di ELVIRA NASELLI
Di quanto sale abbiamo bisogno? In realtà
di poco più di quello che è già contenuto naturalmente negli alimenti. E
invece superiamo di gran lunga la dose fisiologicamente necessaria in
condizioni normali, aggiungendone di continuo nelle preparazioni di
tutti i giorni: si calcola infatti che un adulto ingerisca di media
circa 10 grammi al giorno di sale alimentare (corrispondente a 4 grammi
di sodio), una quantità dieci volte superiore a quella suggerita.
In questi giorni a Venezia, alla quarta edizione di "Gusto in Scena",
presso la Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, si è discusso di
"Cucinare con, cucinare senza sale" e, con l'occasione, molti tra gli
chef più noti del nostro paese hanno presentato le loro ricette "senza".
Il ministero della Salute - che ha patrocinato l'evento - già
da tempo suggerisce la limitazione dell'uso di sale nella nostra dieta e
la sostituzione in ogni caso con sale iodato, utile per prevenire le
patologie tiroidee molto diffuse nel nostro paese. Si usa già sale
iodato nelle mense scolastiche e dei luoghi di lavoro, si sono firmati
accordi con i panettieri per ridurre la quantità di sale nel pane che
consumiamo ogni giorno, molte aziende alimentari offrono prodotti a
basso contenuto di sale.
Continua qui
venerdì 27 aprile 2012
martedì 24 aprile 2012
Meno cibi sani, più antidepressivi
L'indagine sulla salute degli italiani: si rinuncia a frutta e verdura per la crisi, aumentano sovrappeso e cure fai-da-te
MILANO - Si rinuncia a un'alimentazione sana e a fare sport, aumenta l'uso di antidepressivi. È un quadro pesante quello che emerge dal Rapporto Osservasalute 2011, presentato a Roma, al policlinico Agostino Gemelli, e dedicato allo stato di salute e qualità dell'assistenza nelle regioni italiane. Ad essere in pericolo è la nostra salute e la causa principale si chiama crisi economica che porta a dover tagliare voci di bilancio familiare, in primis le "azioni preventive" di base come la buona alimentazione e l'attività fisica. Si rinuncia per esempio a frutta e verdura, che diventano un lusso per pochi: per la prima volta dal 2005 si registra un calo del numero di porzioni consumate al giorno (da 5,7% a 4,8%), dato che era rimasto grosso modo stabile fino al 2008; paradossalmente si mangia più sano nelle mense, che si confermano principali "fornitrici" di verdure, frutta e ortaggi. Alla base c'è meno disponibilità economica: secondo il Rapporto, la quota di famiglie a rischio povertà sale a una su quattro.
Continua qui
domenica 22 aprile 2012
Sai quanta acqua consumi?
Quanta acqua serve per produrre una tazzina di caffè? Quanta ne sprechiamo ogni volta che ci laviamo i denti? Metti alla prova le tue conoscenze su una delle risorse più preziose del nostro pianeta. E scopri qualche semplice trucco per ridurre la tua impronta idrica.
Continua qui
giovedì 19 aprile 2012
Grassi saturi, se sono troppi ne risente la fertilità maschile
Se il 37% delle calorie sono ottenute da grassi e in particolare almeno il 13% da grassi saturi, viene prodotto il 40% in meno di spermatozoi rispetto a chi sta lontano da tali alimenti
MILANO - Il calo delle nascite nei Paesi occidentali potrebbe aver trovato una spiegazione che fa ricadere la colpa sulle spalle dei mariti golosi: lo dice uno studio pubblicato su Human Reproduction dall’Harvard Medical School di Boston condotto per 4 anni su 99 maschi con età media di 36 anni (da 18 a 55), divisi fra normopeso, sovrappeso e obesi che ha stabilito come la qualità e la quantità degli spermatozoi dipendano fortemente dal tipo di alimentazione. Utilizzando un FFG (acronimo di food frequency questionnaire, cioè questionario della frequenza dei cibi) i ricercatori hanno potuto correlare con precisione il tipo di alimentazione con la composizione degli spermatozoi ottenuta tramite gas-cromatografia. Se almeno il 37% delle calorie sono ottenute da grassi e in particolare almeno il 13% da grassi saturi, viene prodotto il 40% in meno di spermatozoi rispetto a chi sta lontano dai grassi.
Continua qui
mercoledì 18 aprile 2012
Come farmaci e cosmetici inquinano acqua e cibo
Dove finiscono dentifrici, creme e saponi? Nell'acqua: dallo scarico del water o dalla doccia un fiume di principi attivi finisce in acqua, nelle falde superficiali e sui prodotti agricoli.
Dove vanno a finire dentifrici, creme e saponi? E i farmaci? Le droghe, i conservanti? Nell'acqua: dallo scarico del water, dalla doccia, dalla lavastoviglie, il loro carico di prodotti chimici e principi attivi finisce nei fiumi, in mare, nei laghi, nelle falde superficiali e nelle acque di irrigazione. Oggi nuovi studi confermano conseguenze allarmanti, in particolare, sulla sessualità e sul sistema riproduttivo di pesci e anfibi. Hanno le stesse conseguenze su di noi? Possiamo fare a meno di queste sostanze?
Continua qui
lunedì 16 aprile 2012
Lo yoga fa bene. Parola di Leslie Kaminoff
Da un noto specialista di fama internazionale, la rivelazione a livello anatomico delle virtù salutari dello yoga
Il suo nome è Leslie Kaminoff ed è conosciuto in tutto il mondo dagli amanti dello yoga. Il suo libro, Yoga Anatomy, è diventato uno dei più grandi bestseller tra gli utenti del sito di Amazon nel 2007.
Il testo, ora tradotto anche in italiano dalla casa editrice Calzetti-Mariucci, è una vera e propria bibbia per gli amanti di questa magnifica disciplina orientale. Dalle radici dell’antica India, gli insegnamenti di Kaminoff sono tanto tradizionali quanto contemporanei. Non è né un guru né uno yogi nel senso reale del termine, ma un insegnante così è rarissimo da trovare. Le sue lezioni sono seguite in tutto il mondo anche online su www.yoganatomy.net, dove i suoi corsi possono essere seguiti in diretta con tanto di attestato/diploma finale.
Continua qui
sabato 14 aprile 2012
Cancro al seno: gli effetti collaterali dei trattamenti possono perdurare anni
Secondo uno studio gli effetti collaterali dovuti ai trattamenti contro il cancro della mammella possono anche durare anni, ed è necessario un assiduo, stretto controllo e una serie di iniziative volte a prendersi cura di chi è stata vittima di questa malattia.
Spesso sono inevitabili certi trattamenti quando si è vittima di un cancro del seno. Tuttavia, questi stessi trattamenti possono essere causa di molti effetti collaterali che possono trascinarsi anche per anni dopo la cessazione. Ecco quanto evidenziato in un’edizione speciale della rivista Cancer espressamente dedicata al problema.
Continua qui
Iscriviti a:
Post (Atom)
Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi
Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...
-
Eh si ! Noi Il cibo lo buttiamo...e in Africa ci sono i bambini che muoiono....di fame...e' assurdo questo...cmq quando leggete la scrit...
-
Ha saputo veramente conquistare i palati degli italiani: il cous cous è un piatto colorato, versatile e adatto a tutte le preparazioni, ...