ROMA, 14 NOV - Fare scelte salutiste nella pausa
pranzo spesso risulta difficile. E i tramezzini e i panini fanno
gola, ma spesso spaventano per i grassi della maionese e altre
salse. Eppure, come ha sottolineato un poster di ricercatori
dell'universita' di Lubiana (Slovenia) presentato a Madrid
all'11/mo Convegno europeo della nutrizione Fens, il totale dei
valori di grassi e del contenuto energetico dei sandwich ''e'
comparabile con alcuni altri prodotti alimentari venduti da
venditori ambulanti, tra i piu' popolari tra i giovani: la
pizza, un panino con l'hamburger. L'attenzione va piuttosto
messo sul basso tenore di acqua, e quindi su un'appropriata
idratazione''. Ingozzarsi di panini, senza bere piu' che con un
pasto ricco di verdure, metterebbe a rischio l'equilibrio idrico
dell'organismo.
Da non trascurare inoltre, nella scelta del cosiddetto 'cibo
di strada', la priorita' che - a giudizio degli esperti - va
data al consumo di alimenti ad alto contenuto di fibre.
I ricercatori sloveni hanno poi fatto uno studio comparativo
dei panini in vendita nelle macchinette self service presso la
loro facolta' universitaria, calcolando i contenuti di grassi
nelle differenti tipologie commercializzate tramite il metodo
gravimetrico dopo l'utilizzo di idrolisi acida ed etere di
estrazione. Per concludere che c'e' sandwich e sandwich: forte
e' la differenza infatti nei contenuti di grassi e per quello
energetico. La maglia nera per alto contenuto di grassi (18,3
g/100g) e minor contenuto di acqua (40,5 g/100g) va al panino
con pancetta, formaggio, margarina, maionese e sottaceti che
tuttavia ha un alto contenuto energetico (1340). Sembrerebbe
invece piu' light un panino con maionese, panna acida, rafano,
prosciutto affumicato, formaggi e sottaceti, che ha grassi fermi
a 9,6 ma un pur sempre scarso contenuto di acqua (43,7 g/100g).
E per non farsi mancare nulla nei pasti veloci all'insegna del
funky food, i ricercatori del dipartimento scienze della
Nutrizione dell'universita' di Madrid (Spagna) hanno confrontato
le indicazioni nutrizionali del ketchup di cinque multinazionali
dell'industria alimentare (Calve', Heinz, Ligeresa; Orlando;
Prima) per concludere che questi prodotti ''soddisfano'' i
requisiti nutrizionali nell'ambito della categoria 'frutta e
verdura' in termini di grassi e zuccheri, in linea col
regolamento Ce 1924/2006. Tuttavia, in merito alle indicazioni
salutistiche, le confezioni di ketchup ''dovrebbero indicare la
quantita' di licopene, assieme ad una indicazione tipo 'alto
contenuto di sodio'''.(ANSA).
Fonte
martedì 15 novembre 2011
lunedì 14 novembre 2011
Tumore al seno, scoperta la molecola che rende staminali le cellule tumorali
Si chiama TAZ ed è il gene che controlla negli embrioni le dimensioni degli organi. Nel cancro alla mammella, però, il suo intervento "trasforma" le cellule malate, rendendole metastatiche e resistenti alla chemioterapia. La scoperta del team di Stefano Piccolo potrebbe contribuire a cambiare la storia della lotta alla malattia
di FRANCESCA SIRONIIl logo dell'Associazione per la ricerca sul cancro
Le cellule più pericolose - "Le staminali - spiega Piccolo - sono le cellule che mantengono il tumore in attività, che fomentano il fuoco. Insomma, sono quelle che uccidono". Alle staminali sono dovute le metastasi. "La progressione tumorale - aggiunge lo studioso - è un fenomeno legato all'aumento della proporzione delle cellule staminali. La nostra ricerca è partita così dalla comparazione fra tumori al seno aggressivi ad alto grado istologico e tumori benigni".
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mercoledì 9 novembre 2011
I benefici della birra
La birra è un prodotto sano, apprezzato in tutto il mondo da secoli, per il gusto e la salubrità La
birra si produce facendo germogliare l’orzo (producendo il malto
d’orzo), si macina e lo si spappola nell’acqua a 60° C. In tale fase
l’amido si trasforma in maltosio, si aggiunge il luppolo e si procede
alla fermentazione dei lieviti. Il maltosio si trasforma in glucosio e
poi in anidride carbonica e alcol. Infine si procede alla
chiarificazione.
Da qualche tempo gli scienziati sanno che qualche bicchiere, e sottolineo qualche, di birra contribuisce a prevenire alcune patologie. Dallo studio condotto in Olanda dal dottor Henk Hendriks,
equipe dell’istituto Nutrizione e Ricerca sul Cibo, è emerso che anche
la birra, consumata con moderazione, può portare a benefici in tema di
prevenzione di problrmi cardiaci Tale bevanda ricavata dal luppolo è, infatti, ricca di vitamina B 6,
in grado di prevenire nel corpo umano l’aumento di un particolare tipo
di aminoacidi chiamato “omocistrina”, che si ritiene possa provocare
l’incremento del rischio di attacchi di cuore, ed è ricca anche di
folati ed agenti antiossidanti. L’azione protettiva di un moderato
consumo di birra è provata anche contro la formazione di calcoli biliari, contro l’osteoporosi e contro il diabete
Nella prevenzione del diabete, grazie alla scarsa quantità di zuccheri, non influisce
nell’innalzamento critico dei livelli d' insulina. Anche contro l’osteoporosi la birra si rivela un ottimo preventivo...
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venerdì 4 novembre 2011
Per un'alimentazione corretta
Qualità del cibo, scelta del giusto assortimento e buone abitudini quotidiane sono le basi per un'alimentazione salutare. Da cosa sono composti i cibi che mangiamo? Cosa s’intende per nutrizione? Vediamo insieme le principali caratteristiche e i principi nutritivi degli alimenti, per mangiare in modo sano, equilibrato e soddisfacente.
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giovedì 3 novembre 2011
Così lo scheletro ci parla e "prevede" i rischi di diabete
Dalle ultime ricerche la conferma del "dialogo" tra le ossa e gli altri "sistemi" dell'organismo. Il ruolo rilevante dell'osteocalcina nel metabolismo e nella produzione degli ormoni. "In futuro da una radiografia si potrà diagnosticare l'infertilità o altre patologie
di ARNALDO D'AMICOROMA - In un futuro non troppo lontano, una radiografia dello scheletro potrà stabilire se una persona è a rischio diabete, o una cura per le ossa potrebbe servire anche per l'infertilità. Lo scenario è possibile grazie alla scoperta che lo scheletro, in realtà, è anche una ghiandola, che produce sostanze che vanno a interferire con numerosi processi del corpo, fra cui appunto il metabolismo e la produzione di ormoni sessuali.
Le ultime novità nel campo dell''endocrinologia dell'osso sono state discusse nel corso di un recente convegno all'università La Sapienza di Roma che ha riunito alcuni dei principali esperti mondiali. A dirigere questo dialogo tra ossa e altri sistemi è l'osteocalcina, una proteina che fa parte della matrice ossea: "L'osso dialoga con gli altri organi" - spiega Andrea Lenzi, direttore della sezione di Fisiopatologia medica ed endocrinologia, del dipartimento di medicina sperimentale dell'università degli studi di Roma Sapienza - . Si sapeva che gli osteoblasti, cellule che sintetizzano il tessuto osseo, attraverso dei recettori specifici ricevevano degli input da parte di alcuni ormoni a produrre l'osso stesso. Adesso invece sappiamo che avviene anche il contrario e gli osteoblasti si comportano anche come cellule endocrine, producendo ormoni e inviando messaggi al pancreas, ai testicoli, all'ovaio e alle cellule adipose, oltre che rimandando segnali allo stesso osso per la sua neoformazione. Lo scheletro non è solo un apparato di sostegno che riceve ordini dal corpo, ma contribuisce attivamente al metabolismo energetico del corpo producendo esso stesso ormoni importantissimi''.
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venerdì 28 ottobre 2011
L'orto fa bene, alla salute mentale A Mombello la terapia ha il pollice verde
Zappare, arare, innaffiare gli ortaggi, cogliere le verdure cresciute
con amore e fatica. Sono gesti che cambiano il ritmo frenetico cui siamo
abituati, e che fanno bene. Anche e soprattutto, forse, a chi soffre di
problemi psichici. Così nasce l'orto di Mombello, un progetto di
ortoterapia e formazione agricola per giovani con disagio psichico.
L'orto, che si trova nel parco dell'ex manicomio di Milano, sulla
collina di Mombello, a Limbiate, è un progetto di Fondazione Bertini, una onlus che si occupa di reinserimento lavorativo per i giovani con disagio (di FRANCESCA SIRONI)
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sabato 22 ottobre 2011
Contro la fibrosi cistica, arriva il ciclamino
Iniziativa nazionale della Fondazione per la ricerca sulla malattia che coinvolge, sabato 22, anche la città di Torino con una giornata speciale
Un fiore, un delicato fiore come simbolo di una battaglia: quella nei confronti della fibrosi cistica, una grave malattia genetica ereditaria che coinvolge circa 3 milioni di italiani che ne sono portatori sani e consta di 200 nuovi casi di malattia ogni anno.Sabato 22 e domenica 23 ottobre, nelle piazze italiane il protagonista sarà dunque il ciclamino, adottato a simbolo della ricerca e dei servizi ai malati di fibrosi cistica. In questi due giorni i volontari della Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica-Onlus (FFC) – creata e presieduta da Matteo Marzotto – saranno nelle piazze d’Italia per offrire i “Ciclamini per la Ricerca”.
La manifestazione ha come obiettivo non solo raccogliere i fondi per finanziare progetti avanzati di ricerca clinica e di base volti a sconfiggere la malattia, ma anche per migliorare la durata e la qualità di vita dei malati stessi. I cittadini, in quest’occasione, potranno anche ricevere utili informazioni sulla patologia e sulla ricerca in atto.
Fino a oggi i progetti finanziati sono 192, hanno coinvolto oltre 400 ricercatori italiani e 164 tra laboratori e centri di ricerca.
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