domenica 29 aprile 2012

Il Punto G esiste? L'esperto: "No, è una bufala mondiale"

Tutto il mondo ne parla: il Punto G sarebbe stato trovato fisicamente e misurerebbe 8 mm. Qualcuno tuttavia la pensa diversamente: il sessuologo Vincenzo Puppo denuncia la bufala mondiale di quello che, secondo lui, è l’ennesimo articolo non scientifico sul Punto G

Si parla ancora – e sempre – di Punto G, quel fantomatico punto in grado di regalare un piacere optional alla donna. Su tutti, o quasi, i media mondiali è infatti apparsa la notizia che il Punto G sarebbe stato scoperto e confermato anatomicamente.
Ma, anche questa volta, c’è chi non è d’accordo.

In una precedente intervista (vedi articolo) il Dott. Vincenzo Puppo, medico e ricercatore/scrittore, del Centro Italiano di Sessuologia, ci aveva spiegato che il Punto G non esiste. Gli chiediamo di commentare l’articolo, sempre sul Punto G, appena uscito nel Journal of Sexual Medicine.

Continua qui

sabato 28 aprile 2012

Stile di vita e rimedi naturali: le armi per combattere l’obesità

A maggio 2012 al via nelle 500 farmacie Apoteca Natura il progetto in collaborazione con SIMG
"Bilancia il tuo peso, misura la tua salute": il medico di famiglia e il farmacista insieme per insegnare la corretta alimentazione e la giusta strategia per il dimagrimento.

Il sovrappeso, l’obesità non è soltanto un serio problema personale, ma è anche un problema di salute pubblica che ha delle pesanti ricadute anche sul sistema sanitario.
Malati di eccesso di peso, le persone che ne soffrono vanno incontro a tutta una serie di incognite che mettono a grave rischio non solo la qualità della vita, ma la sopravvivenza stessa.

Continua qui 



venerdì 27 aprile 2012

Cucinare senza sale? Le ricette degli chef

di ELVIRA NASELLI
Di quanto sale abbiamo bisogno? In realtà di poco più di quello che è già contenuto naturalmente negli alimenti. E invece superiamo di gran lunga la dose fisiologicamente necessaria in condizioni normali, aggiungendone di continuo nelle preparazioni di tutti i giorni: si calcola infatti che un adulto ingerisca di media circa 10 grammi al giorno di sale alimentare (corrispondente a 4 grammi di sodio), una quantità dieci volte superiore a quella suggerita.

In questi giorni a Venezia, alla quarta edizione di "Gusto in Scena", presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, si è discusso di "Cucinare con, cucinare senza sale" e, con l'occasione, molti tra gli chef più noti del nostro paese hanno presentato le loro ricette "senza".

Il ministero della Salute - che ha patrocinato l'evento - già da tempo suggerisce la limitazione dell'uso di sale nella nostra dieta e la sostituzione in ogni caso con sale iodato, utile per prevenire le patologie tiroidee molto diffuse nel nostro paese. Si usa già sale iodato nelle mense scolastiche e dei luoghi di lavoro, si sono firmati accordi con i panettieri per ridurre la quantità di sale nel pane che consumiamo ogni giorno, molte aziende alimentari offrono prodotti a basso contenuto di sale.

Continua qui

martedì 24 aprile 2012

Meno cibi sani, più antidepressivi

L'indagine sulla salute degli italiani: si rinuncia a frutta e verdura per la crisi, aumentano sovrappeso e cure fai-da-te

MILANO - Si rinuncia a un'alimentazione sana e a fare sport, aumenta l'uso di antidepressivi. È un quadro pesante quello che emerge dal Rapporto Osservasalute 2011, presentato a Roma, al policlinico Agostino Gemelli, e dedicato allo stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane. Ad essere in pericolo è la nostra salute e la causa principale si chiama crisi economica che porta a dover tagliare voci di bilancio familiare, in primis le "azioni preventive" di base come la buona alimentazione e l'attività fisica. Si rinuncia per esempio a frutta e verdura, che diventano un lusso per pochi: per la prima volta dal 2005 si registra un calo del numero di porzioni consumate al giorno (da 5,7% a 4,8%), dato che era rimasto grosso modo stabile fino al 2008; paradossalmente si mangia più sano nelle mense, che si confermano principali "fornitrici" di verdure, frutta e ortaggi. Alla base c'è meno disponibilità economica: secondo il Rapporto, la quota di famiglie a rischio povertà sale a una su quattro.

Continua qui

domenica 22 aprile 2012

Sai quanta acqua consumi?

Quanta acqua serve per produrre una tazzina di caffè? Quanta ne sprechiamo ogni volta che ci laviamo i denti? Metti alla prova le tue conoscenze su una delle risorse più preziose del nostro pianeta. E scopri qualche semplice trucco per ridurre la tua impronta idrica.

Continua qui

giovedì 19 aprile 2012

Grassi saturi, se sono troppi ne risente la fertilità maschile

Se il 37% delle calorie sono ottenute da grassi e in particolare almeno il 13% da grassi saturi, viene prodotto il 40% in meno di spermatozoi rispetto a chi sta lontano da tali alimenti

MILANO - Il calo delle nascite nei Paesi occidentali potrebbe aver trovato una spiegazione che fa ricadere la colpa sulle spalle dei mariti golosi: lo dice uno studio pubblicato su Human Reproduction dall’Harvard Medical School di Boston condotto per 4 anni su 99 maschi con età media di 36 anni (da 18 a 55), divisi fra normopeso, sovrappeso e obesi che ha stabilito come la qualità e la quantità degli spermatozoi dipendano fortemente dal tipo di alimentazione. Utilizzando un FFG (acronimo di food frequency questionnaire, cioè questionario della frequenza dei cibi) i ricercatori hanno potuto correlare con precisione il tipo di alimentazione con la composizione degli spermatozoi ottenuta tramite gas-cromatografia. Se almeno il 37% delle calorie sono ottenute da grassi e in particolare almeno il 13% da grassi saturi, viene prodotto il 40% in meno di spermatozoi rispetto a chi sta lontano dai grassi.

Continua qui

mercoledì 18 aprile 2012

Come farmaci e cosmetici inquinano acqua e cibo

Dove finiscono dentifrici, creme e saponi? Nell'acqua: dallo scarico del water o dalla doccia un fiume di principi attivi finisce in acqua, nelle falde superficiali e sui prodotti agricoli.

 
Dove vanno a finire dentifrici, creme e saponi? E i farmaci? Le droghe, i conservanti? Nell'acqua: dallo scarico del water, dalla doccia, dalla lavastoviglie, il loro carico di prodotti chimici e principi attivi finisce nei fiumi, in mare, nei laghi, nelle falde superficiali e nelle acque di irrigazione. Oggi nuovi studi confermano conseguenze allarmanti, in particolare, sulla sessualità e sul sistema riproduttivo di pesci e anfibi. Hanno le stesse conseguenze su di noi? Possiamo fare a meno di queste sostanze?
 
Continua qui 

lunedì 16 aprile 2012

Lo yoga fa bene. Parola di Leslie Kaminoff

Da un noto specialista di fama internazionale, la rivelazione a livello anatomico delle virtù salutari dello yoga

Il suo nome è Leslie Kaminoff ed è conosciuto in tutto il mondo dagli amanti dello yoga. Il suo libro, Yoga Anatomy, è diventato uno dei più grandi bestseller tra gli utenti del sito di Amazon nel 2007.
Il testo, ora tradotto anche in italiano dalla casa editrice Calzetti-Mariucci, è una vera e propria bibbia per gli amanti di questa magnifica disciplina orientale. Dalle radici dell’antica India, gli insegnamenti di Kaminoff sono tanto tradizionali quanto contemporanei. Non è né un guru né uno yogi nel senso reale del termine, ma un insegnante così è rarissimo da trovare. Le sue lezioni sono seguite in tutto il mondo anche online su www.yoganatomy.net, dove i suoi corsi possono essere seguiti in diretta con tanto di attestato/diploma finale.

Continua qui
 

sabato 14 aprile 2012

Cancro al seno: gli effetti collaterali dei trattamenti possono perdurare anni

Secondo uno studio gli effetti collaterali dovuti ai trattamenti contro il cancro della mammella possono anche durare anni, ed è necessario un assiduo, stretto controllo e una serie di iniziative volte a prendersi cura di chi è stata vittima di questa malattia.

Spesso sono inevitabili certi trattamenti quando si è vittima di un cancro del seno. Tuttavia, questi stessi trattamenti possono essere causa di molti effetti collaterali che possono trascinarsi anche per anni dopo la cessazione. Ecco quanto evidenziato in un’edizione speciale della rivista Cancer espressamente dedicata al problema.

Continua qui

 

giovedì 12 aprile 2012

COME PRENDERGLI LE MISURE


Ciao ragazzi oggi leggendo un articolo interessante ho pensato di scrivervi anche a voi un po su questo argomento so che a volte e molto interessante per alcuni ma per altri e scomodo. Detto questo ora gli uomini si possono finalmente confrontare con le medie che ci sono dai studi fatti sulle misurazioni scientifiche... La maggior parte dei uomini sottovaluta le misure del suo pene. In uno studio dell’Università di Pittsburgh, in USA, il 26% degli uomini ha valutato le dimensioni del proprio pene come inferiori alla media, mentre solo il 5% ha segnato la casellina della media. In più, in una ricerca dell’Università del Saskatchewan, in Canada, l’86% degli uomini ha affermato di aver visto sparire le proprie preoccupazioni circa le dimensioni del pene una volta avute informazioni precise sul modo in cui misurarlo. Non vi sembra interessante che ora possono tutti sapere le reali misure e come si misura e come si confronta...???
 Quindi per prima cosa smettila di guardartelo dall’alto: ti dà un’impressione sbagliata delle dimensioni, e comunque non è da lì che lo guarda lei. Secondo, misuratelo nel modo corretto, utilizzando un metro da sarto e un righello e confrontando le tue con le dimensioni medie (basate su studi condotti negli USA e in Australia). Ci avreste mai pensato che ti sei sempre sentito con mini dotato e sei un normo dotato..??


La lunghezza a riposo.


Per controllare la lunghezza del pene flaccido, spogliati e misuralo immediatamente. Dato che una stanza calda o fredda potrebbe provocare un ingrandimento o un rimpicciolimento, devi farlo prima che la temperatura della stanza influisca sul tuo orgoglio. "Posiziona delicatamente un´estremità del righello nel punto in cui il pene e l´addome si incontrano", spiega l’urologo Hunter Wessells, poi appoggia il righello lungo l’asta del pene e leggi la misura. La lunghezza media è di 8,71 cm.
Continua qui 

martedì 10 aprile 2012

Proteine, le nuove linee guida Efsa

Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno
a cura di IRMA D'ARIA

 

Continua qui

 

venerdì 6 aprile 2012

Come tenersi in forma a primavera

Benvenuta primavera! Con la luce, il sole e il risveglio della natura, la nuova stagione ci mette di buon umore, ma può farci anche sentire fiacchi e a corto di energia. Dalle ultime ricerche scientifiche e da Simona Vignali, naturopata e direttrice della Scuola Integrata Moderna di Ayurveda, i consigli su come ricaricare le batterie

a cura di IRMA D'ARIA

Yoga per depurare
mente e corpo


Non solo relax: con lo yoga si può anche depurare il corpo e la mente combattendo ansia, stress, depressione e perfino le malattie cardiache. L’ultima conferma arriva dai ricercatori della Boston University School of Medicine, del New York Medical College e del Columbia College of Physicians and Surgeons che in uno studio, pubblicato on line sulla rivista Medical Hypotheses, hanno dimostrato l’efficacia di questa disciplina nella gestione delle criticità di natura emotiva. Perciò, anche chi abitualmente non pratica questa disciplina, può approfittare di questa stagione per avvicinarsi allo yoga e ricaricare le batterie. L’esercizio che più di tutti regala sprint è il classico Saluto al Sole che va fatto la mattina presto rivolti appunto al sole per poter catturare tutta la sua energia. Con questo semplice Asana, abbinato ad una corretta respirazione, si tonifica corpo e mente iniziando la giornata con più entusiasmo. 


Continua qui

giovedì 29 marzo 2012

Diamoci la carica con un bagno caldo alle erbe e fiori

La nostra pelle, a marzo, al termine della stagione invernale e soprattutto con il cambio di stagione, può presentarsi opaca e secca. Sono utili quindi trattamenti cosmetici che hanno lo scopo di rinnovare lo strato cutaneo superiore, intasato di tossine, e che migliorano l’ossigenazione della pelle. Ad esempio un bagno caldo.
Quello del bagno è, probabilmente, il rituale di bellezza e di salute più datato, praticato e personalizzato del pianeta. Fin dall’antichità i benefici delle terme e dell’acqua calda erano noti e riconosciuti come cure efficaci per molti disturbi del corpo e dell’organismo. Con la diffusione capillare dei bagni nelle case moderne e con la possibilità per tutti di avere a disposizione quotidianamente l’acqua calda, si è stati portati a dimenticarne e sottovalutarne gli effetti terapeutici…
Il bagno, a differenza della doccia, è la cura ideale per ammorbidire a fondo la pelle, per aprire i pori, aiutandola a liberarsi delle sostanze tossiche e delle impurità che le impediscono di respirare.
Nel momento in cui si viene a contatto con l’acqua calda si innesca un’azione vasodilatatrice che accelera la circolazione, produce un aumento della sudorazione, con conseguente eliminazione di scorie e tossine nocive, e allenta le tensioni muscolari; un rimedio non solo per tonificare e rilassare, ma con effetti benefici anche sul sistema nervoso. L’acqua calda è inoltre di beneficio per alleviare i dolori articolari.

Continua qui

martedì 27 marzo 2012

Il ministero: "Attenti a infusi e integratori 'naturale' non significa sicuro"

Una nota ufficiale per mettere sull'avviso le famiglie: "Certi prodotti vanno di moda, ma  non curano nulla e possono avere effetti negativi; soprattutto per bambini, donne incinte o in allattamento". La raccomandazione: consultare comunque il medico di fiducia.

 


ROMA - I genitori italiani devono fare attenzione alle tisane, agli infusi e in generale agli integratori alimentari "naturali": per quanto vadano sempre più di moda, non curano assolutamente nulla e possono invece avere degli effetti negativi soprattutto per i bambini, le donne incinte o in allattamento. L'avvertimento arriva dal ministero della Salute, in un documento messo a punto dalla commissione unica per la dietetica e la nutrizione.

"I prodotti presentati come 'naturali' - sottolinea il ministero con toni piuttosto decisi - soprattutto di derivazione vegetale, stanno riscuotendo un crescente interesse presso il pubblico, con un consumo che coinvolge in modo significativo anche bambini nella prima infanzia e donne in gravidanza o durante l'allattamento. E' bene precisare - si legge nel documento - che i prodotti in questione, riconducibili ad alimenti a base vegetale come tisane o integratori, non hanno e non possono avere alcuna finalità di cura. Il loro ruolo può essere quello di favorire fisiologicamente le funzioni dell'organismo nell'intento di ottimizzarne il normale svolgimento.

Continua qui

sabato 24 marzo 2012

Cervello in forma più a lungo, isolato il gene che lo fa invecchiare

Rallentare l’invecchiamento cerebrale, attuando una prevenzione efficace di patologie come il Parkinson e l’Alzheimer e contribuendo a realizzare quel sogno di rimanere giovani più a lungo che alimenta il lavoro anche di altri scienziati, sarà un giorno possibile grazie a quanto viene indicato come un “passo da gigante” compiuto in questa direzione da un gruppo di biologi canadesi e statunitensi guidato da Gilbert Bernier, ricercatore presso l’Università di Montreal. Pubblicato dal Journal of Neuroscience, il loro studio ha identificato un gene, definito Bmi1, che controlla l’invecchiamento dei neuroni, tanto quello normale quanto quello patologico, nel sistema nervoso centrale.

Continua qui

venerdì 23 marzo 2012

Tenersi in forma fra le mura di casa

Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria 

Continua qui

lunedì 19 marzo 2012

Mal di denti: riscoperto un antico efficace rimedio

Dall’antico popolo Inca si è riscoperto un rimedio efficace nel sedare il mal di denti e trattare ascessi e ulcere. Potrebbe anche sostituire le attuali anestesie

Antichi rimedi per mali antichi – e moderni – come il mal di denti. Un male che spesso assume proporzioni difficili da gestire e che può davvero essere insopportabile.
I rimedi? Quello più immediato, un antidolorifico – ammesso che faccia effetto – e poi recarsi al più presto dal dentista.
Ma, a parte il dentista, ci sono alternative all’uso degli antidolorifici che, come tutti i farmaci, possono avere effetti indesiderati? A quanto sembra sì. Ed è pure efficace.
È una pianta tropicale conosciuta con il nome di Acmella oleracea. Altresì nota con il nome di Crescione di Para, è un piccola pianta riconoscibile dai suoi bei fiori gialli. Nella medicina tradizionale si conosce da tempo per le sue doti diuretiche, digestive e antiscorbutiche. Oggi, però, una ricercatrice dell’Università di Cambridge ne ha riscoperto l’uso come analgesico che era già in essere presso l’antica popolazione Inca.

Continua qui

martedì 13 marzo 2012

Troppa carne rossa accorcia la vita. Più longevi con pesce e noci

Secondo uno studio della Harvard School of Public Health di Boston, il consumo quotidiano aumenterebbe di oltre il 20% il rischio di una morte prematura per problemi cardiaci o cancro. I ricercatori hanno seguito un campione di 120.000 individui per 28 anni

di VALERIA PINI


ROMA - Per qualcuno è una passione che non si controlla. Bistecche enormi, spesso cotte alla griglia. C'è chi poi preferisce mangiarle al sangue, quasi crude. Ma il consumo di carne rossa non è salutare se eccessivo e, secondo una ricerca 1 della Harvard School of Public Health di Boston 2, rischia di fare vivere  meno a lungo, perché chi la sceglie come alimento quotidiano ha più possibilità di trovarsi ad affrontare con il tempo problemi cardiaci o tumori. Secondo lo studio appena pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine 3, le probabilità di ammalarsi di cancro e malattie cardiovascolari aumenta del 20%. Se invece si sceglie una dieta ricca di pesce e carni bianche, il rischio complessivo di morte si riduce. Il 9,3% e il 7,6% dei decessi rispettivamente per maschi e femmine sarebbe evitabile riducendo le porzioni di carne rossa consumate.

Solo 42 grammi al giorno. L'importante, rivelano gli esperti, è limitarsi a mettere nel piatto solo 42 grammi di carne rossa al giorno, l'equivalente di una grossa bistecca a settimana. Una scelta di questo tipo può prevenire un decesso precoce fra gli uomini e uno su 13 fra le donne. "Abbiamo aggiunto ulteriori evidenze dei rischi per la salute derivanti dal consumo di elevate quantità di carne rossa, alimento già associato a diabete di tipo 2, malattia coronarica, ictus e alcuni tipi di cancro in altri studi",  spiega An Pan, primo autore dello studio e ricercatore del Dipartimento di nutrizione dell'Harvard School of Public Health.

Continua qui

sabato 10 marzo 2012

Proteine, le nuove linee guida Efsa

Di quante proteine abbiamo bisogno ogni giorno? D'ora in poi la risposta potrà essere calcolata con più precisione. L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha infatti pubblicato un vademecum che stabilisce i quantitativi di assunzione delle proteine. Con Andrea Ghiselli, nutrizionista dell'Istituto Nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione, abbiamo "simulato" degli esempi per uomini e donne indicando per ciascuno cosa mangiare per assumere il giusto quantitativo di proteine ogni giorno


a cura di IRMA D'ARIA

 

Continua qui 

lunedì 5 marzo 2012

Frutti antichi per la salute: fichi, uva melograne e nespole

Fico:
E’ un frutto nutriente, sia quando è fresco, sia quando è secco. All’apparenza i fichi sembrano contenere un’eccessiva quantità d’acqua, ma in realtà quest’acqua è un liquido prezioso che, dopo la riduzione per essiccamento, si trasforma in sostanze azotate e grasse e, principalmente, in zucchero. Ricchi di vitamina A (della crescita), di vitamina B ( antinevritica), di vitamina C, che mantiene la coesione cellulare, i fichi si rivelano un alimento bilanciato dal punto di vista vitaminico. Lassativi ed espettoranti, drenano in maniera eccellente le vie respiratorie e intestinali. Tra le sue virtù curative, se cotto nell’acqua, o meglio nel latte, tagliato in due e applicato ben caldo su un ascesso o un foruncolo, ne affretterà la maturazione; sulla gengiva, in caso di ascesso dentario, ne agevola l’evoluzione e dà un immediato sollievo. Un tempo veniva utilizzato anche come sciroppo per il mal di gola e la tosse; si ottiene facendo cuocere cinque o sei fichi secchi in poca acqua: lo si beve a cucchiaiate a volontà. Per vincere anche la stitichezza, si prendono alcuni fichi, si lavano, si mettono a macerare per una notte in un pò d’acqua e si mangiano il mattino seguente a digiuno, per diverse settimane di seguito.
Uva:
E’ un alimento energetico, ricco di glucidi: glucosio, fruttosio, dulcite e mannite, e di minerali: potassio, calcio, magnesio, fosforo, manganese, ferro, iodio e arsenico. Contiene inoltre moltre pectine, acidi organici, le vitamine A, B, C ed essenze aromatiche. L’uva è un alimento estremamente digeribile, perchè il suo zucchero, che è un fattore costitutivo del sangue normale, è assimilabile e rappresenta il punto estremo dell’elaborazione di tutti i carboidrati. Ha diverse proprietà terapeutiche: è innanzitutto lassativa e diuretica. Le principali indicazioni sono dispepsia, stitichezza, emorroidi, calcolosi epatica e urica, gotta, intossicazioni da mercurio e da piombo. Un altro suo vantaggio è quello di essere povera di albumine da consentire d’intraprendere la cura intensa di questo frutto senza rischi di accumulazione di scorie azotate. Povera di cloruro di sodio, l’uva è adatta anche ai sofferenti di gastrite iperacida. Aumentando la quantità d’urina, facilità l’eliminazione di tossine dall’organismo. Il suo succo contribuisce alla scomparsa dei disturbi causati dall’ipertensione arteriosa. Inoltre, la presenza di polifenoli, rendono questo piccolo frutto un potente antitumorale, antibatterico e anti-invecchiamento. La presenza di acido ellagico nell’uva svolge un’azione protettiva contro i danni del fumo.

Continua qui

Il falsi miti sulla zucca dalla dieta agli zuccheri e l'indice glicemico. Come usarla in cucina

  Come spiega la dottoressa Donegani, su questo alimento tipico di Halloween c'è ancora un po' di confusione: ecco le cose da sapere...