sabato 21 gennaio 2012

Caffè, salute e controindicazioni

Per molti, il caffè non rappresenta una semplice consuetudine, ma un momento di profondo piacere; per questo motivo, quando i medici lo impongono, è così difficile rinunciare all'amata tazzina.
"Ci vorrebbe un buon caffè" è una frase semplice, ma talmente comune da riassumere in poche parole il profondo rapporto che ci lega ad esso. Questo legame, che da millenni intercorre tra l'uomo e varie sostanze stimolanti, come alcol, foglie di coca, tabacco e caffeina, non è dunque casuale. Proprio la caffeina è chiamata in causa nella genesi della moltitudine di effetti, in parte positivi ed in parte negativi, associata al consumo di caffè.
La dose sicura di caffeina in una dieta giornaliera è di 300 mg (la stessa contenuta, grosso modo, in tre tazzine di caffè espresso o in 6 tazze di ).
Tale limite può essere raggiunto anche ingerendo 10 lattine di coca cola, 8 tazze di cioccolata calda o 400 grammi di cioccolato extrafondente. Per questo motivo occorre tenere sempre in considerazione l'effetto sinergico e cumulativo dei vari alimenti e, insieme ad esso, anche il contributo di alcuni farmaci a base di caffeina, come certi analgesici, brucia grassi e anoressizzanti.
Infine, con l'uso abituale si stabilisce una certa tolleranza nei confronti del caffè. Ciò spiega come mai, nei soggetti che fanno scarso uso di questa bevanda, l'assunzione di 200-250 mg di caffeina sia spesso sufficiente per scatenare disturbi come insonnia, cefalea, ansia, irritabilità e vampate di calore.
Nei bambini, in linea di massima, la dose quotidiana di caffeina non dovrebbe oltrepassare i 100 mg, limite facilmente valicabile con una bevanda tipo cola e con un pezzo di cioccolato fondente.

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giovedì 19 gennaio 2012

Dieta, non tutte le calorie sono uguali "Non conta quanto mangi, ma cosa"

Su Jama uno studio dimostra e conferma che un regime alimentare povero di proteine fa aumentare la massa grassa. Al contrario, assumere il 15-20% delle calorie giornaliere da uova, carne e pesce aumenta la massa muscolare, a discapito di quella grassa, e migliora il metabolismo

di FRANCESCA SIRONI

ROMA - Più calorie, più peso. L'equazione torna, ancora una volta. Ma attenzione: non tutte le calorie sono uguali. In uno studio pubblicato su Jama, la rivista ufficiale dell'associazione medica americana, George Bray e i suoi ricercatori dimostrano che una dieta in cui si assumano poche proteine porta all'aumento di grasso a discapito della massa muscolare, quindi alla riduzione della capacità di bruciare le calorie a riposo. Al contrario, un regime alimentare in cui si assumano dal 15 al 20% di calorie da proteine aumenta la massa muscolare e migliora il metabolismo. I risultati della ricerca non vanno a incidere solamente sulle nostre scelte alimentari di ogni giorno. Lo studio di Bray spiega un nesso (più grasso - meno massa muscolare) che è alla base di una vera epidemia, negli Stati Uniti come in Italia: l'obesità.


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domenica 15 gennaio 2012

PROPRIETA' BENEFICHE DELL'INDIVIA

L’INDIVIA

L’INDIVIA

Colore: verde – giallo
Periodo di raccolta: estivo – autunnale
Quantitativo previsto: 1-2 kg per mq*
Conservazione: in frigorifero fino a due settimane
Caratteristiche: cespo grande con foglie verdi dentellate, più gialle verso il centro.
Proprietà e benefici: è ricca di sali minerali, calcio, ferro e fosforo (maggiormente nelle foglie più verdi), e di oligoelementi, in particolare selenio, un antiossidante che protegge le cellule dall’invecchiamento. Il rapporto potassio/sodio (tanto/pochissimo) le conferisce proprietà diuretiche. Inoltre, è ricca di fibre e di vitamina A. I principi amari della scarola stimolano l’attività dello stomaco.La si può consumare anche cotta, stufata rapidamente da sola e condita o tagliata a listarelle e saltata in padella con olio o burro ed un po’ di aglio.
Conservazione in congelatore: non è adatto alla congelazione.

Fonte

sabato 14 gennaio 2012

Come curarsi con il carciofo

In cucina anche tu conosci il carciofo e spesso lo avrai mangiato in una delle tante ricette nelle quali si usa. Ma forse non sai che esso può essere usato anche come diuretico. Questa guida ti spiega come preparare una tisana con esso e le dosi da consumare. 

Scopri come

 

Come Curarsi Con Il Carciofo

1 - Il carciofo ha fra le sue proprietà quello di essere un ottimo diuretico, solo che per questo non va usato la parte che usi per mangiarlo, ma devi usare le sue foglie, quelle che quando sei in cucina togli e non mangi, anche se in effetti è preferibile usare quelle fresche, raccogliendole in primavera.

2 - Come diuretico si può usare in più modi, ma a mio avviso è preferibile un bicchiere prima dei pasti poiché fa anche da aperitivo. Per preparare il decotto basta una o due foglie, poiché ne vanno messe due grammi ogni 100 ml di acqua e fatte bollire, dopodiché si fa raffreddare e se ne beve un bicchiere prima di ogni pasto.

3 - Come detto ne puoi fare bollire di più e poi conservarlo poiché puoi berlo anche freddo. La pianta ha altre caratteristiche oltre a queste e vanno usate anche altre parti della stessa, poiché più i medici ne studiano le proprietà, più si va scoprendo a cosa fa bene. Anche mangiare la parte che mangi tu di solito, è salutare.

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Leggi anche: Come fare un decotto di carciofi (CLICCA QUI) 


 

martedì 10 gennaio 2012

Tenersi in forma fra le mura di casa

Smaltire i chili in eccesso delle feste e tornare in forma allenandosi tra le pareti domestiche: è la scelta di 2 italiani su 5 che all'iscrizione in palestra preferiscono l'allenamento casalingo. Grazie agli attrezzi sempre più tecnologici e connessi al web, si è affermata la tendenza della Gymnhouse, termine derivato da gymnasium (palestra) e house (casa), che trasforma il salotto in una vera e propria palestra con più di un vantaggio: si risparmia, non si è costretti a portarsi dietro pesanti borsoni e a condividere spazi con persone estranee. Ecco alcune delle discipline che si possono praticare in casa e quante kilocalorie permettono di bruciare
di Irma D'Aria

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LA PALESTRA IN SALOTTO ISTRUZIONI PER L' USO

lunedì 9 gennaio 2012

Ananas: Proprietà e Benefici

L'ananas appartiene alla famiglia delle Bromeliacee, originario del Sud America, la sua conoscenza in Europa ed in tutti gli altri paesi si deve a Cristoforo Colombo; oggi la sua coltivazione è parecchio diffusa in paesi come l'Asia, Africa, Australia e l'America latina.

Attualmente la produzione mondiale di ananas è di circa 5 milioni di tonnellate, la gran parte della quale è destinata al'inscatolamento; in Europa l'ananas è il frutto in scatola più consumato in assoluto. Ha foglie lunghe, dure e seghettate dalle quali si ricava una fibra che viene utilizzata per la produzione di corde e tessuti vari.

Composizione e link utili


Il 90% dell'ananas è costituito da acqua, mentre per il resto troviamo: zuccheri, olio essenziale, bromelina, acido ossalico, citrico e malico, vitamine A, B e C, aminoacidi, proteine, minerali, tra i quali vi sono lo iodio, il manganese, il calcio il potassio e il fosforo. Una fetta di ananas del peso di 100 grammi fornisce solamente 40 calorie.
 
Proprietà curative e benefici dell' Ananas

Le proprietà e virtù dell'ananas si devono soprattutto alla presenza della bromelina, un enzima molto importante e presente soprattutto nel gambo; la sua caratteristica principale è infatti quella di rendere  facilmente digeribili anche le più complesse proteine.
 
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venerdì 6 gennaio 2012

Oro, incenso e mirra i doni che curano

Rimedi attuali che vengono dal passato


L'adorazione dei Magi 







L'adorazione dei Magi
 
MILANO - Oro, incenso e mirra sono i tre doni dei Magi al Bambino Gesù. Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalità del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinità; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell’uomo Gesù), ma sono anche tre rimedi medicamentosi.

INCENSO - L’incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attività antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. È ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.

MIRRA -
La mirra tra i doni dei Magi è forse la sostanza più misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove è d’altronde presente anche la Boswellia). Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra è stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone così le capacità analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche più recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le proprietà analgesiche, ma anche le capacità antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichità come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il «Balsamo di Gerusalemme», che per la sua attività antinfiammatoria è entrato a far parte di molte recenti farmacopee, è stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella città vecchia di Gerusalemme.  

ORO - E l’oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall’Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma è preziosa perché contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perché si è visto che può migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.

Fabio Firenzuoli
Direttore Centro di Medicina Integrativa
ospedale Careggi, Università di Firenze


Fonte

 

Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...