, che viene esposto comunque al fumo di sigaretta stando vicino a chi sta fumando. Ma le cose stanno anche peggio. Oggi infatti è stato purtroppo confermato un rischio ancora più minaccioso derivante dal fumo di terza mano. Il pericolo deriverebbe dalle particelle che, giorno per giorno, si depositano sulle superfici dei mobili e nella polvere di casa.

Continua qui

Peperoni: come renderli più digeribili e sfruttarne le proprietà

Crudi, grigliati, in padella sono un prodotto semplice da preparare e consumare ma spesso non così digeribile I  peperoni sono uno tra i con...