domenica 21 dicembre 2008
Omega - 3 con gusto
Ma chi ha già fatto i conti con un infarto o un ictus dovrebbe aumentare un pò la dose.
In questo caso, il consumo di pesce, va associato a integratori a base di omega - 3 (un grammo al giorno).
L'unico vero inconveniente di questa terapia è rappresentato da un retrogusto non particolarmente
gradevole, ma l'industria farmaceutica si sta attrezzando. I veri produttori di omega - 3, infatti,
non sono i pesci ma le micro-alghe, che rappresentano appunto il nutrimento dei pesci grassi. A breve dovrebbero dunque essere disponibili integratori omega - 3 vegetali, dal gusto più gradevole perchè
estratti direttamente dalle alghe.
giovedì 18 dicembre 2008
Memoria a rischio con una dieta senza carboidrati
Eliminare completamente i carboidrati dalla propria dieta non è il modo più salutare di perdere peso, sembra inoltre possa avere delle conseguenze sulle capacità cognitive e sulla memoria. Rinunciare a pane e pasta potrebbe ridurre di molto la memoria e la capacità di concentrazione, almeno stando ai risultati di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori della Tufts University di Boston. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Appetite (Dicembre 2008).
I ricercatori si sono concentrati sugli effetti di una dieta basata sulla quasi eliminazione dei carboidrati (zuccheri, pane e pasta), una dieta conosciuta con il nome di Atkins (il nome deriva dal Robert Atkins, il cardiologo che la mise a punto). Già in passato alcuni studi dimostrarono i notevoli effetti collaterali di questo regime alimentare: problemi respiratori, acidosi metabolica, stitichezza, crampi, ecc. Ora la lista sembra allungarsi.
Il Dottor Holly Taylor, coordinatore dello studio, spiega che in base ai dati raccolti si è rilevato che il cibo che si mangia può avere un impatto immediato sulle capacità cognitive. Il risultato a breve termine è inquietante, le persone che seguono una dieta povera di carboidrati mostrano un'evidente perdita di lucidità, un rallentamento delle capacità cognitive e una parziale perdita della memoria.
I dati raccolti sono frutto di un'indagine che ha coinvolto 19 donne, con un'età compresa tra i 22 e i 55 anni, divise in due gruppi. Un gruppo, quello di controllo, doveva seguire una dieta equilibrata, l'altro, invece, una dieta povera di carboidrati. Già dopo una settimana le donne del secondo gruppo, rispetto al primo, mostravano un evidente peggioramento delle capacità cognitive e mnemoniche.
Secondo i ricercatori la spiegazione di questi effetti collaterali risiederebbe nelle quantità di glucosio nel sangue che viene trasportato al cervello. Il basso contenuto di carboidrati riduce la quantità di glucosio che è fondamentale per il cervello in quanto è utilizzato dalle cellule nervose come energia.
Una dieta dove l'apporto di pane e pasta e minimo, se non nullo, non fornisce al cervello dei livelli di "carburante" sufficienti ad alimentare i neuroni. Questo studio dovrebbero far riflettere sull'importanza di una dieta equilibrata, privarsi di determinati alimenti potrebbe dare degli apparenti "benefici" per la inea a discapito della salute. Infine, i ricercatori hanno evidenziato che entrambi i gruppi esaminati hanno perso esattamente gli stessi chili.
venerdì 12 dicembre 2008
Il buongiorno si vede dal mattino...
Un breakfast sano ed equilibrato aiuta non solo ad affrontare
gli impegni della giornata ma anche a mantenere la pelle giovane
Qualche idea per cominciare bene
ROSSO CORSA Flavonoidi, licopene, antocianosidi: tutte le virtù del rosso
Due fette di pane integrale con un velo di burro e marmellata di lamponi al naturale,
un centrifugato di pomodoro e ravanello, un caffè con zucchero di canna, acqua.
VIA CON L'ENERGIA Partire con la carica giusta per una giornata impegnativa o per l'attività sportiva
Una tazza di riso soffiato, polvere di frutta secca e latte. Una spremuta di pompelmo, caffè al ginseng con
fruttosio, una banana, acqua.
IN CASO DI SOLE Per un'abbronzatura più bella
Una tazza di latte di soia con fiocchi di mais, una coppa di macedonia di melone, fragole e mango, un
centrifugato di arancia, carota e limone, acqua.
FAST BREAKFAST Per chi va di fretta
Uno yogurt naturale con kiwi e fragole in pezzi, spremuta di arancia, caffè d'orzo con zucchero di canna,
acqua, una mela.
DIURETIFAST Per scrollarsi di dosso i liquidi di troppo
Una coppa di macedonia di ananas, mela, melone, banana, centrifugato di finocchio, ravanello e zucchina,
tè verde, acqua.
RISVEGLIARSI PIU' GIOVANI L'invecchiamento si combatte al mattino
Due fette di pane integrale, burro e marmellata di more, una spremuta d'arancia, uno yogurt al naturale,
tè verde, acqua.
di Eleonora Grassi
La Stampa - Dossier Salute Star Bene
mercoledì 10 dicembre 2008
Il decalogo anti-raffreddamenti
autunno e inverno sono i momenti in cui il fisico è sottoposto a grandi stress e che richiedono quindi una
particolare cura, soprattutto per quanto riguarda vitamine e ali minerale.
Mai sottovalutare i sintomi influenzali:
oltre ai disagi legati alla malattia, spesso sono indice del fatto che qualcosa nel proprio stile di vita e nella
propria alimentazione andrebbe decisamente rivisto.
Cercare di tenere uno stile di vita il più regolare possibile:
soprattutto in questo periodo dell'anno bisognerebbe limitare tutto quello che può creare stress o causare
grande stanchezza. Le giuste ore di sonno e pasti corretti a orari regolari sono le prime difese contro
i mali di stagione.
Non affidarsi a rimedi "fai da te":
i cosiddetti rimedi della nonna talvolta possono anche funzionare, ma nella maggior parte dei casi sono
un mix tra saggezza popolare e credenze prive di qualsiasi fondamento scientifico.
Il risultato? Talvolta, invece di guarire acuiscono la malattia.
Assumere integratori alimentare:
introducendo nella propria alimentazione elementi quali le vitamine e tutto ciò di cui il corpo ha maggiormente
bisogno per difendersi dagli attacchi al proprio sistema immunitario.
Ricordarsi sempre dell'importanzadi integrare i liquidi:
le buone abitudini estive di bere spesso valgono anche per l'inverno. Soprattutto quando si contrae l'influenza
è necessario bere grandi quantità di liquidi.
Scegliere con cura l'abbigliamento:
sì ai vestiti "a strati", no ai capi troppo pesanti: un'abbondante sudorazione rappresenta la porta d'ingresso
per mali di stagione e colpi di freddo.
Fare attenzione agli sbalzi di temperatura:
non esagerare con il riscaldamento, da utile può diventare un vero attentato al benessere (la differenza tra
la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai essere superiore ai 15 gradi).
Non trascurare l'attività fisica:
anche se un chilo di troppo può essere nascosto dagli abiti invernali, praticare attività fisica rinforza l'organismo
e aiuta le difese contro gli attacchi dei mali di stagione.
Evitare i luoghi affollati:
nei luoghi molto frequentati si moltiplicano le occasioni di contagio, specialmente se si è già fisicamente
debilitati. Quindi, particolare attenzione a mezzi di trasporto, palestre, piscine nei periodi più a rischio.
Fonte Osservatorio FederSalus (Star bene)
domenica 7 dicembre 2008
Infertilità in aumento tra gli uomini: colpa di fumo, alcol e inquinamento.
Le sostanze tossiche alterano i geni coinvolti nella genesi dello sperma e un numero sempre crescente di italiani non riesce a diventare padre. L’infertilità, quindi, conserva le caratteristiche di sostantivo femminile ma - da qualche tempo a questa parte - sembra essere una prerogativa tutta maschile. Uno studio europeo effettuato dai ricercatori del laboratorio di andrologia dell’Istituto Valenciano de Infertilidad di Alcante in Spagna ha stimato che sono sempre di più gli uomini europei che hanno difficoltà ad avere figli: lo dimostra una classifica stilata in base alla capacità di fecondare del loro seme.
Si conferma il trend in discesa della qualità del seme maschile sia per numero di spermatozoi che per motilità degli stessi - elemento fondamentale per poter raggiungere e fecondare l’ovulo. Le cause sono più di una ma vanno annoverati, tra i motivi principali, l’elevato tasso di inquinamento cui siamo soggetti, il fumo, l’alcol e il consumo di droga. Andrea Lenzi, ordinario di Endocrinologia all’Università La Sapienza di Roma illustra in maniera chiara il concetto:
La nuova criticità cui sono soggetti gli uomini è legata all’aumento di fattori tossici nell’ambiente e allo stile di vita che, fin da adolescenti, è basato sul consumo - spesso sull’abuso - di droghe, sigarette, alcol e anabolizzanti.
Guardando più a fondo, dove si nasconde il rischio? Innanzitutto a tavola: latte, yogurt, tofu, spezzatino, hamburger o formaggio con soia - consumati con regolarità - potrebbero danneggiare la fertilità maschile; in secondo luogo, bisogna prestare attenzione alle onde elettromagnetiche anche di bassa intensità - vedi quelle del telefonino in stand-by -, capaci di ridurre la motilità e la concentrazione degli spermatozoi; ancora, il fumo - come confermato dal Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Catania - paralizza gli spermatozoi bloccandone i mitocondri, organelli disseminati nella coda e che gli danno energia per muoversi.
venerdì 5 dicembre 2008
Longevità
Un recente studio ha dimostrato che bastano 5 cm in più nel girovita per avere un'aspettativa di vita
del 13-17% in meno rispetto ai coetanei. La ricerca, condotta dall'Imperial College di Londra,
ha dimostrato che, anche se il peso di una persona è normale, avere le "maniglie" accorcia la vita.
Lo studio ha coinvolto migliaia di persone di nove paesi europei, con età a partire dai 51 anni,
di entrambi i sessi, monitorate per circa 10 anni. Gli uomini con un girovita di 119 cm presentavano
il doppio delle possibilità di perdere la vita per una malattia, rispetto ai coetanei con il valore sotto
gli 80 cm. Per le donne invece, la soglia di rischio è oltre i 99 cm, mentre quella sicura è sotto i 64,7 cm.
Fonte Viversani & Belli
lunedì 1 dicembre 2008
Calcola online il tuo Indice di Massa Corporea
L'Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di classificare il peso corporeo utilizzando l'Indice di Massa Corporea (BMI, acronimo di Body Mass Index) calcolato dividendo il peso in chilogrammi per il quadrato dell'altezza in metri (kg/m2).
I valori di riferimento sono stati calcolati considerando come normopeso la fascia di popolazione risultata a minor rischio di sviluppo di malattie per cui il peso corporeo sia stato riconosciuto come fattore di rischio. Tra le principali patologie legate al sovrappeso troviamo le malattie cardiovascolari, il diabete, l'ipertensione, l'osteoartrosi, alcune neoplasie. I soggetti classificati come sottopeso sono invece maggiormente a rischio di osteoporosi, fratture, aritmie cardiache.
Adulti
Facendo riferimento allo schema riportato in tabella si può stabilire in quale categoria si colloca ognuno di noi.
Classificazione | BMI | |
Sottopeso | <18,5 | |
Normopeso | 18,5-24,9 | |
Sovrappeso | 25-29,9 | |
Obesità lieve | I classe | 30-34,9 |
Obesità moderata | II classe | 35-39,9 |
Obesità grave | III classe | >40 |
Ricordatevi che questa classificazione ha un importante significato solo per gli adulti.
Bambini e adolescenti
Nel caso di bambini e adolescenti il BMI calcolato va confrontato con apposite curve di crescita:
- qualora il soggetto si collochi sotto il quinto percentile si parla di sottopeso,
- sopra l'85esimo percentile si parla di rischio di sovrappeso,
- sopra il 95esimo percentile si parla di sovrappeso.
La classificazione attuale non prevede di parlare di obesità durante la fase evolutiva (fino ad almeno 20 anni di età).
Per conoscere la categoria del peso di bambini e adolescenti, calcola il BMI utilizzando il form in questa pagina e quindi consulta le curve di crescita BMI per età per maschi e femmine. Per saperne di più visita il sito dei Centers of Disease Control degli Stati Uniti (pagine in lingua inglese).
Calcola quì
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