lunedì 24 novembre 2008
venerdì 21 novembre 2008
Le proteine
IL FABBISOGNO DI PROTEINE NELLO SPORT
Il fabbisogno di proteine varia in funzione dell'età e del tipo di attività fisica. É infatti proporzionalmente maggiore nella crescita, nei bambini rispetto agli adulti, e nello sport per la manutenzione dei tessuti muscolari sottoposti a carichi di lavoro continui. Per la popolazione generale si raccomandano circa 0.9 g/kg di peso corporeo pari a circa il 10-12% dell'introito calorico giornaliero. L'atleta che necessita di incrementare le masse muscolari può arrivare ad assumere proteine fino a 1.5-1.8g/kg di peso, per un breve periodo. Per mantenere il livello di massa muscolare già acquisito, sono invece sufficienti gli 0.9 g/kg di peso corporeo.
RICORDATI CHE
Non sono necessarie ogni giorno assunzioni di grandi quantità di proteine, poichè le proteine in eccesso non vengono conservate nell'organismo e sovraccaricano il lavoro dei reni Non è vero che le proteine vegetali (legumi secchi) non possono essere utilizzate: integrate con farinacei, forniscono un'ottima miscela di proteine ad alto valore biologico L'alternanza delle fonti proteiche sia animali che vegetali ti garantisce un introito di tutti gli aminoacidi necessari.
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martedì 18 novembre 2008
Fare ginnastica in palestra o i casa?
Allo studio prendono parte 300 donne. Nel primo anno la maggior parte di loro hanno perso tra i 12 e i 15 chilogrammi. Le donne sono seguite costantemente da un'equipe di medici a cui possono rivolgersi sia per avere un supporto tecnico che psicologico. Questo studio durerà cinque anni "perché il nostro obiettivo è quello di modificare i comportamenti alimentari e di vita scorretti e fare in modo che le donne che stiamo seguendo non riprendano le vecchie abitudini", sostiene la Dennis. "Lo sforzo richiesto sembra tanto, ma in realtà molte delle partecipanti sono contente perché hanno riacquistato fiducia in loro stesse e una maggiore armonia con il loro corpo, oltre che a un miglioramento notevole della salute generale", conclude la Dennis.
Fare 30 minuti di passeggiata fa consumare tanto quanto una corsetta blanda sul tapis roulant. Salire due rampe di scale almeno quattro volte al giorno è come fare 15 minuti di step. Pulire il giardino e fare le pulizie in casa per almeno 1 ora al giorno vale quanto un'ora di palestra. "Convincere le donne in meno pausa a fare attività fisica, anche al di fuori di luoghi preposti come possono essere le palestre, è un grande obiettivo soprattutto in una società, come quella americana, dove l'obesità è in diffusione", ha affermato la dottoressa Dennis. Il programma messo a punto dal medico americano prevede anche, oltre ad una regolare attività fisica, una dieta da seguire il cui obiettivo principale è quello di modificare e correggere abitudini scorrette. Emanuela Grasso
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venerdì 14 novembre 2008
Diabete e disfunzione erettile
Gli uomini colpiti da diabete che presentano anche dei problemi di disfunzione erettile hanno un rischio maggiore di contrarre patologie di tipo cardiovascolare. Il legame fra disfunzione erettile e problemi cardiovascolari è stato dimostrato già da numerosi studi scientifici, due nuovi studi hanno però individuato un nuovo fattore associato ad una maggiore incidenza dei problemi cardiaci, la disfunzione erettile.
Entrambi gli studi, pubblicati sul Journal of the American College of Cardiology (Maggio 2008), sono del parere che i problemi di disfunzione erettile, soprattutto nel caso di uomini colpiti da diabete di tipo 2, sono solo l'anticamera di una serie di patologie cardiovascolari che si conclameranno negli anni a venire.
Riassumiamo brevemente i due studi che mettono in relazione diabete, disfunzione erettile e problemi cardiovascolari.
Uno studio, condotto presso l'Istituto Beato Matteo di Vigevano (Italia), è stato coordinato da Carmine Gazzaruso. I ricercatori hanno preso in esame un gruppo 291 uomini affetti da diabete di tipo 2 e hanno confrontato i dati raccolti con quelli di un gruppo di controllo. La conclusione è stata che i pazienti che presentavano anche dei problemi di disfunzioni erettile avevano un rischio doppio di sviluppare problemi cardiovascolari nei quattro anni successivi alla diagnosi.
Il secondo studio, coordinato da Peter Chun-Yip Tong, è stato condotto presso l'Università di Hong Kong. In questo caso sono stati esaminati 2.306 uomini affetti da diabete di tipo 2, del totale circa 270 presentavano dei problemi di disfunzione erettile. All'inizio dello studio nessun partecipante aveva mai avuto problemi di tipo cardiovascolare.
Durante il periodo di osservazione, durato circa quattro anni, 123 uomini sono stati colpiti da infarto. Dalla comparazione dei dati clinici dei pazienti è emerso che gli uomini diabetici, che presentavano anche problemi di disfunzione erettile, avevano un 58 per cento di possibilità in più di morire per infarto.
In base ai risultati di questi studi, la comparsa di disfunzioni erettili nei pazienti diabetici deve mettere in guardia su possibili problemi cardiovascolari futuri. Durante lo studio italiano si è però notata una cosa, i pazienti diabetici con disfunzione erettile che assumevano le statine, i farmaci anticolesterolo, riducevano di un terzo il rischio di malattie cardiovascolari.
mercoledì 12 novembre 2008
Qualche regola per prevenire l'ipercolesterolemia
i valori di colesterolo nel sangue e devono pertanto essere
utilizzate in tutti quei casi di pazienti a elevato rischio di insorgenza
di malattia cardiovascolare (prevenzione primaria) e in tutti quei
pazienti già colpiti da patologie cardiovascolari (prevenzione
secondaria). Ma rimane elemento essenziale nell'approccio
sanitario all'ipercolesterolemia "la prevenzione", attraverso
adeguati stili di vita, quali:
* mantenere un'alimentazione sana, riducendo il consumo
di grassi animali;
* controllare il peso corporeo;
* fare attività fisica in maniera regolare;
* ridurre o meglio abolire fumo e alcool;
* controllare regolarmente i valori del colesterolo totale.
Fonte: PHARMaMICA
lunedì 10 novembre 2008
Russare e vita sessuale
Una nuova ricerca condotta dalla British Snoring & Sleep Apnoea Association, per presentare la settimana nazionale per smettere di russare, mostra che le persone che russano hanno vite sessuali meno soddisfacenti.
A detta del Daily Mail, oltre la metà delle persone intervistate hanno detto che farebbero più spesso l'amore se loro o i loro partner smettessero di russare. Inoltre un terzo delle coppie ha ammesso di avere rapporti molto raramente perché uno dei due russa.
L'81% dei partner delle persone che russano, sostengono di non riuscire a dormire abbastanza e la metà di questi si svegliano sentendosi stanchi. Il 70% delle coppie che hanno questo problema decidono di dormire in camere separate per dormire meglio.
"In passato abbiamo considerato unicamente gli effetti clinici del russare e le terapie adatte, ma sono stati condotti pochi studi riguardanti gli effetti psico-sessuali del problema" sostiene Marianne Davey, co-fondatrice dell'associazione.
"Gli intervistati ci hanno detto che le loro relazioni migliorerebbero se si smettesse di russare e che sicuramente questo condiziona la loro vita sessuale. È evidente che il russare porta a discussioni, che crescono col tempo e possono avere effetti deleteri e portare addirittura alla rottura delle rapporti." ha aggiunto Davey.
giovedì 6 novembre 2008
Vino rosso, alternativa al viagra
Vino rosso, alternativa al viagra
Il vino rosso, se bevuto nella giusta quantità, può essere un'alternativa al viagra in quanto migliora le prestazioni sessuali. Questa è la conclusione di una ricerca i cui risultati sono stati presentati da Andrea Ledda, docente dell'Università dell'Aquila, in occasione del convegno Vino e Salute (Giugno 2008).
Tre bicchieri di vino sembrerebbero aumentare il piacere sessuale favorendo l'erezione e ritardando lievemente il riflesso eiaculatorio, migliorando quindi, anche se limitatamente, il problema legato all'eiaculazione precoce.
Durante la ricerca sono stati poi individuati altri benefici del vino rosso sulla salute. L'assunzione della bevanda in dosi moderate aiuta a prevenire l'arteriosclerosi e combatte l'andropausa, un evento patologico legato soprattutto all'insufficienza degli ormoni androgeni da parte dei testicoli e al precoce invecchiamento dell'apparato genitale maschile.
In occasione del convegno Vino & Salute è intervenuta anche la Prof.ssa Teresita Mazzei, presidente della Società Internazionale di Chemioterapia (ISC), che ha evidenziato un'altra proprietà del vino rosso. Il vino, sempre se bevuto con moderazione, può incidere nella prevenzione di alcune forme tumorali come: tumore al seno, tumore alla prostata e tumore al polmone. L'esperta spiega che fino ad oggi la sperimentazione è stata condotta solo su animali ma, in base ai risultati ottenuti, è molto probabile che gli stessi effetti si possano ottenere anche sull'uomo.
Durante il convegno si è rimarcata l'importanza della nutrigenomica, un campo relativamente nuovo della medicina molecolare che studia come il cibo sia in grado di intervenire sul DNA per attivare quei geni che impediscono l'insorgere nell'organismo di alcune patologie. In base ai risultati ottenuti in numerosi studi, è possibile prevenire diverse patologie adottando abitudini di vita sane e una dieta equilibrata e controllata.
Nel caso non vi siano particolari controindicazioni, come per esempio nel caso di tumore al fegato o cirrosi epatica, prima di provare con il viagra potreste quindi provare con tre bicchieri di vino rosso al giorno stando attenti a non esagerare, quantitativi superiori non migliorerebbero le prestazioni sessuali e al contrario potrebbero essere dannosi.
Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi
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Eh si ! Noi Il cibo lo buttiamo...e in Africa ci sono i bambini che muoiono....di fame...e' assurdo questo...cmq quando leggete la scrit...
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Ha saputo veramente conquistare i palati degli italiani: il cous cous è un piatto colorato, versatile e adatto a tutte le preparazioni, ...