sabato 18 settembre 2010

Capelli sani e belli con le proteine e gli Omega 3

Dei bei capelli fluenti sono motivo di attrazione, e la storia offre una galleria di personaggi famosi il cui fascino era esercitato anche da questo particolare. Inoltre, secondo l’immaginazione popolare, i capelli sono la sede della forza vitale, si pensi al mitico Sansone. La chioma riveste quindi un ruolo importante nella definizione della persona sia dal punto di vista estetico sia rispetto all’immagine che ciascuno ha di sé e trasmette agli altri. Studi recenti confermano infatti che i problemi ai capelli, tra cui la caduta in particolare, provocano ansia e depressione in una considerevole percentuale di soggetti. Come allora fare quando i capelli sono spenti, sciupati, diradati?
La dieta è importante
L’alimentazione gioca un ruolo importante per la salute dei capelli che si nutrono degli alimenti che compongono i tuoi menu. In primo luogo, amano gli alimenti proteici, come pesce, uova, carni bianche e legumi, di cui utilizzano gli aminoacidi. In particolare la cistina, la cisteina e la metionina, un tris di elementi solforati che partecipano alla sintesi della cheratina, sostanza che dà corpo al fusto.
Un’altra sostanza fondamentale per la chioma è l’acido pantotenico (vitamina B5) che si trova nel tuorlo d’uovo, nella carne, nei cereali e nei legumi, ed è una delle sostanze che facilitano la scomposizione delle proteine in aminoacidi. A dare più volume contribuisce anche il betacarotene, presente in frutta e verdura, che attiva i processi di rigenerazione cutanea.

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venerdì 17 settembre 2010

Verde e varia: ecco la dieta contro il cancro

Varietà diverse di prodotti vegetali per uno stile di vita più sano

Consumare tipi diversi di frutta e verdura riduce il rischio di una forma di tumore al polmone, specie fra i fumatori. «Ma l'unica difesa è stare lontani dal tabacco» 

MILANO - Verdi, rossi, gialli, crudi, cotti, in insalata, al forno o alla piastra: i vegetali si confermano l'asso della dieta sana e un aiuto importante per ridurre il rischio di tumore al polmone, specialmente nelle persone più a rischio, ovvero i fumatori. Ciò che conta è mangiarne spesso e sbizzarrirsi nella scelta. 

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Cladis, pecorino anticolesterolo al via la verifica dei "superpoteri"

Alimentazione

Ideato dalla facoltà di Agraria di Pisa, il formaggio passa a un trial di 30 mesi su sessanta donne sofferenti di sindrome metabolica. Il segreto è nel latte di pecore alimentate con un mangime arricchito di semi di acido linoleico coniugato (cla) che previene le malattie cardiovascolari.

 
ROMA - Arriva l'ora della verifica per Cladis, il formaggio pecorino "anticolesterolo" nato dai ricercatori della facoltà di Agraria dell'università di Pisa. Cladis conserva il sapore del pecorino tradizionale, mentre il "potere" anticolesterolo gli deriverebbe dal fatto di essere prodotto con latte di pecore nutrite con un mangime sperimentale, ricco di semi di acido linoleico coniugato (cla), un acido grasso polinsaturo che contribuisce a proteggere l'organismo dalle malattie cardiovascolari.

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Sì al pane e alla pasta in tavola no all'eccesso di proteine animali

Alimentazione

Una ricerca americana riapre il dibattito. Dopo aver monitorato per vent'anni le abitudini di 130mila persone, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che chi sostituisce i carboidrati con la carne rischia 14 volte di più l'infarto e 28 volte di più l'insorgenza di tumori

di VALERIA PINI


Tanta carne e poca pasta e pane. Un segreto per perdere peso, ma alla lunga una dieta povera in carboidrati e ricca in proteine animali potrebbe essere nociva. Le persone che scelgono questo tipo di alimentazione rischiano di ammalarsi più facilmente di tumore o di avere problemi al cuore. Lo rivela uno studio di un gruppo di ricercatori statunitensi, pubblicato su "Annals of Internal Medicine 1", che ha esaminato le condizioni di salute di 130.000 persone. E' emerso che la percentuale di decessi fra le persone che consumano pochi carboidrati, preferendo proteine animali, sale del 12 per cento.

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martedì 14 settembre 2010

Dolori articolari di fine estate. Curali con i cibi giusti e i rimedi dolci

Dolori a polsi, ginocchia, schiena, collo che danno stanchezza e anche difficoltà nel camminare. Questi sono i sintomi tipici dei dolori articolari, oggi sempre più diffusi, anche quando non assumono caratteristiche di una vera e propria malattia (artrosi o artrite). Come in tutte le infiammazioni, i sintomi sono dovuti alla liberazione delle prostaglandine, che provocano il gonfiore dei tessuti e il dolore. E nei cibi esistono sostanze in grado sia di aumentare sia di contrastare queste prostaglandine infiammatorie.Scopri con noi come fare… 

domenica 12 settembre 2010

Dieta: come ridurre il gonfiore addominale


gonfiore addominale
A volte ci accorgiamo che la nostra pancia si gonfia. Non solo per il ciclo ma anche solo per una scorretta alimentazione. La “ciambella” del giro vita è una delle cose più fastidiose che possano capitarci. Soprattutto se abbiamo un evento importante che richiede anche un abbigliamento che magari mette in mostra il fisico.
Il gonfiore addominale è dato dal cattivo metabolismo degli zuccheri. In pratica è un chiaro segnale che i recettori dell’insulina, si concentrano a livello del grasso viscerale anziché distribuirsi su tutto il corpo. Accade soprattutto se si mangiano molti carboidrati. Quindi il consiglio è di mangiare più proteine o carboidrati sani come verdure e frutta. Ridurre in pratica pane e pasta.  Evitare anche il consumo di bevande gassate che contribuiscono al gonfiore dello stomaco e di alimenti come i frappè che incorporano aria. Meglio optare per centrifugati di frutta e verdura. Un aiuto, infine, arrivano dalle spezie come lo zafferano che stimola il metabolismo, il peperoncino che brucia i grassi e sveglia il metabolismo, lo zenzero che sgonfia l’addome e il pepe nero che aiuta a bruciare calorie.

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venerdì 10 settembre 2010

Lo zucchero non calma il dolore nei bebè fa più effetto un abbraccio di mamma

Su Lancet i risultati di uno studio inglese che ha esaminato 59 neonati per capire quanto "il dolce" sia efficace come analgesico. Il glucosio, dicono i ricercatori, non riduce la sofferenza, ma funziona come "distrazione"

ROMA - Basta un po' di zucchero e la pillola va giù. Zollette, pillole, carmelle zuccherine sono da sempre i rimedi più usati per alleviare la sofferenza dei bambini. Oggi uno studio inglese cambia le carte in tavola: niente ciucci zuccherati, se il bebè soffre non c'è niente da fare. Solo l'abbraccio della mamma può calmare il pianto. I ricercatori dell'University college di Londra, guidati da Rebecca Slater, su Lancet 1parlano di effetto placebo e non di soluzione vera e propria: il glucosio, dicono, non riduce la quantità di dolore provato interagendo con il sistema nervoso, ma funziona soltanto come una "distrazione". 

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...