giovedì 22 ottobre 2009

Il caffè aiuta a proteggere il fegato dall’epatite C

Qualche tazzina di caffè può essere utile a proteggere dai danni al fegato prodotti dall’epatite C: infatti l’amore per la tazzina abbassa del 53% il rischio di progressione della malattia epatica.

Lo rivela uno studio diretto da Neal Freedman del National Cancer Institute (NCI), pubblicato sulla rivista Hepatology. La ricerca ha anche dimostrato che coloro che non beneficiano dei trattamenti standard contro l’epatite possono trarre giovamento dall’aumento del consumo di caffè. Secondo dati Oms l’epatite C colpisce 3-4 milioni di persone l’anno e nel 70% dei casi l’infezione diventa cronica aumentando il rischio di ammalarsi di cirrosi e cancro epatico.

Gli esperti hanno esaminato 766 pazienti con fibrosi o cirrosi legate al virus e che non rispondevano alle terapie farmacologiche standard. I ricercatori hanno esaminato con quale velocità progredisse la loro malattia correlando questo dato col consumo individuale di caffè e visto che coloro che bevono tre o più tazzine al dì hanno il 53% in meno di rischio di progressione del danno epatico.

La stessa associazione, dopo quasi quattro anni di monitoraggio dei pazienti, non è stata riscontrata con il tè e altre bevande, concludono gli esperti.

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lunedì 19 ottobre 2009

Prevenire obesità e diabete con lo yogurt

Prevenire obesità e diabete con lo yogurt

Lo yogurt, grazie agli affetti che ha sulla flora intestinale, aiuta a prevenire obesità e diabete. Uno studio condotto qualche tempo fa da Marko Kalliomaki, dell'università di Turku (Finlandia), aveva esaminato questa relazione e la settimana scorsa, in occasione del congresso della Società Italiana di Diabetologia (Riccione, 11-14 Ottobre 2009), si è riparlato dei risultati della ricerca.

Studi precedenti avevano già evidenziato i benefici dello yogurt sul nostro organismo. Questo alimento caseario non solo è ricco di potassio, fosforo e calcio ma contiene anche vitamine (A, B2, B12) e proteine, inoltre, lo yogurt favorisce un ricambio dell'ecosistema batteriologico del nostro intestino in quanto diminuisce la quantità di batteri negativi per il buon funzionamento dell'intestino e incrementa la flora intestinale positiva.

Le conclusioni dei ricercatori finlandesi sono il risultato di uno studio condotto su 49 bambini seguiti dalla nascita fino all'età di 7 anni. Al compimento del primo anno di vita i ricercatori hanno registrato diversi dati relativi alla flora batterica dei piccoli. Trascorsi sei anni, i dati sono stati incrociati con il peso constatando che i piccoli che presentavano dei livelli più alti di probiotici pesavano mediamente 4 Kg in meno rispetto ai coetanei nei quali, all'età di un anno, si erano registrati dei livelli più elevati di batteri cattivi come ad esempio lo stafilococco. Alla luce dei dati raccolti, i ricercatori sostengono che i fermenti lattici non agiscono soltanto sulla mucosa intestinale ma hanno effetti importanti sull'intero organismo in quanto aiutano a prevenire l'obesità e il diabete.

La Dr.ssa Rosalba Giacco, prima ricercatrice dell'Istituto di Scienza dell'alimentazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Avellino, spiega che i fermenti lattici (i cosiddetti batteri "buoni") regolano l'assorbimento di energia dagli alimenti e possono ridurlo del 2 per cento. L'esperta evidenzia che la percentuale potrebbe sembrare bassa ma nell'arco di anni e decenni può fare la differenza fra il restare normopeso o mettere su qualche chilo di troppo.

Una dieta equilibrata che prevede frutta, verdura, cereali, pasta e pane integrali, oltre che prodotti come lo yogurt che contengono fermenti lattici, contribuisce a prevenire l'obesità e quindi il diabete, ma anche tumori, malattie cardiovascolari e molte malattie croniche dell'apparato intestinale.

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Meno sale nel pane

Da una recente ricerca è emerso che il pane cosiddetto “sciocco”,quello senza sale che generalmente si mangia in Toscana e in Umbria, sia il pane più salutare d’Italia.

E’ risaputo, infatti, che l’abuso di sale è dannoso per chi soffre di ipertensione, e che per curare questo disturbo che affligge tantissimi italiani viene spesso prescritta una dieta senza sale.

Un po’ come era successo qualche tempo fa con il sale da cucina, dove per decreto ministeriale era stato aggiunto lo iodio, per prevenire alcuni problemi di salute, un accordo tra i panificatori e il Ministero della Salute porterà sulle nostre tavole un pane meno salato.

Verrà infatti ridotto del 15% la percentuale di sale contenuto nel pane italiano; a questo risultato si è giunti dopo che si è riscontrato che nelle regioni dove si mangia il pane sciapo, quindi tipicamente la Toscana e l’Umbria, la mortalità a causa delle malattie cardiovascolare è inferiore addirittura del 6% rispetto al resto d’Italia. ...

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sabato 17 ottobre 2009


Se è vero che i grandi cambiamenti iniziano a profilarsi dalle piccole cose, allora il nuovo chewing-gum ecologico è sicuramente un passo avanti per la lotta all’inquinamento.
L’idea, subito riciclata (per restare in tema) in tutto il mondo, è partita dalla Gran Bretagna dove questo chewing-gum ha preso subito piede.

Si tratta di una vera e propria gomma da masticare che, a differenza delle chewing-gum classiche, non si attacca ai vestiti, alle scarpe ed ai pavimenti ma, soprattutto, una volta gettata si dissolve completamente nel terreno nel giro di sole sei settimane.
Per comprendere l’importanza di questa nuova scoperta, basti pensare che le chewing-gum che tutti noi conosciamo e mastichiamo ci impiegano ben 30 anni per essere smaltite dall’ambiente e, se calcoliamo quante chewing-gum vengono masticate in un giorno in tutto il mondo, direi che la differenza si nota eccome.

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mercoledì 14 ottobre 2009

15 La dieta di coppia è più facile e rafforza il rapporto


Quante volte vi sarà capitato di pensare e pronunciare la frase “da domani mi metto a dieta, lo giuro!”? Almeno per quanto mi riguarda, innumerevoli!
Ma poi salta sempre fuori qualcuno o qualcosa che puntualmente fa crollare i nostri già fragili propositi. Seguire un regime alimentare preciso, si sa, implica sacrificio e molta forza di volontà e non tutti, o almeno non in tutti i periodi della propria vita, riescono a tenervi fede.
Ecco perché quello di cui sto per parlarvi potrebbe rivelarsi un’ottima soluzione per ovviare a questo tipo di problema, unendo l’ultile al dilettevole!
Decidere di cominciare una dieta insieme al proprio partner, infatti, è di sicuro un modo vincente per ottenere una marcia in più e sviluppare una volontà di ferro di fronte alle tentazioni più crudeli!
Ma, al tempo stesso, può essere anche un’occasione per riaccendere la passione, rafforzare il rapporto e alimentarne la complicità.
Ovviamente, prima di prendere qualsiasi decisione in modo del tutto arbitrario, è necessario consultare un dietologo per conoscere il tipo di dieta, personalizzato in base al proprio fabbisogno calorico e allo stile di vita che si svolge.
E’ fondamentale, poi, dopo questo primo passo, porsi degli obiettivi comuni, come ad esempio un determinato numero di chili da perdere in un certo periodo di tempo e stabilire un premio di cui beneficiare alla fine del tortuoso percorso, come un mega regalo o una vacanza!

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lunedì 12 ottobre 2009

Dieta: gli uomini sono più bravi delle donne!


Che seguire un determinato regime alimentare, fatto di rinunce, privazioni e cibi sconditi, fosse un enorme peso per chiunque, si sapeva già.
Del resto, soprattutto per delle buone forchette come noi italiani, da sempre viziati e coccolati dalla materna dieta mediterranea, è quasi un punto fermo dell’esistenza, un dogma sacro e inviolabile mangiare di tutto e soprattutto…con gusto!

Ecco perché, quando inevitabilmente devo mettermi a dieta per smaltire qualche chiletto di troppo, il mio stomaco e, soprattutto, la mia mente ne risentono e la vivono come una sofferenza vera e propria!
La cosa interessante della notizia di cui sto per parlarvi risiede nel fatto che, seppur per noi tutti indistintamente la dieta sia un peso, per noi donne è addirittura più difficile, se non impossibile, non cedere a quelle tentazioni che, di tanto in tanto, si impongono davanti ai nostri occhi!

Per i cari maschietti, invece sembrerebbe tutto più semplice. Vediamo di che si tratta.
Secondo uno studio americano condotto da un gruppo di ricercatori del Brookhaven National Laboratory di New York, gli uomini di fronte a piatti succulenti e gustosi riescono meglio delle donne a dire “no!”.

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venerdì 9 ottobre 2009

Invecchiare bene con il caffè


Il caffè, per noi di GialloZafferano, è uno di quegli argomenti sempre verdi, un po’ come il peperoncino, del quale siamo riusciti a dirne di tutto e di più.

Abbiamo detto che il caffè decaffeinato fa bene alla dieta, che la caffeina serve per fare passare l’emicrania, abbiamo scritto sull’arte di decorare un capuccino, per non parlare del caffè di m…, ma dello studio, durato oltre dieci anni, che dimostra che il caffè aiuta a invecchiare meglio ancora non ne avevamo parlato.

Questa volta nella ricerca è coinvolta anche l’Italia, infatti uno studio europeo, il FINE (Finland, Italy, and Netherlands Elderly) ha dimostrato che, consumare moderatamente il caffè, o meglio la caffeina, aiuta la mente degli anziani a mantenersi più elastica e vigile.

Secondo questo studio, gli anziani che bevono almeno 3 tazzine di caffè al giorno, ottengono degli apprezzabili benefici sulle loro capacità cognitive, ottenenedo notevoli miglioramenti per l’apprendimento e la memoria.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...