martedì 10 gennaio 2012

Tenersi in forma fra le mura di casa

Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria

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LA PALESTRA IN SALOTTO ISTRUZIONI PER L' USO

lunedì 9 gennaio 2012

Ananas: Proprietà e Benefici

L'ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, originario del Sud America, la sua conoscenza in Europa ed in tutti gli altri paesi si deve a Cristoforo Colombo; oggi la sua coltivazione è parecchio diffusa in paesi come l'Asia, Africa, Australia e l'America latina.

Attualmente la produzione mondiale di ananas è di circa 5 milioni di tonnellate, la gran parte della quale è destinata al'inscatolamento; in Europa l'ananas è il frutto in scatola più consumato in assoluto. Ha foglie lunghe, dure e seghettate dalle quali si ricava una fibra che viene utilizzata per la produzione di corde e tessuti vari.

Composizione e link utili


Il 90% dell'ananas è costituito da acqua, mentre per il resto troviamo: zuccheri, olio essenziale, bromelina, acido ossalico, citrico e malico, vitamine A, B e C, aminoacidi, proteine, minerali, tra i quali vi sono lo iodio, il manganese, il calcio il potassio e il fosforo. Una fetta di ananas del peso di 100 grammi fornisce solamente 40 calorie.
 
Proprietà curative e benefici dell' Ananas

Le proprietà e virtù dell'ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima molto importante e presente soprattutto nel gambo; la sua caratteristica principale è infatti quella di rendere  facilmente digeribili anche le più complesse proteine.
 
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venerdì 6 gennaio 2012

Oro, incenso e mirra i doni che curano

Rimedi attuali che vengono dal passato


L'adorazione dei Magi 







L'adorazione dei Magi
 
MILANO - Oro, incenso e mirra sono i tre doni dei Magi al Bambino Gesù. Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalità del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinità; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell’uomo Gesù), ma sono anche tre rimedi medicamentosi.

INCENSO - L’incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.

MIRRA -
La mirra tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia). Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra è stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone così le capacità analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche più recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichità come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il «Balsamo di Gerusalemme», che per la sua attività antinfiammatoria è entrato a far parte di molte recenti farmacopee, è stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella città vecchia di Gerusalemme.  

ORO - E l’oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall’Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma è preziosa perché contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.

Fabio Firenzuoli
Direttore Centro di Medicina Integrativa
ospedale Careggi, Università di Firenze


Fonte

 

giovedì 5 gennaio 2012

Le 15 differenze tra uomo e donna

Uno studio italiano uscito su "Public Library of Sciences" mostra che lo scarto fra i sessi esiste. Condotto su un campione di 10 mila persone ne descrive le caratteristiche della personalità. La maggiore discrepanza riguarda sensibilità, calore e apprensione di ELENA DUSI

 


DAI TEMPI di Darwin, il dibattito non si è mai sopito. Uomini e donne sono sottoposti a pressioni evolutive diverse e a separare i due sessi c'è un solco profondo, sosteneva il naturalista. Tesi smussata in tempi recenti. Nel tentativo di raggiungere posizioni politically correct, infatti, negli ultimi anni ci si è dati da fare per sfumare le differenze e declassare al rango di boutade la tesi secondo cui le donne vengono da Venere e gli uomini da Marte.

A riportare i due pianeti alla giusta distanza ci pensa ora uno studio italiano. Marco Del Giudice, psicologo dell'università di Torino, scrive sulla rivista Public Library of Sciences che lo scarto fra i due sessi esiste, eccome. "L'idea che ci siano solo piccole differenze di personalità fra uomini e donne va ripensata perché è basata su metodi inadeguati".

La ricerca è stata condotta da Del Giudice con due colleghi della Manchester Business School su un campione di 10mila americani su 15 diversi tratti della personalità. La discrepanza maggiore riguarda la sensibilità, tradizionale dominio femminile. Le donne registrano valori molto alti anche per quanto riguarda il calore e l'apprensione, mentre gli uomini si distinguono per equilibrio emotivo, coscienziosità e tendenza alla dominanza. Perfezionismo, vitalità e tendenza all'astrazione vedono invece la quasi totale parità fra i sessi. "I maschi - spiega Del Giudice - si descrivono come più stabili emotivamente, più dominanti, più legati alle regole e meno fiduciosi, mentre le femmine si vedono come più calde emotivamente, meno sicure di sé e più sensibili".


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domenica 1 gennaio 2012

Dieta depurativa

Per chi desidera disintossicare l'organismo dopo un periodo di eccessi ed a chi ha bisogno di purificare la pelle

 

La vita disordinata, con ritmi frenetici e mai uguali, dettati dai numerosi impegni giornalieri, impedisce di ascoltare i bisogni del corpo e spesso fa compiere scelte alimentari sbagliate. Gli errori nutrizionali, ripetuti nel tempo, possono danneggiare l'organismo e predisporlo a carenze nutritive e anche malattie più o meno serie. Per questo, soprattutto dopo un periodo di eccessi, può essere utile seguire una dieta depurativa, che disintossichi a fondo l'organismo, riattivi le funzioni vitali, prevenga l'invecchiamento.

CALORIE: circa 1400
QUANTO SI PERDE: 3 kg
DURATA: 4 settimane
A CHI È ADATTA: a chi desidera disintossicare l'organismo dopo un periodo di eccessi ed a chi ha bisogno di purificare la pelle

Per depurare l'organismo bisogna limitare i grassi, soprattutto di origine animale; frazionare i pasti (3 principali più 2 spuntini) e consumare abbondanti porzioni di frutta e verdura. Quello proposto è un menù di circa 1.400 calorie che,seguito per un mese intero, permette di perdere circa 3 chili. Ogni giorno sono presenti tisane, latte, yogurt e abbondanti razioni di frutta e verdura che contengono elementi preziosi per disintossicare gli organi interni. Aceto e succo di limone possono essere usati a piacere. Sono concessi 2 cucchiai e mezzo di olio extravergine d'oliva al giorno. Se in una ricetta è specificata la quantità di olio da utilizzare, questa deve essere sottratta ai 2 cucchiai e mezzo previsti quotidianamente. A colazione il pane integrale può essere sostituito con 30g di biscotti secchi. L'acqua può essere bevuta sia a pasto sia fuori pasto. I 2 litri al giorno raccomandati si possono raggiungere anche consumando infusi e tisane.

venerdì 30 dicembre 2011

Pessimismo? Si cura con l'ottimismo


Una ricerca scientifica effettuata dall’University of Michigan ha scoperto che l’essere pessimisti, il vedere tutto nero, dipende dalla presenza di una molecola nel cervello: chi ha un livello più basso di un certo neuropeptide Y è più negativo, ha un approccio negativo verso le situazioni di stress e le difficoltà ed è più incline a deprimersi, quindi una reazione biologica che in futuro si potrà modificare? Aumentando il livello della molecola otterremo un mondo di ottimisti? Mah…se pessimista si nasce …ottimista si diventa! Per ora può bastare una speranza, un consiglio, un'amico!  
 

martedì 27 dicembre 2011

Mangiare un terzo in meno mantiene giovane il cervello

Trovata molecola anti-invecchiamento. Si attiva con poche calorie

MILANO - Troppe calorie nel menu quotidiano “invecchiano” anche il cervello. Insomma, studio dopo studio la scienza conferma che il segreto di lunga vita in buona salute è proprio nello stile di vita a tavola. Ed è stata scoperta addirittura una molecola che protegge i neuroni dall’invecchiamento. Una molecola attivata proprio se si mangia meno. Quanto meno? Oggi si può dire: un 30 per cento delle calorie vanno lasciate nel piatto. Quasi un terzo di quelle consigliate come normali in base al tipo di attività che si svolge. In altre parole, chi deve assumere 2.000 calorie le riduce a 1.400. E questo è già stato individuato da studi precedenti (pubblicati su Science e Nature): quelli che hanno collegato la longevità cellulare a una dieta ipocalorica. 

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...