giovedì 5 luglio 2012

Quando il cibo può essere un pericolo

Nuove restrizioni da parte di Oms e Fao. Ecco cos'abbiamo rischiato finora

foto Dal Web
Nuove restrizioni nella commercializzazione degli alimenti per garantire la salute della popolazione mondiale. La Commissione del Codex Alimentarius, gestito dalla Fao (Food and Agriculture Organization) e dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità), ha definito nuovi standard alimentari di sicurezza e qualità.
I nemici della nostra salute possono trovarsi in alimenti che ci appaiono del tutto innocui come il latte per neonati, le fette di melone pretagliate, la frutta secca e i frutti di mare. Ecco i nuovi protocolli e, dunque, a cosa siamo andati incontro finora.

Meno melamina nel latte

Ridotti i limiti massimi di concentrazione di melamina nel latte per neonati. La sostanza, letale a concentrazioni elevate, è stata utilizzata illegalmente per aumentare il contenuto proteico in diversi prodotti tra cui gli alimenti per lattanti e il latte in polvere. La Commissione del Codex ha fissato il limite a un massimo di 0,15 mg/kg nel latte liquido per lattanti.

Micotossine nella frutta secca

C'è poi il rischio aflatossine nei fichi secchi. Si tratta di un gruppo di micotossine prodotte da muffe, tossiche e cancerogene, che possono essere trovate in una varietà di prodotti come frutta secca, noci, spezie e cereali, anche a livelli elevati se il prodotto non è conservato correttamente. La Commissione ha ora deciso un limite massimo di sicurezza di 10 microgrammi/kg per i fichi secchi.

Fette di melone pretagliate

Un problema emergente di sanità pubblica è legato alla sempre maggiore diffusione delle fette di melone pretagliate. “La polpa del frutto può diventare un terreno fertile per i batteri", ricordano gli esperti, aggiungendo che proprio le fette di melone sono state collegate a epidemie di salmonella e listeriosi. La Commissione ha raccomandato che i meloni pretagliati debbano essere confezionati o imballati e refrigerati il più presto possibile. Inoltre, devono essere distribuiti a temperature di 4 gradi o inferiori. Fondamentale disinfettare regolarmente i coltelli utilizzati per la preparazione.
 
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mercoledì 4 luglio 2012

Anche il padre fumatore può danneggiare il dna del nascituro

Una ricerca britannica sostiene che non è solo la madre che fuma in gravidanza a mettere a rischio la salute del figlio: i papà possono trasmettere allo stesso modo il loro codice "alterato"

 

ROMA - Le donne che fumano durante la gravidanza mettono a rischio la salute del proprio figlio. Il dato è acquisito da tempo dalla scienza medica, ora però una nuova ricerca rivela che anche i padri che erano fumatori al momento del concepimento possono trasmettere Dna danneggiato, aumentando il rischio per i figli di malattie tra cui il cancro.


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giovedì 28 giugno 2012

Vaccino stile Pacman contro il fumo "Un'iniezione per dire addio alle sigarette"

Testato dai ricercatori della Cornell: mangia la nicotina nel sangue e impedisce che arrivi al cervello. Punta a spezzare il meccanismo della dipendenza

 

 
di ELENA DUSI
ROMA - Smettere di fumare è un po' come trovarsi in un videogioco. "Pensiamo a Pacman. Gli anticorpi dell'organismo viaggiano ovunque nei vasi sanguigni. Se ogni volta che incontrano una molecola di nicotina riescono a bloccarla, possono impedirle di raggiungere il cervello e produrre i suoi effetti nocivi". Ronald Crystal, genetista della Cornell University di New York, sintetizza così la sua visione di un vaccino capace con una singola iniezione di liberare per sempre dal vizio del fumo. Il rimedio contro il tabagismo oggi viene sperimentato sui topi. Prima che arrivi in farmacia occorreranno ancora i test sull'uomo, ma gli sforzi per contrastare il meccanismo della dipendenza dalla nicotina non saranno mai sproporzionati rispetto ai benefici. Il fumo infatti è considerato responsabile di un decesso su sei: più di 70mila persone all'anno solo in Italia.

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martedì 26 giugno 2012

VACANZE, LA TOP TEN DELLA FRUTTA CHE ABBRONZA

Carote, radicchi e albicocche salgono sul podio degli abbronzanti naturali in grado di 'catturarè i raggi del sole e garantire una tintarella naturale ma anche utilissimi per difendere l'organismo dalle elevate temperature. È la Coldiretti a stilare la speciale classifica top ten del cibo che abbronza in occasione dell'arrivo dall'Africa di 'Scipionè, il vastissimo anticiclone con afa e caldo che anticipa di una settimana rispetto al solstizio del 21 giugno l'arrivo dell'estate, dopo una primavera 2012 che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210 anni con una temperatura superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media. Con il grande caldo, infatti, consumare carote, insalate, cicoria, lattughe, meloni, peperoni, pomodori, albicocche, fragole o ciliegie serve a difendersi dai colpi di calore, ma anche - sottolinea la Coldiretti - a preparare l'abbronzatura estiva. Anche chi è ancora costretto a rimanere in città infatti può difendersi dal caldo e prepararsi la tintarella estiva con una dieta adeguata che si fonda sul consumo di cibi ricchi in vitamina A che - precisa la Coldiretti - favorisce la produzione nell'epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore ambrato alla pelle. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di vitamina A o quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al secondo posto - continua la Coldiretti - salgono i radicchi che ne hanno circa la metà mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o caroteni.
Un maggior consumo di frutta e verdura sono fonte di vitamine, sali minerali e liquidi preziosi per mantenere l'organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell'esposizione solare. Antiossidanti «naturali» sono infatti le vitamine A, C ed E che - sottolinea la Coldiretti - sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.

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giovedì 21 giugno 2012

La dieta anticaldo

La dieta anticaldo
L'aumento esponenziale delle temperature con picchi di 30 gradi e oltre impone cautela anche a tavola. La nutrizionista Virginia Gattai, una degli esperti di D.it, ci dà le linee guida da seguire per contrastare gli inconvenienti del grande caldo di Elisa Poli

Il grande caldo è arrivato. Ma se dal punto di vista della moda è un vantaggio liberarsi di calze e maglioncini, ci sono anche alcuni lati negativi come la disidratazione, la digestione più difficile e qualche inconveniente intestinale. Per essere ben preparate la nutrizionista Virginia Gattai, una degli esperti di D.it che risponde alle domande dei nostri lettori (clicca qui per contattarla), ci dà poche semplici regole per aiutarci a evitare i contro della bella stagione e goderci solo i pro.

Regola 1: non esagerare con le calorie. Con il caldo il nostro fabbisogno energetico diminuisce di circa 200-300 calorie al giorno, l'organismo non deve più contrastare il freddo e quindi brucia meno. Occhio allora a porzioni e grassi.

Regola 2: mangiare leggero. Con l'estate e l'aumento della temperatura anche i processi digestivi se ne "vanno in vacanza" e diventano meno efficienti. Il segreto è quindi mangiare più spesso e cose più digeribili. Ridurre le carni rosse e aumentare il consumo di pesce, che è facilmente digeribile perché poco calorico e ricco di acidi grassi che combattono il colesterolo cattivo. Da evitare il più possibile fritti, intingoli e condimenti troppo elaborati. Alcune spezie e aromi possono aiutare: menta, cumino, zafferano e cardamomo favoriscono la digestione (ma non piacciono a tutti, quindi attenzione alle dosi!), mentre peperoncino, zenzero, pepe nero aumentano la temperatura interna, fanno sudare di più e quindi danno una sensazione di freschezza (da provare la dissetante acqua con foglioline di menta).

Regola 3: attenzione alla proliferazione dei batteri. Con l'incremento della temperatura aumenta anche il rischio di contaminazione dei cibi da parte di agenti patogeni. Serve allora aumentare il consumo di yogurt che protegge e rafforza le difese naturali dell'organismo e aiuta ad assorbire meglio vitamine e minerali. Ottimo per esempio usarlo come ingrediente nei frullati di frutta fresca.


La dieta anticaldo
Regola 4: reintegrare i sali minerali persi. Con il caldo, è ovvio, aumenta la sudorazione. Contro la perdita di sali e liquidi bisogna bere almeno 2 litri di acqua al giorno, va benissimo anche quella del rubinetto. Consumare poi tanta verdura (cetriolo, sedano, radicchio, pomodori) e frutta (albicocche, uva, pesche, prugne) che contengono molta acqua, dal 75% fino al 95% (come nel caso di cocomero e melone). Evitare di bollire le verdure perché si impoveriscono di vitamine e sali. Vanno evitate le bibite gassate e zuccherate che portano calorie "vuote" e sono ricche di additivi e sostanze che non servono. Limitare caffè e bevande a base di cola che aumentano la vasocostrizione e la diuresi, provocando disidratazione. No anche a tutto ciò che è troppo caldo o troppo freddo, perché influisce negativamente sui meccanismi di regolazione della temperatura. Proibiti anche i superalcolici (gli alcolici vanno comunque evitati) in quanto aumentano la sudorazione e quindi possono causare disidratazione e inoltre limitano l'assorbimento delle vitamine, soprattutto della B che ha un ruolo fondamentale nella trasformazione in energia delle calorie.

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Arriva il caldo, ecco come mantenersi “idratati”

martedì 19 giugno 2012

Il tradimento fa male al cuore

I risultati di una ricerca italiana confermano che le scappatelle sono pericolose per il cuore. E non solo di chi viene tradito.

 
Scappatelle in auto? Da evitare: sono pericolose per il cuore (© Cathrine Wessel/CORBIS)
Scappatelle in auto? Da evitare: sono pericolose per il cuore (© Cathrine Wessel/CORBIS)

La tradisci? Non rischi solo di spezzare il cuore alla tua dolce metà, ma metti a serio rischio anche il tuo. È la conclusione di uno studio tutto italiano condotto all'Università di Firenze da Alessandra Fisher e dai colleghi del dipartimento di Medicina della Sessualità e Andrologia.

Stroncati dalle corna
I ricercatori hanno analizzato la letteratura medica estrapolando tutti i casi che contengono termini come “tradimento”, “infedeltà”, “adulterio” e li hanno messi in relazione con la relativa fattispecie clinica.
Dallo studio è emersa una correlazione tra i rapporti non ufficiali e i decessi, soprattutto maschili, per morte improvvisa coitale, cioè durante un appassionato incontro d'amore. Sembra insomma che la maggior parte dei maschi stroncati da problemi cardiaci nel bel mezzo di un rapporto sessuale non fossero in compagnia della legittima consorte.
Uccisi dal rimorso? In parte sì. Secondo i medici fiorentini gli incontri extraconiugali, spesso con donne molto più giovani di loro, farebbero aumentare negli uomini l'ansia da prestazione e le condizioni generali di stress, che unite alla vita sregolata indotta dalle scappatelle metterebbero a dura prova il loro apparato cardiocircolatorio.
Non solo: sembra che I maschi traditori, ancora innamorati o attratti dalle proprie compagne ufficiali, siano i più esposti a questo “infarto da tradimento”.

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venerdì 15 giugno 2012

Acqua come medicina, c'e' quella giusta anche per curarsi

Convegno su risorsa;esperto, esposta a rischi chimici in tubature

Si deve scegliere con cura l'acqua che beviamo, come se fosse la medicina giusta per ogni situazione. O quasi. E allora, per esempio, c'e' un'acqua per la gravidanza, un'altra per chi ha problemi di fragilita' alle ossa, un'altra per lo sport. E ancora a seconda delle diete, e dei regimi alimentari, si deve scegliere un'acqua povera di sodio piuttosto che ricca in calcio o guardare ad altri minerali e al residuo fisso. E' il messaggio che arriva dal convegno 'L'acqua che beviamo: fare chiarezza', promosso dalla Fondazione acqua, nata nel marzo 2011 per diffondere una corretta informazione.

Le acque minerali naturali, ha sottolineato Andrea Fabbri, endocrinologo dell'universita' di Roma Tor Vergata e coordinatore del Comitato scientifico della Fondazione, ''essendo dotate di caratteristiche organolettiche ed igieniche particolari sono in grado di svolgere azioni favorenti la salute e di mantenere il benessere ormonale''. Altro esempio: un'acqua ricca in calcio, ad esempio, non favorisce i calcoli.

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Frutta secca amica della vista: uno studio svela quale protegge gli occhi

Tra i benefici della frutta secca c'è anche quello di proteggere la retina. I risultati di uno studio. Frutta secca che passione. Da qua...