sabato 8 dicembre 2012
Sesso, l'amore non deve superare i 13 minuti
Altro che maratone tantriche: il sesso migliore è quello che dura al massimo 13 minuti.
giovedì 6 dicembre 2012
La cioccolata meglio del Viagra: Arrivano le sex-pills
Il Viagra innalza lo stimolo sessuale, ma la cioccolata puo' farlo
ancora di piu'. La dottoressa Dora Akunyli, direttrice dell'Agenzia
Federale per il Cibo e la Medicina della Nigeria, ha consigliato al
popolo nigeriano di dimenticare quelle piccole, libido-stimolanti
pillole blu in favore di una misurata dose di cacao. Per sostenere la
sua tesi - esposta durante un meeting con il vice governatore di uno
degli stati della Nigeria - la dottoressa ha citato uno studio
pubblicato di recente che esalta le libidinose qualita' dei semi di
cacao.
Il report, prodotto dal comitato nazionale della Nigeria per lo sviluppo del cacao, puo' essere si' uno scampolo striminzito di piu' ampi test scientifici, ma fa riferimento anche ad una campagna di marketing lanciata da un'associazione commerciale britannica che sostiene le medesime proprieta' ''magiche'' racchiuse in quel gustosissimo alimento che diventa poi il cioccolato. Battezzata ''Alimenta la tua immaginazione'', la campagna lancera' a breve una linea di prodotti di sei barrette energetiche al cioccolato, contenenti - ed ora viene il bello - olii essenziali che si dice innalzino l'umore e specialmente l'appetito sessuale.
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Il report, prodotto dal comitato nazionale della Nigeria per lo sviluppo del cacao, puo' essere si' uno scampolo striminzito di piu' ampi test scientifici, ma fa riferimento anche ad una campagna di marketing lanciata da un'associazione commerciale britannica che sostiene le medesime proprieta' ''magiche'' racchiuse in quel gustosissimo alimento che diventa poi il cioccolato. Battezzata ''Alimenta la tua immaginazione'', la campagna lancera' a breve una linea di prodotti di sei barrette energetiche al cioccolato, contenenti - ed ora viene il bello - olii essenziali che si dice innalzino l'umore e specialmente l'appetito sessuale.
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martedì 4 dicembre 2012
Problemi di erezione? Potrebbero essere le gengive
Secondo un recente studio, gli uomini affetti da disturbi gengivali
hanno tre volte di più probabilità di incorrere in problemi di erezione
Possibile che un problema di salute orale possa influire sulla salute dell’apparato genitale? Secondo i ricercatori dell’Università di Inonu a Malatya, in Turchia, sì. Gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, ritengono infatti che gli uomini con problemi alle gengive (o parodontali) abbiano tre volte più probabilità di altri di soffrire di problemi d’erezione.
Per supportare la propria tesi, i ricercatori hanno reclutato 80 soggetti maschili di età compresa tra i 30 e i 40 anni, sofferenti di disfunzione erettile e altri 82 soggetti senza problemi di erezione.
Le analisi poi condotte per stabilire se e come tutti i partecipanti avessero le gengive infiammate hanno permesso di trovare una correlazione tra lo stato di salute orale e la disfunzione erettile.
I dati raccolti hanno mostrato che il 53% degli uomini con disfunzione erettile avevano le gengive infiammate, contro il 23% del gruppo di controllo senza problemi di erezione.
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Possibile che un problema di salute orale possa influire sulla salute dell’apparato genitale? Secondo i ricercatori dell’Università di Inonu a Malatya, in Turchia, sì. Gli autori dello studio, pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, ritengono infatti che gli uomini con problemi alle gengive (o parodontali) abbiano tre volte più probabilità di altri di soffrire di problemi d’erezione.
Per supportare la propria tesi, i ricercatori hanno reclutato 80 soggetti maschili di età compresa tra i 30 e i 40 anni, sofferenti di disfunzione erettile e altri 82 soggetti senza problemi di erezione.
Le analisi poi condotte per stabilire se e come tutti i partecipanti avessero le gengive infiammate hanno permesso di trovare una correlazione tra lo stato di salute orale e la disfunzione erettile.
I dati raccolti hanno mostrato che il 53% degli uomini con disfunzione erettile avevano le gengive infiammate, contro il 23% del gruppo di controllo senza problemi di erezione.
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domenica 2 dicembre 2012
Donne e cuore: seimila passi fanno la differenza in salute
Compiere 6.000 passi al giorno può garantire una vita sana alle donne e
riduce in modo significativo il rischio di diabete e malattie
cardiovascolari. Lo studio
C’è un’attività fisica semplice, che non richiede grandi sforzi o
fatica, che tuttavia può fare una gran differenza nel mantenere la
salute e proteggersi dal rischio di malattie come il diabete o quelle
dell’apparato cardiovascolare: è la passeggiata. Fa bene a tutti, grandi
e piccini, uomini e donne.
Per le donne in particolare, poi, un nuovo studio suggerisce che per mantenersi in forma, in salute e garantirsi una vecchiaia serena bisognerebbe compiere almeno 6.000 passi al giorno.
Ma è una ricerca brasiliana pubblicata sulla rivista scientifica Menopause ad aver messo in evidenza come il camminare regolarmente ogni giorno, raggiungendo un certo totale di passi possa essere assai benefico per le donne. Lo studio ha visto il coinvolgimento di 292 donne di età compresa tra i 45 e i 72 anni, che sono state dotate di un contapassi, al fine di monitorare l’attività fisica in generale e quanti passi compivano ogni giorno.
In base a un parametro stabilito, le donne che compivano 6.000 o più passi al giorno erano considerate come “attive”. Coloro che invece compivano meno passi o erano comunque più sedentarie erano considerate “inattive”.
Prima e durante i periodo di follow-up, o durata dello studio, le partecipanti sono state sottoposte a una serie di esami clinici per accertare e misurare i livelli di zuccheri nel sangue e i livelli di colesterolo. Sono anche stati misurati il girovita e anca – il tutto al fine di valutare il possibile rischio per il diabete e le malattie cardiovascolari.
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Camminare fa bene alla salute di tutti, ma un nuovo studio ha
messo in evidenza come sia benefico in particolare per le donne
Compiere 6.000 passi al giorno può garantire una vita sana alle donne e
riduce in modo significativo il rischio di diabete e malattie
cardiovascolari. Lo studio
Per le donne in particolare, poi, un nuovo studio suggerisce che per mantenersi in forma, in salute e garantirsi una vecchiaia serena bisognerebbe compiere almeno 6.000 passi al giorno.
Ma è una ricerca brasiliana pubblicata sulla rivista scientifica Menopause ad aver messo in evidenza come il camminare regolarmente ogni giorno, raggiungendo un certo totale di passi possa essere assai benefico per le donne. Lo studio ha visto il coinvolgimento di 292 donne di età compresa tra i 45 e i 72 anni, che sono state dotate di un contapassi, al fine di monitorare l’attività fisica in generale e quanti passi compivano ogni giorno.
In base a un parametro stabilito, le donne che compivano 6.000 o più passi al giorno erano considerate come “attive”. Coloro che invece compivano meno passi o erano comunque più sedentarie erano considerate “inattive”.
Prima e durante i periodo di follow-up, o durata dello studio, le partecipanti sono state sottoposte a una serie di esami clinici per accertare e misurare i livelli di zuccheri nel sangue e i livelli di colesterolo. Sono anche stati misurati il girovita e anca – il tutto al fine di valutare il possibile rischio per il diabete e le malattie cardiovascolari.
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Dona la vita, con “Un panettone per la vita 2012”
L’iniziativa che si tiene questo weekend nelle piazze italiane è promossa dall’ADMO, l’Associazione Donatori Midollo Osseo, e si prefigge di confermare che gli italiani sono un popolo di donatori. E lo fa nel modo più dolce, offrendo panettoni e pandori racchiusi in eleganti confezioni – con il messaggio “un dono che ti dona” – e la possibilità di chiarire dubbi e ricevere tutte le informazioni necessarie per diventare donatori di midollo osseo
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mercoledì 28 novembre 2012
La musica fa bene al cuore
L’ascolto di musica induce cambiamenti cardiovascolari, cerebrovascolari e respiratori differenti a seconda che l’ascoltatore sia un musicista o meno.
L’istruzione musicale può essere molto salubre per il cuore. Lo suggerisce uno studio di prossima pubblicazione sulla rivista “Heart” che mostra come siano il tempo e il ritmo dei brani – più che il loro stile – a combattere maggiormente lo stress. Luciano Bernardi dell’Università di Pavia, Peter Sleight dell’Università di Oxford e colleghi hanno esaminato diversi aspetti della respirazione e della circolazione in 24 giovani volontari, maschi e femmine, prima e durante l’ascolto di brevi brani musicali. Metà dei partecipanti erano musicisti che suonavano uno strumento da almeno sette anni, mentre gli altri non avevano ricevuto alcun tipo di istruzione musicale. Ogni partecipante ha ascoltato brevi sequenze di differenti tipi di musica in ordine casuale: raga (musica classica indiana), Beethoven, Vivaldi, Red Hot Chili Peppers, techno music e musica dodecafonica.Continua qui
lunedì 26 novembre 2012
Il fumo manda “in fumo” il cervello
Il vizio del fumo non solo aumenta il rischio di attacco cardiaco o ictus, ma anche di demenza
Uno stile di vita malsano che danneggia il sistema cardiovascolare non
solo è associato a un maggiore rischio di morte prematura, ma anche a
un effetto dannoso sul cervello. Malattie come l’ipertensione intaccano
quindi seriamente anche le capacità di apprendimento, ragionamento e
memoria, facilitando l’insorgere della demenza.
Se dunque fumare è risaputo essere un “buon” modo per intaccare la salute di cuore e arterie, favorendo l’insorgere di ipertensione e aumentando il rischio di essere vittime di un infarto o un ictus, ciò che si è scoperto è che il danno non si limiterebbe, per così dire, solo all’apparato cardiovascolare, ma anche al cervello. In questo modo, ricercatori londinesi hanno stabilito come vi fosse una correlazione tra le malattie cardiache e il declino cognitivo.
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