sabato 18 aprile 2009
Una fetta di ananas per digerire
Perchè svolga il suo ruolo digestivo, deve essere consumato maturo e alla fine del pasto, altrimenti gli enzimi (la bromelina e la papaina) non riescono ad agire.
Dal punto di vista nutritivo, l'ananas si rivela estremamente interessante. Tante le vitamine (vitamina A, la vitamina C, vitamine del gruppo B); i sali minerali(potassio, fosforo, calcio); buona la presenza di fibre e pochi il sodio(2 mg su 100 g) e le calorie (40 g ogni 100).
Diversamente da altra frutta, l'ananas contiene solo saccarosio e non altri tipi di zuccheri, il che ne fa un alimento molto digeribile.
Oltre al suo profumo gradevole e alla sua digeribilità, l'ananas vanta anche proprietà antinfiammatorie e decongestionanti, importanti per che soffre di artrite, gotta e dispepsia.
L'ananas, inoltre, ha anche proprietà disintossicanti e diuretiche che lo rendono ideale per un'alimentazione depurativa, per questo motivo viene spesso inserito nelle diete dimagranti e anticellulite.
Fonte
venerdì 17 aprile 2009
Si pensava ad un tumore, invece era un abete
E’ vero che il corpo umano è un mistero, ma delle volte è anche piuttosto ironico. Una vicenda bizzarra arriva dalla fredda Russia, dalla città di Izhevsk. Protagonista un giovane di 28 anni il quale, a causa di dolori lancinanti al petto e per il fatto di sputare in continuazione sangue, si è recato in ospedale dove i medici gli avevano diagnosticato un tumore al polmone.
Operato d’urgenza, l’intervento chirurgico riesce alla perfezione, il tumore viene estirpato, solo che quando lo si va ad analizzare si scopre che non si trattava di cancro, ma di un abete. Una piccola conifera di 5 cm era germogliata nel polmone del ragazzo russo. La causa ipotizzata è stata che il giovane, passeggiando in qualche bosco, abbia inalato un seme di abete il quale, trovato un posto caldo e umido, ha avuto la forza di nascere e crescere. La cosa importante è che il ragazzo ora è sollevato dal non dover fare terapia per tutta la vita, ed ora avrà anche una storia da raccontare agli amici
[Fonte: adnkronos]
venerdì 10 aprile 2009
Mal di schiena, il test per trovare la cura
Dura 15 minuti e rivela se c’è una sofferenza dei nervi. «Attendibile come la risonanza magnetica»
MILANO — È un test low-tech, a bassa tecnologia, ma è meglio della risonanza magnetica: si chiama StEP e serve per distinguere i diversi tipi di mal di schiena. Bastano alcune domande al paziente (e qualche manovra con un ago o con un diapason da neurologo) per capire se il dolore è «normale» o se invece c’è anche una sofferenza dei nervi, tipo sciatica. «Quando il dolore è acuto e improvviso è facile capire — commenta Giorgio Cruccu dell’Università La Sapienza di Roma —. Le cose si complicano quando la lombalgia diventa cronica: in questi casi è indispensabile distinguere i vari sottotipi di dolore perché la terapia cambia».
Ecco allora che un team americano, guidato da Joachim Scholz del Massachussets General Hospital di Boston, in collaborazione con l’Addenbroke’s Hospital di Cambridge, ha messo a punto un test non solo semplice, ma anche rapido (dura 10-15 minuti) che ogni medico può utilizzare, con risultati attendibilissimi (come dimostra il loro lavoro appena pubblicato su Plos Medicine) e a costi molto limitati rispetto a quelli di indagini high tech, come la risonanza magnetica.
A volte, infatti, questi esami sofisticati possono essere fuorvianti: possono mostrare, per esempio, la degenerazione dei dischi intervertebrali, una condizione piuttosto comune, che in alcuni casi, però, non è responsabile del dolore. E la causa di quest’ultimo va ricercata altrove.
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mercoledì 8 aprile 2009
La corsa perfetta è quella al “passo personalizzato”
La maggior parte dei corridori può dirvi che quando raggiunge l’equilibrio perfetto tra velocità e comfort, le gambe sono sciolte, il cuore batte normalmente e ci si sente come se si potesse tenere questo ritmo per sempre. Ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison hanno ora trovato una spiegazione di questo stato di “beatitudine”, derivante direttamente dai nostri antenati.
Per anni, si è pensato che l’uomo avesse un tasso costante di energia metabolica. E’ stato ipotizzato che si richiede la stessa quantità di energia per eseguire un chilometro, non importa se è stato eseguito in 5 o 10 minuti. E non è vero che se la velocità di combustione dell’energia è superiore alla velocità di corsa, si debba arrivare alla meta in metà tempo. Risulta, tuttavia, che ogni persona ha un ottimo ritmo di esecuzione che utilizza il minor quantità di ossigeno per coprire una determinata distanza. I risultati sono stati pubblicati da Karen Steudel, professoressa di zoologia presso la Wisconsin, e Cara Wall-Scheffler della Seattle Pacific University, sul Journal of Human Evolution.
Il team di Steudel ha testato corridori, sia maschi che femmine, a sei diverse velocità su un tapis roulant mentre misurava il loro apporto di ossigeno e l’anidride carbonica in uscita. Come previsto, ogni atleta ha diversi livelli di fitness e di uso dell’ossigeno, ma c’erano anche velocità ideali per ogni atleta che hanno richiesto la quantità minima di energia. Nel complesso, la velocità ottimale per il gruppo è stata di circa 7 minuti e un quarto per miglia per i maschi e 9:08 min/miglia per le femmine.
Ma il dato più interessante è stato che a velocità inferiori, circa 13 min/miglia, l’efficienza metabolica era ai livelli più bassi. Steudel spiega che a questa velocità, a metà strada tra una passeggiata ed il jogging, l’andatura può essere scomoda e innaturale.
venerdì 3 aprile 2009
Pillola magica contro ictus ed infarto, cinque effetti in una sola pasticca
Abbassare i livelli del colesterolo, contrastare l’insorgenza dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, diminuire la probabilità di subire un ictus, scongiurare il pericolo di infarto, abbassare la pressione: tutto con una sola pillola, già denominata da qualcuno pasticca magica, che combina l’effetto di farmaci, solitamente assunti singolarmente, in un’unica soluzione.
Ad annunciare l’ingresso in medicina della poli-pillola è la prestigiosa rivista di divulgazione scientifica Lancet, che ha riportato on-line i risultati dello studio effettuato da un’èquipe di ricercatori dell’università canadese McMaster di Hamilton, volto a sperimentare un unico farmaco polivalente per proteggere la salute del nostro organo più importante: il cuore. Uno degli aspetti più ovvi messi in luce dalla ricerca è che è molto più comodo e pratico assumere in una singola compressa tutti i componenti farmacologici destinati al contrasto dei fattori di rischio cardiaci, senza più temere di dimenticare qualche pillola e semplificando notevolmente la vita di molti ammalati, soprattutto anziani, che vedono il comodino strabordare di decine di farmaci differenti.
Fonte
mercoledì 1 aprile 2009
Alimentazione e glutei: gli alimenti che aiutano a rendere tonici i glutei
Arriva la bella stagione, e - con il primo caldo - ci si comincia a scoprire. E allora riecco lo spettro della cellulite e dell’ adipe di troppo proprio lì, sul lato B. Ma non tutte sono disposte a soffrire in palestra a suon di step e tapis roulant per scolpire i glutei. E allora, niente paura… In realtà, la giusta alimentazione resta ancora lo strumento numero uno per sagomare i glutei senza troppi sforzi!
CONSIGLI GENERALI: alimentazione contro la cellulite sui glutei
La prima cosa da fare è limitare il più possibile gli zuccheri aggiunti, preferendo quelli semplici e naturali contenuti nella frutta, nei cereali e nel riso integrale. In più, bisogna includere in ogni pasto una buona dose di proteine: l’ ideale è 20-25 grammi di proteine per pasto, pari a una porzione di petto di pollo, tonno, salmone, soya, fagioli o a due uova. Ma neanche i carboidrati vanno dimenticati. Bisogna consumarli nella prima parte della giornata e mai la sera.
Infine, non siate condizionate dalla bilancia… avere glutei tonici e rassodati non significa perdere peso, anzi: spesso comporta un aumento della massa muscolare che è più pesante del grasso. La differenza non si vede con l’ ago della bilancia ma con il centimetro.
DICIASSETTE ALIMENTI AMICI DELLA LINEA: LA DIETA SALVA-GLUTEI
I cibi salva-glutei sono: tacchino, bianco d’ uovo, lattuga, pomodoro, fagioli cannellini, avena, riso integrale, crusca, soya, mirtilli, mele, ananas, gamberi, pane di segale, salmone, carote e cavolfiore.
Ecco un esempio di dieta salva-glutei:
Colazione - Un uovo in camicia, mezza tazza di cereali integrali, una coppa di mirtilli e frutti di bosco.
Spuntino - Due fette di ananas.
Pranzo - 200 gr di salmone alla griglia, insalata di lattuga, una fetta di pane di segale, una mela.
Merenda - Un bicchiere di latte di soya.
Cena - 150 gr di tacchino arrosto, insalata mista di carote, pomodori e fagioli cannellini, cavolfiori al vapore conditi con spezie.
Ma, per avere una dieta equilibrata e studiata ad hoc, se il problema è accentuato bisogna rivolgersi ad un nutrizionista.
lunedì 30 marzo 2009
Obesità: lascia senza fiato
L’avvertimento arriva da uno studio francese, comparso sulla rivista “ Journal of respiratory and critical care medicine”.
Il gruppo di scienziati ha preso le misure a 120.000 uomini e donne e ha dimostrato il forte nesso tra maniglie dell’amore e minore funzionalità respiratoria. Il grasso, infatti, limita il diaframma e ruba spazio alla cassa toracica.
Gli scienziati hanno anche consigliato le misure limite, da non superare: 89 cm di girovita per le donne, 102 per gli uomini.
Fonte Telesette
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