Conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà edulcoranti, di 50 volte superiori allo zucchero, la sua componente più utilizzata è la radice, da cui si ricava un estratto impiegato per farne caramelle, tisane, infusi o liquori ma la liquirizia si può consumare anche grezza, sotto forma di bastoncini, quelli spesso adottati come sostituto della sigaretta.
Il suo successo è dovuto, tra l’altro, alle molteplici e note proprietà curative: digestive e antinfiammatorie gastriche, dissetanti, emollienti, espettoranti e sedative della tosse, solo per fare qualche esempio. L’abuso però, che ha spesso inizio proprio dopo la scoperta dei benefici, si ha quando se ne aumenta progressivamente il consumo, confidando ingenuamente nell’assoluta innocuità. Eccedere con la liquirizia significa invece esporsi ad un innalzamento della pressione, a causa della ritenzione idrica, ad affaticabilità ...
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lunedì 17 gennaio 2011
venerdì 14 gennaio 2011
Stare troppo seduti fa male soprattutto al cuore
Uno studio dello University College London ha calcolato che trascorrere ogni giorno 4 ore davanti al piccolo schermo provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48% e fa salire del 125% il rischio di morire per malattie cardiache. Le perplessità di Camici
di SARA FICOCELLIROMA - Non importa se andate in palestra tutti i giorni, se non fumate e siete astemi: la vera nemica del vostro cuore è la televisione, se passate quattro ore al giorno davanti al piccolo schermo. In presenza di una simile abitudine, infatti, il rischio di attacchi cardiaci e malattie cardiovascolari aumenta in maniera esponenziale. A dirlo è uno studio dello University College London, secondo cui trascorrere molto tempo davanti al televisore provoca un generico incremento delle malattie mortali pari al 48%, mentre fa aumentare del 125% il rischio di morire per patologie cardiache. La tesi, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology, è il frutto di uno studio su 4.512 persone seguite per 4 anni, durante i quali 325 sono morte e 215 hanno avuto almeno una malattia cardiovascolare.
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lunedì 10 gennaio 2011
Allarme diossina, Fazio assicura "Nessun rischio per l'Italia"
Il ministro della Salute sulla contaminazione di alimenti tedeschi: "Uova importate anche da noi, ma in quantità limitata. E grazie all'etichettatura è possibile rintracciarle". Prevista una serie di incontri tecnici a livello Ue
ROMA - Di fronte all'emergenza degli alimenti contaminati alla diossina 1 che sta dilagando in Germania, il ministro della Salute Ferruccio Fazio assicura che l'Italia non corre rischi: il nostro Paese ha importato dalla Germania "una quantità di uova limitate ma grazie all'etichettatura è possibile rintracciarle guardando il marchio di produzione e provenienza". E le uova italiane, che sono marchiate e tracciabili, "sono garanzia di sicurezza anche in Germania".
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sabato 8 gennaio 2011
Calvizie, speranze per la cura tutto dipende dalle staminali "dormienti"
Uno studio sul Journal of Clinical Investigation svela il segreto dell'alopecia androgenetica, la forma più comune di perdita dei capelli. Dipende da un problema di attivazione delle cellule staminali presenti nei follicoli piliferi che, restando "spente", non riescono a fabbricare il capello
ROMA - Svelato il segreto della calvizie. La colpa sarebbe tutta di un difetto nel funzionamento delle cellule del follicolo pilifero. In particolare, secondo uno studio americano pubblicato sul Journal of Clinical Investigation 1, in chi è affetto da alopecia androgenetica, ossia dalla forma più diffusa di calvizie, le cellule staminali dei follicoli sparsi sul capo, invece che essere operative, sono come spente, "addormentate". Secondo i ricercatori dell'Università della Pennsylvania di Philadelphia, non è una questione di numeri, ma di attività: all'interno dei follicoli "inattivi" le cellule staminali non riescono a trasformarsi in cellule più mature, le cosiddette progenitrici.
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giovedì 6 gennaio 2011
La dieta dopo le feste 5 pasti light al giorno
Tornare in forma
Il regime alimentare per riprendersi dai bagordi di cenoni e brindisi: addio a 2,5-3 chili in un mese
Era buono il cotechino, vero? E il pandoro? Mica male pure il torrone... Insomma, ci risiamo: feste e cenoni hanno lasciato in eredità dei bei ricordi e qualche chilo in più. Che adesso vanno buttati giù con una dieta povera di grassi e zuccheri per perdere 2,5-3 chili nel giro di un mese.
Un regime che prevede cinque pasti equilibrati al giorno, per far sì che il metabolismo sia sempre attivo e per non arrivare mai troppo affamati, a pranzo e a cena, spiega Stefania Setti, medico nutrizionista delle cliniche Humanitas Gavazzeni di Bergamo. Ecco uno schema indicativo indicato a chi è in buona salute (foto Fabbri).
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domenica 2 gennaio 2011
I medici contro le diete-bufala dei vip "I fan inconsapevoli le prime vittime"
L'allarme dell'associazione "Sense about science" che si batte contro le flase credenze scientifiche e ora accusa i "suggerimenti" per dimagrire dati da personaggi famosi. Si va dai bibitoni di Olivia Newton-John alle bevande a base di succo d'acero e alternate al digiuno proposte da Naomi Campbell e Demi Moore
dal nostro inviato ALBERTO MATTONELONDRA - La dieta a base di digiuno, succo d'acero, pepe e limone, che piace tanto a Naomi Campbell e a Demi Moore. Il carboncino purificatore spruzzato sulle pietanze dalla pop star Sarah Harding. Le piante "salvifiche" del Sudamerica di Olivia Newton-John, oppure il famoso Power Balance, il braccialetto "forza ed equilibrio" diventato oggetto di culto planetario grazie a David Beckham e a Kate Middleton. I rimedi "miracolosi" proposti dai vip, però, fanno pochi prodigi. E, a volte, mettono anche a rischio la salute dei fan inconsapevoli.
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mercoledì 29 dicembre 2010
LA MONTAGNATERAPIA
Salire su una cima, raggiungere una vetta, fare la scalata: tutte espressioni che, attraverso il riferimento metaforico alla montagna, indicano il successo, il raggiungimento degli obiettivi, l’andare verso l’alto. La montagna, dunque come simbolo di determinazione, di punto di arrivo, di meta più o meno facilmente raggiungibile che ben rappresenta l’idea di “farcela”. La premessa metaforica mette in evidenza uno dei fattori che rende così efficace la montagnaterapia, dove l’ambiente montano reale diventa luogo di terapia a vari livelli. Anche se questo termine rimanda ad un aspetto “curativo”, si puà vedere la montagnaterapia nell’ottica più ampia della promozione della salute e del benessere intesi come qualcosa di più dell’assenza di malattia.
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