lunedì 6 luglio 2009

Il vino rosso fa bene alla salute


Le proprietà benefiche del vino rosso: i risultati della ricerca svolta dall’Università di Siena e finanziata da Città del vino.Una ricerca dell’Università di Siena commissionata dall'Associazione Nazionale Città del Vino conferma che il vino rosso, consumato in quantità moderata, ha effetti benefici sulla salute.
Analizzando 13 vini provenienti da diverse regioni italiane i ricercatori del dipartimento di Scienze ambientali dell’Ateneo si sono concentrati sugli effetti contro l’Helicobacter pylori e contro i radicali liberi: i risultati dello studio dimostrano che tutti i vini testati sono attivi contro l’Helicobacter, batterio che provoca ulcere e che è fattore di rischio di carcinoma e linfoma gastrico. I vini siciliani si sono dimostrati i più efficaci contro questo batterio. Anche la presenza di radicali liberi dello stomaco, responsabili di diverse patologie infiammatorie, è combattuta efficacemente da tutti i vini rossi analizzati: il Cabernet e il Sangiovese toscani, il Cabernet siciliano, il Montepulciano d’Abruzzo, il Nero d’Avola, il Merlot e il Syrah di Sicilia, il Salento di Puglia, il Barbera del Piemonte, il Novello di Chieti, il Gutturnio dell’Emilia Romagna.
“Un bicchiere abbondante di vino a pasto – dice la professoressa Daniela Giachetti, responsabile della sezione di Biologia farmaceutica del dipartimento – è sufficiente, come dimostrano i dati della nostra indagine, a produrre l’effetto benefico e protettivo sulla mucosa gastrica. Se il consumo però aumenta oltre i 350 millilitri a pasto, l’etanolo agisce in senso negativo sullo stomaco provocando danni che possono essere anche di notevole entità”. La ricerca è stata finanziata dall'Associazione Nazionale Città del Vino, rete di oltre 550 Comuni a vocazione vitivinicola da tempo impegnata nello sviluppo della conoscenza scientifica in materia di vino e salute. Hanno sostenuto il progetto anche i Comuni di Montefalco (Perugia), Nizza Monferrato (Alessandria) e le aziende Cantina Due Palme e Cantine Albano Carrisi di Cellino San Marco (Brindisi); la Cooperativa Olearia Vinicola di Orsogna (Chieti); la Cantina Valdibella di Camporeale (Palermo).
“I risultati di questa nuova ricerca confermano ancora una volta che un consumo moderato e quotidiano di vino di qualità fa bene alla salute - dichiara Valentino Valentini, presidente di Città del Vino -. Alla luce dei numerosi studi che da anni attestano gli aspetti salutistici di un buon calice di vino riteniamo però che vada programmata al più presto un'intensa e capillare attività di educazione al gusto che coinvolga in un progetto condiviso le istituzioni, i Comuni, la scuola, la famiglia e le imprese. Ci faremo portavoce di questa necessità in sede istituzionale perché siamo convinti che vada fatto di più per diffondere forme di consumo consapevole che promuovano il benessere delle persone e la conoscenza dei prodotti di qualità dei nostri tanti territori rurali”.


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venerdì 3 luglio 2009

Problemi di portamento

















Se il problema sono le spalle curve, con testa e collo portati in avanti esistono dei rimedi.
Infatti oltre al fattore estetico si possono creare vari disturbi legati a stanchezza, debolezza, cattivo impatto emotivo (fino alla depressione, come ci insegna bene nei suoi libri Anthony Robbins, parlando di fisiologia).

Innanzitutto qual è la causa? Le cattive abitudini.
Ad esempio lavorare ore al computer, leggere molto con una postura non corretta, attività di precisione in cui bisogna avvinare molto gli occhi agli oggetti. E non voglio dire... che nei miopi i problemi di portamento sono mooooolto più accentuati!

Petto in fuori e spalle indietro!! Frase fatidica sentita migliaia di volte... Molto utile. Anche perchè questa posizione aiuta e facilita la respirazione e quindi l'assorbimento di energia e lo scioglimento di molte tensioni muscolari.

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martedì 30 giugno 2009

Eiaculazione precoce, ansia da prestazione: gli italiani e la troppa fretta a letto


Secondo la SIA (Società Italiana di Andrologia) 4 milioni di uomini italiani fra i 20 e i 50 anni soffrirebbero di eiaculazione precoce con gravi ripercussioni sulla vita di coppia e l’intimità. Secondo le ricerche condotte, in questi casi l’orgasmo si raggiunge entro un minuto a volte anche entro 30 secondi mentre il tempo medio, considerato cioè normale, si attesta intorno ai 4-7 minuti. Tecnicamente si definisce precoce l’eiaculazione quando sopraggiunge prima che l’uomo lo desideri, quindi al di fuori del suo controllo.

Naturalmente non sempre la brevità del coito è indice del disturbo, vi sono infatti momenti della vita in cui è fisiologico che il fenomeno si presenti, ad esempio è frequente nei giovani alle loro prime esperienze e può insorgere in seguito ad un periodo prolungato di astinenza sessuale. E’ possibile poi distinguere diverse tipologie di eiaculazione precoce: anzitutto può essere primaria, quando la persona ha sempre presentato questo disturbo sin dalle prime esperienze senza mai riuscire a raggiungere l’orgasmo al momento desiderato, e secondaria quando il disturbo si presenta in seguito a un periodo di funzionamento normale. Inoltre essa può essere situazionale o generalizzata, ad esempio può verificarsi solo con una partner fissa e non in altre situazioni e/o con altre partner ( un bravo sessuologo potrà suggerire metodi diversi dal tradimento per valutare se è questo il caso!). L’eiaculazione precoce secondaria potrebbe rappresentare un sintomo di qualche disturbo dell’apparato urogenitale o del sistema nervoso o essere causata dall’utilizzo di alcuni farmaci o sostanze stupefacenti

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sabato 27 giugno 2009

Eiaculazione precoce, arriva lo spray in grado di prolungare il rapporto fino a sei volte




















Da trenta secondi a quattro minuti
: questo il miracolo promesso e già ampiamente sperimentato di un nuovo rivoluzionario prodotto contro l’eiaculazione precoce, un disturbo che compromette la vita sessuale di molti uomini.
A sperimentare la soluzione ritardante, applicabile sotto forma di spray, è stato uno studio seguito da una prima applicazione su un campione di trecento uomini, realizzato da un gruppo di ricercatori irlandesi del Royal Victoria Hospital di Belfast.

Lo spray che prolunga il piacere sessuale allungando i tempi di durata dell’amplesso agisce istantaneamente, è sufficiente spruzzarlo “direttamente” cinque minuti prima dell’inizio vero e proprio del rapporto per prolungare fino a sei volte in più la performance. Gli uomini sottoposti alla prima sperimentazione del farmaco, che è stato denominato PSD502, erano pazienti affetti da tempo da eiaculazione precoce, che avevano provato un po’ ogni genere di metodo, tecniche ritardanti e soluzioni tra le più varie ma senza alcun risultato evidente.

Per la prima volta, grazie allo spray PSD502, sono invece riusciti ad ottenere un considerevole prolungamento nei tempi del rapporto passando dai pochi secondi ai quattro minuti, risultati importanti se si considera la portata del disturbo di questi pazienti, che riduceva il coito a pochi miseri istanti. Per ben il 90% degli uomini che hanno partecipato alla sperimentazione dello spray, durata tre mesi, il rapporto sessuale si è esteso nel tempo di 6,3 volte in più rispetto alla loro media abituale.

Di Paola Pagliaro

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lunedì 22 giugno 2009

Il massaggio autoabbronzante: dagli States un metodo per una tintarella invidiabile senza sole


Agosto è lontano e qualche domenica trascorsa al mare, o ahimè sul balcone di casa, in cerca di un po’ di colorito, non basta a smorzare il cadaverico bianco invernale.
Ma non disperate, se non avete tempo per un’abbronzatura al naturale, dagli States è arrivata una nuova tecnica che combina l’abbronzatura al relax: il massaggio autoabbronzante. Volete saperne di più?



Ebbene, il meccanismo è abbastanza semplice: si tratta di applicare una crema autoabbronzante tramite un massaggio drenante e tonificante, che ne facilità l’assorbimento, migliorando notevolmente i risultati, immediatamente visibili.
Comodamente sdraiate sul lettino, non dovrete far altro che distendervi ed abbronzarvi, in una sola mossa!
Potrete inoltre dire addio alle antiestetiche macchie provocate dalle creme coloranti, e affidarvi alle sapienti mani di un massaggiatore professionista, per uscirne abbronzate e rilassate.
Un duplice risultato che negli Stati Uniti è già diventato un business, in particolar modo negli hotel di lusso della California.
Una seduta tipo consiste di tre fasi:
  1. peeling (scrub) per eliminare dalla pelle le cellule morte ed ottenere in tal modo un colorito uniforme, evitando la comparsa di antiestetiche macchie scure
  2. idratazione dell’epidermide con prodotti alla vitamina E, che stimola la produzione di melanina
  3. massaggio crema autoabbronzante della durata di 45 minuti
L’unica nota negativa è che in Italia (come al solito siamo in ritardo) non è ancora arrivata ed in attesa di godervi il massaggio autoabbronzante californiano non vi resta che rassegnarvi alle creme coloranti acquistate al supermercato, al sole sul terrazzo o ancora alle tradizionali lampade!

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domenica 21 giugno 2009

La medicina alternativa non è scienza, i dieci comandamenti per chi sceglie di curarsi con la Natura


MNC, medicine non convenzionali. Ayurveda, agopuntura, fitoterapia, medicina tradizionale cinese, manipolazioni osteo-articolari, omeopatia, per citarne solo alcune tra le più conosciute e diffuse. E’ in costante crescita il numero di italiani che si rivolge alle varie branche della medicina alternativa per curare i disturbi più diversi, si va dall’ansia alle dipendenze, dall’artrite all’impotenza. I risultati, più o meno positivi, variano da un soggetto all’altro, se per alcuni questi rimedi alternativi alla medicina tradizionale hanno il successo sperato, per altri che magari si affidano a non professionisti e a prodotti miracolosi acquistati sui giornali, senza garanzia alcuna, possono esserci anche brutte sorprese.

Proprio per ricordare ai pazienti che la medicina alternativa non ha valore di scienza, da sempre insigni rappresentanti della medicina tradizionale, come Umberto Veronesi, Silvio Garattini, Umberto Tirelli, Tullio Regge, hanno messo in guardia dai rischi di un’equiparazione tra la medicina ufficiale e la medicina alternativa. Come spiegava nel corso di un convegno tenutosi lo scorso anno Renato Angelo Ricci, presidente dell’associazione Galileo 2001:

La scienza si basa su una metodologia al di fuori della quale si può fare altro, ma di certo non si può fare scienza. Le medicine non convenzionali hanno la pretesa di essere scienza, ma non lo sono; decidano allora da che parte stare. Se vogliono essere una scienza, devono sottostare a tutti i suoi criteri.

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venerdì 19 giugno 2009

Seno: lo sport “gaurisce” il tumore


Tuta e scarpe da ginnastica sono le migliori alleate contro il tumore al seno.
Ma non solo: l'attività fisica è una delle più efficaci armi di prevenzione, anche per le recidive.
L'effetto è esattamente come quello di un farmaco, ma senza i costi e gli effetti collaterali.
Le donne che si muovono con regolarità, infatti, riducono del 20% il rischio di ammalarsi di tumore. Un beneficio ancora più evidente dopo la menopausa, quando ogni ora settimanale di attività fisica abbassa il pericolo del 6%. Ma anche chi è malata ne ha vantaggio: 3-5 ore in 7 giorni dimezzano il rischio di morte.


Fonte: Telesette


Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...